Sono le 23 e sto sorseggiando un whisky al bar della Domus Carmelitana, “casa per ferie” a 500 metri da San Pietro e 100 metri da Castel Sant’Angelo. I titolari sono i Fratelli Carmelitani. Hanno ridotto il loro spazio di meditazione e preghiera e, in occasione del Giubileo, hanno deciso di investire sull’impresa hotelière, forse anche incoraggiati dal regime fiscale accordato dallo Stato italiano agli enti religiosi. E’ nata così, “come segno di accoglienza per i pellegrini che giungono a Roma”, la Domus Carmelitana Sant’Alberto Patriarca di Gerusalemme.
Bar aperto 24 ore su 24, sugli scaffali quel che ci si aspetta da un simil quattro stelle: vodka, gin, cognac, il mio whisky, anche champagne per chi vuole. Loro, i Carmelitani, in comunione con la Chiesa da circa otto secoli, sono giustamente fieri di questo discreto rifugio per credenti. 68 camere, (alcune con vista su Castel Sant’Angelo) tutte dotate di servizi privati, telefono, tivù satellitare, aria condizionata, asciugacapelli e frigobar.
Ho avuto fortuna a trovare un posto perché l’albergo è pieno. Non di fedeli conclamati, rosario tra le dita, libro delle preghiere a portata di mano – questo fa parte di un immaginario un po’ banale – ma di turisti innamorati della città d’arte come, ufficialmente, sono io. Coppie di inglesi, americani, canadesi. […]
Dove sta la differenza con un albergo “laico”? Se si dovesse giudicare dall’accoglienza, dal bar ben fornito, dall'”ambiente sobrio ed elegante”, come si legge nel depliant, i bei tappeti all’ingresso, le piante, curate, nei cachepot di ottone, davvero non c’è, la differenza. Ma questa è pur sempre un’attività “non esclusivamente commerciale”, gestita da un ente religioso e perciò esentata, per legge, dall’Ici. Qui si può alternare il profano al sacro, calarsi in una dimensione mistica.
A pochi metri dalla sala, dove la mattina viene offerto il ricco buffet della colazione […] , si apre un piccolo spazio dedicato “al dialogo interreligioso”. Luci basse, cinque poltroncine per parete, un tavolo-altare con il candelabro ebraico e la Torah da una parte e il Corano, aperto sulla “Sura della mattina avanzata”, dall’altra.
I Carmelitani sono nati in Palestina, sul Monte Carmelo, e vogliono che questo efficientissimo resort faccia da “luogo di incontro tra Oriente e Occidente, tra ebrei, cristiani e musulmani, promuovendo il dialogo tra i popoli e la pace”. Nella hall lunga e stretta c’è, su un leggio, la Bibbia. […]
Una doppia uso singola costa 107 euro a notte, colazione compresa. Siamo in una posizione strategica, “centrale e prestigiosa”, recita il depliant. Dal bellissimo roof garden, al quarto piano, si vede il Cupolone. Gli altri alberghi della zona, intorno a piazza Adriana, sono più cari. La stessa camera in un tre stelle (laico) di via Cicerone, arriva a 140 euro. In un quattro stelle, 210 euro. Poco più in là, in via Dionigi, un albergo senza vista offre la doppia uso singola, a 170 euro. I Fratelli Carmelitani si rivelano dunque altamente competitivi.
Nell’hotel dei Carmelitani charme, prezzi bassi e niente Ici
32 commenti
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DI QUESTA ESENZIONE DOBBIAMO RINGRAZIARE SOLO BERLUSCONI,IN QUESTO PAESE FA SKIFO SIA LA DESTRA KE LA SINISTRA…..DOVREMMO FARE 1 PARTITO TUTTO NOSTRO…..ECRASEZ L’INFAME
Io mi chiedo, ma come mai ristoratori e albergatori che devono muoversi sul libero mercato senza queste esenzioni ed agevolazioni non fanno sentire la loro voce per protestare contro questa anomalia e concorrenza sleale? Troppo devoti?
dovremmo fare tutti lo sciopero delle tasse… e poi ieri scarpette rosse ha detto che il denaro e il potere sono i mali moderni… allora lui e la sua chiesa sono molto malati….
