Armi italiane. Politici ipocriti. Armi da record

Gentile direttore, il titolo di un articolo su La Stampa del 14 agosto: “Le armi italiane fanno boom…Anno da record, il governo ha autorizzato vendite per 2 miliardi. Tra i clienti le zone calde del mondo: Cina, Colombia, Nigeria”. E due righe: “Mentre la vocazione pacifista di Palazzo Chigi resta sulla carta, l’industria armiera nostrana va a palla: sesto posto nella classifica mondiale degli esportatori di armi militari, secondo per le armi leggere, che uccidono una persona al minuto”.

Come non pensare a tante appassionate battaglie di tanti cattolici e di tanti atei devoti? Come non pensare ai Buttiglione, ai Giovanardi, ai Ferrara, e via di seguito, prontissimi, qualora si parli di procreazione medicalmente assistita, di ricerca sugli embrioni, di eutanasia, ad appellarsi alla sacralità della vita?

Lettera di Elisa Merlo su La Stampa 17 agosto 2007; Il Sole 24 ore 18 agosto, e pervenuta  a ultimissime

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11 commenti

Giorgio

Pecunia non olet.
Per i cattolici meno ancora che per gli altri.

claudio

Pecunia non olet.
Per i cattolici meno ancora che per gli altri.

basta osservare, dietro ad ogni loro piccola cerimonia c’è qualcuno che bussa a denari

ren

Due miliardi di euro. Un vero record. Il lavoro di decine di fabbriche e centinaia di addetti di un anno intero che lavorano a pieno ritmo e a ciclo continuo per produrre tutti questi strumenti dall’utilizzo così discutibile.

E pensare che la chiesa ne guadagna la metà, un miliardo, solo dall’8 x 1000 senza muovere un dito.

Salvo Zappala'

Qualche giorno si scoprirà che lo Ior ha forse pure partecipazioni azionarie anche nell’industria delle armi.
Ricordo che lo IOR partecipò negli anni 70 alla scalata del secondo o terzo colosso bancario americano. Non per pensare male, ma sicuramente quel colosso investiva anche in armi…

giorgio

il cattolicesimo e’ un preservativo che va’ bene x tutti gli uccelli

shock

@ Salvo Zappala’
quel giorno è già arrivato 23 agosto 2007 con l’articolo “Lavanderia ‘ndrangheta”
di Maurizio Maggi
http://espresso.repubblica.it/dettaglio/Lavanderia-ndrangheta/1732087//0
oppure
http://www.uaar.it/news/2007/08/24/lavanderia-ndrangheta-nelle-liste-nere-anche-vaticano/

dove un’indagine dell’Eurispes rivela che lo Stato VAT(er) è l’8° paese mondiale dove viene investito circa il 3% dei capitali della criminalità organizzata mondiale…. in confronto il denaro ricavato dall’8×1000 equivale a una manciata di spiccioli…..
ecco le tabelle
http://img265.imageshack.us/my.php?image=tabella2xu6.jpg
http://img265.imageshack.us/my.php?image=tabella2xu6.jpg

shock

@ salvo zappalà

quel giorno è già arrivato, non ti garantisco delle partecipazioni azionarie, ma il vat(er), secondo un’indagine dell’Eurispes, sarebbe l’8° paese al mondo dove vengono investiti circa il 3% dei capitali della criminalità organizzata mondiale.
Ti sembra poco…. per farti un’idea, solo la ‘ndrangheta fattura ogni anno circa 55 miliardi di euro (corrispondenti al 5% del PIL italiano di quest’anno), tutti proventi derivanti da spaccio di stupefacenti, “vendita di armi”, prostituzione, usura e altre attività illecite.
Bene.. anzi male.. e questa è solo una organizzazione criminale. Moltiplica un faturato del genere (ed anche superiore) per tutte le organizzazioni criminali del mondo e vedrai che l’ IOR solo dagli interessi sulle commissioni di questa movimentazioni di enormi capitali ci guadagna una CATERVA di soldi che in confronto i denari ricavati dall’8×1000 sono una manciata di spiccioli.

se vuoi approfondire ti segnalo
http://www.uaar.it/news/2007/08/24/lavanderia-ndrangheta-nelle-liste-nere-anche-vaticano/

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