Il Governo ufficializzi la sua disponibilità all’asilo per Pegah

La mobilitazione per salvare la vita di Pegah Emambakhsh prosegue incessante. In queste ore sono giunte decine di adesioni al Sit-In organizzato da Arcigay ed Arcilesbica per lunedì 27 agosto davanti all’Ambasciata del Regno Unito a Roma da parte di associazioni delle donne, testate giornalistiche, associazioni lgbt (lesbiche, gay, bisessuali, transgender) e reti internazionali di difesa dei diritti umani.

Apprezziamo in particolare le parole pronunciate dalle esponenti del governo, Barbara Pollastrini, Emma Bonino e Patrizia Sentinelli, cui rinnoviamo l’invito a premere affinché il governo italiano sia ufficialmente disposto ad accogliere Pegah in Italia, nel caso in cui il Regno Unito respinga la richiesta di asilo.

Sottolineiamo l’importante presa di posizione di Fabrizio Cicchitto, vice coordinatore di Forza Italia, e di molte altre personalità del centro destra e del centro sinistra; fra cui il sindaco di Roma Walter Veltroni a sostegno della nostra campagna.
Avremmo però fatto volentieri a meno delle assurde provocazioni di uno dei campioni dell’omofobia italiana: il cattolico reazionario Luca Volontè. Egli si preoccupa che l’Italia apra le porte ad un invasione di gay e lesbiche, il vero problema è che nel nostro paese hanno voce tanti razzisti omofobi, come l’esponente dell’Udc, che nelle società politiche occidentali sono scarsamente considerati.
Il nostro impegno per Pegah, oltre al caso personale, è più in generale orientato ad evidenziare la necessità di adoperarsi affinché la pena di morte sia cancellata in tutto il mondo e che i diritti civili e le libertà delle persone lgbt siano finalmente garantiti in tutti i paesi. In questo senso il regime iraniano, come molti regimi teocratici islamici, devono essere condannati con più decisione da tutta la comunità internazionale, attraverso ogni possibile strumento di pressione da parte dell’ONU e dell’Unione Europea.

Aurelio Mancuso
presidente nazionale Arcigay
comunicato stampa, 25 agosto

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8 commenti

Davide

mandiamo volontè in iran per “testare” il sistema punitivo iraniano, per lui il dolore è catartico, sarà un modo concreto per sentirsi vicino al suo dio…

Nikky

Mi offro volontaria per lapidare Volontè.

Qualche pietra in testa, forse, lo farà rinsavire.

g.b.

Meglio ancora, mandiamolo in Iran a bersi un buon bicchiere di Chianti con tutto ciò che segue…

Markus

Io rimando al mio post precedente. Sono cauto. Non c’entra l’omofobia c’entra che queste cose di asilo politico andrebbero trattate a livello europeo. Mi piace poco che un paese scarica la patata bollente ed un altro più buono (o fesso) si fa carico di risolvere la cosa.

Markus

Vorrei essere più chiaro. Dovrebbero concedere un asilo Europeo, non nazionale e relativo ad un singolo Stato. Sarebbe paradossale ospitare questa persona in Italia che fa parte dell’europa, ma che non può andare in Inghilterra perchè da lì la rimanderebbero in Iran… per me non ha senso.

Daniela

certo sarebbe utile un’armonizazzione di tutte le politiche di asilo, però la vedo molto difficile, l’importante è che ora si salvi la vita a questa ragazza.

Markus

@ Daniela

Ok… ma qui si arriva alla logia dell’emergenza. Io l’ho conosciuta sul mio precedente posto di lavoro. C’è sempre un’emergenza, l’emergenza è permanente, ci sono sempre cose più importanti… ma nessuno si prendeva la briga di regolamentare e rispettare i diritti dei lavoratori. Così adesso per me la cosa più importante è che si eviti il gioco del cetriolo con personaggi scomodi a livello politico in modo che il mio Paese rimanga fregato… facendo la figura di quello buono e …

Certo che la salverei, ma direi che è l’ultima. il prossimo deve salvarlo un altro Paese europeo altrimenti il gioco è scorretto.

anteo

intanto l’italia dia asilo a Pegah
sulle “invasioni”, l’italia a dia un segnale che permetta di invertire la rotta , permetta di uscire dalle secche securitarie dove si sta arenando ogni diritto umano.

Asilo per Pegah, per tutte/tutti le/i Pegah del mondo. Asilo da vantare in tutti i consessi, compreso il parlamento dove un Luca Volontè ha un seggio , con la giusta dialettica e vis polemica. Di ragioni per difendere la scelta dell’asilo ce n’è a bizzeffe!

p.s.
è sgradevole la timidizza di chi “vorrei ma non posso”: dicano che non vogliono, schifosi ma almeno onesti.

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