Sono stato, un anno fa, in una struttura religiosa (lasciamo perdere come ci sono finito) gestito dalle paoline. Rispetto quanto detto dal giornalista la più grossa evidenza che ho registrato è il mancato rispetto delle norme di sicurezza.
Mancavano estintori, piano di fuga, uscite d’emergenza. Ascensore incredibilmente vecchio. Impianto elettrico… lasciamo perdere.
Pagamento senza ricevuta e la sera non era possibile uscire.
Ren, ci chiediamo perchè Roma è carente di ostelli?
@Ren, presumo tu sappia che mettersi contro la chiesa, in italia puo’ essere perfino piu’ pericoloso di andare contro la mafia. Hanno protezioni politiche pressoche’ infinite, e le organizzazioni di categoria degli albergatori tacciono per viltà.
Pochi giorni fa mi e’ toccato leggere un intervento del presidente di Confedilizia, sul Sole 24 ore, che asseriva che la chiesa pagava l’ici sugli immobili ad uso commerciale, cosa che pare risulti solo a lui, e nessun intervento di smentita da parte dei giornalisti del sole, che queste cose le sanno benissimo e molto meglio di me. Poi ho pensato che nel sole 24 ore di domenica ci scrive Mons.Ravasi, con articoli teologici in cui fa sfoggio di grande cultura, ma di una inutilità e noiosità senza pari. Pertanto le uniche voci critiche le dovremo cercare sulla rete, non sui media.
io lavoro nel settore turistico e ribellarsi a tale situazione in italia vuol dire andare contro la legge e la teocrazia imperante… ergo: sconfitto già inpartenza… conosco di persona un albergo 4 stelle dei gesuiti vicinissimo a san pietro e lì non ti permettono neanche di entrare senza prenotazione, ci sono 2 controlli prima di accedere alla reception… sono una masnada di mafiosi in combutta coi politici italiani
Creo che la possibilità di fare “concorrenza sleale” non derivi solo dalle agevolazioni fiscali. Non ho esperienza di queste cose ma mi immagino che questi centri non abbiano spese per il personale (nella misura in cui sono i frati stessi a lavorare nella struttura). Questo rappresenta un vantaggio che nessun privato può permettersi.
CHE SCHIFO LA CHIESA CATTOLICA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
i miei commenti li trovate direttamente sul sito di kataweb.
Credo che non abbiano spese per il personale (o spese molto ridotte) se a gestire la struttura vengono utilizzati i frati.
dubito che in un hotel di lusso si aggirino i fraticelli…
La chiesa non è mai stata una gran pagatrice. Anzi! Ricordi (tristi) famigliari: primo dopoguerra, mio nonno era compositore e organista nel duomo e una volta chiese all’arciprete un aumento di stipendio perché non ce la faceva più a tirare su la famiglia. Il prete si infuriò e lo buttò giù dalle scale…
vado anche io…..tu e’ perche , tu no’ ….vado anche¡¡¡¡¡;;::: no tu? perch?,..e no tu ….vado anche io,,,no tu no…?
Secondo me i politici italiani sono meno scaltri di quello che pensiamo.
Avete visto il V day ? Sorpresona pure per loro.
Secondo me, gli amici di Palazzo, pensano che gli italiani siano più religiosi di quanto non lo siano in realtà… e abboccano al gioco della chiesa.
Quando i politici capiranno che dei benefici concessi agli elettori importa molto meno della propria sicurezza sociale, lavorativa ecc… le cose comincieranno a cambiare…
Non è una novità che il dio quattrino abbia spodestato da tempo il dio trino.
La chiesa cattolica è una delle grandi piaghe del mondo, ma è in Italia che il pus si accumula di più.
Proporrei anzi di imporre loro ICI.. negativa, che ricevano le tasse invece di pagarle! 🙁
Ho già raccontato di mio figlio che, avendo chiesto di montare la tenda sotto una tettoia, fu lasciato fuori sotto l’acqua al monastero di Camaldoli!
