Corano, velo, vignette “blasfeme”. Mantova, è lite Hitchens-Ramadan

UN’INCANDESCENTE polemica tra l’islamista Tariq Ramadan e il paladino dell’ateismo Christopher Hitchens ha chiuso l’undicesimo Festivaletteratura di Mantova. L’autore della Posizione della missionaria e di Dio non è grande si è presentato all’incontro con l’intellettuale di origini egiziane e l’ha provocato su temi quali il velo, il ruolo dei musulmani nel Sud Africa dell’Apartheid e la vicenda delle vignette danesi.
Dopo un’ora e mezzo di un dibattito acceso ma corretto tra il sociologo Renzo Guolo e Ramadan, durante lo spazio dedicato alle domande del pubblico, lo scrittore inglese ha preso la parola. Ed ha esordito chiedendo all’islamista: “Perché dobbiamo parlare con te? Chi sei, se non il nipote del fondatore dei Fratelli musulmani?” “Alcuni dicono che con me non si deve parlare, ma io – gli ha risposto Ramadan – sono qui umilmente per dire la mia. Ti chiedo di considerare cosa penseranno i giovani musulmani nell’apprendere che c’è chi dice che non è giusto ascoltarmi”.
Hitchens l’ha poi accusato di parlare con una “lingua biforcuta”, rivolgendosi in un modo ai musulmani e in un altro agli occidentali. Il controverso studioso ha risposto: “Ho scritto ventidue libri, un’infinità di articoli, non fatevi un’idea di me solo dalle voci che escono cercando il mio nome su Google”.
Passando alla questione del velo, Hitchens ha detto: “A noi, in Inghilterra, piace guardare la gente in faccia”. “Noi chi? – gli ha risposto Ramadan – credo che la tua posizione sul velo sia minoritaria: il velo non è una prescrizione e io lavoro per migliorare la condizione delle donne musulmane. E poi non ha più senso parlare in termini di “noi” e “loro”, non è realistico”. L’inglese ha allora ribattuto che “le ragazze musulmane sono schiave, poiché viene loro imposto di portare il velo”. […]
Ramadan […] ha poi parlato della vignette satiriche, sostenendo che “il premier danese ha fatto un gravissimo errore, poiché avrebbe dovuto ricevere gli ambasciatori dei paesi islamici per riaffermare un principio di corretta laicità. Studiando ho capito che, anche come musulmano, posso accettare il laicismo, purché sia vissuto come separazione, non come imposizione”.
Il violento battibecco tra i due è durato una quindicina di minuti, al termine dei quali c’è stato chi ha applaudito Ramadan, e chi è corso a stringere la mano a Hitchens.

Fonte: Repubblica 

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44 commenti

Daniela

è vero che parla con lingua biforcuta, allora perchè non ha detto apertamente che anche se le ragazze non portassero il velo sarebbe comunque accettate dalla famiglia e dalla comunità, e non invece emargiante e molto spesso picchiate? Questo a chi vuole dare abere, amgari il velo non fosse un’imposizione per numerose adolescenti e donne?
E poi la risposta che ha dato per le vignette danesi, ci vedo molte analogie con la sana laicità di ratzinger.

GVCatullo

Penso che Taqir Ramadan sia una persona inaffidabile: nessuno l’avrebbe dovuto invitare al Festival della Letteratura di Mantova.
Infatti, questo “scrittore” si è permesso di giustificare i disordini delle banlieus a Parigi: una cosa è voler capire il perché di questi disordini, un’altra giustificare atti di violenza e a me questa cosa non è piaciuta.

Per quanto riguarda il velo, aggiungo che ogni musulmano dovrebbe portare la barba lunga, perchè come il velo sarebbe segno di sottomisione a Dio: però, è facile che ci siano donne obbligato al velo, ma uomini con il viso tutto liscio… e a me questo non va bene. Ci sono delle donne che accettano di portare il velo, altre, però, no e bisogna difenderle.

