La data è quella di domani, ma le discussioni e le polemiche non hanno aspettato il 14 settembre per esplodere. Il Motu proprio «Summorum Pontificum», con il quale Benedetto XVI ha liberalizzato il messale preconciliare, entra in vigore nelle prossime ore. I sacerdoti non dovranno chiedere alcun permesso per usare l’antico rito nelle messe fuori orario, mentre nel caso vi siano gruppi stabili di persone che chiedono al parroco l’antica liturgia questa dovrà essere concessa anche nelle celebrazioni domenicali delle parrocchie. Nella lettera inviata dal Papa a tutti i vescovi, si legge: «Ciò che per le generazioni anteriori era sacro, anche per noi resta sacro e grande, e non può essere improvvisamente del tutto proibito o, addirittura, giudicato dannoso». […]
Al momento della pubblicazione del Motu proprio, il vescovo di Sora Luca Brandolini aveva detto: «È un giorno di lutto, non solo per me, ma per i tanti che hanno vissuto e lavorato per il Concilio Vaticano II». L’arcivescovo di Pisa Alessandro Plotti, nonostante il Motu proprio stabilisca che i fedeli si rivolgano direttamente ai parroci, è prontamente intervenuto con una notificazione stabilendo che «in nessuna parrocchia si introduca l’uso del messale del 1962», solo «per offrire in maniera indiscriminata la celebrazione in latino», e ordinando che «prima di concedere o di negare tale privilegio» si passi comunque per il vescovo. Duro anche il vescovo di Alba, Sebastiano Dho, che presiede la commissione liturgica dei vescovi piemontesi: ha suonato il campanello d’allarme parlando del rischio che con l’applicazione della decisione papale si venga a creare «una Chiesa parallela». Mentre il vescovo di Como Diego Coletti avverte che la richiesta della messa tridentina «non può essere avanzata da singoli credenti o persone che all’improvviso maturano la scelta di voler partecipare a una messa secondo il rito preconciliare». Interventi tutti pervasi da una malcelata avversione alla liberalizzazione voluta dal Pontefice, che tendono a restringerla preventivamente. Molti si augurano che lo stesso impegno sia ora messo in atto dai vescovi quando si tratta di contrastare abusi liturgici, sciatterie e insensate creatività che spesso hanno trasformato «la messa in show», come scrisse l’allora cardinale Ratzinger.
Il cardinale Carlo Maria Martini, arcivescovo emerito di Milano (che pure aveva concesso dal 1988 una celebrazione domenicale in rito ambrosiano antico), a fine luglio aveva annunciato che lui non avrebbe usato il vecchio rito, ricordando «quel senso di chiuso, che emanava dall’insieme di quel tipo di vita cristiana così come allora lo si viveva». Poi è arrivata la decisione della diocesi, oggi guidata dal cardinale Tettamanzi: il Motu proprio non si applica per il rito ambrosiano. Decisione che rispetta alla lettera la legge (nel Motu proprio non si cita il rito ambrosiano), ma che appare a tutt’oggi come la più clamorosa presa di distanze dall’intenzione liberalizzatrice del Pontefice. E per le parrocchie della diocesi di Milano dove vige il rito romano, un comunicato mette già le mani avanti affermando che non «risultano esistere gruppi stabili di fedeli per i quali potrebbero essere opportuni passi di riconciliazione». […]
Torna la messa in latino, la fronda dei vescovi
69 commenti
Commenti chiusi.
Quanto baccano che fanno tutti questi vescovi sovversivi! 🙂 tanto ai fedeli non viene chiesto di ragionare su quello che viene detto loro, quindi tanto vale scivolare nel puro rituale fatto di scimmiottanti genuflessioni e incomprensibili parole in latino. Non preoccupatevi cristiani! abbiate fede che quello che dicono va bene …anche se non avete capito una sola parola!
Chi l’ha messa la rilevi…
secondo me è stata voluta dalla FIAT per avere pubblicità gratuita durante il Pater Noster… 🙂
Chiedo al papa di IMPORRE la messa in latino, cancellando la possibilità di celebrarla in qualsiasi altro linguaggio.
VAI RAZI CHE FRA UN PO’ DI CATTOLICO CI RIMANI SOLO TU (oltre che, naturalmente, i nostri politicanti di lungo corso) …
Già non hanno quasi più preti. I pochi vvngono sempre più dalle foreste equatoriali. Se adesso pretendono anche che parlino (nel senso che leggano) il latino…. Secondo me in vaticano sono ormai schizzati.
