UE-Chiesa: rappresentanza UE Italia, non c’è vessazione

“Non c’e’ intento vessatorio dell’Unione europea nei confronti della Chiesa, queste norme riguardano tutta una serie di attivita’ che riguardano le Chiese in generale, non soltanto la Chiesa cattolica e altre attivita’ di tipo non-profit, le cosiddette onlus. Bisogna evitare confusione, una confusione che la stampa ha alimentato”. Cosi’ Pier Virgilio Dastoli, direttore della rappresentanza in Italia della Commissione europea, chiarisce – interpellato da Ecoradio – l’azione intrapresa dalla Commissione europea nei confronti del governo italiano sulle esenzioni fiscali al Vaticano. “Alcuni soggetti italiani hanno inviato delle segnalazioni – aggiunge Dastoli – per presunti aiuti di Stato e la Commissione europea ha chiesto chiarimenti allo Stato membro. Il governo italiano ha dato alcuni chiarimenti, ma questi chiarimenti, giunti a luglio non sono sufficienti. Bisogna capire se c’e’ stata o meno una violazione per questo la Commissione europea continua a lavorare”.

Fonte: La Repubblica

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16 commenti

rossotoscano

non solo la stampa ma anche pretume e prelati vari si sono sentiti attaccati… meno male che c’è l’Europa a far ricordare per un attimo ai nostri politici che esiste anche lo stato italiano e non solo quello della repubblica cattolica apostolica italiana… amen!!!

MuccaAtea

I carnefici hanno paura di essere perseguitati?
Dopo aver acceso tanti roghi (anche culturali) hanno la coda di paglia che va subito a fuoco?

Bagnasco (vergogna!) deve sempre tirare fuori il trito e ritrito che la chiesa aiuta i poveri (li sfatta…) ed i bisognosi (ripudiando il preservativo che annienterebbe l’aids).

Intanto oggi scarpetterosse andava in giro con il cappello da cowboy ricamato in oro.
Un cappello sicuramente fatto a mano, dal valore sicuramente superiore a quello della mia automobile, e che onestamente è ridicolo.

Ma la parabola del cammello e della cruna dell’ago l’hanno rimossa dal vangelo? O la cruna dell’ago è tanto grande da farci passare anche gli aerei che vanno a lourdes?

Valentina

Inanto non identifichiamo la Commissione europea, che è una istituzione con compiti e finalità ben precisi con l’Unione europea che è l’insieme degli Stati firmatari del Trattato europeo e di singoli trattati di adesione…

E poi la Commissione, organo squisitamente INDIPENDENTE e LAICO (vi ricordate Buttiglione rispedito a casa dopo essere stato “bocciato” dal Parlamento europeo all’esame per diventare commissario?) ha il dovere di procedere alle indagini laddove si prospetta una violazione delle direttive o dei regolamenti europei che sono VINCOLANTI per gli Stati membri.

In poche parole, lontano dall’Italia LA LEGGE E’ UGUALE PER TUTTI, in questo caso si sospetta la violazione di uno dei principi più importanti sui quali si regge il mercato unico, quello della libera concorrenza, espresso in una serie di direttive che disciplinano l’intervento sul mercato degli Stati membri (aiuti, concessioni, agevolazioni fiscali ecc..).

A richiedere la procedura di indagine potrebbe essere stato, ad esempio, il proprietario di una catena alberghiera o di una clinica privata, che si ritiene danneggiato dalle agevolazioni in matira fiscale di cui beneficia la chiesa.

Tirare in ballo vessazioni anticlericali è semplice malafede.

Daniela

dalle reazioni che hanno avuto i politici e certa stampa, devo dire che la Commissione Europea ha toccato un nervo scoperto, che fa male.

rossotoscano

é stata anche la Bonino a spingere la UE a non demordere e ricordo che anche noi privati cittadini possiamo entrare in contatto col parlamento europeo…

Antonio

Forse chi ha lasciato i commenti sopra non ha letto bene l’articolo. Rileggetelo. L’UE fa la guerra (su istigazione di chissà quale mente eccelsa italiana) agli aiuti a tutte le ONLUS. Che male vi hanno fatto le associazioni di volontariato?

Raffaele Carcano

@Antonio
Capirai quante onlus possiedono immobili, e di conseguenza sono esenti dalle agevolazioni-ICI…

Daniela

immobbili che sfuttano per fini commerciali, soldi, soldi sempre e solo soldi e non pagano tasse

Antonio

Gentile sig. Carcano, dalla sua risposta si capisce quanto lei sia lontano dal mondo delle onlus. Si stacchi un pò dal PC e faccia un pò di volontariato (in associazioni laiche naturalmente) e vedrà come cambieranno molte sue idee.

Valentina

ricominciamo: la Commissione europea (non l’UE) non sta facendo guerra a nessuno, sta indagando, come è suo dovere, sull’insieme di decreti e pasticci legali che permettono agli enti ecclesiatici e alle ONLUS di non pagare l’ICI sugli immobili “non esclusivamente commerciali” (monsignore ha trasformato il convento in clinica di lusso ma continua a dir messa nella cripta? ha diritto allo sconto sull’ICI)

Ora, laddove la Commissione si disinteressa dell’enorme perdita per l’erario italiano, ha tutto il diritto di indagare sugli aiuti di Stato illeciti e sulle conseguenti turbative che possono arrecare la mercato comune.

