L’audizione del collaboratore di giustizia Marino Mannoia, sui presunti contatti tra Cosa Nostra e la banca del Vaticano, è stata chiesta – con dichiarazioni rilasciate a Radio radicale – dal deputato della Rosa nel pugno Maurizio Turco che, per questo, si rivolge al presidente della Commissione Antimafia Francesco Forgione.
“Marino Mannoia, uno dei più affidabili ed ascoltati pentiti di mafia – spiega Turco – disse che Cosa Nostra, attraverso l’intermediazione di alcune persone, usava la banca del Vaticano. Non ci si prese nemmeno il disturbo di fare una rogatoria internazionale, malgrado non fosse stato l’unico a parlarne”. “Si potrebbe ripartire da lì, – prosegue Turco – Marino Mannoia è negli Usa ed è disponibile. Si potrebbe approfondire ciò che disse in un’aula di tribunale e da lì dipanare una possibile analisi dei flussi finanziari”.
Ieri Forgione aveva definito le banche “la rete più estesa della connivenza con gli interessi finanziari della mafia dove i soldi vengono ripuliti”. “Acquisire i documenti della Banca d’Italia sarebbe inutile sottolinea Turco – si potrebbe invece fare sul serio, rivolgendosi alla società che gestisce gli swift bancari ,la Clear stream, ex Cedel, ora di proprietà della Deutsche Bank, che conserva gli archivi degli ultimi 40 anni delle intermediazioni finanziarie tra banche. C’erano anche dei tabulati e soggetti che avrebbero dovuto dedicarsi più alle opere pie. Il problema, in Commissione, andrebbe affrontato così, come aveva compreso Giovanni Falcone nella sua ultima intervista rilasciata una settimana prima di morire”.
Antimafia, Turco: ascoltiamo Mannoia su Banca Vaticana
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prova
Prova editoriale o Prova!, invocazione minacciosa come la morte successiva di Falcone potrebbe far sospettare!?
Un plauso alla UAAR per avere pubblicato questa notizia