Spesso mi vanto di essere anticlericale. Questo mio pensiero tuttavia non esclude la lettura delle opinioni di quei tali che si definiscono i “pastori del mondo” e che, con la scusa di essere i depositari di una morale divina, fanno poi quanto gli pare e piace. Vado quindi sul sito dell’Avvenire per trovare qualche spunto, del materiale su cui lavorare. Leggo un articolo di oggi (per visualizzarlo clicca qui), o meglio una lettera che un certo Franco Castelli ha inviato al giornale dei vescovi per parlare della sua storia. Questo signore, ormai pensionato ed ex professore universitario, si pronuncia in merito ad uno degli argomenti preferiti dalla santa sede: l’aborto. Il mittente è disabile al 100%. Ciò nonostante può vantare una grande carriera nel settore dell’istruzione, è padre di famiglia ed è una persona attiva, che in tutto il corso della sua vita ha cercato di conformare la propria persona a quel parametro di naturalità o meglio di normalità che distingue l’uomo comune dall’eccezione (in “negativo” naturalmente). L’accusa che viene mossa riguarda l’atteggiamento della legge nei confronti degli embrioni con prospettive di invalidità al 100%: il fatto che la routine preveda l’eliminazione “consigliata” di questo ammasso cellulare fa si che il professor Castelli si senta discriminato, non cittadino. In definitiva l’aborto viene presentato come un qualcosa di negativo, di nocivo.
Mal grado le parole quasi commuoventi del professore, pur ritenendo l’aborto una pratica da affrontare in situazioni estreme, mantengo la mia posizione che riguarda la necessità di legalizzare l’aborto in tutti i paesi del mondo. Il procedimento abortivo impedisce in poche parole la nascita di un bambino quando questo è “indesiderato”. Ma perché un bambino non dovrebbe essere desiderato? O meglio: perché la felicità successiva alla notizia di una gravidanza, viene spesso sottomessa alla necessità di spegnere questa gioia? Le motivazioni per cui le madri possano decidere di abortire sono molteplici; qualche anno fa in Italia, come ora in Brasile, le morti di donne che cercavano di abortire clandestinamente erano moltissime: queste “quasi madri”, consapevoli del fatto che la propria creatura avrebbe vissuto nella miseria e nella sofferenza, senza alcuna via di fuga, rischiavano la propria vita per qualcuno che non era ancora venuto al mondo. Un vero gesto di amore! Abortire è una cosa difficile per ogni madre (e questa affermazione è banale quanto veritiera), ma in alcuni casi diviene necessario. Io pur essendo favorevole all’aborto non discrimino certo il professor Castelli; ma una domanda mi viene spontanea: lei, signor Castelli, augurerebbe a qualcuno le sue sofferenze, le sue lacrime, l’infinita ricerca di una normalità inesistente? Non penso proprio. D’altra parte ritengo veramente ripugnante la strumentalizzazione di questa storia da parte di questi ragni, questi cani, che si definiscono pastori. Se la sofferenza deve essere d’obbligo per il cristiano ad hoc e se la morale cristiana in se deve divenire a tutti i costi l’obbiettivo da raggiungere, e non il mezzo attraverso il quale potrebbe essere costruito uno stato di equilibrio (non forzato), allora accuso questi ministri del falso (e con il termine falso non mi riferisco a dio) di essere solo un gruppo di ipocriti: voi siete i maestri della discriminazione, voi siete i credenti del dogma, voi siete i servi del “naturale” e del “normale”. Questa voglia di dominio e di regola cristiana è contrario a ciò che predicate: la misericordia, la vicinanza alla dolorosa necessità!
Il “dilemma” dell’aborto
112 commenti
Commenti chiusi.
Questo è un ragionamento normale, ma la cosa che mi spaventa è che dopo decenni in cui abbiamo ottenuto questa conquista in Italia se ne debba ridiscutere perchè i soliti tromboni ecclesiastici hanno cominciato a starnazzare come al solito e sempre come al solito senza il minimo argomento concreto su cui giusitifcare le poroprie prese di posizione.
Della lettera di cui sopra condivido ben poco in quanto si proclamano i diritti della donna ma non si pensa mai al bambino che verrà ucciso ed al padre ai cui verrà ucciso un figlio.Per quanto riguarda il fatto che poi le donne abortiranno clandestinamente non i preoccupo
enrico non meriti risposta
sarebbe come se lo stato non cercasse di bloccare i rapinatori perchè poi magari muoiono in un conflitto a fuoco.
>Per quanto riguarda il fatto che poi le donne abortiranno clandestinamente non i preoccupo.
Enrico… sei stupido o sei cattolico?
Nascondi pure la testa sotto la sabbia e non pensare al dramma di donne che devono affrontare una gravidanza indesiderata (magari dovuta ad uno sturporo… che ne sai, sei onniscente?) oppure al dramma di partorire un bambino malato (talassemia ti dice qualcosa?).
non riesco ad essere a favore dell aborto.sono un anticlericale laicissimo e per la sessualità libera in tutti i sensi come pare e piace(quando si è adulti e consenzienti)senza imposizioni morali da chicchessia.e sono uno che non crede a niente.emotivamente mi sembra un atto proprio di una società edonista che non accetta i deboli e gli emarginati.non voglio fare il piagnone ma io rientro in questa categoria e ho pensato spesso al suicidio. un mio pensiero personale senza proselitismo e senza condividere con nessuno da uno che non è accettato dalla società. emotivamente non riesco ad essere nemmeno dalla parte della donna emotivamente e non voglio disquisire anche perchè di donne non so nulla e non riesco a pensare a favore.PENSIERO MOLTO PERSONALE
La situazione del signor Castelli non è solo eccezionale, per l’aver avuto una vita decente nonostante la sua invalidità, Ma anche mutuamente esclusiva:
Per raggiungere i risultati che ha ottenuto ha avuto evidentemente bisogno di cure e dell’aiuto di specialisti, nonchè dell’impegno umano e/o economico di genitori che in questo percorso l’hanno sostenuto.
Se tutte le donne che si sono trovate nella tragedia di dover abortire un figlio malformato avessero deciso altrimenti (e ammesso che le cure fossero state distribuite in modo democratico, cosa che purtoppo spesso non è) difficilmente il signor Castelli avrebbe avuto la vita che ha.
Se proprio i cattolici vogliono evitare che i feti, malformati o meno, vengano abortiti si raddoppino di loro volontà le tasse per destinare il ricavato alle madri in difficoltà.
Stefano P. ha scritto:
Molto spesso la differenza non è percepibile.
Enrico ha ragione: si parla tanto dei diritti della donna (che in questi casi non è mai chiamata madre), si ribatte agli antiabortisti che le “donne” stuprate (attenzione, per loro non sono ancora madri- bah!) non devono essere obbligate a portare avanti una gravidanza indesiderata e si dimentica che con l’aborto si asseconda il diritto di una madre ad eliminare (ELIMINARE) un figlio: si cerca di riparare ad un’ingiustizia con un’altra ben peggiore perchè è omicidio, è innegabile che lo sia: il figlio che la madre porta nel grembo non è un’appendice dell’organismo materno, ha un suo cuore che batte, reagisce agli stimoli esterni, possiede propri organi vitali e una sua coscenza che portano il bambino a reagire in determinati modi (seppure ancora in certi limiti che comunque non ne limitano l’umanità): insomma è già una vita fin dal suo concepimento. Dire poi che la depenalizzazione dell’aborto ha diminuito gli aborti stessi (parlo di quelli complessivi, non di quelli clandestini) è una stupidata logica: se depenalizzo il furto, secondo voi i furti aumenteranno o diminuiranno?
@TUTTI:
ALLORA:
Il Sig. Castelli è divenuto invalido al 100% in seguito ad un incidente stradale capitatogli a 31 anni.
Alla nascita e ancor prima era sanissimo.
Ok?
La seguente lettera, pubblicata pure su questo sito, è totalmente mistificatoria e fuorviante:
http://www.db.avvenire.it/avvenire/edizione_2007_09_02/articolo_786113.html
http://www.uaar.it/news/2007/09/03/cosa-prevede-194-per-embrione-comero-io/
Ecco la fonte:
http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=159530
VOMITO!
Marco ha scritto:
Opinabile.
In senso biologico, una donna incinta a seguito di uno stupro è indubbiamente una madre; in senso sociale, è l’incubatrice che ha usato un pervertito.
Fai un po’ tu.
Quel “donne” virgolettato, seguito dal commento tra parentesi, lascia intendere che dal tuo punto di vista le madri stanno uno scalino più sopra delle donne.
Quantomeno sconveniente.