Nerone

Ma chi cavolo può aver applaudito questo losco figuro? Scommetto lo stipendio contro una scatola di fagioli che saranno stati i soliti rifondaroli filoislamisti nonostante tutto

lik

@ Nerone

Sicuramente buona parte della sinistra radicale. Tariq Ramadan non esisterebbe se non lo avesse lanciato la sinistra radicale invitandolo regolarmente ai social forum, dandogli spazio nei giornali. Questo perché riempie le sale (di musulmani non particolarmente progressisti).
Vedrai che anche in questo filo ci sarà che prenderà posizione a favore di Ramadan contro Hitchens.

@ Daniela

La moglie di Ramadan porta i velo quindi figurati… comunque secondo me il problema non è l’esistenza di questo personaggio, ma il fatto che sia riuscito a sedurre tutti questi pseudo-progressisti.

Daniela

per lik,
però aspetta, sei sicuro che ad applauidire non siano dei mussulmani che con la sinistra radicale non c’entrano niente? Non so fino a che punto sia appropriata questa associazione. Anzi quello del rispetto delle tradizioni religiosi degli altri sono cose che predica anche la sinistra cosiddetta riformista e buona parte della destra, e se vogliamo dirla tutta, numerosi sono i gruppi reazionari e conservatori di tipo religioso che fanno comunella con alleanza nazionale, per dirne una. La cosa dal punto di vista politico mi sembra molto più complessa.
Questo perchè la maggior parte dei gruppi politici ha un senso distorto della laicità e del multiculturalismo, tendendo a difendere più i gruppi religiosi che non i singoli individui, con i loro diritti e libertà.

dinuzzo 56

Che i capibastone hanno sempre trattato con i gruppi religiosi è acclarato:con un capo religioso puoi sempre treattare il prezzo delle sue pecorelle, con i cani sciolti non fai una lira!
Poichè gli atei non hanno capibranco per definizione ,è ovvio che stanno sul cazzo a tutti i partiti,trasversalmente.

Carlo

Non so, io ho letto le posizioni di Ramadan solo su wikipedia e non conosco il suo lavoro. Ha delle posizioni politiche spesso discutibili ma il suo pensiero non mi sembra particolarmente estremista. Per quanto rigurada Hitchens ho letto solo il suo ultimo libro e mi e’ piaciuto abbastanza anche se trovo che alcune volte tratti argomenti importanti in maniera semplicistica. Non solo la sinistra radicale da ascolto a Ramadan, guardatevi la pagina su wiki:

http://en.wikipedia.org/wiki/Tariq_Ramadan

Sia chiaro che non voglio prendere posizione “per” Ramadan “contro” Hitchens, non ne so abbastanza per poterlo fare.

lik

@ Carlo

Le sue posizioni su omosessualità ecc. sono simili a quelle di Buttiglione. Buttiglione è di sinistra? Comunque Ramadan è un opportunista, si è servito della sinistra radicale per arrivare a Blair.

lik

@ Daniela

Tariq Ramadan è una creazione della sinistra terzomondista svizzera, poi io non c’ero alla conferenza, magari hai ragione tu in quel caso specifico, ma è molto apprezzato negli ambienti della sinistra radicale.

Jeeezuz

disapprovo sia Ramadan che Hitchens. leggendo da un’altra parte, mi era parso chiaro che Hitchens non avesse ben chiaro il senso del velo.
Lo scopo del velo è quello di smorzare il desiderio sessuale degli uomini; e devo dire che ci riesce benissimo. Infatti una donna per quanto bella se indossa il velo perde molti “punti”. Un po’ come un bel maschio con il calzino bianco corto.
Poi non ci piove che in molte -non in tutte- famiglie musulmane il velo venga quasi imposto.

Carlo

@lik
non voglio dire che sia di sinistra, anzi. La sinistra fa male a dare credito a simili personaggi. Il fatto e’ che come dice anche Daniela non e’ solo la sinistra a farlo, inoltre visto l’estremismo di molti musulmani questo Ramandan e’ probabilmente il meno peggio, il che non e’ certo un grande merito.

cartman666

Se Ramadan, il cui nome e’ gia’ tutto un programma, e’ il meglio che possa offrire la cultura musulmana, direi che sono proprio messi male, ma d’altronde sempre piu’ presentabile di un Adel Smith. Certo che la sinistra dovrebbe smetterla di esaltare i musulmani piu’ retrivi, solo per essere contro Bush, di cui tra l’altro i propri elettori non sono molto piu’ evoluti del musulmano medio, anzi.