Rocco non mi stupisce che dalle paoline non si rispettassero le norme di sicurezza.
In caso di incendio se ci scappa il morto, posso sempre fare un bel martire e poi la sofferenza avvicina a cristo e la morte regala un eterno abbaccio con un dio. Un disastro e’ tutto grasso che cola insomma.
Inoltre estintori e manutenzione costano. E se nessuno controlla (e nessuno lo fa) meglio non spendere per queste cose, tanto “non e’ mai successo niente”. Una bella preghiera protettiva la sera e a lette senza estintore.
durante un’escursione sull’appennino umbro marchigiano entrai per sbaglio in una zona proibita di un monastero, oltre che ad essere cacciato in malomodo poco dopo i monaci purificarono la zona con delle preghiere e dell’incenso..
il classico fumo sugl’ occhi
Bruna Tadolini scrive:
11 Settembre 2007 alle 07:16
Ho già raccontato di mio figlio che, avendo chiesto di montare la tenda sotto una tettoia, fu lasciato fuori sotto l’acqua al monastero di Camaldoli!
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E’ quella che si chiama carità cristiana, no?
Amore, amore, amore…
Ah, ma guarda che sarà stato un CATTIVO cristiano.
Qualche mela marcia non fa marcia l’istituzione…
Mi stupiscono alcune cose: la sala per il dialogo interreligioso e soprattutto il bar con gli alcolici. La chiesa si modernizza:investe nel mercato globale.
Francamente quest’articolo fa vomitare. Perche’ fare pubblicita’ a una situazione di privilegio? A parte dire di sfuggita che non pagano l’ici sugli immobili, il giornalista non fa altro che magnificare questo hotel dei carmelitani. “Altamente competitivo”? Certo, non pagando le tasse si e’ “competitivi”, che scoperta. Ridicolo. Mettendo un corano e una bibbia in un hotel non si pagano le tasse, ecco il messaggio.
Ma i Carmelitani non erano scalzi?E la povertà?Come amaro cosa avevano il Don Bairo?
La poverta’? Ce n’e’ in abbondanza la fuori…
Per carità Rocco, dì piuttosto che ti sei trovato benissimo, a tuo agio e che hai mangiato divinamente.
Altrimenti rischiamo di dover versare un’altra quota per la messa a norma degli edifici
di proprietà vaticana!
😆
Comunque 107 euro per una doppia uso singola NON MI SEMBRANO POCHI.
Neppure un po’.
Pare che a Firenze e ad Assisi non si possa più visitare una sola chiesa SENZA PAGARE l’ingresso.
Alla faccia del bene comune.
Mi hanno detto che di solito si pagano si 3 euro di ingresso. Una famiglia di 4 persone paga quindi 12 euro per visitare ad esempio solo Santa Croce.
La cultura costa carissima in Italia.
7°: non rubare.
CONESCETE PER CASO UNO CON LE CARMELITANE NUDE ?????
DEVO ANDARE A ROMA SABATO ???? DAI DITEMI …………
Eppure si rimane stupiti per queste cose. E tutte le associazioni di consumatori, ce ne sono tantissime, non potrebbero almeno farsi sentire in TV dicendo che se la chiesa non avesse le esenzioni forse i prezzi degli alberghi in generale scenderebbero? Ma è possibile che tutti abbiano tutto questo timore e in tantissimi ci rimettano tanti soldi per queste facce di ####### ???
cicer, conosco un convento di suore svedesi ad assisi, se voi andiamo a bussare insieme….
claudio scrive:
11 Settembre 2007 alle 18:26
cicer, conosco un convento di suore svedesi ad assisi, se voi andiamo a bussare insieme….
si ma sono disponibile al peccato ???????le svedesi a me mi sono sempre piaciute sara’
perche’ frequentavo da ragazzotto riva del sole….. heee ce nerano bonissime,,,,,
andava che finivamo sempre nella mi cantina a mangiare e bere eil resto te lo lascio immaginare ::::::::::::::::..te lo immagini se riuscissimo a farle convertire al peccato vero???? lolllllll