“Avvenire” ancora contro l’ateismo

Si direbbe che il timore stia montando. Sarà che, con un papa come questo, è un po’ difficile nutrire chissà quali aspettative sul futuro. Ma la lotta alla diffusione dell’ateismo sta diventando un chiodo fisso delle gerarchie ecclesiastiche. Oggi, sul quotidiano dei vescovi “Avvenire”, è stato pubblicato un articolo del non notissimo scrittore Giorgio De Simone dal titolo Le ultime spiagge dell’ateismo. L’autore invita a soffermarsi sulla parola “umiltà”. Io mi soffermerei invece sulla parola “guazzabuglio”, perché di questo si tratta. Se la prende con Margherita Hack “che dichiara per la millesima volta che l’aldilà non esiste” (cosa si dovrebbe dire del papa, che avrà ripetuto l’esatto contrario per un numero di volte infinitamente maggiore?); di vecchi scrittori che scrivono dei problemi della vecchiaia; delle parolacce sui libri; della fiction ‘gialla’. E di un paese che non riflette più sul divino. E non a torto, verrebbe da aggiungere: articoli come questo sono una micidiale dimostrazione del declino della cultura cattolica.

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57 commenti

Massi

Salve, è la prima volta che scrivo commenti!La cosa “eccezionale” è che sono anzi forse ormai dovrei dire ero cattolico….
Mi chiedo, l’ateismo si sta diffondendo a causa del “maligno” o forse qualcuno sta iniziando ad usare il proprio cervello?
Spesso si paragona l’ateo a un indemoniato, sinceramente ho conosciuto più atei con una morale irreprensibile rispetto a tanti santoni catto-mafiosi!!
scusate lo sfogo ma penso che sia ora di aprire gli occhi!!

Marco

Ci attaccano perchè hanno paura!! W gli atei!!!!! W I NON CREDENTI!!!

Jean Meslier

Luca!, le ultime parole famose… allora che mi dici di questi quotidiani che non possono fare a meno di occuparsi degli atei?

Una parola, Umiltà, che mi ha sempre fatto pensare e che cerco di richiamare alla mente ogni volta che provo la tentazione di non farlo. Una parola che mi è sempre piaciuta e che non vedo mai citata, menzionata, nemmeno sussurrata da qualcuno dei tanti professori di ateismo che affollano i mass media. Di umiltà ne basterebbe poca. Solo quel tanto che potrebbe far dire a chi non crede: io non ce la faccio a credere, ma lo dico con umiltà perché in realtà vorrei credere e provo rispetto, stima e anche ammirazione per chi crede.

E rieccoci con l’ateo “modello”, quello a cui tutti dovremmo aspirare, quello con il senso di inferiorita’ rispetto ai credenti e che vorrebbe tanto credere, l'”ateo devoto” insomma, quello che non disturba ma e anzi e’ perfettamente integrato nella cultura cattolica, un tipo alla Fallaci, alla Pera o alla Ferrara, per dire.

Massi

A Marco..
Sei stato sempre ateo? Oppure come sei arrivato ad esserlo?
Per me passare da una vita di tipo cattolico a qualcosa che ancora non conosco non è molto facile!

Silesio

Sono proprio patetici. L’umiltà è forse la qualità più inconciliabile con la pretesa di coloro che vanno in giro a proclamare dio di qua e dio di là, martellandolo sul groppone della gente. Il prete è l’arrogante per natura in quanto si fa forte della sua pretesa di manipolare il nome di dio per imporre con la violenza la propria volontà sugli altri. Scriveva Protagora: “Io, circa gli dei, non posso dire né che ci sono né che non ci sono perché le mie conoscenze e neppure la brevità della vita umana mi consentono di dare risposte.” Questa è “vera” umiltà che a dire il vero una cultura non-ancora-cristiana conosceva. Poi sono venuti questi zotici, che con le loro manacce hanno inquinato e impuszzolentito anche la serena maestà degli dei.