Ano pro nobis.
Ma se racconto una balla in latino piuttosto che in italiano o in arabo,
diventa piu’ vera o credibile?
Mah..
aiuto…. e per imsegnare il latino oltre all’italiano agli ormai soli preti di importazione come faranno?!?!
Stai a vedere che per sovvenzionare le scuole necessarie si passerà dall’ 8 al 16 x mille….
Ritengo che dovremo fare un monumento a questo papa, se non ci riesce a seppellirlo lui il cattolicesimo, e’ pure peggio del polacco.
E ora come chiediamo ai musulmani di celebrare le loro cose in italiano e non in arabo?
Quote by Ratzinger
«Ciò che per le generazioni anteriori era sacro, anche per noi resta sacro e grande, e non può essere improvvisamente del tutto proibito o, addirittura, giudicato dannoso»
Anche le persecuzioni erano ritenute “sacre” dalle generazioni anteriori.Grazie per l’ennesima conferma che la CCAR e’ tutto fuorche’ una associazione caritatevole.
Cmq.
La CCAR vuol darsi questo nuovo ordinamento?Vuol permettere,laddove sia richiesto,l’utilizzo della messa tridentina?
E’ una loro questione,mi – e penso anche ci – riguarda relativamente poco.Almeno per me,fintanto cio’ che fanno riguarda esclusivamente loro sta bene.Cio’ che non va nella CCAR e’ che si intrometta anche in questioni che non la riguardano,tutto qui.
Eh si, hai ragione soqquadro. Come si concilia tutta questa storia adesso con le affermazioni di Fini che dice che nelle moschee si deve celebrare in italiano e non in arabo ??? Si faranno i distinguo dei distinguo per i cattolici?
Ritengo la mossa di ratzi, una mossa giustissima, degna di una religione. La religione non può e non deve essere mai innovativa. E’ e deve essere statica, in quanto è scritto che deve essere come deve essere 😀
W la messa in latino!abbasso la scienza, le donne sono inferiori agli uomini, i vaccini sono pericolosi e immorali, il sesso è uno schifo immondo ecc…
Evvai…
Continuiamo pure così e arriveremo ai mutandoni lunghi in spiaggia che non offendono il senso del pudore di Giovanardi e Buttiglione e alla repubblica ideale di Zappalà secondo la quale gay e le lesbiche devono essere spediti tutti sulla base lunare alfa con solo biglietto di andata.
@ ren
Vengo anche io sulla base lunare alfa, se non altro per quelle strepitose tutine e per la dottoressa Russel.
Io sono Maya…
manitu’ manitu’ ho grande spirito ,, manda i tuoi bisonti a milioni a defecare nel sacro recinto vaticano ………….
domine :plinesicolinesinesicolanciuso orait
tanto ai fedeli MENO intende meglio E’!
dominus oh viscus e’ tui sanguis tui non capiscius nientus abbinus principius fedus, tu legus santus,largus vivirun largus respirum……..
bè,fatti loro….
Ottima idea, la messa in latino…
ora suggerirei il ritorno dell’Inquisizione, delle Indulgenze a pagamento e del rogo per gli eretici !!
Alla faccia degli omofobici, sulla base lunare alfa ci andremo solo per una breve vacanza a fare un po’ di casino 🙂
per i privilegi e la pedofilia nessuno apre bocca e poi per la messa in latino si alza un coro… tutti i prelati hanno fatto voto d’ubbidienza e quindi tacciano… le regole sono queste
Io la messa in latino la trovo un’ottima idea.
Meno capiscono meno possono essere indottrinati.
Anzi, auspicherei la predica in latino.
Meglio in Latino che in Italiano: così almeno non capisco le stipidaggini che dicono alla messa!
ecco le vere dichiarazioni di papa Nazinger: http://youtube.com/watch?v=F1ya4Ei4BAI
@ stargazer
Capperi! Questo del razti con la voce di Mosconi è favoloso. Io avevo il video di Porcodrillo ( inviatomi da un amico) e non lo diffondevo per decenza e invece scopro che è tutto su Youtube!
Capperina!
Ma non c’è più religione!!!! 😀
Aggiungo, però, che io atea non provo gusto a bestemmiare e invece noto che certi cattolici lo provano eccome…!!!
