“Gli orrori dell’utopia eugenetica”

L’utopia eugenetica di selezionare l’uomo perfetto e le nuove ideologie che provano a giustificarlo sono state denunciate nel corso di una conferenza stampa e durante un incontro sul tema “Generare un uomo perfetto?”, svoltisi giovedì 23 agosto al Meeting di Rimini.

Roberto Colombo, Direttore del Laboratorio di Biologia Molecolare e Genetica all’Università Cattolica di Milano, la portavoce del Family Day, Eugenia Roccella, e Pierre Martens, psicoterpauta e Presidente dell’Associazione Internazionale Spina Bifida e Idrocefalo, hanno affermato che “con la scusa di lenire il dolore, migliorare la vita e perfezionare l’uomo si finisce per uccidere e selezionare. Questo è inaccettabile!”.

Pierre Mertens ha raccontato di come dietro a certe argomentazioni in difesa della qualità della vita si nasconds in realtà un disegno di selezione. A questo proposito ha raccontato della sua vicenda personale, padre di una ragazza affetta da spina bifida.

“Trenta anni fa – ha ricordato – i medici dissero che mia figlia, se fosse nata, avrebbe sofferto e non sarebbe sopravvissuta e comunque non avrebbe avuto una dignitosa qualità della vita. Non è stato così!”.

Mertens ha quindi sottolineato che “i disabili ci dicono continuamente che la qualità della vita non è determinata dalla loro disabilità ma dalla possibilità di amare, leggere, scrivere, andare a teatro”.

Lo psicoterapeuta ha denunciato il protocollo di Groning che suggerisce l’aborto di bambini con spina bifida o idrocefali, sostenendo che si tratta di “vera e propria eutanasia prenatale”.

I sostenitori dell’aborto dicono che tali bambini una volta nati soffrirebbero in maniera indicibile, “ma scienziati ed esperti – ha precisato Mertens – dicono che non è vero”.

I tre esperti hanno sostenuto la necessità di impegnarsi in tutti i modi per lenire il dolore dei malati, ma di non illudere la gente promettendo una vita senza sofferenze, perché il dolore fa parte della vita.

“Il pericolo – hanno ribadito – è che con la scusa del dolore si arrivi poi ad eliminare chi soffre o a non far nascere chi potrebbe soffrire una volta venuto al mondo”.

La Roccella ha ricordato che “eliminare chi soffre vuol dire anche distruggere quella rete di rapporti umani, quella trama di solidarietà, che costituiscono il tessuto connettivo di una società”. […]

Il testo integrale dell’articolo è stato pubblicato sul sito di Zenit

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30 commenti

Kaworu

non riesco a capire come il semplice desiderio di avere figli sani possa essere qualcosa di negativo.

a me sembra un atto d’amore volere il meglio per il proprio figlio. che si traduce anche attraverso il garantirgli una buona salute.

se fosse possibile sarebbe bello “espiantare” i feti malformati di chi vuole abortire e impiantarli in tutte le cattoliche. obbligatoriamente (ovvero se sei cattolica sei tenuta a fare da incubatrice).

quanto scommettiamo che al prossimo meeting ci sarebbero tre persone?

Emi

“…protocollo di Groning… ”

Il protocollo in questione è quello di “Groningen” non Groning (ma per gli ignoranti tutto fa brodo) e stabilisce parametri ben diversi da quelli che i fanatici perditempo voglion far credere ai propri seguaci.

Un link utile potrebbe essere questo:
http://content.nejm.org/cgi/content/full/352/10/959

Emi

Esatto Kaworu, probabilmente sarebbero i tre “esperti” dell’articolo.

gianfranco f.

E’ la solita paccotiglia: si deforma l’informazione scientifica in funzione dei pregiudizi ideologici
negare poi che ci sia terribile sofferenza per la schiena bifida o per l’idrocefalia è semplicemente vergognoso

rossotoscano

siamo nati per soffrire… ce lo ripetono da quasi 2000 anni e ogni volta in salsa diversa, ma quando capiranno che questi discorsi vanno bene solo per i credenti praticanti e non possono nè devono influenzare le scelte politiche di un paese che si autodefinisce civile?( anche questa civiltà è da dimostrare specialmente in italia)

Aldo

Suggerisco di focalizzare l’attenzione su questa frase: “Il pericolo è che con la scusa del dolore si arrivi poi ad eliminare chi soffre o a non far nascere chi potrebbe soffrire una volta venuto al mondo”.