Il Filosofo Bottiglione

pensa te, cosa dice questo De Simone:

Di umiltà ne basterebbe poca. Solo quel tanto che potrebbe far dire a chi non crede: io non ce la faccio a credere, ma lo dico con umiltà perché in realtà vorrei credere e provo rispetto, stima e anche ammirazione per chi crede

lui, che si dice un gran devoto dell’umiltà avrebbe dovuto dire, piuttosto: “io non ce la faccio a non credere, ma in realtà lo dico con umiltà perchè in realtà vorrei non credere e provo rispetto, stima e anche ammirazione per chi non crede”

poi:

L’impressione è che la professione di ateismo non abbia contraltari significativi al di fuori di quelli in servizio, per così dire, sui tradizionali canali della stampa cattolica

si dimentica della televisione: TG1, Rai1, canale5, retequattro… ma forse ha ragione, quelli tra un papa e l’altro, un padrepio e una madonna, fanno vedere culi e tette. probabilmente fanno così perchè sono atei.

poi tira fuori la passione per il turpiloquio e il delitto. il primo non vedo cosa centri con l’ateismo, il secondo poi è sempre stato una specialità della chiesa…

Il Filosofo Bottiglione

ah, poi dimenticavo la tipica stampa atea, quella dei settimanali da un milone di copie tirate, quella che fa vedere con chi si accoppia la gente che va in televisione, fa vedere due tette, un billo, un miracolo del papa, la storia di padrepio, una madonna che piange…ateismo estremo.

mascalzone latino

Scrive De Simone
Così, quando vediamo un volto intristito che s’illumina solo davanti al denaro, al successo e al potere, quel volto lo riconosciamo subito. È quello di un Paese indotto, ormai, a non riflettere più nulla di divino e a marcare, in questo, il suo perfetto allineamento con l’Europa.

Ma le radici cristiane dell’occidente? Sono buone solo quando si pretende ?
E se i volti che si illuminano fossero quelli di chi ri-flette sul divino e i tristi di chi si genu-flette ?

Lamb of God

“Così, quando vediamo un volto intristito che s’illumina solo davanti al denaro, al successo e al potere, quel volto lo riconosciamo subito.”

Ruini!

lorenzo a.

Umiltà, si proprio un bel consiglio !

ma prima di dare questi consigli penso sia meglio pensare che un monarca assoluto quale B16 a cui si inchinano milioni di citrulli non può certo dare lezioni di umiltà.

se proprio un cattolico volesse dimostrare umiltà potrebbe sforzarsi di capire le ragioni dell’ateismo con un’analoga foga di quella usata per criticarla. ma sò che questo trascende le capacità di un “credente”.

Alberto Quercetti

Da quale pulpito ci viene l’accorato invito a maggior umiltà! E chissà poi perche, nell’articolo, quell’accostamento alla brama di denaro, al potere al sesso come segni inequivocabili, mi verrebbe da dire stigmate, di ateismo. Ma si rende conto, quel tipo giornalista che scrive su Avvenire, che ha fatto il ritratto del perfetto cattolico reazionario italiota che vota sistematicamente le vanne marchi e i casini di turno?

Francesco

ma un tanto notissimo scrittore (?) non aveva altro da fare che cimentarsi a scrivere una boiata del genere?
Procuratevi i suio scritti : potrebbero servire da emetico in caso di ingestione di sostanze tossiche.

claudio

w gli atei, w l’italia laica e libera dai preti, un nuovo illuminismo stà nascendo e loro ne hanno il timore.

Francesco

mi era venuta la curiosità di chi fosse questo tizio…e…FANTASTICO!!! Guardate a chi da ora spazio il quotidiano Avvenire!! Il notissimo scrittore e…http://www.google.it/search?hl=it&q=giorgio+de+simone&meta= leggetevi che strambo soggetto è questo.
Tra l’altro il soggettone Introvigne dall’alto del suo Cesnur lo ha anche inserito tra le sette.
Porca miseria…sarebbe come se Totò riina scrivesse un panegirico sulla DIA e questi lo pubblicassero….