Le ONLUS sono associazioni senza scopo di lucro, che io sappia significa che devono chiudere il loro bilancio a 0, il che non esclude lo sviluppo di grandi volumi d’affari né la partecipazione sotto forma di commercio alle attività di questo o quel mercato.
Ciò significa che il rispetto delle direttive e delle leggi che regolano il commercio e la libera concorrenza deve valere anche per loro.

Evitiamo considerazioni patetiche tipo “che male vi hanno fatto ecc..”

Antonio

Valentina sono molto d’accordo sulla maggior parte del suo intervento un pò meno sulle sue considerazioni sulle mie espressioni. Il mio intervento era teso a stabilire un pò di equilibrio visto che si parlava in termini di “roghi” e di “carnefici”. Stranamente questi termini non la turbano ma si inalbera sulla mia frase “fare la guerra” che era evidente fosse da intendere in senso lato. La mia “patetica frase” infine serviva a mettere in risalto che l’indagine riguarda anche tanti altri soggetti estranei alla Chiesa Cattolica.
E insisto nel ricordare che

tutti questi soggetti + La chiesa Cattolica = Insieme di tutte le attività di solidarietà sociale presenti in Italia.

lugachov

@ antonio

definire la chiesa una ONLUS (Non Lucrativa) mi sembra errato, visto che (parlano i fatti) è molto più interessata ai portafogli che alle anime di noi poveri umani…

maxalber

# Antonio scrive:
29 Agosto 2007 alle 15:27
Gentile sig. Carcano, dalla sua risposta si capisce quanto lei sia lontano dal mondo delle onlus. Si stacchi un pò dal PC e faccia un pò di volontariato (in associazioni laiche naturalmente) e vedrà come cambieranno molte sue idee.
*******************
Ben poco gentile e molto disinformato sig. antonio, dal suo intervento si capisce quanto lei sia lontano dal mondo del volontariato. Si stacchi un po’ dal PC e si guardi un po’ intorno dopo essersi levato le particole dagli occhi. Lei non sa niente di Carcano e si permette di dare lezioncine di vita.
Il suo intervento è segnale dell’arroganza, prepotenza e cecità degli adepti alla setta CCAR.
Ragioni con la sua testa se ne è in grado, invece che per frasi fatte e dogmi imposti e vedrà come cambieranno molte sue idee.

Raffaele Carcano

@Antonio:
le ONLUS cattoliche non so, le ONLUS laiche (laiche nel senso di ‘separate’ dalla Chiesa, non nel senso di ‘gestite da fedeli e non da prelati’) generalmente non possiedono immobili. E’ ciò che si evince dalla lettura dei loro bilanci, che altrettanto generalmente sono facilmente disponibili online (a differenza di quelli della Chiesa e delle sue istituzioni).
Ma, anche in questo caso, vi invito a smentire questa tesi, popperianamente falsificabile: se lo farete, pubblicheremo tranquillamente le informazioni in vostro possesso – cosa che del resto potete già fare con la massima tranquillità postando un commento al blog. Non ci riteniamo infallibili e non abbiamo alcun interesse a sostenere il falso.

Roberto Grendene

Cogliamo la differenza tra “fiscalmente agevolati se l’attivita’ svolta non e’ esclusivamente a scopo di lucro” e “fiscalmente agevolati se l’attivita’ svolta e’ prevalentemente non a scopo di lucro”????

Io, coordinatore del circol UAAR di Bologna, faccio volontariato oltre che nell’uaar anche in un centro socio culturale di cui sono presidente.
Ora gestiamo in una convenzione un immobile di proprieta’ del comune, e siamo fiscalmente agevolati del l’attivita’ che facciamo e’ prevalentemente non a scopo di lucro (socializzante, culturale, ecc.). Occasionalmente possiamo anche fare pranzi sociali di autofinanziamento, ma manteniamo un regime che ci esonera dalla dichiarazione dei redditi, con vincolo di chiudere un bilancio senza spartirsi utili e reinvestendo tutto in attivita’ sociali.
Qui invece basta avere una cappella in un ospedale privato, in un albergo-ostello, in una scuola privata per ricchi (e non down, di capisce, vedi servizio delle Iene di qualche tempo fa) perche’ si sia automaticamente esonerati dall’ICI.
Tutti sappiamo come nacque questa agevolazione: fu data in primis sono alla Chiesa, poi per non farla cosi’ sporca si apri’ a tutte le onlus proprietarie di immobili… ma quante cavolo sono queste onlus che possiedono cliniche private e alberghi? Ci rendiamo conto che l’allargamento e’ solo teorico, e che il beneficiario rimane al 99% la stessa Chiesa Cattolica Apostolica Romana?

Roberto Grendene

Antonio

# Maxalber scrive:
Il suo intervento è segnale dell’arroganza, prepotenza e cecità degli adepti alla setta CCAR.
Ragioni con la sua testa se ne è in grado, invece che per frasi fatte e dogmi imposti e vedrà come cambieranno molte sue idee.

Sono contento che Lei abbia dimostrato con un semplice commento che l’arroganza, prepotenza e cecità è prerogativa anche di tanti soggetti del mondo ateo.

# Maxalber scrive:
Ben poco gentile e molto disinformato sig. antonio, dal suo intervento si capisce quanto lei sia lontano dal mondo del volontariato. Si stacchi un po’ dal PC e si guardi un po’ intorno dopo essersi levato le particole dagli occhi. Lei non sa niente di Carcano e si permette di dare lezioncine di vita.

Lei ne sa ancora di meno su di me.

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