Salvo Zappala'

Ho imparato che tutti gli uomini religiosi sono con la lingua biforcuta. I teologi quando sono tra loro disprezzano il testo sacro come gli esegeti, quando parlano al grande pubblico fanno i fondamentalisti sostenitori dell’infallibilità del testo sacro.
Gli intellettuali islamici nei loro paesi sono molto accorti nel criticare le autorità costituite, mentre criticano liberamente l’Islam in Occidente. Un po’ di marxismo e di illuminismo farebbe bene alle società islamiche.

lik

@ Zappalà

Tariq Ramadan considera l’omosessualità una malattia e la sodomia simile ad una bestialità quindi non lo vedo molto distante dalle tue posizioni e dal tuo modo di pensare.

@ Carlo

Ripeto che a me l’esistenza di Ramadan non crea problemi, crea problemi l’adorazione che riscuote non solo tra i musulmani (che al limite è normale) ma tra i sinistri radicali. Per esempio

“Tariq Ramadan non è comodo perché fa saltare molti schemi e indica un modo provocatoriamente nuovo di essere europei, musulmani e di sinistra”
http://www.carta.org/rivista/settimanale/2004/39/39Ramadan.htm

Io non ci vedo nulla di nuovo, vedo solo misoginia, omofobia, una volta a fatto piegare dal ridere una sala con una battuta sulle donne camioniste. Mizzega che novità !!!

Liberale Liberista Libertario

All’estrema sinistra vanno bene cani e porci, purchè antiamericani e antisraele. Quanto poi il fatto che il marxismo dovrebbe servire ad incrementare la libertà nei paesi islamici è ridicola.

wolf

E’ il solito repertorio delle religione abramiche (con tutte le varianti possibili), intolleranti verso le donne (se non si sottomettono ai dettami imposti dalla fede, omofobiche, sessuofobe e altro ancora). Concordo con Zappalà, tanto illuminismo e un pò di marxismo farebbero bene alle società islamiche.

Nifft

Purtoppo non conosco per niente questo Ramadan, mentre ho letto un paio di libri di Hitchens di cui condivido il pensiero. Dall’articolo riporato su Repubblica non mi sembra però che l’attacco di Hitchens sia stato molto puntuale ed efficace…

“A noi, in Inghilterra, piace guardare la gente in faccia”, “le ragazze musulmane sono schiave, poiché viene loro imposto di portare il velo”, sono osservazioni generiche e semplicistiche e le avrebbe potute dire un Calderoli qualsiasi.

Ovviamente questo è solo quanto riportato dal giornale, mi piacerebbe leggere l’intervento integrale.

vittorio

in Italia la sinistra è una chimera (lo dico da marxista) e le teste di c**** genuflesse che affollano la sinistra radicale, dovrebbero mantenere la schiena dritta sul laicismo, irrinunciabile quanto l’alba radiosa del socialismo (e chissà se di quest’ultima ne hanno mai sentito parlare)

Aldissimo

@Liberale

Già solo l’dea marxista sulla religione come oppio dei popoli incrementerebbe di molto la libertà nei paesi musulmani… E’ fuori discussione.

Nifft

In attesa che venga pubblicato un mio commento precedente (ma che sta succedendo al sistema di approvazione automatico?)…

Quanto poi il fatto che il marxismo dovrebbe servire ad incrementare la libertà nei paesi islamici è ridicola.

Mica tanto… hai mai sentito parlare di marxismo, socialismo, ecc… islamici? Ripassati sui libri di storia le battaglie laiche ed anticlericali che sono state fatte in occidente per l’affermazione dei diritti umani…

Giuseppe Murante

Io frequento, anche se un po’ sporadicamente, se non gli ambienti, almeno i giornali di sinistra e di questo figuro ho sentito parlare soltanto qui sul sito uaar.

specifico comunque che personalmente provo una certa riluttanza a considerare i “social forum” come parte integrante della sinistra.