Daniela

per massi,
posso dirti come è stato il passaggio per me, sono diventata atea a 15-16 anni, per me non è stato un passaggio così brusco, la religione cattolica non mi ha mai insegnato niente, tutto il mio bagaglio etico e morale l’ho costruito oltre che leggendo, imparando, ascoltando soprattutto riflettendo su due parole che per me hanno avuto un significato sempre più chiaro, più andavo avanti, più vivevo. Queste due parole: libertà e diritti, la libertà e il diritto di poter gestire il proprio corpo e la propria vita come meglio si crede, senza che nessuno t’imponga niente, la libertà di poetr scegliere e di poter essere felice.
Questo è per me l’ateismo, è l’affrancamento da miti, superstizioni, ma soprattutto da catene e sopraffazione.
Per quanto riguarda de simone, in lui vedo una smodata presunzione, credo che sia il primo a non capire il concetto di umiltà

Carlo

Non ho mai letto un’accozzaglia di luoghi comuni, falsita’, mezze verita’ e lamentazioni di cosi’ infimo livello. E questo tizio sarebbe uno scrittore? Mah….

nihil

oh, quest’è bella! anche divertente! parafrasando, gli atei sono persone incapaci di credere, quindi colpevoli di una loro mancanza, e non solo, non solo non ce la fanno a credere, ma addirittura vorrebbero, ma non riescono, forse per qualche limitatezza endemica! chi gl’ha passato ‘sta soffiata e che atei conosce lui è una domanda d’obbligo! chi parla di rispetto e di umiltà dovrebbe prima imparare ad averne per gli altri.
davvero comico!
non gl’è venuto in mente che non tutti hanno bisogno di credere? mi sembra un insulto all’intelligenza di chi sceglie l’ateismo, o di chi è ateo per sua stessa natura. il suo discorso presuppone che tutti gli esseri umani nascano con una spontanea propensione verso quel tipo di mentalità, e che chi se ne discosta, lo fa soltanto per una forzatura contronatura. ed ecco di nuovo la loro tanto sbanbierata naturalità. cosa contestabile, la buona parte dei comportamenti che la chiesa cattolica impone ai suoi discepoli, è contro la natura umana, nonchè di quelle di buona parte delle specie animali. ma infatti, l’uomo è per definizione ‘anti-naturale’, noln passa tutto il suo tempo dagli albori, tentando di modificare la natura???
IO, atea, rispetto le singole persone che se lo meritano, non rispetto nessuno per il solo e semplice fatto di appartenere ad una determinata cultura, razza, religione e simili, il rispetto la gente se lo deve guadagnare. e, per concludere, ho sicuramente molta + simpatia verso un ateo come me, ma se ques’ateo è un cretino, io glielo dico, se quest’ateo dice c..ate, glielo dico, se quest’ateo avesse voluto far parte delle SS e compiere genocidi, non lo avrei rispettato di certo. quindi, figuriamoci se posso ripettare una persona per il semplice fatto di credere in chicchessia, o in una cosa qualsiasi.
questo giornalista nn brilla davvero per finezza intellettuale.
infine, perché mai dovrei ammirare chi crede?
e allora, perché chi crede non dovrebbe ammirare me, che non credo? mah, davvero senza parole!
è un discorso sbagliato dal principio alla fine, non ha né capo né coda, e parte da degli assunti assolutamente arbitrarii. mah, davvero troppo palesemente stupido perché l’autore stesso ci creda.

Alessandro Bruzzone

All’Avvenire scrivono per luoghi comuni.

Purtroppo per loro, per luoghi comuni ragionano anche.