Se non hai ancora capito che un embrione al di sotto di un certo stadio di sviluppo NON E’ un essere umano, è ora che tu ti senta in colpa per i milioni di spermatozoi che muoiono nei tuoi testicoli perché tu, ben consciamente, ti astieni dal permettere loro di tradursi in bambini tramite rapporti sessuali. Perché, voglio dire, non intendi sfornare qualche milione di figli, vero?
Ma, perbacco, è così comoda la logica “Se non ho trombato non ho colpe”…
Non secondo la normativa vigente. Che poi i cattolici non siano d’accordo è un altro discorso, ma per citare Enrico, “non mi preoccupa”.
Ti sfido a far vedere AL DI LA’ DI OGNI RAGIONEVOLE DUBBIO che un feto di due settimane ha il cuore che batte, che reagisce agli stimoli esterni, che possiede un pancreas, un cervello, un fegato e via dicendo e che – e qui ti voglio – ha una sua coscienza. Nota che il cuore non si fa vivo prima della 4° settimana, e il sistema nervoso col cervello vengono ancora più tardi (c’è sicuramente qualcuno più esperto di me nel campo che può precisare); e niente cervello, niente coscienza.
Quando me lo avrai dimostrato, prenderò in considerazione l’idea che anche tu, tutto sommato, possa avere una coscienza propria.
E chi ha mai detto che un feto di 2 millisecondi non è vivo? Ti pare che la vita possa nascere da materia morta (esclusi magari gli androidi in futuro, chissà)? E’ ovvio che il feto è vivo, ma anche una pianta di patate è viva. E con ciò?
Il tuo paragone sottolinea per l’ennesima volta che i cattolici ritengono che finché non c’è qualcuno che detta legge, tutti fanno quello che vogliono – un po’ come quando dite che “se non c’è Dio, perché allora non mettersi a uccidere (etc etc)?”. Come dire che la morale è una semplice imposizione esterna e che l’individuo è incapace di decidere cosa è bene e cosa non lo è.
Comunque, non so se qui qualcuno abbia detto che TUTTI gli aborti sono diminuiti a seguito della depenalizzazione, né so se sia vero: di certo depenalizzare l’aborto riduce quelli clandestini ed evita di mettere in pericolo la vita delle donne.
Stefano P. scrive:
6 Settembre 2007 alle 15:49
>Per quanto riguarda il fatto che poi le donne abortiranno clandestinamente non i preoccupo.
Enrico… sei stupido o sei cattolico?
..tutte e due purtroppo..
@darkzero
Marco era ironico … cmq ottimo lavoro … 😀
La piattaforma ha inghiottitto i miei commenti … 🙁 …
Marco ironico?
Veramente io ricordo un Marco supercattolico… che postava spesso qui.
Certo è che chiunque può postare con qualsiasi nome e noi non sapremo mai se è sempre lo stesso o meno.
Comunque, lascia che ti dica che non sembrava proprio.
@darkzero
Hai ragione tu, qui son io che l’ho fatta fuori dal vasino, era un post talmente trido che ho sbagliato catalogazione.
Non mi prende i link … azz …
Io non ero per niente ironico, sostengo ancora pienamente le mie idee riportate prima; dico inoltre a darkzero che il suo commento al mio è scontato, banale e fazioso.
1) dicendo “Quel “donne” virgolettato, seguito dal commento tra parentesi, lascia intendere che dal tuo punto di vista le madri stanno uno scalino più sopra delle donne.
Quantomeno sconveniente.”
fa capire che non hai capito cosa intendevo dire: una donna che porta nel suo grembo una vita prima ha la priorità di essere madre.
2)come fai a mettere un gradino più basso la vita di un bambino ancora nel grembo materno: prima di sfidare altri a dimostrare ciò che scrivono dimostra un’idiozia come la tua e cioe che la vita della madre è più importante del figlio nel grembo perchè proprio non mi torna: qual è la differenza fra un bambino che un attimo prima è in grìembo e un attimo dopo fuori?
3) Dove sta scritto che ciò che dice la legge è giusto? Sarà legale forse ma non sempre necessariamente giusto… hai un’idea un po’ distorta di democrazia (secondo te quando si raggiunge un compromesso llora uello è necessariamente giusto, anche se oltrepassa i limiti della morale).
sto leggendo un po qui e la e su questo argomenrto è sempre stato detto tutto. comunque trovo le argomentazioni interessanti.la questione qui è sempre sulla concezione della vita.comunque non voglio entrare sull argomento perche con tutte le mie angosce mentali per coerenza non posso mettermi dalla parte dei cattoclericali.e poi sul sesso sono molto distante da loro e non potremo aver niente da trovarci di intesa.saluti a tutti
@Lamb of God:
A quanto pare, non mi sbagliavo. Se lo dice lui, lo prendo come conferma. Ci sono due “Marchi” in giro…
Saresti un ottimo politico.
E questo chi l’ha stabilito?
La differenza tra il pargolo appena scodellato e quello che un secondo prima era nell’utero è zero, proprio perché siamo in una fase molto avanzata della gravidanza; la differenza tra il pargolo scodellato e l’embrione di 2 settimane è TUTTO: manca il cervello, manca il sistema nervoso, manca il cuore, solo per citare i più importanti.
Qualcuno, infatti, ha mai detto che è legale abortire al nono mese?
Adesso vuoi avere la buona grazia di dimostrare quello che ti ho chiesto io?
Da nessuna parte. La legge è legge, punto. Stabilisce cosa è reato (non ingiusto) e cosa non lo è.
Poi c’è chi la ritiene giusta e chi no; sta difatto che chi abortisce entro un certo termine non compie reato; se tu ritieni ingiusto, e non illegale abortire, allora tu e la tua cara mogliettina non fatelo, ma non avete modo di impedirlo agli altri, proprio per la differenza tra illegale ed ingiusto.
Parla quello che parteggia per un buffo tizio in scarpette di prada che vorrebbe che TUTTI fossero costretti a seguire le sue idee.
Questo lo stai dicendo tu.
Odio fare due post consecutivi, ma mi preme di chiedere: se quello che preoccupa la chiesa è la tutela della vita umana in ogni sua forma “dal concepimento alla morte naturale”, mi chiedo perché mai non tuonino contro la pena di morte, e le migliaia di vittime di guerre varie di cui sentiamo ogni giorno, con la stessa impressionante frequenza con cui tuonano contro l’aborto, l’eutanasia (che di certo “mietono” meno “vittime” dei succitati) e le abitudini sessuali degli Italiani.
Sarà che gli interessa più il sesso?
Grazie Marco per le tue dotte argomentazioni.Io non avevo notato la distinzione fatta dagli abortisti tra donna e madre,probabilmente la madre ha anche dei doveri e non solo dei diritti come le donne.
Per quanto riguarda le gravidanze frutto di strupo penso che quei bambini possano andare in adozione.
@ Marco:1) dicendo “Quel “donne” virgolettato, seguito dal commento tra parentesi, lascia intendere che dal tuo punto di vista le madri stanno uno scalino più sopra delle donne.
Quantomeno sconveniente.”
fa capire che non hai capito cosa intendevo dire: una donna che porta nel suo grembo una vita prima ha la priorità di essere madre
e che ha la “priorità di essere madre” chi lo stabilisce, tu perchè hai la scienza infusa? se permetti se IO vengo stuprata e si tratta della mia esistenza ho la priorità di tutelare me stessa prima di ogni altra cosa,prima di un embrione che [u]per me[/u] non è un bambino nè può essere messo a paragone con la mia vita. ma forse tu approvi la mentalità di certi stati degli usa dove le donne devono dare alla luce la progenia dei loro stupratori,pure se violentate dal loro padre.che bella faccia tosta che c’avete voi antiabortisti..
Enrico ha scritto:
Immagino che lo stia ringraziando anticipatamente…
Le madri son prima di tutto donne, ma già avevo notato che gli antiabortisti tendono a considerare il sesso femminile come una pubblica incubatrice e questo è il primo grosso errore che commettete: pensare che un altro essere umano debba assecondare il vostro (personalissimo) modo di vedere le cose in base al quale il loro corpo si piega al vostro volere. Abominevole.
Secono punto: l’embrione. Il tubo neurale (precursore del Sistema Nervoso) si chiude entro la 12°settimana di gravidanza, questo implica che l’embrione prima del 3°mese non ha sensibilità, intelletto e qual si voglia capacità a carico del Sist. Nervoso; aggiungo inoltre che alla chiusura del tubo neurale non corrisponde la formazione del Sist. Nervoso, ma solo l’inizio della sua formazione, la conclusione di quest’ultima è data dalla formazione della retina. Per questo un embrione in termini scientifici è soltanto un gruppo di cellule staminali. E questa la chiamate “persona” e scomodate la parola omicidio per un aborto? Abominevole.
