Vescovo di Sydney in pensione innesca una notizia-bomba

Il vescovo in pensione di Sydney Geoffrey Robinson, con un nuovo libro, contesta il celibato obbligatorio.
Sostiene che il celibato obbligatorio per preti e religiosi ha contribuito al fenomeno degli abusi sessuali e deve per lo meno essere ridiscusso al più presto: “Qualcuno potrebbe continuare a tessere le lodi del celibato per la chiesa, ma altri sicuramente non smetteranno di domandarsi ’di quanti abusi di minori è responsabile il celibato’”?
Aggiunge che il celibato può contribuire a una insana psicologia, a insane ideologie e sicuramente ad un ambiente insano.

“Nella chiesa cattolica c’è una insistenza caparbia nell’affermare che, per questioni importanti, i cattolici devono riferirsi alla guida e alle direttive del Papa. Questi valori di una volta hanno incluso, per tanto tempo, anche la segretezza, la copertura di tante questioni problematiche e la difesa a tutti i costi del buon nome della chiesa”.

Mons. Robinson era membro e presidente del comitato degli standard professionali della chiesa, che i vescovi australiani hanno costituito per affrontare il crescente fenomeno degli abusi sessuali. Si è dimesso due anni fa, proprio perché disilluso dalla maniera con la quale la chiesa gestisce le denunce di abusi sessuali.

Fonte: Il Dialogo 

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11 commenti

rossotoscano

una persona coerente, certo avrebbe potuto farle prima queste accuse e cercare di cambiare qualcosa, anche se impossibile… una vita da privilegiato e poi avere dei rimorsi… bah!!!

Stefano Chiaudano

“Sostiene che il celibato obbligatorio per preti e religiosi ha contribuito al fenomeno degli abusi sessuali”

“Aggiunge che il celibato può contribuire a una insana psicologia”

Ma dai? Ma non mi dire?

GMF

Non ho elementi per giudicare se l’obbligo del celibato possa incrementare il numero di coloro che rivolgono la propria attenzione sessuale ai bambini.Mi sembra che spieghi molto parzialmente la questione degli abusi perpetrati dai sacerdoti.Mi parrebbe invece che l’alta probabilità di compiere impunemente questi abusi , se si indossa una tonaca, faccia si che certe fantasie di personalità disturbate si trasformino in reali violenze sessuali.E’ chiaro che se hai dietro una organizzazione che ti protegge, puoi pensare che non c’nessun motivo per limitarsi a scaricare materiale pedopornografico da internet ma che puoi passare alle vie di fatto, con ottime chances di farla franca.

ciceracchio 2la vendetta

tho un prete che vede finalmente cosa e’ la chiesa cattolica nel mondo ,
ma fino ad ora dove viveva su marte ??????

Marco

Legare il celibato ad una perversione non mi sembra corretto, tuttavia il celibato per i prelati deriva da ragioni puramente economiche e non spirituali, perchè quando i preti potevano avere figli legittimi lasciavano loro i beni della Chiesa in eredità…no prole, no party!

Steve

Io sono semore più convinto che il celibato c’entra poco con i preti pedofili e abusatori. Il problema vero è la represssione affettiva e sessuale, la misoginia, l’omofobia.

E’ un problema culturale che non sarebbe risolto dall’abolizione di un vncolo. Sono menti malate e per combattere il problema occorre sradicarne le cause.

Poiché la cultura cattolica si fonda sulla tesi gnostica di negazione della corporeità, il cattolicesimo è irriformabile e c’è da sperare solo nella loro estinzione fisica. E c’è da sperare nel coraggio delle vittime e dei parenti, della serità degli interventi di magistratura e forza dell’ordine per punirne gli autori.

Gabriele Porri

pi che il celibato, la pseudocastità che dovrebbero avere è la causa di certi abusi sessuali…

Chris

Il celibato è la causa di questa situazione di pedofilia endemica nei religiosi e dei tanti altri disturbi che sempre più hanno i preti.

Ciò non tanto perché chi diventa prete, non facendo sesso, poi diventa pedofilo o malato, ma semplicemente perché chiunque si sente attratto dalla vita religiosa, ma non vuole distruggere la propria vita per far risparmiare soldi alla chiesa cattolica, sceglierà di non fare il prete, ma di fare altro. Proprio da ciò deriva la crisi delle vocazioni, una volta almeno la chiesa offriva una vita agiata, la possibilità di studiare, di diventare potenti a persone nate in famiglie poverissime, che erano pronte a sacrificare la possibilità di avere una famiglia in cambio di sicurezza e benessere (ed una amante segreta).
Oggi cosa ti offre la chiesa ? nulla ! anzi, ti offre povertà, astinenza, tristezza, rabbia, paura ecc… chi mai, sano di mente, vorrebbe fare il prete in questa situazione per andare in contro ad un futuro del genere ? Appunto che solo (o quasi) persone disturbate cercando di fare la carriera religiosa, perché sperano così di “guarire” dai loro problemi grazie al miracolo di Dio che gli verrà fatto per essere stati così bravi e coraggiosi da scegliere la vita religiosa.
Così la chiesa si riempie sempre più di pedofili, omosessuali repressi, e di persone con ogni genere di disturbo, prevalentemente alla sfera sessuale ed affettiva.

E’ questo che vuole dire l’ex Vescovo di Sydney….

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