Skadivargr

Banalità su banalità, parole messe insieme a forza, un articolo patetico e ricco di luoghi comuni, e poi non capisco perchè secondo questo tale uno che non crede dovrebbe dire che vorrebbe credere, secondo lui sarebbe umiltà, secondo me sarebbe incoerenza.

marco musy

Se questo De Simone davvero rappresenta il livello intellettuale del credente….

Un benvenuto a “Massi”.
La religione e’ un’illusione inculcata fin da quando si e’ bambini. Questo e’ il motivo per cui e’ difficile liberarsene. Ed e’ anche il motivo per cui la Chiesa ci tiene tanto a indottrinare i bambini.

watchdogs

se affermo che non credo e che ritengo i credenti malati di mente, sono presuntuoso? 🙂

Il Conte di Saint Germain

Mai letto un discorso più umile, ah quasi quasi mi converto!

Nifft

Certi articoli dall’Avvenire ti mettono di buon umore.

Se è vero che c’è una concentrazione insolita di articoli contro l’ateismo, mi sembra una buona notizia, anche se è semplice paranoia da parte loro.

Asatan

Sbaglio o Totò Riina era regolarmente battezato, cresimato, sposato in chiesa e andava a messa?

ren

Si, è una buona notizia. Iniziano ad accusare il colpo. Sempre meno gente in chiesa, sempre più gente che pensa col proprio cervello anzichè seguire alla cieca i loro dogmi medioevali.

mariarosaria

Parlare male di Margherita Hack è una bestemmia.
Certo è difficile parlare di laicità in un paese bigotto come il nostro. Dirsi poi ateo o agnostico non parliamone! Sei più di una peste. Come liberarci da catene di millenaria schiavitù? Come essere liberi e rispettosi verso se stessi e gli altri con tutta l’arroganza di religioni imposte? Difficile! Il cielo lo vedo solo negli scritti e nel sapere di scienziati e ricercatori come Margherita!

Flavia

Farei presente al signor De Simone (e a molti altri!) che anche papa Wojtyla “mise in dubbio” l’aldilà, non solo la signora Hack. Giovanni Paolo II dichiarò (ed è documentato) che l’aldilà non è un luogo vero e proprio ma uno stadio della mente.
E si sa, quanti stadi può avere una mente esaltata dalla fede e dai “daimon” interiori…

tadeus

Solo Avvenire pubblica simili orrori, di doppiezza, d’inganno Giorgio tu mandi in rovina il giornnale cattolico, quale tuo segreto? sei un opportunista? dimme.

fandango

Mi fa sorridere la “soluzione” che l’autore dell’articolo intravvede per arginare l’ateismo montante: gli scrittori cristiani dovrebbero scrivere qualcosa.

Ecco, per l’autore l’ateismo ha un solo contraltare: la religione cristiana (e cattolica). E gli indù? I musulmani? I Testimoni di Geova, gli ebrei e chi più ne ha più ne metta? Sono meno pericolosi di un ateo che si fa i fatti propri?

Sì, per la chiesa sì: l’ateo è la negazione della religione. Tutti gli altri sono asserviti ad una qualche divinità e quindi, bene o male “colleghi”. L’ateo no. E’ il vero terrorista (tanto va di moda oggi dare del terrorista a chi non si conforma subito subito …).

JameSnake

Questi articoli senza senso e ridicoli non possono che essere una benedizione 😛 per noi, come se in un processo il nostro avversario si mettesse a offenderci senza alcuna base e argomentazione. Mi pare che Nietzsche dicesse che non c’è miglior modo per danneggiare una causa che difenderla con cattivi argomenti…

Massi

A “Daniela” e “Marco Musy”,
grazie ragazzi… lascio la mia mail se volete contattarmi e per approfondire l’argomento….
Ogni giorno che passa mi resta più facile parlare di questi argomenti con persone atee e/o agnostiche piuttosto che con persone religiose (in particolare cattoliche)… Per loro la verità è unica e non va discussa….

