Angelo Bagnasco si preoccupa non solo di questioni auliche e inconsistenti (nel senso di anima), ma anche della vita di tutti i giorni e dei problemi che affligono i cittadini («Italia, un Paese in crisi morale», Il Corriere della Sera, 17 settembre 2007):
Di fronte al «problema particolarmente acuto» della casa, «la collettività ai vari livelli deve darsi uno slancio, e approntare quelle soluzioni di edilizia popolare che per vaste zone e in una serie di città appaiono veramente urgenti». È il forte appello di Bagnasco che «anche agli istituti bancari e di credito» fa presente questa emergenza perchè, «tenendo conto delle condizioni internazionali e secondo le loro possibilità e competenze, vogliano maggiormente contribuire con senso di equità ad una concreata soluzione del problema». Nella sua prolusione, l’arcivescovo di Genova ha voluto soffermarsi in particolare sul «dramma di coloro, pensionati o famiglie con un solo reddito, che sono raggiunti da provvedimenti di sfratto e non trovano altre opportunità». Ma, ha aggiunto, «pensiamo anche ai giovani fidanzati che vorrebbero sposarsi e nei loro progetti sono annichiliti per il problema dell’abitazione che non si trova oppure è inavvicinabile per le loro risorse. Ci sono inoltre situazioni di promiscuità, dove famiglie diverse sono costrette a vivere in uno stesso appartamento, magari fatiscente, e per ciò stesso non in grado di garantire un vicendevole rispetto».
Ci sono anche le situazioni di promiscuità dove due persone convivono nel peccato, oppure chi ha scelto di vivere da solo. Nessuna pietà per loro.
Ma per gli altri io avrei una proposta per Angelo Bagnasco: se la preoccupazione è sincera e la misericordia un valore non solo blaterato, liberatevi dei beni materiali (che fa pure bene all’anima), liberatevi del fardello immobiliare vaticano. Una buona percentuale della collettività vedrebbe il proprio problema risolto. Come per magia. Pardon, per miracolo.
Articolo di Chiara Lalli pubblicato sul blog Bioetica
Agenzia Immobiliare Bagnasco&Co.
quasi quasi rimpiango Ruini…
questo rimpianto lo temevo ancor prima che Ruini sparisse
😀
Siamo seri, ce lo vedete il papa che fa l’agente immobiliare? certamente no! ecco perchè non è possibile risolvere il problema casa in Italia.
Scarpette di prada potrebbe però creare una rete di agenzie in franchising con l’insegna recante le chiavi di S.Pietro (la similitudine con un paio di chiavi di casa c’è), che si badi bene, prima di mostrare un’abitazione ad una giovane coppia, si accerti che questi non siano peccaminosi conviventi!
X Simone
la tua mi sembra una proposta ragionevole. Assieme al contratto di affitto si può sempre esibire anche il certificato di avvenuto matrimonio, a scanso di equivoci.
Sono in lista di attesa.
Non avrò scritto nulla di strano spero
beh, potrebbe cominciare lo IOR a dare mutui agevolati… 😉
loro sfrattano dai possedimenti nei centri storici vedi roma ;possedimenti loro,
che siano gente vecchia giovane ho ricca o povera,che gli frega,????
poi ci fanno uffici ecc tanto miga ci pagano le tasse……..
ecco bagnasco e company,,,,,societa’ srl
d’altra parte anche adamo e eva furono sfrattati ,sara’ perche’ non essendo sposati
non era bello che convivessero,,,,,,,, nel centro vacanze di dio??????
Ciceracchio, Adamo ed Eva furono sfrattati per avere mangiato il frutto della conoscenza,
non per aver vissuto more uxorio.
Chiara Lalli: quando la classe non e’ acqua.
Condivido il suo articolo.
la Repubblica, 20.09.07 p.51
”Per la Cassa Lombarda ho versato 15 milioni al Vaticano”
[…]Trenta miliardi di lire, oltre 15 milioni di euro, su un conto estero del Vaticano. Mediatore il cardinale Rosalio Josè Castillo Lara, presidente emerito dell´Apsa, l´Amministrazione del patrimonio della sede apostolica. Gianpiero Fiorani, tra i suoi sostenitori, oltre ai politici di tutte le sponde, può vantare, o meglio poteva vantare grazie alle sue laute elargizioni, anche il Vaticano. Ma anche la Santa Sede, come tutti, nel momento di difficoltà gli ha voltato le spalle. A dirlo, secondo quanto riportato nel verbale integrale del 10 luglio 2007, è lo stesso Fiorani, riferendo di un suo colloquio con il cardinale Giovanni Battista Re[…]
«Quando abbiamo comprato la Cassa Lombarda, una quota era del Vaticano, dell´Apsa». Il passaggio avviene con un giro di acquisti intermedi: «La quota l´hanno intestata a una società della Bsi di Lugano, Bsi ha venduto, poi ha venduto, e le chiese han venduto a Trabaldo Togna e poi Trabaldo Togna ha venduto a noi», dice Fiorani.
I soldi però vengono in parte dirottati su un conto estero della Bsi, la banca della Svizzera Italiana, ora in mano alle Generali. «Noi abbiamo dichiarato un valore troppo basso – dice il Cardinale Castillo Lara secondo la ricostruzione di Fiorani – paghiamo troppe plusvalenze, allora facciamo un´operazione estero su estero». Fiorani riporta a Mazza, il quale dà l´autorizzazione al pagamento. E parte un bonifico bancario su un conto della Bsi. Perché in quella banca «ci sono tre conti del Vaticano che era, penso, non esagero dai due ai tre miliardi di euro».
Ho trovato solo questo link che riporta l’articolo (N.B.: la webpage non rimane nella cache)
http://web.radicalparty.org/pressreview/print_right.php?func=detail&par=14490
E per festeggiare, diciamo cosi’, il “20 settembre” rinfresco la memoria con una edificante storia recente. Nepotismo (c’entra il nipote di un famoso cardinale)? 😉
Ho un ritaglio di repubblica, ma mi hanno rotto lo scanner…
L’intraprendente e il cardinale
dal foglio -_- 15 giugno 2007
http://www.ilfoglio.it/uploads/camillo/intraprendentecardinale.html
New York. La storia è formidabile. Un giovane imprenditore di Foggia alla conquista dell’America, la fidanzata star di Hollywood, i legami col Vaticano, la compravendita del patrimonio immobiliare delle diocesi statunitensi in difficoltà finanziarie a causa dei risarcimenti alle vittime degli abusi sessuali, affari per 250 milioni di dollari……….