Caro direttore, è passato un po’ di tempo, ma il tema è purtroppo sempre attuale. Il 17 agosto La Stampa pubblicava ed approvava pienamente (si deduce dalla risposta) la lettera di un sacerdote, preside di una scuola superiore salesiana, intitolata “Io, prete, né adescato né adescatore”. L’autore scriveva: “C’è ancora qualcuno che si scandalizza per i peccati dei preti? Forse guarda la Chiesa da lontano, la identifica con alcune grandi figure, divide il mondo in bianco e nero”. Un discorso a mio parere scandaloso. Sarebbe infatti davvero triste e preoccupante se nessuno si scandalizzasse per determinati particolari peccati dei preti. Uno di questi peccati è appunto “scandalizzare i piccoli”, (cf Mt 18,6), e la colpa è maggiore se il peccatore è un sacerdote o un insegnante. Gridare allo scandalo per certi peccati dei preti, è necessario e doveroso. La cosa triste è che a non scandalizzarsi siano proprio coloro che dovrebbero prendere le misure necessarie per eliminare o perlomeno limitare il fenomeno della pedofilia negli ambienti religiosi.
La lettera di Attilio Doni è apparsa su Italialaica del 14 Settembre
L’autore scriveva: “C’è ancora qualcuno che si scandalizza per i peccati dei preti? Forse guarda la Chiesa da lontano, la identifica con alcune grandi figure, divide il mondo in bianco e nero”.
Se non è relativismo questo…
Penso che la lettera non reclamasse impunita’ per i preti pedofili, ma tacciasse di ingenuita’ chi si scandalizza piu’ per la pedofilia pretesca che per quella di altri ambienti. E penso che il piu’ grande rischio collettivo della pedofilia pretesca sia insito nella radice stessa dell’ idealismo: nel momento in cui professo un intento spirituale sono meritevole di particolare indulgenza, addirittura anche in mancanza di strumentalita’ tra il mio reato ed il mio supposto fine. Cosicchè qualche prete è inquisito dall’ autorita’ penale per violenza ai danni di minori, ma non mi risulta che qualche vescovo lo sia per favoreggiamento ed associazione per delinquere, non avendo denunciato, ed addirittura per complicita’, perchè avendi tu il “vizietto” e mandandoti io in un’ altra diocesi, evidentemente ti sto procurando “carne fresca”.
(Nota: il tuo commento è in attesa di essere approvato) Me lo sono scritto da solo, così ho evitato una fatica a qualche zelante collaboratore
Beh effettivamente lo scandalo è per quelli che han fiducia nei preti o li vedono quasi come degli esseri asessuati, ma questi fenomeni non son certo recenti si susseguono da quando fu stabilito il celibato per i preti, e ne son passati secoli, direi che ciò che può provare chi non si fa illusioni è ribrezzo.
Il nocciolo del problema secondo me è un altro:
i preti sono uomini come tutti gli altri, commettono atti lodevoli e crimini alla stregua di ogni altro essere umano.
Se si dà più risalto (a ragione) ai crimini commessi dagli uomini di chiesa è perchè non solo tuonano quotidianamente contro la deriva morale e i peccati degli uomini, ma inoltre si sono auto-investiti di un crisma di santità in virtù del loro ministero.
Oltre il crimine in sè il disgusto supplementare è dato dall’IPOCRISIA
Sì infatti, quello che a me fa ribrezzo più di tutto è la loro incredibile disonestà, il coprire sempre e comunque i loro scandali e invece arrogarsi il diritto di legiferare sull’eticità della vita altrui.
@ conte di saint german concordo in pieno .la cosa che mi irrita e il voler intromettersi nella sessualità di un laico adulto trattandolo da minorato mentale.loro che in fatto di sessualtà dovrebbero avere proprio nessuna parola in merito.
Come non dovrebbero avere opinioni riguardo la famiglia, la vita matrimoniale e l’educazione dei bambini…
E secondo me non dovrebbero nemmeno permettersi di parlare, come ha fatto bagnasco due giorni fa alla conferenza cei, della necessità che lo stato riveda la politica della prima casa. Parlano proprio loro che possiedono un terzo di tutti gli immobili italiani ! Perchè non cominciano proprio loro ad affittare le loro case ad un prezzo accessibile alle persone anzichè buttarne tante indifese per la strada pur di aumentare l’affitto a tutti i costi? Oppure a donarle ai poveri anzichè specularci sopra. Credo che la faccia tosta debba avere un limite, signor bagnasco.
Non è un peccato, è un crimine!!!!! E io mi scandalizzo di chi non chiama le cose con il loro nome!!!! Non mi sorprendo se un musulmano mangia il prosciutto, nè se un cristiano bestemmia, nè se il prete si tromba la perpetua! Mi scandalizzo dei crimini, e di chi li chiama “peccati”, come fossero paragonabili al panino con la porchetta o con la sveltina del sabato sera.
ma da quando in quà, la violenza carnale, lo stupro, si chiamano scandalo? Da quando, nella nostra cosiddetta civiltà, sodomizzare i piccoli ha cessato di chiamarsi crimine per chiamarsi “scandalizzare i piccoli”, facendo riferimento a Mt 18,6, riferimento che per la nostra Legge rappresenta il nulla puro.
“C’è ancora qualcuno che si scandalizza per i peccati dei preti? Forse guarda la Chiesa da lontano, la identifica con alcune grandi figure, divide il mondo in bianco e nero”… ma questo non è ciò che fa la Chiesa dividendo il mondo in soli buoni e cattivi?
“La cosa triste è che a non scandalizzarsi siano proprio coloro che dovrebbero prendere le misure necessarie per eliminare o perlomeno limitare il fenomeno della pedofilia negli ambienti religiosi”, ma allora questi ambienti religiosi che sono quanto di più irreligioso possa immaginarsi, perchè non vengono eliminati amen?
@Alessio Di Michele: se non ho capito male, i commenti vanno automaticamente in moderazione se contengono parolacce, non deriva dall’intervento dei moderatori, che caso mai intervengono dopo, credo sia una scelta per evitare problemi per l’eventuale inserimento di bestemmie, visto che girano loschi figuri barbuti vestiti di nero che non hanno di meglio da fare che far chiudere forum dove ci sono presenza di insulti verso le loro patetiche divinità.
@cartman666
posto che non uso mai termini scurrili, men che meno in luogo pubblico qual’è questa pagina, e che la mia nota è esattamente come io l’ho scritta, ovvero, priva di insulti, parolacce e quant’altro si giudichi ordinariamente sconveniente, continuo a non capire
secondo me gli ambienti religiosi svolgono una funzione fondamentale, permettono infatti di selezionare gli uomini di fede autentica.
Perché solo uno che ha una fede sostanziale solida trova la forza di distaccarsi dalla Chiesa, condannarla per le sue colpe, sapendo che sarà da tutti egli stesso condannato per questa sua posizione. Esce dal branco, segue la strada difficile e si espone sapendo che tutti gli volteranno le spalle, ma lo fa perché crede nella giustizia ed è pronto a rischiare di persona per dare un futuro migliore ai suoi figli ed ai figli di quelli che lo condannano.
Ci vogliono fede e coraggio per essere atei o anticlericali, per cui la Chiesa serve per selezionare i veri uomini di fede.