In ogni caso, questo e’ il risultato della ricerca del nome del figuro sul sito del manifesto:

Risultato della ricerca su: “tariq ramadan”

Nessun documento trovato

Rifacendo il test con google (solo pagine in italiano), solo uno dei primi 20 siti che saltano fuori e’ riconducibile alla sinistra (la rivista “carta”). E’ del 2004 ed e’ la richiesta di liberazione di Simona Pari e Simona Torretta, firmata dal figuro (che in questo caso fa a mio avviso una bella.. figura)

So benissimo che questo non fermera’ certo alcuni frequentatori di questo sito dall’accusare la sinistra in generale e me in particolare del peggiore cripto-filoislamismo, ma un piccolo contributo basato su dati concreti ci tenevo ad apportarlo.

lik

@ Giuseppe Murante

“ma un piccolo contributo basato su dati concreti ci tenevo ad apportarlo.”

Volevi dire dati incompleti?

Il manifesto tiene solo gli articoli di una settimana più o meno ti sei dimenticato questo:

1) LIBRI. MASSIMO CAMPANINI PRESENTA “L’ISLAM IN OCCIDENTE” DI TARIQ RAMADAN
Dal quotidiano “Il manifesto” del 17 ottobre 2006.
http://lists.peacelink.it/nonviolenza/2006/10/msg00029.html

e questo

2) Tre giorni (con prologo il 10 Novembre) di incontri, musica, cinema, seminari organizzati dalla Fiom di Torino, dal quotidiano Il Manifesto, dal settimanale Carta e da Radio Flash
Invitato a diverse tavole rotonde Tariq Ramadan e special guest star in “essere musulmano europeo”.
http://www.comune.torino.it/infogio/ric/2004/pub4016.htm

3) Ci sono poi molte altre interviste molto conviviali rilasciate al manifesto.

“specifico comunque che personalmente provo una certa riluttanza a considerare i “social forum” come parte integrante della sinistra.”

eppure sono la parte più attiva della sinistra radicale.

Giuseppe Murante

….ah, ecco, vedo che la mia ricerca non ha fornito un risultato del 2004 ed uno del 2006.
Siamo a fine 2007…. o sbaglio?

Quanti convegni e quanti libri, oltre ai due citati, sono presentati/organizzati/sponsorizzati dal Manifesto in 3 anni?

I social forum sono molto attivi, ma anche estremamente riluttanti essi stessi ad essere considerati parte della sinistra politica italiana.

lik

@ Giuseppe Murante

Cosa c’entra se siamo nel 2007? quello che conta è che la promozione di Tariq Ramadan a sinistra è stata fatta pure dal manifesto. Poi io ho parlato di sinistra radicale in generale e non quella italiana. L’alleanza tra sinistra radicale e islam radicale è sotto gli occhi di tutti. E anche in italia comincia a farsi sentire visto che hamza piccardo ha chiesto di votare per il pdci. Comunque è molto comodo scrollarsi i social forum che sono appunto indiscutibillente il focolare di questa alleanza dove Tariq Ramadan viene invitato regolarmente, ma anche elementi più radicali. I social forum fanno parte della sinistra radicale, anzi il manifesto e liberazione sono molto attivi nei social forum.

Carlo

Concordo con Nifft. Sono rimasto deluso dalle argomentazioni di Hitchens, ha fatto fare quasi bella figura a un conservatore come Ramadan. In particolare la frase “le ragazze musulmane sono schiave, poiché viene loro imposto di portare il velo” e’ una stupidaggine inaudita. Sono schiave per ben altre ragioni, dai matrimoni combinati, alla morale restrittiva, all’essere trattate come oggetti senza dignita’. Al massimo si puo’ dire che il velo e’ simbolo della schiavitu’.

Spero che l’intervento di Hitchens sia stato travisato e riportato in maniera erronea, come spesso succede.

lik

@ Carlo

Io non condivido tutto quello che dice Hitchens comunque oggi c’è un articolo sul manifesto che lo critica pesantemente, cosa che non succede certo a personaggi come Ramadan. Mi interessa ad esempio cosa ha detto Guolo che a mio avviso è molto più preparato sull’islam e sicuramente critico con Ramadan.

@ LLL

Personalmente se devo scegliere tra il marxismo e l’islamismo preferisco il primo. Proprio perché il marxismo oggi è in declino sfogano la loro sete di radicalismo nell’islamismo, o almeno questa è una delle ragioni. In ogni caso più che parlare di paesi islamici bisognerebbe auspicare la conversione al marxismo per i musulmani che vivono in Europa. Io ci metterei la firma. Solo che è più facile che avvenga il contrario.