Come se fosse la stessa cosa! Ma cos’hanno nel cervello? Eppure, a giudicare dai titoli, dovrebbero essere persone istruite. Anche se devo ammettere istruzione, intelligenza, apertura mentale… non sono la stessa cosa e non necessariamente coesistono nella stessa persona.

Che gente! 🙁

Daniela

nel protocollo di Groningen non si parla assolutamente di eliminare bambini con la spina bifida o idrocefali, ma si parla o di interronpere l’accanimento terapeutico o nei casi estremi di praticare l’eutanasia attiva. I casi estremi coinvolgono bambini affetti da malattie gravissime.

Flavio

I cattolici fondamentalisti agitano lo spauracchio dell’eugenetica per puro spirito antiscientifico. Se non era per farcelo studiare, dio poteva evitare di mettere il DNA nelle cellule!

Jeeezuz

Cattolico=colui che pur essendo dotato di libero arbitrio non sbaglia mai.

sono fissati con sta cosa dell’eugenetica eh?

cartman666

Di questi imbecilli, ne ho piene le tasche,se ritengono davvero che sia necessario far nascere bambini malati, nessuno glielo proibisce, ma perche’ devono impedire ad altri, di far nascere un
bimbo sano? Naturalmente perche’ se queste tecnologie saranno disponibili per tutte le coppie, saranno quattro gatti a cantarsela tra di loro.

Carlo

gennaro,
tu leggi il famoso protocollo di groeningen e vedrai che non si parla affatto di eugenetica, inoltre si parla di casi estrememente gravi di spina bifida.

darkzero

Lo psicoterapeuta ha denunciato il protocollo di Groning che suggerisce l’aborto di bambini con spina bifida o idrocefali, sostenendo che si tratta di “vera e propria eutanasia prenatale”.

I sostenitori dell’aborto dicono che tali bambini una volta nati soffrirebbero in maniera indicibile, “ma scienziati ed esperti – ha precisato Mertens – dicono che non è vero”.

Eh, perbacco! Dico, vuoi mettere? Mica tutti possono dire di avere ben due spine dorsali, o un acquario nel cranio! Sarebbero felicissimi di poter vivere così, non è affatto vero che soffrirebbero. La verità è che i cattivi atei e laici sono invidiosi di bambini con questa fortuna che loro non hanno potuto avere, e allora li vogliono morti.
Così, gli atei brutti e cattivi, potranno dire che se non l’hanno avuta loro la fortuna della spina bifida, allora non ce la deve avere nessuno.

Chiaro, no?

gennaro

Ma qualcuno di voi sa chi è questo psicoterapeuta?
Quando nacque la sua prima figlia gli dissero che era egoistico curarla per farla sopravvivere per il poco che avrebbe potuto per la sua patologia. Dopo lo sgomento iniziale la madre insistette perchè la curassero e non la sopprimessero e dopo 3mesi (tre mesi!) i medici la operarono per chiudere la schisi spinale impedendole così sia di morire ma anche (a causa del ritardo) di recupera meglio sulla sua disabilitaà. Gli avevano detto che sarebbe stata un mostriciattolo, un vegetale, un essere inutile e sofferente. La bambina crebbe bellissima, intelligente e felice fino a che, per un banale intervento chirurgico e per l’errore dei medici che la operarono, morì a 11 anni.
Vi ripeto, senza voler fare polemica, guardate il suo intervento al Meeting (vedi post precedente): c’è ben poca ideologia e tanta vita vissuta.

Carlo

Gennaro
“Un banale errore dei medici…” mi piacerebbe sentire il parere di questi medici, oltre che di questa tizia. Facile scaricare sui “medici” la colpa. Detto questo, discutere su un caso singolo e’ insensato, con le testimonianze di vita vissuta dimostri tutto e il contrario di tutto, dai miracoli all’omeopatia. So che per voi cattolici il concetto e’ di difficile comprensione, ma uno dovrebbe discutere di dati statistici, non di casi singoli. Quanti pazienti affetti da spina bifida vivono una vita normale? Quanto a lungo? Quali sofferenze sono sottoposti?? Etc…

Poi ci sono i medici ignoranti e prevenuti, quelli troppo sicuri della loro scienza etc., ma mi pare che qui si strumentalizzi. Inoltre se leggi il protocollo tanto contestato, si parla di consenso dei genitori, di opinioni esterne e indipendenti e tutto, quindi e’ inutile che cercate di sollevare un polverone allo scopo di sostenere posizioni insostenibili, specialmente quando discutete con persone di media intelligenza e cultura.

gennaro

ed è quello che il dott. Martens, per chi avesse la compiacenza di volersi collegare al link postato pi sù, vuole dire: non esiste LA Spina Bifida, esistono alcune persone CON la Spina Bifida. Che possono avere una vita, bella o brutta dipende non (solo) dalla loro patologia. Se le si lascia vivere.