Reinvio il mess. che per via di una parola che ho dovuto criptare è stato messo in moderazione 🙂
@ stargazer
Capperi! Questo del razti con la voce di Mosconi è favoloso. Io avevo il video di Pxxxxdrillo ( inviatomi da un amico) e non lo diffondevo per decenza e invece scopro che è tutto su Youtube!
Capperina!
Ma non c’è più religione!!!!
Aggiungo, però, che io atea non provo gusto a bestemmiare e invece noto che certi cattolici lo provano eccome…!!!
l’unica messa che mi interessa è la messa in cxxo. (scusate il francesismo)
Ren, se si faranno dei distinguo per i cattolici (che già ci sono ampiamente anche se non dichiarati) rischiamo di trovarci dalla stessa parte dei musulmani dell`Ucoii, (che come i loro cugini d`oltretevere sono bravissimi a tenere il piede in una calzoleria) mentre loro comunque stringono la loro bella alleanza coi cattolici contro la laicità… Ci ritroveremo presto in una guerra su piu` fronti, con i sostenitori della Sharia da una parte e con i fan di Torquemada dall`altra. Coi secondi ce la si cava solo a parolacce (che già mi pesa), i primi invece non sono per nulla fuori allenamento nel far scorrere il sangue (tipo quello di Van Gogh, per fare un esempio solo)
Messa in latino. Cilicio. Magari si chiederà ai fedeli di entrare con il capo cosparso di cenere. Un bel passo in avanti…si nel 1300 d.C.
Tanto già non si capiva niente in italiano, almeno adesso uno a messa può pensare ai fatti suoi. Che perdita di tempo!
«Ciò che per le generazioni anteriori era sacro, anche per noi resta sacro e grande, e non può essere improvvisamente del tutto proibito o, addirittura, giudicato dannoso»
E’ bene ricordare a Ratzinger che per i nostri antenati era “santa” anche la guerra, era “santa” pure l’inquisizione, così come la caccia alle streghe, la lapidazione (vecchio testamento) e tante altre cose che oggi sono considerate abominevoli.
Per fortuna le generazioni si sono relativizzate..
Comunque la messa in latino secondo me sarà un flop, chi la richiederà se non la vogliono neanche i vescovi? comunque ben venga se serve a far vedere alla gente quanto è retrogada questa chiesa.
Guardate che, meno la gente capisce, piu’ si affeziona, meno ragiona (parolone impegnativo), piu’ si fa guidare dalla ccar in ogni aspetto della propria vita. Piu’ fa qualcosa che non capisce, piu’ è cattolica nel profondo. “Ignobile plebaglia-bene, bravo” (Petrolini).
@ren
latino per tutte le occasioni, (anche a messa):
permaloso: formato sul latino PER MALE assai malamente. Che ha per male ogni cosa, ossia piglia tutto in mala parte e se ne offende.
se la chiesa torna sui suoi passi vuol dire che ha smarrito la “via”, alla faccia dell’infallibilità !!!
o lo spirito santo si è preso gioco di razzister oppure o ha preso in giro i suoi predecessori.
# ren scrive:
13 Settembre 2007 alle 19:50
Alla faccia degli omofobici, sulla base lunare alfa ci andremo solo per una breve vacanza a fare un po’ di casino 🙂
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………..Guarda che omo-fobici non vuol dire nemici degli omosex ma che se ne ha paura. Vedi meglio l’ etimologia delle parole. La definizione è errata. Nessuno ha paura di loro. Caso mai se ne può avere pietà !
oremuseeeeee
claudio scrive:
14 Settembre 2007 alle 12:34
oremuseeeeee
ex espirito tuo ……… io lo spirito lo amo nel vinello.. e te ????
@ lorenzo : los espirito santo in principio era l’uovo che fece il figlio il pulcino che poi
una volta pollo se lo fecero arrosto.:::::lollllll
Defecatio matutina bon tamquam medicina, defecatio meridiana nec bona nec sana, defecatio vespertina bona tamquam matutina.
Io consentirei anche l’aramaico che, se non vado errato, era la lingua parlata dal Gesù di Nazaret.
Poi anche la lingua del mago di Oz, così sono tutti contenti…
# Aldebaran scrive:
14 Settembre 2007 alle 11:46
# ren scrive:
13 Settembre 2007 alle 19:50
Alla faccia degli omofobici, sulla base lunare alfa ci andremo solo per una breve vacanza a fare un po’ di casino 🙂
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………..Guarda che omo-fobici non vuol dire nemici degli omosex ma che se ne ha paura. Vedi meglio l’ etimologia delle parole. La definizione è errata. Nessuno ha paura di loro. Caso mai se ne può avere pietà !
