Sono state presentate oggi al Consiglio regionale piemontese 12.437 firme a sostegno della proposta di legge regionale di iniziativa popolare per la creazione di «centri antiviolenza con case segrete» per donne maltrattate. Le firme, ben più delle 8 mila necessarie, sono state raccolte dal comitato promotore «Firmaconoi», con la collaborazione di 43 associazioni e molti comuni piemontesi.
La proposta di legge prevede la creazione, secondo criteri internazionali, di almeno un centro per ogni provincia piemontese, gestito da comuni e associazioni di donne. Lo scopo delle case segrete è garantire soccorso, sostegno e solidarietà alle donne vittime di maltrattamenti fisici e psicologici, di stupri e di abusi sessuali intra ed extrafamiliari, per assicurare loro oltre l’accoglienza, percorsi di autonomia e di superamento del disagio (art. 2 della pdl).
«In Piemonte esistono servizi di prima accoglienza ma occorre una rete che tuteli le donne anche nel periodo successivo alle violenze», dicono le prime firmatarie Maria Ghisaura, Loredana Baro e Patrizia Donadello.
Lo stanziamento previsto è di 800 mila euro per biennio.
Dopo i necessari controlli, la proposta sarà assegnata alla Commissione consiliare competente per avviare l’iter legislativo in Consiglio regionale.
Violenza donne: 12mila firme per case segrete in Piemonte
4 commenti
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ottima iniziativa, ma preferirei curare il male colpendo vioelntemente chi si è macchiato di un atto così infame , senza nessun perdono!
anch’io credo che sarebbe un ottima soluzione per tutelare le donne, quando, credo, sono più vulnerabili, ovvero dopo lla denucia quando si preannuncia la vendetta e la puninzione per aver osato ribellarsi
…e sentendosi tutelate, altre avrebbero il coraggio di denunciare i vigliacchi, e poi ancora altre, e altre…..
Iniziativa lodevolissima…. vuoi vedere che finalmente la cosidetta “violenza privata” inizia ad essere presa sul serio?