Triceratops

gennaro:
Se per voi la malattia è un’ulteriore grazia datavi dal vostro Dio perché affannarsi tanto nel curarla? Perché ostacolare il decorso di quanto vi è stato riservato?

gennaro

Triceratops

Dove hai trovato questa citazione nei miei interventi o in quello che ho linkato?
Prova a tirare fuori qualche argomento TUO e non a inventarne per “noi” o per me…

Kaworu

gennaro, ti dirò…

a me non frega un cazzo delle esperienze altrui.

io voglio che i miei figli siano sani.

Carlo

Il fatto e’ gennaro, che dietro questa “nobile” battaglia per la vita si nasconde (neppure troppo bene) l’amore dei cristiani cattolici verso la malattia e la sofferenza. Non l’amore per le persone che soffrono e sono malate e che nel 99% dei casi non vorrebbero essere malate e soffrire. Accettare la malattia e la sofferenza come un dono di dio: questo e’ per me un concetto mostruoso, non un nobile e virtuoso atteggiamento. E’ questo che traspare da questi interventi e altri, che bisognerebbe accettare la sofferenza: ma perche’ poi? Lo capisco se uno e’ cristiano e crede nella mostruosita’ di cui sopra, ma gli altri? Perche’ non possono essere liberi di combattere la sofferenza e il dolore come meglio credono, visto che lasciano liberi i cristiani di soffrire e patire??

NukeGrey

Trovo che questi personaggi “di fede” facciano una enorme confusione di cose.
Sostengono il libero arbitrio ma al tempo stesso lo negano a scapito della volontà divina.

In tale libero arbitrio, poniamo esista, nessuno obbliga nessun altro nè ad abrotire, nè a divorziare, nè a fare checchessia.
Perchè agitarsi tanto?
Ah, ma mi dimentico sempre che le persone “di fede” non sono razionali, o meglio, delegano tutto alla fede e ignorano totalmente la conoscenza di se stessi, ecco perchè si spendono sempre in battaglie di retroguardia e chiusura.
Parlano di fratellanza, comprensione, universalità, ma non sanno nemmeno cosa vogliono dire queste parole.

Triceratops

gennaro:
e chi ha detto te? io ho scritto voi clericali.
Claudio Chieffo ha detto pubblicamente che la malattia che l’aveva colpito era per lui un dono del vostro Dio.

gennaro

“a me non frega un cazzo delle esperienze altrui.

io voglio che i miei figli siano sani.” Sennò li ammazzi. Brava.

Daniele+

Eugenetica è la selezione degli individui secondo criteri ritenuti desiderabili da un particolare modello socio-culturale, come era l’ideologia nazista.
Quelli che oggi si pensa di utilizzare come criteri per decidere della qualità della vita sono condizioni che tutti quanti ritengono patologie: non penso che nemmeno un cattolico sia felice di sapere che suo figlio soffre (salvo non creda nel dolore come dono di dio, minoranza anche fra i cattolici).
D’altra parte nemmeno un ateo fa i salti di gioia quando un congiunto incappa in una patologia grave: Se una cura esiste, potendo scegliere fra curare e ricorrere ad aborto/eutanasia, si sceglierà senza indugio la cura.
Anche se la cura non esiste l’istinto naturale nel credente come nell’ateo è spronare la persona amata a lottare.
Ma se la vittoria sul male non è possibile, o costerebbe una sofferenza eccessiva, chi ama veramente da al sofferente il permesso di arrendersi sollevandolo da ogni colpa.
Altri chiamano vigliacco o peccatore chi non vuole più soffrire o chi lo aiuta.

Quanto alla vicenda della figlia con la spina bifida dell’autore dell’articolo. Farla leggere, portarla a teatro e tutti gli altri interventi paliativi che sostituiscono una vera cura, sono possibili perchè evidentemente i genitori hanno la disponibilità di tempo e denaro necessari.
In una famiglia che sbarca in strettissima misura il lunario la nascita di un figlio disabile è una condanna per lui, nonchè per i suoi familiari, all’inferno in terra.
Tuttavia alla simpatica manifestazione di rimini sono accolti con scrosci di applausi numerosi politicanti che si ergono a difensori della famiglia, ma poi vogliono tagliare le spese sociali per diminuire le tasse.