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Caro/a Aldebaranal…perchè non mi hai visto..altrimenti non avresti paura, saresti t-e-r-r-o-r-i-z-z-a-t-o!
Bu!
Ma questo non è un sito di atei? Che vi frega di come fanno le messe i cattolici? Contenti loro! Non credo cambi molto che sia latino, italiano o qual si voglia idioma.
Pro omnibus!
Respondeo dicendum quod, sicut prius dictum est, hoc sacramentum non solum est sacramentum, sed etiam est sacrificium. Inquantum enim in hoc sacramento rapraesentetur passio Christi, qua Christus obtulit se hostiam Deo, ut dicitur Ephaes.5,2 habet rationem sacrificii: inquantum vero in hoc sacramento traditur invisibiliter gratia sub visibili specie, habet rationem sacramenti. Sic igitur hoc sacramentum sumentibus quidem prodest per modum sacramenti et per modum sacrificii, quia pro omnibus sumentibus offertur….meditate!
Per quel che me ne importa posson farla anche in attico o dorico, aramaico o sanscrito, norreno o provenzale tanto non metto mai piede in chiesa.
Mia madre diceva che in campagna quando era picoola i contadini recitavano e capivano ‘pane’, ‘salame’ e ‘pancetta’ al posto delle parole in latino della messa. Non sto scherzando: e’ vero.
Mi chiedo cosa partoriranno i neoconvertiti arabi, cinesi etc..
Non mi stupisco della liberalizzazione. Ai profani e a chi non ha molta dimistichezza con la teologia può sembrare pleonastico o inutile indugiare sui dettagli della liturgia.
Va detto che la teologia si fonda spesso sui cavilli e i sofismi. Ricordo che nel IV secolo fu convocato un concilio che doveva risolvere un grosso problema: se Cristo era omo-ousios (consustanziale) con il Padre o omoiousios (simile nella sostanza) al Padre. In pratica il Concilio fu convocato per una i in una parola. Mentre si celebrava questo concilio si sa che in molti teatri dell’impero lo si derideva proprio per il fatto che la questione ruotava essenzialmente attorno ad una i (iota) in una parola.
@ francesca
l’eterno riposo in latino di alcuni vecchietti è divenuto da noi: recu materne sdòmine perpèricia tei, rècu escànde ‘n pace. Amen.
Ecco una roba simile. Se riesco a sentire mia madre ti dico anch’io la frase della ‘pancetta’.
@ Gayon
Ho fatto il liceo classico e conosco il greco. Conosco l’etimologia della parola omofobico. Nell’accezione moderna comunque non si intende letteralmente qualcuno che ha paura dei gay, anche se il senso puntuale è quello. E’ una parola comunemente usata sui media. Indica persone diffidenti e moraliste nei confronti degli omosex. Forse tu invece dovresti aprire un giornale di tanto in tanto e informarti di più. Mi sa che hai un po’ di confusione mentale.
Non gliene frega a nessuno di questa messa in latino. Si rendono solo più ridicoli del solito.
non sapevo il sito così interessato al motu proprio del papa. Non è che un’altra volta ci metteremo a discutere dei sinodi ?
In latino?
“mai dire mai” come direbbe james bond. E citando – magari – anche i testi dei discorsi dei vescovi !
http://paparatzinger-blograffaella.blogspot.com/2007/09/messa-tridentina-i-dehoniani-offendono.html
leggete come si amano tra di loro 😉
E’ veramente troppo, la chiesa sta costituendo una vera e propria minaccia e lo Stato è totalmente succube e timorato dai suoi anatemi.
Qui è in pericolo la sopravvivenza della società civile.
Bisogna stare molto…molto attenti…
certo è un grave pericolo che la chiesa abbia reintrodotto il rito di pio V. Un giorno o l’altro anche lo stato potrebbe imporci di imparare il latino. Potrebbe reintrodurre il codice costantiniano ….. ma scusate ad un ateo, agnostico e razionalista cosa gliene può fregare di meno di come prega un cattolico ?