* Aurelia
Scusate ma la persona umana si completa nell’avere o nel dare ?
Le donne che abortiscono certamente si sentono complete nell’avere beni meterialistici.
@Enrico:
Supponenza
Non riesco ad essere favorevole all’ aborto, pur non essendo religioso ne’ tanto meno cattolico.
Non potendo definire quando un essere diventa ‘umano’ e tutti gli effetti (visto che l’ anima non esiste), si e’ costretti a evitare l’ aborto in quanto la frontiera (fino qui si puo’, da qui in avanti non piu’) non e’ definibile se non in modo arbitrario.
Va da se che tanto piu’ si e’ sfavorevoli all’ aborto, tanto piu’ si deve essere favorevoli alla contraccezione…
@nas:
Io aspetto ancora qualcuno che mi dica per quale maledetta ragione gli spermatozoi e gli ovuli che muoiono a seguito di astinenza sessuale non abbiano diritto a vivere tanto quanto uno zigote o un feto di 2 settimane.
Quando mi sarà stata data una motivazione valida diventerò antiabortista con ogni probabilità; mi preme dire che sostenere che “tanto non puoi fecondarli tutti” equivale a dire che il problema si riduce a “Hai trombato? Adesso ne paghi le conseguenze”.
Attendo fiducioso (povero illuso che non sono altro).
@ Enrico
>Per quanto riguarda le gravidanze frutto di strupo penso che quei bambini possano andare
>in adozione
Ma chi sei, Psyco?
Quale mente malata può “partorire” (per restare in tema) questo pensiero?
Una donna stuprata, traumatizzata, costretta a portare a termine la gravidanza e a sapere che c’è in giro un essere umano concepito dal suo stupratore che prima o poi si chiederà come e da chi è nato…
E se nel frattempo la donna stuprata stava studiando, seguendo un percorso professionale, magari pensando di avere un figlio col proprio compagno, dovrebbe sorbirsi buona buona la gravidanza e tante grazie allo stupratore…
Ma allora perchè non diamo anche la possibilità allo stupratore di tenerselo lui, il figlio? In fondo è il padre, chi meglio di lui può prendersene cura?
Sei mentalmente ottenebrato.
@darkzero
la risposta e’ molto semplice : uno spermatozoo (o un ovulo, a scelta), se lo nutri per un periodo di tempo sufficiente non diventera’ mai un essere umano, ben che vada diventera’ uno spermatozoo gigante. Ma e’ un tramite, porta un’ informazione, e nulla piu’.
Agli enrichi e marchi “belanti”quali pecorelle del buon pastore.
Si potrebbe intavolare con voi cattolici un discorso serio sull’aborto se prima riconosceste il diritto alla procreazione “per scelta” e non per “evento miracoloso” inoppugnabile.
Gli aborti calerebbero vicino allo zero se la crescita culturale e scentifica permettesse ai genitori(così non scontentiamo enrico) fosse data possibilità di sicura e certa contraccezione, di metodi validi per diagnosi delle malattie genetiche sempre più precoci. Ovvio che di fronte ad una talassemia maior (patologia terribile!), diagnosticabile solo sulla ricombinazione dei due partners, è difficile chiedere l’imposizione morale della gestazione alla coppia. Ma se voi la menate ancora con l’Ogino-Knaus, di cosa dobbiamo discutere! Voi ammettete la possibilità di evitare la procreazione , ma solo se con metodo un pò fessacchiotto, così,per non sentirsi superiori a dio! Ma vi rendete conto di quale masturbazione mentali siete e rimanete vittime!? L a liberalizzazione come la repressione non aumenta ne diminuisce il ricorso all’aborto: è un problema culturale ,scentifico ,sociale. Se non siete quegli ipocriti che io suppongo, cominciate a lavorare nei corsi prematrimoniali sulla maternità come libera scelta degli uomini e non tributo agli dei!
Ed eco entra in scena una mosca nera
Tempo fa su questo blog è comparso il commento di una persona, Marja se non ricordo male, che faceva un esempio estremamente azzeccato:
Non si può costringere una persona a una prestazione personale invasiva del suo corpo neanche per salvare la vita a qualcun altro. Forse che a Marco ed Enrico piacerebbe una legge che se compatibili li obbliga, indipendentemente dalla loro volontà, a farsi togliere un organo? Fosse anche per salvare la vita del ricevente?
Già che ci siamo ricordo anche che la stessa chiesa cattolica, in una certo periodo storico, dava precise istruzioni ai suoi preti di NON BATTEZZARE FETI ABORTITI SE NON AVEVANO GIA’ SVILUPPATO LA FORMA UMANA. (Qualcuno più ferrato di me in storia della chiesa potra meglio precisare l’inquadramento storico della vicenda).
Qui il punto è sapere come rispondono Marco ed Enrico a questo fatto storico?
A me la cosa ricorda 1984 di Orwell, dove il governo diceva una cosa, poi la negava, poi tornava a dirla per poi negarla di nuovo, ma sempre sostenendo di non aver mai cambiato idea e non cambiarla mai in futuro.
premetto che non sono favorevole all’aborto.
però da laico e liberale quale sono, credo che il mio punto di vista non debba influenzare e condizionare chi la pensa in maniera diversa dalla mia.
solo perché io non approvi la pratica abortiva non significa che devo impedirne il ricorso a chi la pensa diversamente da me.
la libertà è il bene più prezioso. va sempre salvaguardata.
in fin dei conti chi ricorre all’aborto lo fa quasi sempre dopo aver vagliato tutte le possibili soluzioni. non dimentichiamo che è una scelta dolorosa.
si deve sempre cercare di comprendere le motivazioni che spingono verso tale gesto.
un consiglio a tutti i cattolici e/o credenti antiabortisti.
nessuno vi costringe ad abortire, siete liberi di non farlo.
voi però cercate di non giudicare chi è intenzionato a sottoporsi a tale pratica.
la legge 194 potrebbe anche essere rivista, non certo abolita.
saluti
PS
visto che si parla di leggi, perché nessun cattolico punta il dito contro le varie leggi a favore della chiesa cattolica?
sarà questo il vero MISTERO DELLA FEDE???
Quando si parla di aborto, gli interventi maschili sono sempre maggiori. Ma sapete tutto, voi! Proprio tutto!
@Enrico
Non è un bambino, non è una persona, è un feto, quindi non c’è niente di male nell’interrompere la sua vita.
Il padre deve essere considerato come l’ultima ruota del carro in questa situazione: chi se ne importa se lui non avrà un figlio! Affari suoi.
@Marco
Premesso che la maggior parte degli aborti avvengono nelle prime settimane di gestazione, quando l’embrione o il feto sono lontanissimi dall’essere esseri umani compiuti, e dunque persone, per quanto riguarda gli aborti terapeutici oltre il 90° giorno ti rispondo che in effetti anche la vita di un bebè appena uscito dal pancione della mamma vale probabilmente meno della tua, visto che tu hai molta più autocoscienza di lui (in questo senso concordo con Peter Singer); tuttavia a quel punto è inutile perdersi in valutazioni di quel tipo, perché una volta che il nascituro è stato partorito viene meno il conflitto tra il diritto della madre a gestire il proprio corpo e il diritto del nascituro alla vita. Questo fa una grande differenza fra un bambino già nato e un feto nel ventre materno: la vita del feto lede i diritti della madre, quella del bambino già nato no.
No, le priorità se le scelgono le donne da sole, non sei tu il loro padrone, come non lo sono io. Le donne cattoliche praticanti sceglieranno la priorità di essere madri, altre no.
@nas
E perché il fatto che se “lo nutri” diventerà un essere umano pienamente sviluppato gli darebbe il diritto ad essere “nutrito” e a svilupparsi? Stai banalmente confondendo una legge di natura con una prescrizione morale. Non tutto ciò che è è anche giusto che sia.
La cosa vergognosa e’ che quel trombone di Ruini e’ tornato all’attacco x rivedere la legge 194, non gli e’ bastato un referendum, ma qualche politico importante, non dico i soliti noti, qualcuno del Pd, Veltroni non pensare solo a guardare film, rispondi!!
@magar
quindi posso smettere di “nutrire” un bimbo di 3 mesi, se come tu dici, non ha diritto di essere nutrito e svilupparsi ?
@Maria
Hai ragione al 100%, perdonami, ma sono un femminista convinto.