Bruna Tadolini

X Gennaro

ma sei andato a vedere il link che citavo? o solo perchè quel link è di una ente scientifico per definizione deve essere ” contro” le posizioni religiose?

La scienza non è contro nessuno semplicemente dice come stanno le cose. E ci sono tanti tipi di spina bifida, da alcune in cui il paziente se la cava bene ad altre tremende, a seconda del punto in cui si è avuta l’alterazione.

E poi vorrei ritornare all’argomento di fondo per farmi spiegare il punto di vista religioso.
Premesse:

a) Il papa ha riconosciuto l’evoluzione anche se sostenuta da un disegno
intelligente (DI)
b) quindi il papa riconosce come parte del DI la selezione naturale

come conseguenza:

a) o si devono considerare contro natura tutte le pratiche mediche che limitano la selezione naturale
b) o si accetta la selezione, chiunque la faccia (la tigre, il vaiolo o un’altro uomo)

Gennaro, illuminami! La risposta al punto a deve però essere coerente con quella al punto b!

Asatan

Sfighe genetiche…. non gravi come la spina bifida, per fortuna, ma qualcosa ne sò.
Spondiolistesi… alcune vertebre non hanno completato la crescita per cui non sono “agganciate” alla altre e slittano comprimendo i nervi. Se peggiorano potrebbero portarmi a serie disfunzioni motorie e alla paralisi.
Ho culo che sono poche (2), un figlio mio potrebbe ereditarlo in forma grave e non solo non camminare, ma soffrire dolori atroci (lo sò ben io quanto cazzo fan male quei nervi schiacciati).

L’ortopedico mi ha detto che mi opereranno solo se mai arriverò alle disfunzioni gravi. I rischi dell’intervento sono troppo gravi e, al momento, non se la sente di rischiare di spedirmi su una sedia a rotelle in caso di errore. “Imbottisciti di antidolorifici e anti infiammatori e ficcati su un bel busto” questa è la sola “terapia”.

Il giorno in cui avrò figli andrò in Svizzera (fortunatamente ho la doppia cittadinanza) e farò fecondazione artificiale con selezione degli ovuli. Perchè? Perchè voglio che i miei figli possano camminare, correre e giocare e non torcesi dal dolore ogni due secondi come me o peggio.

Oggi è domenica…. avrei tanto voluto fareun bel pic nic col mio ragazzo e poi andare al lunapark. Invece sto in casa con lo stomaco sfondato dall’aulin, sperando con tutto il cuore che la schiena mi faccia un po’ meno male, il tanto che basta per riuscire portar fuori il cane.

Ma piantiamola con st’elegia del cazzo del dolore. Soffrire è uno schifo e gli unici che ti aiutano sono i tuoi parenti e gli altri malati come te. Tutti i bravi mistici della sofferenza e paladini anti-scientifica che al week-end vanno al mare a divertirsi, di sicuro non a dare una mano a chi sta nella merda fino al collo. Ancora devo vederlo un catto taliban che quando son in evidente stato di sofferenza mi aiuti, chesò, a portare le borse della spesa…. africani, filippini, extrecomunitari vari e qualche conoscente (che sò essere ateo\agnostico). I bravi ragazzi cattolici se ne fregano, ne potrei raccontare a tonnellate di “gentilezze” di sti qui.

@tutti i non credenti e non catto-taliban presenti: scusate lo sfogo non finissimo, ma sono esasperata nel sentire ‘ste boiate catto-taliban.

Gabriele Porri

infatti, loro amano il concetto di sofferenza (altrui, a parte qualche invasato fondamentalista), non amano certo chi soffre…se non per strumentalizzarlo a proprio favore e portarlo come esempio di vita.

Kaworu

@gennaro

no idiota, non li metto al mondo e conseguentemente non ammazzo nessuno.

per il bene loro, sia perchè avrebbero una vita di merda a nascere senza cervello per dire, o con prospettive di vita di pochi anni, sia perchè io non sarei emotivamente in grado di occuparmene.

quindi risparmio sofferenze a loro e le risparmio a me.

ma che te lo dico a fare, tanto non capisci.

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