Vaticano: si riaccende la polemica sul fiancheggiamento della Chiesa al nazifascismo

Mentre Pio XI viene riabilitato, pesanti ombre gravano sul pontificato del suo successore[…] Si tratta del fiancheggiamento al regime nazista di Hitler da parte delle alte gerarchie vaticane, che, più volte smentito dalla Santa sede, torna prepotentemente alla ribalta con inoppugnabili documenti.[…]
L’occasione per rinfocolare la polemica è l’uscita del libro di Emma Fattorini, docente di Storia Contemporanea presso l’Università La Sapienza di Roma “Pio XI, Hitler e Mussolini. La solitudine di un papa” (Einaudi) che, per la prima volta, ha potuto basarsi sui documenti dell’Archivio Segreto Vaticano – da poco resi accessibili agli storici – relativi al pontificato di Pio XI, al secolo Achille Ratti. Pio XI, eletto papa nel 1922, era stato sin dall’inizio e per molti anni favorevole all’avvento dei regimi totalitari, considerati un eccellente baluardo non solo contro il comunismo ma anche contro la cultura laica e liberale che andava affermandosi a quel tempo. Mentre, progressivamente, Pio XI cambia idea nei confronti dei regimi totalitari, “Pacelli è sempre deciso a seguire una via diplomatica di mediazione con il regime nazista ­ via che, del resto, cercherà di recuperare ansiosamente appena salirà al soglio pontificio ­ mentre le posizioni di papa Ratti sembrano propendere per la rottura”. Anche se Pio XI era legatissimo a Pacelli (e lo aveva chiaramente indicato come suo successore senza mai fargli “mancare la fiducia”), il segretario di Stato “smorza”, “stempera”, “diluisce in una continua mediazione” il desiderio di Pio XI di lasciare un messaggio di condanna del totalitarismo.

[…] Tra i documenti fotografici rinvenuti, vi è l’immagine di un gruppo di preti che portano i loro saluti a Hitler durante l’adunanza dei giovani Cattolici allo stadio di Berlino-Neukolln nell’Agosto 1933, quando Pio XI regnava ancora sul clero cattolico.

Proprio la posizione sull’antisemitismo è un’altra delle pesanti accuse che surrogano la tesi collaborazionista tra il Vaticano ed le potenze dell’Asse, pur gettando una luce positiva su Pio XI, che commissionò al gesuita statunitense LaFarge un’enciclica sull’antisemitismo, che non riuscì mai a far pubblicare, anche per l’ostilità di larghi settori della Curia e del generale dei Gesuiti, l’antisemita polacco Wladimir Ledochowski.

Papa Ratti morirà proprio il giorno prima di pronunciare il discorso che aveva preparato in occasione del decimo anniversario del Concordato con il regime fascista: “Un discorso durissimo di condanna dei totalitarismi” che suscita “una crescete preoccupazione nella Segreteria di Stato e in Mussolini che non vuole partecipare alle celebrazioni”. Pacelli ­, Camerlengo di Santa Romana Chiesa, ­ metterà il testo prontamente da parte, facendo distruggere addirittura le matrici già preparate per la stampa sull’Osservatore Romano. […].

[…] Nell’archivio dello US Holocaust Museum è conservata una foto che ritrae Adolf Hitler con il Nunzio Papale, l’Arcivescovo Cesare Orsenigo, al ricevimento del Nuovo Anno a Berlino il 1 Gennaio 1935.

Se Pio XI può considerarsi “parzialmente riabilitato”, lo stesso non si può dire del suo successore […]. A rafforzare l’ipotesi di fiancheggiamento di Eugenio Pacelli con i nazisti, contribuiscono anche i numerosi casi di gerarchi aiutati a fuggire in Sudamerica al termine della seconda guerra mondiale […].

A inchiodare la gerarchia vaticana durante il pontificato di Pio XII (morto il 9 ottobre 1958) sono alcuni documenti fotografici imbarazzanti, che ritraggono alti prelati del clero cattolico che compiono saluti nazisti insieme ad alti ufficiali del regime hitleriano, tra cui il ministro della Propaganza Joseph Goebbels e Wilhelm Frick (rispettivamente primo e secondo da destra nella foto tratta dalla Holocaust Encyclopedia).

Testo integrale dell’articolo di Marco Marsili pubblicato su La Voce d’Italia

Archiviato in: Generale

14 commenti

rossotoscano

a tra 50 anni troveranno i diari segreti di Tonini e Bertoni e Bagnasco: tutti a favore dei gay e contro l’omofobia… viva l’italietta da quattro soldi succursale del vat…

tadeus

perche….perche….indebolire la chiesa mostrarla como nemica lontana da chi paga I’ci ma’ non e’ vero assolutamente falso non godono di privilegi povero Betori,Bertoni,Bagnasco, sono al verde, senza una lira non profit, wesfare? ancora piu poveri di cosi impossibile perche,,,perche,, sopprimere tutti i valori cristiani agli interessi di parte per i laici., sinistra, radical chic, perche dire agli altri cosa e’ la paura di vivere nel medioevo metere paura perche,,e democratico l’omologazione delle aree culturali e l’assenza di valori?..nicht, rispettare la volonta’ popolare; nicht; finanziamenti alle scuole private, finanziamenti alle sanita, yes. Io porto un profondo rispetto a chi esprime opinioni iguali alla mia…… amo la mia liberta’.