Maria ha ragione… quest’articolo forse avrebbe avuto un significato ancora più emblematico se fosse stato scritto da una donna. Io l’ho scritto solo per esporre un mio pensiero ma gradirei che qualche ragazza o donna mi inviasse la sua opinione postando dei commenti nel sito http://www.pensierorizzontale.blogspot.com oppure inviando una email all’indirizzo visualizzabile nella home page. Aspetto fiducioso.
Per coloro i quali dicono che da malati consigliare ad una donna di dare in adozione il filgio non voluto faccio notare che contrappongono delle esigenze materiali al fatto che la donna/madre doni qualche mese della sua vita alla creatuta che porta in grambo.Io personalmente conosco il caso accaduto circa 90 anni fà di una mia vicina concepita nel peccato da una suora che poi non lascio l’ordine alla quale apparteneva,anche quella madre dono parte della sua vita a quella creatura nascente senza preoccuparsi delle conseguenze di ciò pr poi darla in adozione senza piùricordarsi della figlia il giorno del matrimonio inviandogli il velo da sposa.Racconto questo per chiedere a voi abortisti se quella donna ha gettato al vento parte della sua vita.
Ricordo inoltre che a mio parere un figlio non lo si progetta ma lo si accetta e lo si fà col marito non con il compagno,donatore di sperma od altro.
Per coloro i quali dicono che da malati consigliare ad una donna di dare in adozione il filgio non voluto faccio notare che contrappongono delle esigenze materiali al fatto che la donna/madre doni qualche mese della sua vita alla creatuta che porta in grambo.Io personalmente conosco il caso accaduto circa 90 anni fà di una mia vicina concepita nel peccato da una suora che poi non lascio l’ordine alla quale apparteneva,anche quella madre dono parte della sua vita a quella creatura nascente senza preoccuparsi delle conseguenze di ciò pr poi darla in adozione senza più ricordarsi della figlia il giorno fino al giorno del inviandogli il velo da sposa.Racconto questo per chiedere a voi abortisti se quella donna ha gettato al vento parte della sua vita.
@nas
Non hai mica capito quello che ho detto: ho detto che un embrione non ha diritto ad essere lasciato in vita ad ogni costo, perché non è una persona: non prova dolore né sofferenza psichica, non ha emozioni, né sensazioni fisiche, né sentimenti. Il mero fatto che un giorno potrebbe diventare una persona, acquisendo quelle caratteristiche, non gli dà oggi diritto a diventarlo.
Un bambino di tre mesi se non gli dai da mangiare muore di fame tra atroci dolori. Ti è chiara la differenza?
vedo che gli anencefalici riescono a svilupparsi fino a poter scrivere su un forum…
complimenti enrico & marco, se fossi uno scienziato verrei a cercarvi per studiarvi.
@Enrico
Non mi importa niente di quella suora, ha fatto come meglio le consigliava la sua coscienza, ha deciso liberamente e autonomamente come usare il proprio corpo, e perciò ha fatto bene. Sono contento che fosse contenta della propria scelta.
Alle donne che vogliono abortire deve essere garantita altrettanta libertà di scelta.
Con il tuo esimissimo parere puoi farci ciò che più ti aggrada, l’importante è che esso non diventi legge dello stato.
P.S. Un filgio è una creatuta che si porta in grambo? 😉
@Kaworu
Non serve, basta studiare un pezzo di coccio, il risultato è uguale.
@magar
quando un embrione cessa di essere tale e diventa bambino ?
a 2 mesi, 3, 4 ? 9 ?
Mi rispondo da solo.
a 90 giorni, dice la legge.
Orbene, non credo che si possa distinguere un feto di 89 giorni da uno di 90. o da uno di 91.
Quindi, il limite e’ del tutto arbitrario : perche’ non 2 mesi invece di 3, o 4. o 8?
Questa e’ la ragione per cui non posso essere favorevole all’ aborto.
Penso di essere almeno ateo quanto la maggior parte di voi, la mia posizione non e’ un dogma e sono pronto a cambiare idea se qualcuno riesce a convincermi del contrario.
@nas
nessuno deve convincere qualcun altro a modificare le proprie scelte personali.
basta che le scelte personali di una persona non proibiscano a me di fare scelte opposte
o almeno, io la penso così.
@nas
Beh, 90 giorni sono una sorta di quota di sicurezza, un terminus ante quem il livello di sviluppo è talmente basso da non porre dilemmi morali. Il feto non prova neppure dolore prima dei 90 giorni: http://en.wikipedia.org/wiki/Fetal_pain.
Quanto poi agli aborti successivi ai 90 giorni, sono permessi quando indispensabili ad evitare danni psicofisici alla madre: e quando la madre rischia danni psicofisici non c’è lotta, perfino la vita di un neonato varrebbe meno di quella della madre (ma in quel caso il problema non si pone, perché il legame fisico strettissimo fra madre e nascituro si spezza dopo il parto).
Comunque, a proposito dell’argomento della continuità, che anche i cattolici talvolta sollevano, ti mostro che non è efficace, con un esempio.
Considera una pentola d’acqua inizialmente fredda. La poni su un fornello acceso: l’acqua inizia a riscaldarsi. Dopo dieci minuti è senza dubbio bollente: se ci infili una mano ti scotti.
Dopo 3 secondi che l’hai sottoposta al fuoco, invece, è ancora fredda: puoi infilarci una mano senza ustionarti.
Ecco, il processo di riscaldamento dell’acqua è come quello di formazione dell’essere umano: continuo, senza significative cesure. Si passa gradualmene dall’acqua fredda a quella calda, come dalla non-persona alla persona. Ma la continuità del processo non significa che lo stato iniziale e quello finale siano uguali. E se mi limito alle fasi iniziali del processo non registro mutamenti significativi. Bene, il significato dei 90 giorni di gravidanza è lo stesso dei 3 secondi di fornello. Se abortisco entro quella data, “non mi scotto la mano”.
Il fatto che il feto non provi dolore (ammesso che sia vero) non mi convince molto : anche la pena di morte viene effettuata sotto anestesia (il primo dei 3 componenti e’ un potente anestetico e sonnifero) ma non per questo la ritengo accettabile.
Il paragone con il riscaldamento dell’ acqua invece lo trovo piu’ calzante : ma e’ come cercare di dimostrare che se ho acceso il fuoco da meno di 3 minuti l’ acqua non e’ acqua,
e diventa acqua solo dopo i 30 gradi…
Qualcuno mi spieghi perche’, dopo il post di Maria, mi viene da scrivere
beh in fondo non sono ca##i miei… 🙁
Beh, se un essere non può né provare dolore né progettare la propria esistenza non vedo il motivo di tutelarlo. È come un vegetale. Anzi, dovresti tu spiegarmi che necessità abbia di essere tutelato. Un feto di meno di 90 giorni non è un essere senziente né un essere autocosciente: cosa dovremmo proteggere in “lui”?
L’acqua: no, non sto cercando di dimostrare che l’acqua non è acqua, sto cercando di dimostrare che l’acqua è fredda. Subito dopo il concepimento abbiamo un ammasso di cellule che possiede un suo DNA, ma non è senziente né autocosciente. Tali caratteristiche, che lo renderanno degno di grandi tutele, compariranno in lui solo al termine del processo di gestazione. Dunque nelle fasi iniziali del processo non le possederà, e non avrà bisogno di essere protetto. In queste fasi iniziali l’aborto è pienamente lecito, a tutti gli effetti. Anzi, probabilmente 90 giorni sono anche un termine troppo restrittivo: la 194 si tiene anche larga.
Per essere chiari, ripeto: nel momento in cui un embrione (o un feto di poche settimane) non prova dolore, non ha sensazioni fisiche, non prova emozioni, non ha vita psichica significativa, né tantomeno ha coscienza di sé, cosa ci dovrebbe indurre a proteggerlo tanto quanto un essere umano che invece possiede quelle caratteristiche? Il suo DNA umano? Non è significativo. Il fatto che fra qualche mese se la gravidanza proseguisse indisturbata possiederà quelle caratteristiche? No, perché appunto le possiederà solo fra qualche mese.
se si vuole essere coerenti, anche 180 sono un termine troppo restrittivo; dopo tutto, non accade nulla di particolare tra il novantesimo e il 180esimo giorno (tranne l’ infusione dell’ anima, per chi ci crede) quindi a rigor di logica l’ aborto sarebbe ammesso fino al giorno prima del parto.
