Preti-soldato: Avvenire boccia la proposta di legge che smilitarizza i cappellani militari

Giù le mani dai preti-soldato: i cappellani militari devono continuare ad entrare nelle caserme e ad accompagnare le truppe nelle “missioni di pace” con le stellette appuntate sulla talare e sul clergyman, da soldati quindi, e non da semplici sacerdoti. È la posizione del quotidiano dei vescovi italiani, Avvenire, che in un editoriale di Marco Tarquinio (“Irrinunciabile presenza tra gli uomini in divisa”) il 19/7 intima l’altolà ad un recente disegno di legge presentato dal senatore dei Verdi Gianpaolo Silvestri che propone non l’abolizione dei cappellani militari ma la loro smilitarizzazione: cioè lo sganciamento dalla struttura gerarchica delle forze armate (i cappellani assumono i gradi di ufficiale, l’ordinario militare è generale di corpo d’armata) e l’affidamento della cura pastorale dei soldati ai sacerdoti delle parrocchie (v. Adista n. 43/07). Come del resto propone anche Pax Christi da oltre dieci anni. “Avvenire”: giù le mani dai cappellani militariQuella del senatore Silvestri – e poi fatta propria dall’intero gruppo Verdi-Comunisti italiani di Palazzo Madama – è “una proposta di legge che, per contenuti e obiettivi, induce a serissima perplessità” dal momento che punta “a metter fuori dalle caserme i cappellani militari cattolici”, scrive Tarquinio, travisando completamente – non si capisce se in buona o in cattiva fede – il testo della legge che non prevede affatto l’espulsione dei sacerdoti dalle caserme. Prosegue l’editorialista di Avvenire: “l’esperienza accumulata in tutta la tormentata seconda metà del Novecento e in questo teso avvio del nuovo secolo proclama la straordinaria importanza del ruolo svolto dai cappellani militari tra gli uomini e le donne in divisa impegnati nelle tante missioni di stabilizzazione e di pace che sono state svolte e tutt’ora vengono sviluppate […]
Torna poi il concetto di “militarità”, tanto caro all’attuale presidente della Conferenza episcopale italiana, mons. Angelo Bagnasco, ordinario militare nel periodo 2003-2006: la necessità, cioè, che il cappellano sia incardinato nella struttura e nella gerarchia militare. “Chi conosce almeno un po’ il mondo militare e le sue regole – scrive ancora Tarquinio –, sa che per risultare efficaci al suo interno bisogna esserci. E, da anni e anni, i cappellani militari vivono con efficacia la loro missione pastorale e umana tra i soldati – dimostrando, con Sant’Agostino, che l’autorità e il ‘grado’ coincidono con impegnativi doveri di servizio – proprio perché non sono e non appaiono come un ‘corpo estraneo’”. […]

Fonte: adistaonline 

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18 commenti

ciceracchio 2la vendetta

GIU’ LE MANI DAI CROCIATI DEL 3 ZO MILLENNIO….
MINCHIAAAA???????

Giona

Quindi se non avessero i gradi, sarebbero dei corpi estranei? Sempre pensato….

rossotoscano

peccato che avvenire non dica che i cappellani militari guadagnino piu’ di 5000 euro al mese proprio grazie ai gradi….

jeeezuz

ma se almeno andassero in prima linea… NO! nemmeno quello!

un prete armato e col clergyman. Praticamente un personaggio del film Matrix.

Sandra

Certo che scambiare l’essere autorevole con l’essere autoritario a suon di stellette… nella Storia, si è potuto essere autorevoli anche seminudi, come Gandhi, o assolutamente ridicoli, come fin troppi individui miseri, che credono di dilatare le doti che non posseggono, impaludati in divise di diverse fogge, compresi gli abiti talari, che vergogna!

Salvo Zappala'

conosco cappellani militari. Non mi piace la loro posizione. I preti sono funzionari dello Stato Vaticano. Un cappellano militare è una potenziale spia che può passare informazione al Vaticano. Inoltre se ipoteticamente l’Italia e l’Austria entrassero in guerra, cappellani militari italiani e austriaci potrebbero fare il doppio gioco.
I religiosi sono pure pericolosi. L’esercito americano ammette persone di tutte le religioni. Pensate un imam islamico che si occupa dei suoi fedeli islamici nell’esercito americano. potrebbe passare informazioni ai terroristi.

Markus

Paghiamo pure chi ci sorveglia la coscienza dei soldati !

Al posto dei cappellani militari mandateci i missionari, da privati…

Come al solito vale più il privilegio del principio religioso…

dinuzzo 56

l’esercito italiano annovera generali che obbediscono ad un altro stato(vaticano):il solito bordello all’italiana! E ,per parità di diritti, imporrei un gran muftì per mussulmani, un generale rabbino per ebrei , uno esquimese per gli animisti,uno copto,uno zoroastriano e altri a vostra fantasia………siori e siori, il circo Italia vi dà il benvenuto. Se volete vedere lo spettacolo dei buffoni (quasi mille perchè noi non badiamo a spese!) siete tutti invitati al tendone del parlamento: ricchi premi(per loro) e ……rotture di co..tillon per tutti!!!!!!!

Luca

“l’esperienza accumulata in tutta la tormentata seconda metà del Novecento e in questo teso avvio del nuovo secolo proclama la straordinaria importanza”

E’ uno scherzo? Davvero c’è gente che paga il prezzo del giornale per bersi questa buffa retorica?

Angel

chissà doverano i cappellani quando a mogadiscio i Soldati Italiani Brava Gente stupravano le donne somali…

Maurizio D'Ulivo

Giù le mani dai lauti stipendi generosamente elargiti ai sacerdoti dallo Stato Italiano!

Cappellani militari nell’esercito, insegnanti nelle scuole dcon corsie preferenziali, assistenti religiosi negli ospedali pagati dalle USL per fare proselitismo al cattolicesimo, ecc ecc: tutti sulla stessa barca!

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