Massi

Scusate se ho usato questo spazio per “farmi vedere”… Ma mi sembrava l’unico spazio libero in cui posso veramente aprirmi e parlare liberamente!!

Simone

A Massi:
anch’io non sono sempre stato ateo. Ho militato 9 anni in una associazione cattolica, poi i dubbi, dovuti anche al fatto che certi “colleghi” cattolici non accettavano di intavolare nessuna discussione sulle “verità”, da lì ho iniziato un’analisi della bibbia e della storia della chiesa in maniera più oggettiva, meno indottrinata. Ti capisco, non è facile, perchè sono cose che ci sono state inculcate fin da bambini, ma sono giunto alla conclusione che non è molto diverso da babbo natale e dalla befana. Solo che se non credi più a babbo natale nessuno ti attacca, se invece esci dalla chiesa è diverso, ti criminalizzano, questo perchè è un potere politico-economico che contribuisci a far vacillare.
Prima, passavo più tempo a ragionare su vita, morte, speranza dell’aldilà, timore di peccare, adesso semplicemente vivo e vivo LIBERO ed il limite della mia libertà è solo dove comincia quella degli altri.
Ciao Massi, vivi la tua nuova libertà, respirala!

Silent Bob

Strepitano, piagnucolano, si arrampicano sugli specchi puntando il dito contro gli atei brutti e cattivi, senza argomentare o con motivazioni patetiche.
Buon segno: vuol dire che sono alla frutta, si sentono minacciati, stanno raschiando il fondo del barile. Credo che ormai anche l’opinione pubblica stia cominciando a diventare consapevole dell’importanza del pensiero ateo.

Quanto all’articolo, be’, penso che i voli pindarici per attribuire all’ateismo il successo di fiction poliziesche e della cronaca nera nei telegiornali (avete trovato il punto in cui stabilisce il nesso tra le due cose? Io no…) si commentino da soli.

Neoalfa

Hmmm…. Fatemi capire.
Io, ateo, credo che la mia esistenza sia frutto del caso e di essere parte di questo universo al pari di qualsiasi altra creatura esistente, e che alla mia morte nulla resterà di me.
Loro credono di essere figli prediletti di un invisibile e onnipotente creatore, che l’universo è costruito intorno a loro e per loro, di poter disporre di tutta la vita attorno a loro a piacimento, portatori dell’unica verità e con il dovere di farla comprendere a tutti gli altri poveri ignoranti, imponendo la loro morale distorta a tutte le creature pensanti e non.

E poi sarei io quello presuntuoso.
Mah!

GIAN LUIGI SOLDI

Faccio parte di quella scuola di pensiero per cui il debellare il cancro teocratico non sta nel fatto di evidenziare i loro errori ( che secondo la loro folle arroganza addirittura non esistono), ma nel rifiuto da parte del popolo nel dar loro credito.

Insisto per l’ennesima volta: generiamo un Uomo Nuovo che non passi più per le forche caudine di questi pazzi che scorazzano su tutto il globo proclamandosi perfezione assoluta.

Quei lerci individu devono restituire quasi venti secoli di dignità al pensiero umano, hanno mutilato le potenzialità di miliardi di esserei viventi appartenenti alla specie cosiddetta umana, che poi è una specie assolutamente imperfetta dal momento che accredita – scusate se insisto – doti o capacità a persone che doti e capacità hanno esattamente solo quelle delle sanguisughe.

Ci vorranno millenni, la specie umana chissà se riuscirà a sopravvivere nel frattempo, ma la vitoria della Ragione è l’unica certezza fisica che già oggi abbiamo.

Un consiglio ai figli dei figli dei nostri figli: cacciate nel fangociò che vorrà rialzare la testa ed uccidere la vostra semplice dignità di esseri pensanti ed autonomi.

Solo il rispetto, solo il rispetto potrà realmente unire gli esseri umani: o meglio, solo quando questo avranno raggiunto, potranno definirsi ciò che oggi assolutamente ingiustificatamente si ritengono.