Il feto cresce, si sviluppa, si avvicina sempre più alle caratteristiche di un umano completo. Cerchiamo pure di stare alla larga da questo punto, e 6 mesi prima del parto sono una buona data. Ma trattare un ammassetto di cellule di pochi giorni come un pari mio, tuo o, soprattutto, di sua madre, è davvero ingiustificabile: non pensa, non sente, non si accorge del mondo esterno, non prova dolore, non sa di esistere. A differenza di me.
vorrei rispondere ad Enrico, con la mia esperienza di donna (quindi persona, parte del genere umano, che è consapevole di avere diritti e quindi doveri e non solo come madre)…
la mia sessuale e di donna è stata “battezzata” da un’esperienza di violenza e da inutili problemi di una cultura repressiva e amorale (cristiano cattolica).
Questo mi ha portato a scelte dolorose e difficili, probabilmente errate che solo la forza della vita e della ragione mi hanno aiutato, almeno in parte, a superare…
ho figli e sono madre, due miei fisicamente e uno adottivo.
La mia prima gravidanza, a rischio, portata a termine ugualmente per una scelta cosciente, mia, personale, voluta.
Una seconda normale e festosa.
Una maternità non fisica che mi ha donato la possibilità di capire che la maternità può anche non avere a che fare con la fisicità.
Ora a 45 anni, mi ritrovo incinta, ho fatto la mia scelta (egoistica) di non volere questo figlio che dovrei accettare da sola, sono stanca e impossibilitata a dare a lui tutta l’attenzione che un bambino merita senza egoismi… parla Ruini… sono peccatrice… ora più felice leggo anche te e la tua amorale partecipazione ai problemi femminili…
orribili donne… egoiste e crudeli…che vivono sole i loro vomiti e i loro dolori e trovano conforto nella partecipazione di uomini che tutto sanno degli aneliti del cuore, del cervello, del corpo e … oddio che sto per dire!!!… dell’anima.
Chiedo scusa di un contorto sfogo a tutti!!!!
tranquilla teresa, gente come enrico sa solo giudicare, poi quando si trova nei cazzi è la prima a ricorrere a quello che vieta agli altri.
@Stefano P.
Le due cose non sono affatto mutuamente esclusive….
Dal modo in cui parli si direbbe una tua contemporanea. 😆
Per quanto mi riguarda si, ha buttato la parte che precede l’abbandono del convento. Probabilmente era una donna che avrebbe voluto amare un uomo in libertà efarsi una famiglia, ma purtroppo i di mentecattolci in circolazione ce ne sono sempre stati troppi.
PS: sempre che l’episodio non sia di tua invenzione o che tu non l’abbia scopiazzato da harmony… 😆
La questione e’ semplice.
La 194 va migliorata per dare piu’ tutele alle donne che decidono di usufruire delle tecniche abortive.
Chi ritiene che la dottrina cattolica abbia ragione (o sia per qualsivoglia motivo contrario all’aborto e ritenga che esso vada penalizzato),e’ invitato cortesemente a farsi da parte.Nessuno cerchera’ mai di imporre loro di ricorrere alle tecniche abortive.Posso assicurare che se la situazione dovesse arrivare a tanto sarei il primo a schierarmi al loro fianco.
La questione riguarda la LIBERTA’ DI SCELTA.Il processo di secolarizzazione ha determinato che per la societa’ e’ piu’ importante tutelare i diritti delle gestanti piuttosto che quelli dei feti.In quanto si basa sull’assunto che un essere umano pienamente formato e autocosciente abbia piu’ diritti rispetto ad un essere umano non formato e non autocosciente (che dunque non puo’ nemmeno essere considerato essere umano,mancando delle qualita’ che rendono un essere umano tale).Se dunque una donna decide di esercitare i propri diritti e’ una sua questione.Non una questione che riguardi gli antiabortisti.
Cio’ che gli antiabortisti non vogliono comprendere e’ che loro saranno SEMPRE liberi di scegliere se proseguire la gravidanza.Volete PERFAVORE lasciate la liberta’ a chi non condivide il vostro pensiero di interromperla entro i limiti imposti per legge ‘sta gravidanza?
Davvero,sul serio.
LASCIATE LIBERE LE DONNE DI DECIDERE PER SE STESSE.
Il fatto che il catechismo cattolico sia stato scritto da uomini,e che l’elite cattolica sia composta quasi esclusivamente da uomini poi fa ben poco per rendere maggiormente valida la posizione cattolica.
*Teresa ed altre
Io non comprendo perchè le donne attuali abbiano tutte queste esigenze materiali come andare in vacanza d’inverno al mare in Egitto ed altro che fanno si che si distraggano dal loro ruolo naturale di spose e madri.Penso che se la donna abbandonasse il femminismo imposto dalla modernità il mondo sarebbe migliore.
*Damiano
Quella suora che partori dopo questa amara/gioiosa esperienza poi torno ad assistere i malati come suora.
Troppi commenti per gestirli tutti… Rispondo in modo sparso a nas, e forse anche a personaggi del calibro di Enrico ed assimilabili.
Non ci azzecca nulla nutrire o non nutrire uno spermatozoo (qualcuno mi spiega come si fa?). E non c’è modo di salvarli: pensi che gli spermatozoi che il tuo apparato genitale produce oggi, possano vivere per sempre al tuo interno finché non vengono utilizzati? Non vorrei dire cazzate (biologi, correggetemi), ma credo che dopo circa 90 giorni muoiano comunque.
Quindi il punto è che, se uno spermatozoo non feconda nessun ovulo, e un ovulo non viene fecondato da nessuno spermatozoo, questa coppia (che è un potenziale essere umano proprio come il feto) prima o poi muore, impedendo così la nascita di un nuovo individuo; l’unica differenza con l’aborto è che in un caso non hai agito – non hai “ammazzato” l’embrione, hai impedito la sua nascita – mentre nel secondo hai “ammazzato” l’embrione, dopo la sua formazione.
E qual’è la differenza principale tra questi due stati? Generalmente, che in un caso si è avuto un rapporto sessuale, nell’altro no.
Il termine dei 90 giorni per abortire, chiaramente, è arbitrario, ma non sensa senso: se è vero che, probabilmente, non si può distinguere un feto di 90 giorni da uno di 91, è chiaro che si può distinguerne uno di 90 giorni da uno di 8 mesi, per cui non è vero che 4, 6, 8 mesi sarebbe lo stesso.
Non tutte le relazioni godono della proprietà transitiva, nas: se 4
@ Enrico
“Io non comprendo perchè le donne attuali abbiano tutte queste esigenze materiali come andare in vacanza d’inverno al mare in Egitto ed altro che fanno si che si distraggano dal loro ruolo naturale di spose e madri.Penso che se la donna abbandonasse il femminismo imposto dalla modernità il mondo sarebbe migliore”
Tu pensi? Il mondo è composto in maggioranza da paesi dove il ruolo delle donne è rimasto imposto dagli uomini. Ti sembrano paesi migliori? Era meglio quando le donne stavano a casa a lavare i piatti e a quattoridici anni ti mettevano un fucile nelle mani? Poi la modernità non impone nulla, se una vuol fare la casalinga la fa, se non vuole andare in vacanza in Egitto (mamma mia che luoghi comuni) non ci va, non esiste LA DONNA esistono LE DONNE.
Enrico ha blaterato:
E che dici, se gli uomini abbandonassero il maschilismo che si trascinano dietro dai tempi di Cro-Magnon e che la chiesa ha contribuito a consolidare da che Dio avrebbe avuto un “figlio” anziché una “figlia”?
Devi solo ringraziare il fatto che – talora per fortuna, in altri momenti purtroppo – non esista più il reato d’opinione, perché altrimenti saresti in galera da un pezzo, e per un bel pezzo ci resteresti.
Cazzarola! Il commento di risposta a Nas manca di un pezzo (ha interpretato il “minore” come una tag…) vabbe’, nas, il punto è che se non noti che un feto di 90 giorni è diverso da uno di 91, è solo perché il cambiamento che intercorre è impercettibile, ma comunque presente; questi cambiamenti si accumulano ed è per questo che all’ottavo mese noti la differenza con un feto di 90 giorni.
Per questo motivo ritengo che la tua argomentazione non sia accettabile (e ritengo anche di aver scritto “sensa” anziché “senza”).
La chiesa esalta la donna che come tutte le persone si completa nel dare e non nell’avere.Il fatto che non esistano donne prete non è prova di maschilismo perchè libera le donne da un servizio quello scerdotale.
Io sono contro il maschilismo e vi sfido a trovare un post nella quale tratto la donna come oggetto e non come persona.
Salve a tutti.
Mi permetto di farvi conoscere la mia opiniore a riguardo di questa discussione.
Il problema è che (generalmente) i cattolici non comprendono la libertà. Se ritengono che una cosa non vada fatta, allora nessuno la deve fare. Anche se questo non lede alla libertà, ai diritti altrui e alla legge, è sbagliato. Non importa se una donna e potenziale madre, per qualsivoglia ragione decida di non portare avanti una gravidanza, allora commette peccato. Loro, sommi giudici eletti dal loro dio, crogiolandosi nella loro diffusa ignoranza nei vari settori della scienza, decidono cosa è giusto e cosa è sbagliato per tutti, forti della loro supposta verità illuminata.