Magar

@lik
Pare anche a me che i legami tra la sinistra italiana e Tariq Ramadan non siano poi così profondi. Un paio di interviste, qualche articolo, una o due recensioni, sempre meno di frequente. In particolare, non mi sembra di ricordare grandi sbilanciamenti di personaggi della sinistra radicale italiana a favore di Ramadan, che qualcuno abbia detto “Povero Ramadan, come siete ingiusti a trattarlo male!”. E in ogni caso, il personaggio, essendo più paragonabile a Buttiglione che a Gentilini, non merita lo stesso identico stigma sociale che riserveremmo a un membro del Ku Klux Klan. Per cui sentire Ramadan ad un convegno organizzato da FIOM e Manifesto non mi sembra un particolare atto di infamia.
(Diverso sarebbe se più voci della sinistra radicale rivendicassero Ramadan come “uno di noi”.)

Semmai, ma la prospettiva è diversa, trovo molto poco di sinistra invitarlo, come se non fosse simile ai vari Volonté, Buttiglione, etc. etc. Ma questo è un problema interno alla sinistra.

Oddio, qualche vero cripto-filoislamico nella sinistra radicale italiana ci sarà anche, ma qui in Italia mi pare che il senso del pericolo costituito dagli integralisti forse sia più vivo che nel mondo francofono. Quelli di Liberazione conoscono i teorici dell’integralismo cattolico meglio di quelli di Liberation…

watchdogs

Visto che il milgiore argomento di Hitchens è quello della lingua biforcuta di Ramadan, la cosa migliore che avrebbe potuto fare era citare lo stesso ramadan, nei suoi scritti rivolti ai musulmani e in quelli rivolti agli occidentali.

lik

@ magar

Quello che dici lo condivido e io ho parlato di sinistra radicale in europa. Ramadan non è particolarmente interessato all’Italia (per adesso) ma quello di invitarlo è comunque indice di un atteggiamento diverso a seconda se si tratta di integralisti cattolici o integralisti musulmani.

@ watchdogs

L’hanno già fatto diverse persone ci sono cassette dove dice che non bisogna stringersi la mano tra uomini e donne. Comunque ripeto a me di Ramadan non me ne fregherebbe nulla se non l’avessi visto al social forum di parigi tenere banco, un ragazzo spagnolo ha tentato di pinzarlo sull’omosessualità ma non parlava molto bene il francese, Omeya Seddik il moderatore gli ha subito tolto il microfono. Comunque l’asse islam-sinistra radicale è anche alle origini del fallimento del movimento no-global.

Claudio G.

Le posizioni di Tariq Ramadan mutano continuamente in base ai suoi interlocutori, questo è risaputo e verificato, basta del resto leggere qualcuno dei suoi libri, dei suoi articoli o sentirlo parlare in contesti differenti per rendersi conto delle sue continue contraddizioni….

e anche quando gli si pongono domande un po’ “scomode” risponde sempre in maniera vaga ed ambigua, come nel caso delle vignette danesi, parla di “corretta laicità” ma cosa diamine intende lui con questa espressione che può significare tutto e il contrario di tutto???

cioè tanto per dire anche ruini e ratzinger predicano a favore di una corretta laicità….

Claudio G.

“Ti chiedo di considerare cosa penseranno i giovani musulmani nell’apprendere che c’è chi dice che non è giusto ascoltarmi”

Questa frase di Tariq Ramadan inoltre ha tutta l’aria di essere una velata minaccia…

E Repubblica ha tralasciato di descrivere la reazione del pubblico presente appena sentita la sopracitata frase.

Magar

@Claudio G.
Confesso che non ci vedo la minaccia. Voleva evidentemente dire: “I giovani musulmani penseranno che gli occidentali non vogliono ascoltarmi, in quanto musulmano, in barba al principio di libertà di espressione che essi dicono di sostenere.” Fa parte del repertorio di Ramadan “dedicato all’Occidente”, con il quale mostra un’immagine politica “presentabile”.
Qui si appella alla libertà di espressione, diritto tipicamente occidentale.

lik

@ Magar

Non vedo cosa c’entri in questo caso la libertà di espressione non esiste nessun diritto scritto ad essere invitati a conferenze o a discutere con Renzo Guolo, e non esiste neanche nessun diritto scritto ad essere ascoltati, Hitchens in questo caso ha ragione a chiedere qual’è la legittimità di Ramadan visto che si pone spesso come rappresentante dei giovani musulmani. Nessuno vieta al giorno d’oggi a Ramadan di scrivere libri e articoli di giornale, infatti lo fa regolarmente. O allora ha ragione Buttiglione quando fa la vittima 😉 ?