Una voce

è incredibile come di tanto in tanto PIO XII torna nelle cronache però in modo un po pregiudiziale e oserei dire senza conoscerlo realmente. Pochi mesi fa l’uscita del libro di Tornielli “Pio XII”, aveva finalmente chiarito la situazione, ma forse è stata un’illusione… L’opera più importante sulla vita di PIO XII è stata scritta nel 2004 dallo storico Giovanni Sale “Hitler, la Santa Sede e gli ebrei”, una ricerca “certosina” nell’archivio segreto Vaticano in cui è ben lontana l’immagine di un papa filonaziasta. Anzi un altro storico, Ennio di Nolfo, nel suo libro “Dear Pope” del 2003 ha addirittura riportato la corrispondenza segreta di Roosevelt e Truman con papa Pacelli dove sia il comunismo sia il nazismo emergono come mali della società (e non gli ebrei!!!). Basti ricordare come, dopo la Guerra, il rabino capo di Roma si sia convertito al Cristianesimo e battezzato con il nome Eugenio, in ringraziamento a Pacelli che aveva contribuito per la salvezza degli ebrei romani (altro fatto, dopo la morte del Papa, Israele a eretto un albero per ringraziarlo di quello che fece per gli ebrei durante la Guerra)… Tutto dimenticato? Non posso ora dare un giudizio all’opera di Fattorini prima di averla letta, ma spero che le ombre del pregiudizio possano dilatarsi per dar spazio ad una vera e più serena storiografia di un passato che è ancora non del tutto conosciuto…

Giuva

Pacelli a ricevuto tre attacchi da i comunisti quando era in Germania era cardinale. doveva scegliere dentro due manvagita’. Perlomeno hitler voleva cappelani militari, i comunisti no!

cartman666

Pacelli da perfetto cattolico era sceso a cmpromessi per salvare la sua cadrega,un perfetto esempio di opportunismo degno della razza italica.

Salvo Zappala'

Pio XII fiancheggiava o no il nazismo? La domanda è posta male.
Nella natura della chiesa c’è quella di realizzare in terra un grande impero universale cristiano, sul modello di costantino. Questo sogno è svanito all’indomani del crollo dell’Impero romano d’Occidente, da allora la Chiesa si barcamena cercando di salvaguardare se stessa in tutti i modi. Nel XX secolo uno dei primi pericolo maggiormente percepiti è stato il comunismo. In Italia ed in Spagna i papi hanno appoggiato i regimi dittatoriali di Mussolini e Franco. Riguardo al nazismo, esso fu appoggiato nella misura in cui Hitler rispettava il concordato. In un primo momento fu percepito come baluardo contro il comunismo. Alla fine delle seconda guerra mondiale, a denti stretti il Vaticano accettò la supremazia degli Stati Uniti. Nella lotta contro il comunismo si inventò il ‘rinnovamento’ della Chiesa: pacifismo, diritti umani, apertura al mondo. Crollato il comunismo, i nemici della Chiesa sono tornati ad essere quelli del XIX secolo: il secolarismo, lo scientismo, il materialismo. Ormai il Vaticano è stato venduto agli USA: ne è esempio il nuovo Compendio di dottrina sociale in cui si appoggia il conservatorismo compassionevole di Bush e la guerra preventiva, anzi è il riassunto delle opere di Novak, consigliere di G.W. Bush.
E’ poco importante che Pio XII avesse o no simpatie per il nazismo, ma è importante quale furono le convenienze che il vaticano ottenne da quel regime.

ren

Eh il Reichkonkordat fra hitler e il vaticano nel 1933 l’ho firmato io allora …

rossotoscano

io non vedo il problema… se la chiesa lo vuole fare santo .. allora lo faccia , tanto gpbis faceva 200 santi al giorno,uno in piu’ o uno in meno che differenza fà? tanto già si sa come andrà a finire: gli adepti appaludiranno e quelli che sono contro saranno tacciati di terrorismo… ormai lo stato italiano e le sue leggi non contano piu’, se mai sono contati per scarpette rosse

Lamb of God

@Una voce

Se è vero che Pio XII era l’amico degli ebrei spiegami questo recente fatto:

http://www.corriere.it/Primo_Piano/Esteri/2007/04_Aprile/12/shoah_vaticano.shtml

Cmq hai scritto diverse balle ma la più grande di tutte è:”una ricerca certosina nell’archivio segreto Vaticano” visto che son 60 anni che in Trastevere negano l’accesso agli storici israeliani, proprio in conseguenza di questo c’è chi scrive tutto ed il contrario di tutto a proposito di Eugenio Pacelli ma, per me, rimangono i fatti a contar molto più di tante parole.

ciceracchio 2la vendetta

perche’ chi e’ a capo della catolica congrega del vaticano ???se non
un ex menbro delle hitler jurghens???????? e poi chi ha inventato i ghetti e x secoli accusato gli ebrei di deicidio??? istigando al razzizmo ?? avanti ce’ posto per scoperchiare
i tappi e far uscire le verita’ nascoste……

ciceracchio 2la vendetta

la cattolica polonia , sapete cosa facevano in polonia??? contro gli ebrei ??si chiamavano pogrom… una roba come dire facciamoli fuori… heee la santita’ dei cattolici ??
e continuarono a fare santi ?? poi chi la inventati questi santi???
non mi pare nemmeno che compaiono nel lessico dei primi cristiano ne mai il gesu’ ha
comandato robe del genere … ha gia’ che dici ciceracchio ??? gesu’ e’ una favoletta ..
un doveva miga vende i calendari ,,,,,,,,

claudio

hail natzi, roma kaput mundi….

‘sta gente vorrebbe negare pure l’evidenza, sono il cancro ipocrita della società, banderuole al vento, volevo scrivere merde ma come mi disse un giorno una mia cara amica, “la merda è vita”

Commenti chiusi.