Ci terrei a fare una precisazione ai vari cattodittatori che leggono. L’Italia è un paese democratico, con le sue leggi e con il loro sistema di determinazione. Se queste leggi non vi piacciono avete 3 opzioni.
1- Utilizzare il sistema legislativo per cambiare le leggi secondo i procedimenti di legge.
2- Lasciare l’Italia per un paese con una legislazione più in linea con le vostre idee (Iran)
3- Fregarvene e seguire la vostra fede senza imporla agli altri, in linea con il concetto di democrazia (consigliato).
Quale che sia la vostra scelta consiglio a lorsignori di informarsi su i fatti di cui parlano presso una fonte autorevole (non il papa e simili, ma i professionisti del settore) prima di esternare su questioni di cui sono all’oscuro.
Se nessuna di queste scelte vi pare accettabile e intende perseverare nell’imporre il vostro giudizio alla libertà altrui, suggerisco di utilizzare la vostra “supposta verità” come la supposta che è.
Cordiali Saluti.
va beh questo è un pazzo, mi spiace liquidarlo così ma non c’è altro modo di rispondergli
Enrico ha sproloquiato:
Tutti i tuoi post.
Sfida vinta.
Enry:
“Il fatto che non esistano donne prete non è prova di maschilismo perchè libera le donne da un servizio quello scerdotale”
Già perché invece fare la suora è veramente sballoso!!!!!
@ Enrico
Che una persona si completi nel dare e non nell’avere (condivido) è una libera scelta. Ne tu ne io abbiamo facoltà o diritto di imporre questo agli altri. Ognuno si completa un pò come vuole. Fatti loro.
Quoto il tuo commento:
“Io non comprendo perchè le donne attuali abbiano tutte queste esigenze materiali come andare in vacanza d’inverno al mare in Egitto ed altro che fanno si che si distraggano dal loro ruolo naturale di spose e madri.Penso che se la donna abbandonasse il femminismo imposto dalla modernità il mondo sarebbe migliore.”
Che c’entra la vacanza? Che ne sai tu delle scelte degli altri, di dove vanno e in generale di che fanno? E anche se fosse che te ne frega? Mica le donne abortiscono per andare in vacanza.
“Io sono contro il maschilismo e vi sfido a trovare un post nella quale tratto la donna come oggetto e non come persona.”
Quando definisci il ruolo della donna le stai già trattando come oggetti. In uno stato libero, ammesso che comprendi il concetto di libertà, ognuno determina il proprio ruolo. Tuttavia se ritieni che il ruolo “naturale” delle donne sia quello di sposa (ma dove sta scritto chè sposarsi è naturale? In natura lo fa solo l’essere umano e neanche tutti) e di madre (qui posso anche accettare che essere madre sia una cosa di natura), allora anche quello dell’uomo dovrebbe essere di sposo e padre. Ritengo quindi che chi si appella a tale ordine naturale dovrebbe dare l’esempio a partire dai tuoi cari preti e suore a tutti i livelli. Secondo il tuo “ruolo naturale” la vita di castità è un ostacolo per un mondo migliore. Mi aspetto che tu vada a dire al prete della tua parrocchia che sta facendo qualcosa contro il suo “ruolo naturale”, così, per par condico.
Se invece la tua attribuzione di quel ruolo ti viene dal tuo dio è bene che rimanga tra quelli a cui questo parla, o credono che che parli.
@lik.
😆
Se una entita’ ‘A’ diventa una entita’ ‘B’ dopo un certo tempo, attraverso una serie di modifiche continue (cosi’ come l’ acqua che si riscalda), a mio avviso si trattava gia’ di ‘B’ fin dall’ inizio.
Questa e’ la mia tesi : l’ essere umano e’ tale fin dal concepimento. Non prima, si badi bene (quindi non parlatemi di spermatozooi che sopravvivono eccetera, sono ateo quanto voi : questi argomenti sono buoni ma solo con chi crede che facendosi una sega o usando il profilattico andra’ all’ inferno)
@Enrico
Smettiamo di prenderci in giro, anche nei confronti della donna Giovanni Paolo II, vittima del suo conservatorismo teologico, ha dovuto assumere un atteggiamento ambiguo. Le parole del papa quali ad esempio “la donna è un segno della tenerezza di Dio verso il genere umano” sono state più volte riprese per sottolineare la sua benevolenza verso il sesso femminile ma la donna che Wojtyla ha in mente è l’ipotetica madre del Cristo, disponibile alla tenerezza e alla compassione non la donna moderna che si è emancipata, divorzia, usa i contraccettivi, abortisce e pratica anche l’omosessualità.
Io la chiamo misoginia medievale. La tua e la sua. Scommetto che non becchi una cippa, vero? 😛
@ nas
Capisco la tua opinione. Quindi se Se un’entità A diventa un entità B nel tempo allora è sempre stata l’entità B.
Quindi se tu metti dell’acqua fredda in una pentola sul fuoco e dopo 30 minuti è calda, significa che era acqua calda fin dal principio.
Smetterò di mettere l’acqua sul fuoco per la pasta. ^_^
Senza offesa credo che la tua tesi faccia acqua.
Se una cosa nel tempo cambia la sua natura significa appunto che “prima” non è uguale a “dopo”. Altrimenti tutto il procedimento sarebbe assolutamente inutile.
@enrico
tratti la donna come oggetto e non come persona quando la riduci ad incubatrice.
sfida vinta.
per il resto quoto gli altri (specie lamb 😆 )
@nas
Se una entita’ ‘A’ diventa una entita’ ‘B’ dopo un certo tempo, attraverso una serie di modifiche continue (cosi’ come l’ acqua che si riscalda), a mio avviso si trattava gia’ di ‘B’ fin dall’ inizio.
Quindi se l’acqua fredda diventa acqua calda dopo un certo tempo, attraverso una serie di modifiche continue, a tuo avviso si trattava già di acqua calda fin dall’inizio? Interessante, proverò a infilarci una mano dopo 2 secondi per vedere se mi scotto.
Inoltre, chiariamo meglio i termini della metafora: acqua=essere umano (=essere vivente con DNA umano), acqua fredda=essere umano non ancora persona, acqua calda=essere umano persona. Non metto in dubbio che l’acqua rimanga acqua dall’inizio alla fine, così come l’essere vivente che appare dopo il concepimento rimane umano dall’inizio alla fine. Il punto è che l’acqua modifica la sua temperatura, come il nascituro modifica il suo status di persona o non persona, dunque modifica i propri diritti.
Infine, dire che l’essere umano è tale fin dal concepimento è di poca importanza: non tutti gli esseri umani (nel senso che ho detto sopra) hanno un assoluto diritto a vivere. Solo quelli che sono persone a tutti gli effetti. L’embrione è un essere umano che non è una persona, perciò può essere “tranquillamente” soppresso.
comunque ciccio, se permetti io vorrei realizzarmi e farmi una vita.
e poi dato che saremo due donne, se non lavoriamo di certo non vivremo d’aria 😉
Ah, sulle coppie ovulo+spermatozoo: nas, l’argomento riguarda anche te. Spiegami perché proprio il momento del concepimento è quello fondamentale, che cos’hanno di fondamentalmente diverso gli embrioni rispetto alle coppie o+s. Entrambi, se seguono il loro corso naturale si modificano fino a dare origine ad un essere umano completamente formato, dunque persona. Ergo, anche scegliere di non procreare sarebbe un omicidio, se scegliere di abortire lo fosse. Considerare il momento del concepimento come “istante magico” che fa la differenza è assolutamente arbitrario.
@ Enrico
>Io personalmente conosco il caso accaduto circa 90 anni fà
>di una mia vicina concepita nel peccato da una suora che poi
>non lascio l’ordine alla quale apparteneva,anche quella madre
>dono parte della sua vita a quella creatura nascente senza preoccuparsi
>delle conseguenze di ciò pr poi darla in adozione senza piùricordarsi della
>figlia il giorno del matrimonio inviandogli il velo da sposa.
>Racconto questo per chiedere a voi abortisti se quella donna ha gettato al
>vento parte della sua vita.
Allora sei proprio decerebrato, come fai a paragonare il caso di una suora che è rimasta
incinta per aver ceduto al naturale desiderio di avere (un?) rapporto sessuale al caso di una donna stuprata?
E’ la dimostrazione che nessuna discussione è possibile con voi cattolici perchè avete il cervello spento.
