Il Papa all’Angelus:«Rispetto tra le religioni»

Il Papa ha rivolto un saluto particolare ad alcuni leader religiosi musulmani, ortodossi, luterani e cattolici arrivati dal Kazakhstan presenti all’Angelus a Castel Gandolfo. Solo con «la comprensione reciproca e il rispetto tra comunità religiose» si può «superare la sfiducia e promuovere la via della pace che nasce dalla verità». Il pontefice ha inoltre invitato a seguire la via del rispetto e della reciprocità. «Il vostro incontro ad Assisi e a Padova, insieme con quello in Vaticano – ha detto nei saluti in lingua inglese – sono un chiaro segnale della speranza che la comprensione reciproca e il rispetto tra comunità religiose possono superare la sfiducia e promuovere la pace». «Vi assicuro le mie preghiere – ha concluso il Papa – anche per questa visita e possano i vostri sforzi portare sempre più frutti per la nobile terra del Kazakhstan». […]

Fonte: Corriere.it 

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20 commenti

GVCatullo

Caro Gabriele Porri,
il Papa è un grandissimo ipocrita: dice queste parole, però, poco tempo fa ha detto che le Chiesa protestanti e la Chiesa copta non sono vere chiese; tali parole sono un esempio di disprezzo delle fedi diversa dalla propria.

J.C. Denton

Scusate l’OT, ma fino alla fumata bianca chi era in lizza per lo scranno papale, a parte Ratzinger?

Sergio

@ Denton

Il cardinale Martini, papabile pur non avendo partecipato al conclave per limiti di età. Purtroppo surclassato dalla cricca intorno a Ratzinger. Martini era ed è troppo aperturista, “molle”. Ricordo il disprezzo di Giovanni Testori per Martini che chiamava Martini il cardinale camomilla, uno cioè che faceva dormire, incapace di uno scatto, di un’invenzione. Testori era vicino a CL che detestava Martini (addirittura accusato di eresia).,

Sicuramente un papa Martini sarebbe stato molto diverso dall’attuale: Martini ha persino aperto al preservativo. Che genio!

Ma non è che poi cambiava veramente molto con un papa Martini. Il problema per la Chiesa è che non si può più credere nelle sue panzane, nessuno più ci crede (non ci credono nemmeno i preti, o molti preti).

Sergio

Per due millenni la Chiesa ha aspramente combattuto tutte le altre credenze o religioni come false e bugiarde (vedi padre Dante). Adesso invece siamo all’ embrassons-nous (volemose bene).

Ma papa Ratzinger è fermamente convinto che la vera religione è la sua. Cosa significa allora questa invocazione di rispetto per tutte le religioni? Be’, mi sembra chiaro: Ratzinger chiede rispetto per la religione in genere e per quella cattolica in particolare.
Rispetto per la religione significa che certe cose non possono essere dette (abolizione della libertà di espressione). Purtroppo la Costituzione europea – che praticamente nessuno conosce – gli viene incontro: le Chiese hanno status consultivo, possono quindi influire sulle leggi.
(La Costituzione europea è stata ora ribatezzata – non più Costituzione, ma Trattato – e un po’ sfrondata, ma nella sostanza è quella di prima, bocciata da francesi e olandesi e nemmeno presentata a polacchi e inglesi. Il nuovo Trattato sarà approvato dai parlamenti (in pratica tutti europeisti, tranne l’inglese) e non più sottoposto a referendum. Così anche gli inglesi lo prenderanno loro malgrado in quel posto).

Ripeto: Governanti e Parlamenti approvano una Costituzione europea (o Trattato) che quasi nessuno conosce (nemmeno i parlamentari stessi, molti dei quali semianalfabeti o veri analfabeti – almeno quanto a conoscenza della propria costituzione nazionale e di quella europea che di fatto CANCELLA le costituzioni nazionali – che non possono ovviamente essere in contrasto con quella europea. Se lo sono in qualche punto prevale la Costituzione europea che – ripeto – quasi nessuno conosce. Del resto c’è qualcuno fra noi che ha davvero letto e studiato la costituzione italiana?

Borat

A nome di glorioso popolo di Kazakhstan dico tante grazie a papa tedesco.
Noi invitiamo lui in nostra terra e facciamo speciale invito lui per tiro a segno a ebreo, nostro glorioso sport nazionale.