Claudio G.

@Magar: ciò che voleva esattamente dire Ramadan quando ha pronunciato quella frase noi non lo possiamo sapere, poi probabilmente avrai anche ragione tu, tuttavia a me pare che una frase del genere può essere soggetta a diverse interpretazioni….

Comunque quella di Hitchens era chiaramente una domanda provocatoria, del resto lui stesso con Ramadan s’è messo subito dopo a discuterci…
e personalmente credo che Hitchens abbia centrato il bersaglio quando ha insinuato che il forte sostegno di cui Ramadan gode presso le comunità islamiche europee sia determinato soprattutto dal fatto di essere figlio di un importante dirigente dei “Fratelli musulmani” e nipote del fondatore.

Detto questo Tariq Ramadan è per me (e immagino anche per Hitchens) ovviamente libero di dire e scrivere quello che gli pare, tuttavia non mi pare neanche il caso di farsi prendere per i fondelli da un personaggio simile e considerarlo come fa qualche ingenuo un paladino del “dialogo fra le civiltà”….
penso insomma che gli sia stato dato troppo spazio (ed ovviamento intendo in Europa, non qui in Italia dove per i più è uno sconosciuto) se si vuole dialogare con l’Islam forse è meglio rivolgersi ad interlocutori più affidabili e meno ambigui.

Silesio

Vedo che da Wikipedia questo signore non ne esce bene. L’ambiguità e la doppiezza gli vengono attribuiti da molti interpreti. Si sforza con ogni mezzo per costruire una interfaccia islamica conciliante e pulita per poter agevolare l’integrazione delle persone di fede islamica nell’occidente, sostenendo che l’islam è adattabile ad una molteplicità di culture. Mi permetto di esprimere i miei dubbi, giacché sono convinto che proprio l’islam è causa dell’arretratezza politica e istituzionale del mondo arabo. Un Montesquieu (credo) non sarebbe mai potuto nascere da una famiglia islamica.

GMF

Le posizioni di Ramadan sono quelle di un mussulmano moderato?Se non lo sono bisognerebbe chiedersi dove stiano questi mussulmani moderati di cui favoleggiano non solo i politici della sinistra radicale.Il ministro degli interni del governo Berlusconi. Pisanu, aveva addirittura creato una consulta per dialogarci.Mi pare che allo stato attuale questo mitico islam moderato sia ,per l’appunto un mito,esiste solo nell’immagginario della maggioranza della nostra classe politica.Non sarà una legge di natura, magari un giorno esisterà pure, ma attualmente non se ne trova alcuna traccia rilevabile.Trovo quanto meno singolare che proprio nei paesi occidentali dove l’islam non è mai stato di casa salti fuori un islam moderato, inesistente nei paesi d’origine degli immigrati.La cosa sarebbe ancora più sorprendente se si considerano i paesi europei dove da secoli esistono grosse comunità mussulmane, ad esempio l’Albania. La tradizione islamica di questi paesi è sempre stata quella sufista, cioè fra le meno radicali.Dopo meno di dieci anni di propaganda fondamentalista, il sufismo albanese corre il serio rischio di essere scalzato dalla corrente più estremista del sunnismo , quella wahabita (la stessa al potere in arabia saudita per intenderci).Mi chiedo cosa faccia sperare certi politici e certi intellettuali che da noi si manifesti (in tempi non biblici ,naturalmente) un islam moderato che non è riuscito sfondare in paesi con tradizioni autoctone meno estremiste di quelle da cui provengono gli immigrati in europa.