Intanto ignoriamoli !!! Per loro è già un castigo………..

Umberto

Io sono con Wittghestein. Se leggete il suo “Trattato logico filosofico” capirete che sulla via della razionalità non è nè il credente nè l’ateo, ma l’agnostico.

Wittghestein è ritenuto è il pilastro portante del circolo di vienna! dovreste anche voi valutare con enorme attenzione le sue parole.

Non ha senso scommettere se dio esiste o meno. Ha senso invece occuparsi di cose più utili E A NOI POSSIBILI.

al

Oggi è il XX Settembre
quindi si rinnovi l’ evento e si agisca subito, con decisione e con ogni mezzo.

Marco

@ Massi
Non sono sempre stato ateo, da piccolo facevo anche il chirichetto!! 🙂 Poi è stato un “percorso” un pò lungo, ho sempre di più perso la fede e ora mi considero un NON credente al 100% o ateo che dir si voglia.

ciceracchio 2la vendetta

W L’ATEISMO LIBERO DAI DOGMI PAPALI E DALLE INUTILI RELIGIONI
CI ATTACCANO ??? CHI SE NE FREGA MEGLIO MA SI SCORDINO DEI ROGHI
NOI NON CI FAREMO PIU’ ARDERE, DA CODESTI IPOCRITI,,,,,
INVECE DI ATTACCARE GLI ATEI SI OCCUPINO DEGLI SCANDALI
CHE HANNO ACCESO UN PO’ DAPPERTUTTO .

Massi

Grazie per tutti i vostri interventi che mi avete scritto!!
Sinceramente, più che ateo mi considero agnostico. La vera umiltà, secondo me, è quella di fermarsi, di arrestare il proprio giudizio su ciò che ancora non conosciamo oppure che non potremmo mai conoscere!!

IoMe

A che PRO tutta questa discussione? Ad autoconvincersi di essere nel giusto?? Ognuno fa le SCELTE che ritiene più giuste! Ognuno è responsabile delle scelte che compie in prima persona. Non è l’apparenza che conta veramente! Io ho le mie convinzioni e le difendo avendo comunque rispetto per le idee altrui, non esiste una parte che ha ragione e una che ha torto, esistono persone diverse che credono in cose diverse per motivi diversi. E’ un’ illusione credere di poter dimostrare di avere RAGIONE perchè non si può affermare che chi la pensa diversamente da noi ha TORTO…mah…

Antonio

@ Massi

>Sei stato sempre ateo? Oppure come sei arrivato ad esserlo?

Anche se la domanda non era rivolta a me ti rispondo sulla mia esperienza:

In effetti sì, lo sono stato sin dalla nascita 🙂 ma ho ricevuto un’educazione cattolica (suore comprese).

Ricordo ancora, stampata nella memoria, la sera che mia madre mi “insegnò”
che prima di addormentarsi bisognava dire le preghiere e fare il segno della croce.

Nella mia mente di bambino piccolo piccolo non riuscii ad elaborare una strategia difensiva ma ricordo come fosse adesso il senso di disagio che quella situazione mi provocò e un’innato senso di rifiuto a quella che ritenevo fosse una cosa insensata.

Gano

Massi,
se non l’hai gia’ fatto, leggiti “l’Illusione di Dio”, di R. Dawkins, appena uscito in lingua italiana, e anche linkato sulla pagina principale dell’UAAR.
Include molti contenuti interessanti sul perche’ la religione attecchisce nella testa delle persone.

maxalber

A chi sostiene con forza l’agnosticismo consiglio di leggere l’ultimo Dawkins.
Poi ne riparliamo…

GIANNI

@Gian Luigi Soldi

“lerci individui” e “pazzi che scorazzano per il mondo” ecc ………se sei battezzato dovresti vergognarti di quello che hai scritto…se non lo sei … beh allora capisco.