Arcturus

– Solo con «la comprensione reciproca e il rispetto tra comunità religiose» si può «superare la sfiducia e promuovere la via della pace che nasce dalla verità».

Bene, al di là della struttura a mero slogan (come un qualunque altro venditore di banane), è dato sapere qual è quella verità generatrice di pace che dovrebbe affrancare dalla sfiducia reciproca tra leader religiosi musulmani, ortodossi, luterani e cattolici arrivati dal Kazakhstan? Ragionativamente i casi sono due. Nel caso in cui il parlante (o il pontificante) si ponga sullo stesso piano dialettico dei suoi interlocutori, la risposta è, ovviamente, NULLA. Quindi la manfrina gira a vuoto. Ovvero, il pontificante (e per l’appunto, guarda caso), invitando gli altri alla «comprensione reciproca e il rispetto», si pone su un piano non dialettico con i suoi interlocutori, e quindi la verità è solo LA SUA. Implicitamente così facendo, relativizza il suo assunto e lo pone in una dimensione altra rispetto alla VERA verità, ma a lui che gliene frega? L’importante è ribadire il concetto: e qui comando io, e questa è casa mia…

Marco

Ma se è il primo a fare incavolare soprattutto gli islamici (lezione di Ratisbona)

Stefano Chiaudano

Guarda come ti surclasso un papa:

Solo con «la comprensione reciproca e il rispetto tra uomini» si può «superare la sfiducia e promuovere la via della pace che nasce da banali osservazioni sulla storia e su ciò che ci circonda».

davide

Certo certo come no rispetto tra le religioni. In bocca a uno che ha affermato che “l’unica chiesa stabilita da cristo è quella cattolica” poi pare quasi una barzelletta

ren

Per me ha ragione GVCatullo, sono solo parole, la sostanza è ben altra e il disprezzo sconfinato, sia nei confronti delle altre fedi sia dei non credenti, gay e lesbiche. Non incanta nessuno.

Silesio

E’ stomachevole l’usa che questi faraoni fanno di termini come “verità” e “giustizia”. Non dovrebbero permettersi neppure di pronunciarli…

ciceracchio 2la vendetta

e’ ora che comincino ad avere rispetto x noi che non crediamo alla favole….
ma viviamo nelle mera realta’ ,quandi rispetto x gli atei…..

restodelmondo

Flavio: “cosa intende il papa per “rispetto”? “ARRENDETEVI!””

Esattamente. Come quella vignetta di Altan con i due cardinali: “Noi chiediamo scusa alle donne, agli ebrei, ai musulmani e ai protestanti” “e quelli continuano ad essere ebrei, musulmani, protestanti e gay”.

(Vista in un centro ecumenico gestito dalla Chiesa Valdese. Una di quelle che non è una Chiesa.)

lik

Bah il rispetto per le religioni (in particolare l’islam) ci sono persone che lo propagandano pure su questo blog.

Magar

@lik
Aspetta, bisogna distinguere tra rispetto per le religioni (con il loro carico di paranoie addossate anche a chi non le professa) e rispetto per le comunità di credenti e/o per i credenti stessi. Nel secondo caso osservi che un credente non è soltanto un credente, che la sua appartenenza religiosa non esaurisce la sua persona, e che forse può imparare a convivere con te laico, malgrado spesso la sua fede lavori in direzione opposta. Se si parla di questa seconda cosa, non ci trovo niente di male. La prima, invece…

restodelmondo

Magar, mi hai levato le parole dalla tastiera. Grazie (da una credente che ama cercare di battersi per i diritti degli atei, guarda te).

Angel

bah. Che posso dire. niente.

x sergio: la “costituzione” europea E’ un Trattato a prescindere dai nomi. Andrebbe a sostituire il sistema di trattati ora vigente. Ma non è assolutamente una costituzione nè mai lo potrà diventare. E come trattato la possono approvare in senso al Consiglio d’Europa.
Una costiuzione potrà esserci solo se l’UE diverrà uno stato federale, innescando quel naturale processo che porta alla formulazione di una Vera costituzione (che ha caratteristiche ben precise e NON è un trattato). Se non verrà ratificato non entrerà mai in vigore – e a conti fatti, secondo me non verrà ratificato a meno che non vogliano applicare una formula del tipo “dopo tot ratifiche entra in vigore per tutti”.
Ma secondo me non accadrà perchè l’Unanimità non c’è. Questo trattato non piace a nessuno, nemmeno a chi l’ha scritto.

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