Pechino proibisce le reincarnazioni del Dalai Lama

Dei difficili rapporti fra il buddismo tibetano e la Cina che dal 1959 occupa il Paese si sa. In Tibet i monasteri sono in gran parte stati distrutti e basta possedere un’immagine del Dalai Lama per essere arrestati. Una volontà di annientamento che si spinge fino a interferire nella scelta dei Lama, i monaci che guidano spiritualmente i tibetani, tradizionalmente scelti fra ragazzini che si crede siano reincarnazioni dei loro predecessori. Accade così che alcune tra le figure di riferimento dei buddisti tibetani siano ormai in duplice copia perché a quello prescelto dai sistemi di divinazione se ne affianca uno «governativo» imposto dagli occupanti e scelto in base a criteri di controllo politico. Famoso è il caso del ragazzino considerato reincarnazione del Panchen Lama, il secondo monaco buddista tibetano per importanza, rapito dai cinesi e fatto sparire, quindi rimpiazzato dal regime comunista di Pechino con un monaco di propria scelta.
Finora, tuttavia, mai Pechino si era spinta fino al punto di «proibire» la reincarnazione della massima autorità spirituale, il Dalai Lama. Ma ora, con l’avanzare dell’età di Tenzin Gyatso, ormai 72 enne, Pechino ha emanato un decreto che condizionare il riconoscimento del futuro Buddha vivente alla sua approvazione ufficiale. Una signolare iniziativa per uno stato che si definisce ateo. Il provvedimento riguarda in realtà tutti i lama reincarnati, chiamati tulku, e ha come evidente obiettivo quello di mettere sotto controllo cinese anche il clero tibetano, ultimo baluardo della resistenza all’occupazione cinese. […]

Fonte: laStampa 

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9 commenti

Massimiliano

Pechino proibisce le reincarnazioni del Dalai Lama !

MA scusate … anche questa è cultura ?!
No…perchè… sapete … ehm sono un tantino disorientato

Azathoth

farebbero più bella figura a proibire direttamente le religioni o declassificarle a leggende, buone solo per contestualizzare vicende storiche e arte….

Michael Moore

Giusto Massimiliano. Noi atei dobbiamo mostrarci migliori dei fondametalisti religiosi. Viva Voltaire!

davide

Giuva ha detto tutto: un conto è quando una religione o ideologia va apertamente contro l’individualità dell’uomo e un conto quando si fonda su di essa

ren

Io ammiro i cinesi e la loro cultura (sto studiando anche il cinese) ma quello che hanno fatto e continuano a fare in Tibet è agghiacciante. Date un occhiata a questo video. E’ in inglese ma dice che i soldati cinesi sulle montagne tibetane si divertono a sparare contro i pellegrini tibetani. Criminali delinquenti.

http://www.youtube.com/watch?v=IzCl95A90P0

ren

Ho dimenticato di dire che i pellegrini tibetani affrontano questo difficile viaggio al confine col nepal per andare a vedere il dalai lama in india.

Che mondo assurdo. Una tale violenza gratuita è totalmente incomprensibile.

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