@ Enrico,
E’ bello vivere in un mondo dove posso abortire perché non mi va di rinunciare ai tacchi a spillo e ai jeans a vita bassa
E’ bello vivere in un mondo dove posso vivere ed avere dignità senza essere una fattrice né una moglie, ma essendo solo me stessa
E’ bello vivere in un mondo dove posso lavorare 14 ore al giorno perché mi va di farlo
E’ bello vivere in un mondo dove se voglio mi posso scopare chi voglio e quando voglio senza essere lapidata e senza dovermi umiliare in un matrimonio
E’ bello vivere in un mondo dove posso fregarmene di dover dare alcunché a chicchessia
Sarebbe ancora più bello vivere in un mondo dove non ci fossero idioti che si pretendono di dire che cosa è buono e giusto per tutti gli altri
@Magar & lik
molto molto belli i vostri commenti, grazie.
@teresa
grazie anche per il tuo intervento: spesso si parla di aborto “accettandolo” solo per gravi malattie e violenza (e certuni neppure in questi casi) e come al solito si traveste la donna da madre. Ma essere incinta NON E’ essere madri, è solo essere pregne… Essere madri è un’altra cosa e richiede l’accettazione e la volontà di esserlo, in questo modo si può riuscire ad essere “buone” madri. Inoltre una donna non si esaurisce nel ruolo di madre, è solo una delle sfaccettature di un essere complesso. Il tuo intervento lo dimostra benissimo.
@antonio
quale cervello? il ragazzo non mi sembra fornito di corteccia…
A mio parere voi non capite che l’essere umano si realizza nel dare e non nel possedere.
Per quanto riguarda le donne strupate anche loro possono dare mettendo alla luce il figlio.
Per coloro i quali sostengono che l’abrto è questione di libertà dico e il bambino che viene ucciso ?
Enrico, ogni essere umano si realizza nella maniera in cui lui decida di realizzarsi. Tu ti realizzi “nel dare”, nel senso che tu dai a quell’espressione, altri in altre maniere. NON puoi imporre la tua visione dell’esistenza, per legge, al resto dell’umanità, altrimenti io ho diritto di imporre a te la mia.
Il “bambino” che viene “ucciso” non è una persona, dunque la sua vita può essere interrotta senza particolari problemi etici. Senz’altro la sua vita vale molto meno di quella della madre, quindi in caso di conflitto deve prevalere il bene della madre, essere senziente ed autocosciente, sul quello del feto (per non parlare poi degli embrioni).
enrico, sono lesbica e andrò a convivere (o mi sposerò, se emigrerò) con un’altra donna.
mi spieghi, di grazia, come potremmo mantenerci stando entrambe a casa, dato che nella tua ottica le donne devono stare a casa a sfornare figli e facendo le schiave?
personalmente voglio diventare una ricercatrice.
se poi ci son donne che si realizzano a stare a casa, buon per loro.
io mi potrei impiccare dopo tre giorni massimo.
e mai mi sognerei di costringere la mia compagna a stare a casa, mai.
Caro Enrico, partendo dal presupposto che non giudico nessuno dei tuoi interventi ritengo sia veramente riduttivo credere di realizzarsi nel DARE parlando e trinciando giudizi… ricordo bene il Vangelo e anche l’Antico Testamento (per orrore di voui tutti dichiaro pubblicamente che ho dato 3 esami di teologia nel mio corso di laurea per odio parlare per sentito dire senza conoscere o per lo meno provare a comprendere… parola stupenda che vuol dire prendere dentro di sè… che dite una MATERNITA’ per tutti non trovate?)…
so che il Cristo di qui tanto parlate non ha mai dato GIUDIZI sulle persone magari ha giudicato i fatti come tutti noi facciamo con il raziocinio e l’intelligenza… certo anche una donna stuprata può mettere al mondo un figlio ma mi chiedo e ti chiedo con umiltà di chi non possiede la tua luce…. hai lo stesso ORRORE per lo stupratore???… ho tremi solo di indignazione per colei che MOLTE VOLTE SOLA non riesce a ritrovarsi e a ritrovare il senso???
ps. se poi parli di perdono … io chi mi ha violentata l’ho perdonato… tu riesci a fare la stessa cosa con me che ho commesso l’abominio di non accettare responsabilmente (con queste parole la chiesa sposa due esseri umani… promettete di accettare CONSAPEVOLMENTE tutti i figli che Dio vorrà donarvi???… ogni parola ha un peso… ) a maternità ha un ruolo fondamentale nella crescita e nello svuiluppo di esseri liberi che crescano sani (fisicamente e psicologicamente) e questa CONSAPEVOLEZZA che troppo spesso non viene considerata…
e troppo spesso si parla di diritti di paternità ma non di accettazione e condivisione di ogni attimo della vita… spero tu sia felice abbia provato ad usare termini ecclesiali consoni al linguaggio tuo
un sorriso
scusate errori di battitura… e la frenesia della scrittura
quando si parla di vita e di vissuto
troppo spesso mi lascio cogliere dall’impazienza e dall’impulso
Non capisco perchè due donne debbano convivere da lesbiche.Il lesbismo e l’omosessualità non centrano nulla con la famiglia secondo il mio parere.
che tu non capisca non vuol dire… assolutamente che la cosa non sia buona o non sia abbia a fare…. non ti sembra di sentirti un po’ troppo al centro del mondo???
non hai capito… bene hai preso coscienza e un primo passo per provare a comprendere e diventare un poco mamma anche tu…
Torno a credere che Enrico non faccia sul serio: nemmeno Ratzinger penserebbe una fesseria come questa qui sopra. È un trollone, un finto cattolicista. E noi che ci perdiamo pure tempo…
@magar
lo credo anche io, ma è divertente vedere a che livelli arriva certa gente 😉
dopo aver toccato il fondo, credo stia scavando con una trivella petrolifera.
@nas
> Se una entita’ ‘A’ diventa una entita’ ‘B’ dopo un certo tempo, attraverso
> una serie di modifiche continue (cosi’ come l’ acqua che si riscalda),
> a mio avviso si trattava gia’ di ‘B’ fin dall’ inizio.
Se bene intendo, posti:
A = embrione
B = persona
secondo il tuo ragionamento, dato che B deve necessariamente essere passato dallo stadio A, allora A può essere considerato B.
Quindi se al ristorante tu ordinassi carne di manzo e ti servissero un
piatto di embrioni di manzo tu non avresti nulla da obiettare, in quanto
il manzo adulto è stato necessariamente un embrione e quindi l’embrione
di manzo è manzo. Ti tocca stare zitto e pagare il conto.
Ma, proseguendo col tuo ragionamento, posti:
X = spermatozoo
Y = ovulo
possiamo dire che A non è apparso dal nulla, anzi sappiamo che il materiale
genetico di A è dato sia da X, sia da Y.
Perciò A, e quindi B, è stato sia X, sia Y, e quindi siamo tutti assassini perchè non fecondiamo tutti gli ovuli e la natura stessa è assassina, in quanto, per natura, gli
spermatozoi sono molti di più degli ovuli e quindi matematicamente destinati al macero.
Ora, vi chiedo, alzino la mano quanti di voi si ricordano di essere stati degli embrioni!
Se è per questo, direte voi, nemmeno di essere stati dei feti, nè dei neonati.
Sì, ma il punto è che il neonato suscita (normalmente) sentimenti di protezione, secondo
una precisa strategia della natura che aumenta le probabilità di sopravvivenza del bambino stesso.
Ma sinceramente gli stessi sentimenti non li può suscitare un embrione, che pure è “materiale umano”, ossia POTENZIALMENTE MA NON ANCORA E NON PER CERTO origine di un essere umano e quindi va monitorato attentamente chi, a fini di ricerca o di fecondazione assistita, lo tratta. Non per salvaguardare l’embrione stesso, che non ha diritti, ma per evitare che possano venire alla luce persone per scopi diversi dal legittimo desiderio di paternità/maternità degli esseri umani.
@ Enrico
Come ho già detto concordo sul fatto che le persone si realizzino nel dare ma:
1- Non sei tu a decidere che cosa devono dare gli altri per realizzarsi.
2- Una donna deve portare avanti una gravidanza non voluta, se non addirittura forzata per aderire al tuo concetto di dare?
Riguardo all’omosessualità; non sta scritto da nessuna parte che il diritto di avere figli sia legato al creare una famiglia. E’ una tua convinzione. Inoltre ti ricordo che stiamo parlando di aborto non di famiglia. Se una persona omosessuale ha un figlio (in quale maniera non importa) l’essere omosessuale non gli nega il diritto di essere un genitore, ne di essere un buon genitore.