Sono d’ accordo con te Pietro…io al Liceo ho studiato il latino e non ne sono affatto pentito, tanto per dirne una, grazie a questo studio spesso faccio a meno del vocabolario per capire il significato di certe parole. Ma credo che qui non si tratti più solo di una questione di forma…la chiesa, con questa cosa della messa in latino, oltre a tante altre (l’ atteggiamento nei confronti dell’ eutanasia, delle convivenze, il rapporto inesistente che ha con la scienza razionale, lasciamo stare poi il modo in cui tratta gli omosessuali e gli atei…) si sta subdolamente intrufolando negli affari di uno stato sovrano…senza che chi ne è alle redinoi faccia nulla per impedirlo….ripeto…qui secondo me è in ballo la sopravvivenza della società civile…ah…se avessero fatto papa Carlo Maria martini…credo che le cose sarebbero molto diverse…
# pietro scrive:
15 Settembre 2007 alle 13:07
certo è un grave pericolo che la chiesa abbia reintrodotto il rito di pio V. Un giorno o l’altro anche lo stato potrebbe imporci di imparare il latino. Potrebbe reintrodurre il codice costantiniano ….. ma scusate ad un ateo, agnostico e razionalista cosa gliene può fregare di meno di come prega un cattolico ?
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Finalmente una domanda sensata ! appunto che ve nefrega ? Mi sembra invece che siate talmente assatanati da non dormirci la notte ” eh…eh…eh…..
Alde…hai letto quello che ho scritto ?
Hai ragione…che me ne può importare a un ateo come me di come prega un cattolico ????
Ma la questione è ben più ampia e molto più grave di quanto si pensi…
INFONDO SE UN CATTO PREGA IN GINOCHHIO HO RITTO HO PRONO A PECORONI??? CHI SE NE FREGA.. IL PROBLEMA E’ CHE NON VOGLINO IMPORRE ANCHE A TUTTO IL PAESE LE LORO FALSE IDEE , E NON VOGLIANO ROVINARE LA MENTE DEI RAGAZZI IMPONENDOLI DI IMPARARE IL LATINO … INSOMMA BASTA CHE NON VIOLENTINO LE MENTI
DEI GIOVANI COME HANNO FATTO IN MOLTISSIMI CASI ; VIOLENTANDONE IL FISICO .
ciceracchio 2la vendetta scrive:
14 Settembre 2007 alle 12:50
claudio scrive:
14 Settembre 2007 alle 12:34
oremuseeeeee
ex espirito tuo ……… io lo spirito lo amo nel vinello.. e te ????
vinello e ‘l mi ojo
@Salvo Zappala’
ecco la frase:
‘regina sine labe originale pansetta’ (‘concepta’)
@ ciceracchio 2la vendetta
il latino fa parte del programma del liceo linguistico, e non certo per fare piacere alla chiesa. Solamente perchè alla base delle lingue romanze, che poi vengonoo imparate con maggiore facilità. Nei paesi nordici, antipapisti come pochi. tale studio è intenso e vi sono dei circoli di cultori del latino.
Il latino comunque fa bene.
Ma quando la finirete di sparare a zero e comincerete a essere delle persone intellettualmente oneste? Il Papa non ha imposto a nessuno la Messa in latino, nè tantomeno la imporrà in fututro. Evidentemente non avete letto il documento Motu Proprio.
Il vostro problema miei cari amici è che voi non vi infromate approfonditamente su quello che poi commentate; così sparate a zero senza sapere! E’ vergognoso che lor signori dell UAAR non abbiate una benchè minima cultura sui documenti della Chiesa. Prima di giudicare, imparate a informarvi sulle cose che volete criticare….è una buona idea. In primis mi rivolgo all’ esimio(?) dott in tuttologia senza studio di Odifreddi.
Trovo anch’io singolare che degli atei dichiarati si occupino con tanto zelo delle faccende interne d’una religione, mentre trovo, ovviamente, legittimo che si occupino (sia pure errando, secondo me) delle interazioni di questa con il resto della societa’.
Comunque e’ ragionevole il dubbio qui espresso sulla compatibilita’ del permesso di celebrare riti cattolici in latino e la prudente proposta di imporre l’uso dell’italiano nelle moschee del nostro Paese.
Il dubbio si risolve tenendo conto della distinzione tra RITO e PREDICAZIONE: il primo puo’ avvenire in qualsiasi lingua, la seconda puo’ giustamente essere imposta nella lingua nazionale, per rendere possibile il controllo su eventuali contenuti eversivi.
Saluti.