Aldo Grano

A leggere questo articolo, sembra che il Musulmano sia molto più intelligente dell’ Inglese, che fa la figura di un talebano dei “valori” occidentali. Del resto, anche a leggere i discorsi di Bin Laden, pur tradotti dalla CIA, mi sembra che il capo di Al Qaeda sia meno guerrafondaio di Bush.
Aldo Grano

Magar

@lik
No che non ha (non hanno) ragione, ma un conto è fare la vittima tirando in ballo i valori “occidentali” come la libertà d’espressione (“la congiura laicista mi perseguita e cerca di tapparmi la bocca!!”) o la condanna dei pregiudizi (“non mi ascoltano solo perché sono musulmano e arabo!!”), un conto è fare minacce (“stai attento a come parli, ché i giovani musulmani ti ascoltano!”).
Detto questo, lungi da me il volerlo difendere. Sottolineavo solo come stavolta avesse, a mio parere, adoperato un argomento accettabile da un pubblico occidentale. Forse fa parte della sua strategia, come dice Hitchens.

Certo è difficile capire cosa abbia realmente in testa un personaggio che si barcamena così abilmente fra le sue diverse identità. Finge di essere laico con gli occidentali o finge di essere tradizionalista con i musulmani? Difficile fidarsi di uno così.

@Claudio G.
Hai ragione, non siamo nella sua testa. Quella è la lettura che ne ho dato io. A spanne, penso che il tipo non sarebbe stato così ingenuo nel lanciarsi in messaggi minatori alla Don Vito Corleone dal palco del Festival.

Liberale Liberista Libertario

@Nifft

“Mica tanto… hai mai sentito parlare di marxismo, socialismo, ecc… islamici? Ripassati sui libri di storia le battaglie laiche ed anticlericali che sono state fatte in occidente per l’affermazione dei diritti umani…”

Già…..i tentativi di instaurare dittature del proletariato che mandassero nei gulag i dissidenti, poibissero la libertà di stampa, di parola e di associazione secondo tè siccome erano fatte da anticlericali,potevano definirsi battaglie per i diritti umani? Forse sei tu quello che ha bisogno di recuperi in storia. E visto che si parla tanto di martimoni gay e di pacs tra le fila comuniste andiamo un pò a vedere come venivano trattati dai regimi socialisti gli omosessuali, o quanta coerenza ci sia in certi parlamentari rossi che partecipano al gay pride per andare a stringere la mano a dittatori omofobi.

@lik

“Personalmente se devo scegliere tra il marxismo e l’islamismo preferisco il primo. Proprio perché il marxismo oggi è in declino sfogano la loro sete di radicalismo nell’islamismo, o almeno questa è una delle ragioni. In ogni caso più che parlare di paesi islamici bisognerebbe auspicare la conversione al marxismo per i musulmani che vivono in Europa. Io ci metterei la firma. Solo che è più facile che avvenga il contrario.”

Certo, se vi erano fanatici religiosi in tali regimi scomparivano..ma essere liberato dalla bastiglia per finire ghigliottinato dai giacobini non mi sembra stà grande conquista delle libertà individuali. Comunque sia meglio un arabo marxista che uno islamista che fa fuori i registi, questo si.

Il Filosofo Bottiglione

@ lik, ovvero il fustigatore dei costumi della sinistra.

la mia impressione è che la sinistra radicale storicamente abbia sposato la causa araba più che quella islamica.
per le ragioni ideali del debole contro il forte, politiche del blocco antiamericano e generico tezomondismo.
quindi movimenti di liberazione contro i colonialismi, palestinesi contro israeliani e americani, minoranze di immigrati contro maggioranze autoctone ecc.
da parte di molti di loro poi l’islam avrà avuto la sua brava giustificazione oltre alla causa araba, come aspetto culturale, se non ancora in veste antiamericana (vedi la rivoluzione in Persia).
ho l’impressione che, oggi, il pesante ingresso delle posizioni islamiche in questo scacchiere (vedi Hamas) mettano in imbarazzo molti della sinistra radicale e che ci possa essere un certo smarcamento.

poi ne conosco che quando si tratta di fare del casino tutto va bene, me ce li vedo poco ad andare d’accordo con il profeta.

Il Filosofo Bottiglione

je regrette, se ho fatto alcune prove con il tuo nick, ma ho postato al tuo indirizzo e sono in attesa di approvazione. ho avuto il sciocco sospetto che ti avessero messo sotto scorta 😉

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