Cinque colpi di pistola sono stati esplosi la scorsa notte a Locri, in provincia di Reggio Calabria, contro l’auto di don Giuseppe Giovinazzo, parroco della chiesa della Santissima Immacolata. Don Giuseppe è presidente dell’associazione «Nuova evangelizzazione», che si occupa di solidarietà soprattutto nei confronti dei bisognosi, attiva anche in occasione degli sbarchi di clandestini lungo le coste del Reggino. Sull’episodio hanno avviato indagini i carabinieri. Don Giovinazzo, 41 anni, ha detto di non conoscere i motivi dell’intimidazione, sostenendo di non avere mai subito minacce. Il sindaco di Locri, Francesco Macrì, insieme all’amministrazione comunale, ha espresso solidarietà al parroco parlando di «vile atto d’intimidazione commesso ai danni di un sacerdote da anni impegnato, insieme ai volontari dell’associazione, in progetti di solidarietà e vicinanza alle fasce deboli».
Locri: spari conto l’auto del parroco
11 commenti
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Per quel poco che ne so, il vescovo di Locri è uno dei pochi che impiegano il loro tempo a intrudersi nella vita privata di liberi cittadini con l’ausilio di leggi ad hoc, ma si occupano di sostenere la lotta alla mafia. Dovrebbe essere d’esempio per parecchi suoi correligionari.
Piena solidarietà al sacerdote minacciato.
Anche fosse stato un individuo poco…”raccomandabile” come molti – pure troppi – suoi colleghi,ritengo che in ogni caso la violenza non vada tollerata.
Mi rammarico solo che abbia dovuto subirla,per sua fortuna senza conseguenze.
A Locri ci vuole l’esercito, altroché. Ma non si potrebbe pianificare una bella operazione militare, tipo setacciare palmo a palmo campania, calabria e sicilia?
Sarebbe bene sentire prima l’ altra campana, dello sparatore intendo, prima di prendere le difese del parroco. Non credo che uno spari per strada in segno di giubilo.
boh io qui sento puzza di roba mafiosa. altrimenti come si spiega il suo impegno sociale verso le fasce più deboli: ovviamente la mafia (in senso lato) vuole che tutti le stiano sottomessi e nonpuò tollerare che qualcuno cerchi di fare uscire la gente dal suo racket
@Giuva’
Dai,non diciamo cazzate.
Per quanto mi riguarda ritengo i preti nocivi per la societa’,ma questo non giustifica un atto di violenza nei loro confronti.Qualunque cosa abbiano fatto.
concordo: la violenza è comunque sbagliata.
E i delinquenti ‘ndranghetisti sono pur sempre ancora più nocivi dei preti, per la società.
Ci sono preti (pochi) ma ci sono che seriamente si impegnano, al sud, contro la mafia e penso siano sopportati da una gerarchia locale (e non solo) irritata perchè prima o poi fa comodo un caduto a dimostrazione dell’impegno della chiesa.
Se veramente si è ato a fare per aiutare i clanestini, avrà fatto incazzare i brutto i “mercanti di carne” locali.
Consierando anche la ‘nrangheta è una delle cosche più spietate… povero Don, in bocca al lupo.
non sparano certo per caso…un motivo ci sarà….