Massi

A Gano E Antonio,
grazie ancora per il vostro interesse… Il libro “L’illusione di Dio” l’ho trovato settimana scorsa in libreria, non l’ho comprato perchè andavo di fretta ma ho già letto la recensione e spero di leggerlo prima possibile…

Andrea

Spedita ai principali quotidiani:

Caro direttore,
quanto male sono considerati gli atei? Molto, fra molti cattolici, per il fatto che vengono descritti come non sono. In parte è anche colpa loro, che non si difendono bene e che – quando lo fanno – puntano ora su laicità, ora su etica, ora su scienza, invece di parlare di umanesimo secolare, come avviene da anni altrove nel mondo. Ma è anche vero che di spazio i media nazionali gliene concedono davvero poco.
Grava allora sulle loro teste non tanto l’inferno, in cui ovviamente non credono, ma una critica costante e sprezzante da parte della gerarchia cattolica. E dispiace dirlo, perché mi aspetterei che – se critica dev’essere – colpisse l’ateismo per quello che è, non per quello che si vorrebbe che fosse.
Ne è un esempio l’editoriale di Avvenire del 19 scorso (‘Le ultime spiagge dell’ateismo’), nel quale si passa l’idea che essere atei sia una semplice moda, e il mestiere di chi – chiuso in ‘magnifici palazzi’ – non fa scienza o cultura, ma battente professione di ateismo. Naturalmente, mentre questi ‘affollano i media’ senza mostrare alcuna ‘stima e ammirazione’ a priori per la Chiesa, il Paese là fuori ‘s’illumina solo davanti al denaro, al successo e al potere’, ateo lui come il resto d’Europa. Per contro, gli scrittori cristiani superstiti sono pochi e tacciono, resiste un pugno di giornali cattolici.
Tutto questo è falso, è esattamente il contrario e che lo sia è sotto gli occhi di tutti.
Probabilmente non proprio davanti a quelli di chi legge solo Avvenire, ma questo per i gravi limiti delle sue analisi e l’uso ripetuto di un modello semplice di ragione basato sul bianco e nero (buoni-cattivi, vizio-virtù, caos-dogma), anziché sulle naturali sfumature nel mezzo.
E dunque, invece di difendere l’ateismo, di cui non si è parlato, mi ritrovo ad attaccare i difetti di una comunicazione in cui persino la laicità – tutela di credenti e non credenti – si trasforma in un dogma contro la Chiesa.
Sarà forse per lo sgradevole senso di impotenza davanti al sopravanzare di una cultura atea che si risveglia, ma ritenersi al di sopra di una sensata critica, liquidare una scelta di vita e porre la propria al di sopra per diritto divino non mi pare proprio un bell’esempio di quella ‘umiltà’ che si reclama, e non si vuole vedere nell’umanesimo ateo.

ciceracchio 2la vendetta

@ gianni:; tranquillo molti sono sbattezzati altri si sbattezzeranno
e fuggiranno da un religione despota e inutile , oltre che falsa e inventata ..
tranqullo tempo al tempo…..

Tersitejr

Ateo significa anche libero da qualsiasi ideologia,ricordatevi che potere e religione sono andati d’accordo per millenni,quindi noi ci lasciamo abbindolare dalle tradizioni e dai valori che sono stati inculcati con la violenza,per noi e’ gratuito rispettarli perche’ non abbiamo vissuto quei periodi,quelli come questi sono periodi bui,con la paura dell’aldila’ ci fanno vivere male nel presente.Ricordatevi che anche il lupo o il maiale erano sinonimo di cattiveria e malvagita’ eppure ora si scopre che hanno una loro valenza nell’evoluzione.Ma non dimentichiamoci di non sostituire la religione con l’adorazionedi un leader.
La strada verso la liberta’ e’ ancora senza meta.

Arcibaldo

L'”avvenire” per missione istituzionale non può non andare contro l’ateismo.

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