…da quel giorno in cui la Signora Italia inavvertitamente si chinò a raccogliere una monetina…
Nella storia Andreotti trova spunti d´attualità. «Le tasse? A Roma quando comandava il Papa molti non le pagavano perché non volevano dare soldi al Vaticano. Dopo il 20 settembre 1870 tanti continuavano a non pagarle perché non volevano dare soldi a chi teneva il Papa prigioniero. I motivi degli evasori sono sempre tanti».
E non esita a difendere la Chiesa. «A parte gli obblighi giuridici, non è un´azienda. Non va quindi considerata come soggetto passivo per il fisco, come del resto chi lavora senza scopo di lucro e non è soggetto a tassazione. Dare dunque benefici alla Chiesa non è clericale».
(tratto da un articolo pubblicato su Repubblica di giovedì 23 agosto 2007, a pagina 15)
Notizia delle notizie: la Chiesa lavora senza scopo di lucro!!!
Ma davvero? E, scusate, da quando? La cosa ci giunge nuova!
E poi la Chiesa non sarebbe un’azienda? Ma se è la più grande multinazionale del mondo!
Sì, ha proprio ragione Andreotti, «I motivi degli evasori sono sempre tanti», e di balle inventate per non pagare le tasse ne abbiamo sentite parecchie, troppe, praticamente tutte…
Adesso ci vengono a dire di non poter pagare le tasse perché non sono «soggetto passivo». […]
se non vado “errando” , le onlus devono presentare il bilancio in pareggio e sono controllabilissime e trasparenti al fisco caro il mio “gobbetto della felicità”.
La maiala vaticana è di volta in volta onlus, stato estero, ente sovranazionale, stato ultraterreno secondo convenienza. Alla facciaccia della onestà suggerita alle pecorelle!!!!!
kyk
La piu grande multinazionale del mondo e’ che sia vero che l’altre sua virtu’non sarebbano bastate cosi’ nella cattiva come nella buona fortuna, questa sua qualita’ dannosa e’ sua maledeta gloria.
Il congordato a ridato la vita al vaticano
http://chiesa.espresso.repubblica.it/dettaglio.jsp?id=162301&ref=hpchie
Anch’io lavoro senza scopo di lucro. Dopo pagate le tasse non mi rimane nulla!
Quindi potrei chiedere l’esenzione del I.C.I. per i miei 35 mq di studio?
… Si sa Andreotti ama scherzare e lanciare battute sarcastiche. Anche questa volta ha dato il meglio di se.
Se anche noi paghiamo l’ici sulla prima casa che non da reddito, in pratica e’ una vera e propria
patrimoniale, perchè la chiesa viene esentata,addirittura pure per gli immobili commerciali?
Se e’ una questione di uguaglianza anche gli edifici di culto devono essere tassati, visto che con le offerte dei fedeli una certa redditività ce l’hanno al contrario della prima abitazione, che e’ solo una fonte di spese.
Faccio notare che nel copia-incolla fatto da http://www.alteredo.org alle ultimissime dell’uaar, è stata omessa una parte di testo… e proprio il finale, quello che dà “il senso” al titolo…
messa così, sembra non avere senso tutta la questione…
il testo intero è dunque raggiungibile qui: http://www.alteredo.org/index.php?option=com_content&task=view&id=858&Itemid=71
E QUESTO VECCHIO ERA UN SERVITIRE DELL’ITALIA AL GOVERNO????
MAMMA MIA LIBARACI DAL MALE E SIA COSI