Adeguamenti liturgici di beni culturali

Cosa succede se un vescovo vuole adeguare l’orientamento dell’altare in una chiesa definita ‘bene culturale’? Se il soprintendente non è d’accordo, si crea un problema di Stato, perché si viola la libertà religiosa! Questo è ciò che pensano i deputati SATTA, LI CAUSI, FABRIS, ADENTI, AFFRONTI, CAPOTOSTI, CIOFFI, DEL MESE, D’ELPIDIO, FADDA, GIUDITTA, GOISIS, PALMIERI, PICANO, ROCCO PIGNATARO, ROSSI GASPARRINI, sottoscrittori della proposta di legge n. 2470 (Modifica all’articolo 9 del codice di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, in materia di interventi di adeguamento liturgico aventi ad oggetto beni culturali appartenenti a istituzioni o enti ecclesiastici).

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9 commenti

zeno

C’è poco da commentare ora si scateneranno i soli noti contro la Chiesa che vuol distruggere i beni artistici !

Flavio

E se un sindaco vuole modificare un bene artistico/culturale, che si fa?

Nifft

Da sempre sostengo l’idea che quando una luogo di culto è anche patrimonio artistico architettonico della società (in alcuni casi anche dell’umanita) esso debba essere reso usufruibile da tutti quanti, togliendolo dall’uso dello specifico culto religioso. Nel caso di alcune chiese di particolare valore, esse dovrebbero essere desacralizzate e fatte diventare una sorta di museo accessibile al pubblico. E i fedeli? possono anche pregare in un altro edificio più moderno e confortevole. Daltra parte devono solo far quello.

ren

Io ho risolto il problema. Ovvero non me lo pongo affatto. E’ da anni che non metto più piede in una chiesa cattolica per protesta verso la loro inciviltà e non lo farò nemmeno da morto, quindi se vogliono anche dipingere le pareti di fuxia si accomodino pure, non me ne frega nulla.

Markus

Certo… e se il parroco decide di gettare via un altare del XII secolo per metterne uno di plastica va benissimo.

Solo che io propongo di nazionalizzare i beni artistici e culturali in mano alla chiesa e renderli fruibili a tutti, almeno di imporre orari di visita ( si chiama dicatio ad patriam se non erro).

Ieri ero a Tarquinia, volevamo vedere una chiesa medioevale che sembrava interessante da fuori… altri che aspettavano ci dicono di aspettare fino alle 16. alle 16.10 chiediamo se possiamo entrare ed un frate ci risponde che gli altri stavano pregando e dovevamo aspettare ancora dieci minuti…
Ce ne siamo andati. Se aspettavamo che gli appariva la madonna per poter entrare potevamo stare lì per sempre.

E’ un delitto che così tante opere d’arte siano in mano a gruppi di preti e frati e monache che li trattano come se fossero proprietà private. Quelli sono beni culturali, è assurdo chiedere per favore ! abbiamo diritto di accedere e vederli. Devono avere orari di vista accessibili a tutti 😈

Daniele Gallesio

La Chiesa non vuole distruggere i beni artistici.
Vuole (come al solito) diritti e non doveri.

Se una chiesa è dichiarata bene artistico di interesse nazionale, lo Stato sborsa un sacco di quattrini.
E poi non dovrebbe metter becco su una sua modifica?

Sarebbe pretendere che lo Stato si faccia carico di pagare gli stipendi degli insegnanti di religione, ma lasciando alla Chiesa la facoltà di assumerli e licenziarli secondo il proprio insindacabile giudizio. Tanto assurdo che non potrebbe essere. O no? 😯

Luciana

Facendo una ricerca sull’orientamento degli altari (ignoravo totalmente la questione…) ho trovato questo:

da “Il Giornale” 20/01/01
Le parole sono, come sempre, puntuali e misurate. La proposta è destinata a far discutere: il cardinale Joseph Ratzinger, Prefetto della Congregazione per la dottrina della fede, auspica un ritorno alla Messa celebrata con l’altare verso Oriente, e non verso il popolo, com’è avvenuto in seguito alla riforma liturgica post-conciliare.
segue qui…….http://www.totustuus.biz/users/rassegnastampa/marz-apr_2001/altari.htm

L’articolo contiene tutta una serie di considerazioni da parte del nostalgico Ratzinger a sostegno della sua tesi… e ti pareva che potesse essere qualcun altro???
Una domanda mi sorge spontanea…ma se tutta la chiesa fosse orientata verso altra direzione, sposterebbero solo l’altare, o…. ?

Marco

Ma questi parlamentari non potrebbero pensare a problemi più gravi da risolvere invece di queste stupidate tra le competenze di due stati che alla gente non gliene frega niente?

GVCatullo

Caro Marco,
a me la tutela dei beni artistici contenuti nelle chiese cattoliche mi interessa, eccome! Soprattutto temo che molti fedeli e molti membri del clero non sappiano il significato dell’espressione “bene culturale”.

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