Tralasciando i vergognosi sproloqui di Enrico, ai quali a mio modesto giudizio state dedicando la creazione di fin troppa entropia, pongo un paragone ancora più azzardato dell’acqua calda e fredda, per quanto riguarda la teoria di nas.
Se fosse vera, tale teoria implicherebbe che il gelato che ho mangiato ieri sera, e qualche ora dopo ho restituito alla natura sotto altra guisa, sia stato sterco fin dal principio.
Eppure non era affatto male…
@ Enrico
Scusa se mi accanisco con te, ma ci tengo a sottolineare che il realizzarsi attraverso il dare, seppur molto nobile come concetto, è una idea personale. Per quanto mi riguarda una persona può realizzarsi creando un’azienda, facendo carriera o, se gli gira, conquistando il mondo. Ribadisco: ognuno decide per se. Lo scopo della legge in uno stato democratico è quella di garantire che nella società ogni persona sia libera di vivere le proprie scelte senza ledere a quelle altrui.
Concordo con chi dice che l’aborto deve essere l’ultima risorsa, dopo un’attenta valutazione medica, psicofisica e ahimè anche economica. Certo non si incapa nella questione morale dell’aborto se si utilizzasse un sistema di contraccezione ed un minimo di responsabilità sessuale.
Se fin dal principio forniamo a tutti un’adeguata educazione sessuale, una responsabilizzazione (e non una demonizzazione) nei confronti del sesso, e una cultura di contraccezione, la pratica dell’aborto rimmarrà utilizzata solo per casi limite.
Dovremmo lavorare perchè l’aborto non sia più necessario, non perchè venga abolito.
I post di Enrico sarebbero divertenti se non fosse che probabilmente vive e vota in Italia. Quello sul mar rosso e l’altro sui jeans a vita bassa sono davvero il massimo.
Spero onestamente che sia vera una delle seguenti possibilita’:
1- Enrico sia un troll professionista e si diverta a sfotterci tutti
2- Enrico sia un CL ancora giovane e che un giorno si accorga di quanto lo hanno plagiato
Se invece pensi veramente le cose che scrivi, enrico, mi dispiace molto per i tuoi poveri neuroni che torturi con tali insensatezze.
Jeans a vita bassa ?
Non sono di CL e non sono un troll espongo le mie ragioni cercando di dare argomentazioni razionali che a volte possono embrare dure ma credo esplichino la vita.
Se enrico pensa veramente quello che pensa è:
1) Un cattolico integralista.
2) Una forma di vita minerale.
3) Un essere privo di raziocinio e compassione.
In tutti i casi ha il cuore di pietra.
Mi rendo conto che siamo finiti in un loop, e alcune risposte sembrano quelle che normalmente vengono date ai credenti (vedi chi ritorna sulla sacralita’ dello spermatozoo eccetera) ma io non lo sono.
Provo allora ad esporre la mia visione delle cose da un altro punto di vista :
con tutti i mezzi contraccettivi a disposizione, si dovrebbe utilizzare l’ aborto limitatamente a certi casi specifici (violenza, malformazioni, pericolo per la donna). Bisogna fare crescere la cultura della contraccezione.
Non mi pare corretto utilizzarlo come ‘la pillola del mese dopo’, o da chi vuole evitare di ingrassare prendendo la pillola, o da chi essendo credente ha utilizzato uno dei metodi naturali poco affidabili.
scusate sono nas (ho scritto nar erroneamente)
@enrico
dire che le tue sono argomentazioni razionali, è come dire ghiaccio bollente. hai presente gli ossimori?
@ teresa
Non hai bisogno di nessun perdono, solo di comprensione e di rispetto, ma Enrico non ti può dare nessuna delle due.
Se ti rivolgi così a lui gli procuri solo orgasmi mentali.
@nas:
Complimenti per l’elegante retromarcia. 😆
Enrico, se e’ vero, come dici quel che scrivi, tu non accetti la conoscenza. Scusami, ma allora scrivi dove non c’e’ gente che conosce cellule e organi meglio di te.
In quanto alla donna, gia’ che ci siamo, perche’ non privarle del diritto di voto, dato che come il viaggiare non l’hanno praticato un granche’ nei secoli scorsi! Non preoccuparti caro, dubito ne saresti incapace.
In quanto agli spermatozoi, dear nas, ti consiglio delle informazioni sulla sessualita’ nella natura, come metodo di scambio dell’eredita’.
Anzi, provo a spiegartelo, sebbene Darkzero, Magar e altri sarebbero piu’ bravi.
La sessualita’ e’ molto diffusa in natura: c’e’ tra i mammiferi, gli uccelli, gli insetti, la maggior parte delle piante e, guarda un po’, anche nei protozoi. E’ antichissima (non e’ una scoperta del XX secolo). Quando chiedi a uno qualunque di spiegarti la sessualita’ di un protozoo, ti dira’ che esistono in fase aploide (in una condizione genomica di uno spermatozoo e di un ovulo per dirla in breve) e in una fase diploide (in una condizione genomica di un embrione), nata dalla fusione di 2 aploidi dal sesso opposto (non esistono tre sessi, sempre due). Parlo di genoma perche’ fin’ora altri tipi di cose non hanno dimostrato di poter trasmettere l’eredita’. Bon, se tu compari tutti quelli che hanno una sessualita’ in natura, tutti seguono questo modello: mai piu’ di due sessi, una fase aploide seguita da una diploide che nasce dalla fusione delle due diverse cellule aploidi, seguita di nuovo da una aploide originato dal un dimezzamento cellulare del diploide e così via fino all’infinito. Ti ho un po’ semplificato i termini, ma e’ così. Per cui la sessualita’ sta nell’alternarsi di un continuo unirsi e separarsi. Nell’uomo (anche in altri animali) la fase aploide (spermaztozoo o uovo) si e’ accorciata diventando un’unica cellula che si stacca dalla precedente generazione per un tempo brevissimo, e, diciamo, come spinto da un’irresistibile socialita’, si fonde subito con l’altro aploide (uovo o spermatozoo) per dare di nuovo la generazione diploide (embrione…bimbo…uomo). Ti ripeto, la regola e’ quella e il modello non cambia (se vuoi, un po’ come se i cromosomi fossero i componenti di due orchestre che si riuniscono per il concerto divertendosi un mondo suonando assieme, ma che poi tornano per conto proprio uno a suonare jazz e l’altro musica classica). Fai un po’ che gli animali fossero tanto sociali da non poter vivere soli!
Ecco perche’ gli spermatozoi hanno in natura il loro bel posto dignitoso. Non potresti neppure chiamarli residui evolutivi, perche’ hanno tutti gli arnesi per sopravvivere da soli.
In quanto all’embrione aggiungo alle spiegazioni che per me sono anche fin troppo chiare, che durante lo sviluppo l’embrione passa attraverso fasi che ricordano l’evoluzione (pesce-rettile-uccello-mammifero..). Beh, se l’evoluzione e l’embriogenesi partono da singole cellule, vedi un po’ a che punto sei al terzo mese.
A proposito le spiegazioni sugli spermatozoi e i protisti, e dell’idea di applicare l’evoluzione dall’unicellulare me ne aveva parlato Martino Rizzotti. Chissa’ come mai dopo che avevo commentato che per lo studio degli embrioni era necessario un piu’ ampio spettro di organismi, e dopo il commento che ho pubblicato qui’ sopra e’ apparso un articolo vecchio due anni sui protesti sempre su Science.
Mi sono spiegata un po’ male: l’appicazione della teoria dell’evoluzione da unicellulare e quindi dell’albero della vita sulla teoria Heckeliana di sviluppo embrionale. Il prof. Martino Rizzotti l’idea ce l’aveva gia’ avuta nel 1999. Certo che ‘sti americani devono sempre copiare dalle menti italiani migliori!!!
Ah, specifico che il mio commento era solo sulla necessita’ di studiare un maggior numero di organismi per lo studio delle staminali, e di studiare un po’ piu’ di fisica, cosa che penso a qualsiasi evoluzionista verrebbe in mente!
Peccato che in Italia ancora dopo 8 anni queste ricerche non vengano finanziate, nonostante le menti che ci ritroviamo, e che, proprio dopo anni gli americani, coi loro bei giochi sporchi ci soffino l’idea.
Errata corrige: su The Scientist. Ovviamente la mia e’ solo una supposizione.
Inutile affannarsi,
ti assicuro che non funzionera’ mai. Ci vorrebbero secoli. E’ roba che si scoprira’ tra 60 anni, quando saremo sottoterra.
Le riviste scientifiche sono piene di gente che si fa passare per evoluzioniste.