Bologna: nuova moschea rinviata ad ottobre

Per ora è tutto rimandato e Calderoli può lasciare a casa il maiale. Per la realizzazione di una nuova moschea a Bologna si riparte da zero. La giunta di Sergio Cofferati, infatti, questa mattina ha approvato una nuova delibera che annulla quella precedente e indica una nuova collocazione per il luogo di culto islamico: nell’area Caab del quartiere San Donato, su un terreno di 400mila mq.
Da oggi il Comune, dopo oltre sei mesi di discussioni e dibattiti, avvia un nuovo percorso partecipato che parte con le proposte della comunità islamica (che dovranno arrivare in municipio entro il 18 ottobre) e prosegue con la raccolta di contributi di associazioni, gruppi e singoli cittadini. Entro il 30 ottobre la giunta, dopo un esame delle proposte, varerà una nuova deliberà che passerà poi al vaglio del Consiglio comunale. «Con la nuova delibera – spiega Virginio Merola, assessore all’Urbanistica – ribadiamo da un lato la necessità e la volontà di costruire un nuovo luogo di culto islamico, che è un diritto che va garantito […] Dall’altra parte il Comune dà indicazione precisa di collocazione nel quartiere San Donato, nell’area Caab». Nelle prossime settimane verrà avviato il percorso partecipativo al quale potranno partecipare il Comitato dei residenti, i rappresentanti del Centro islamico, le associazioni e le categorie economiche. «Si dovranno discutere – continua Merola – le dimensioni del nuovo edificio e la sua esatta collocazione. La comunità islamica – aggiunge l’assessore – dovrà presentare un progetto di massima, con gli usi e le attività del nuovo centro entro il 18 ottobre. Poi raccoglieremo le proposte e le porteremo in giunta. Entro il 30 ottobre la giunta delibererà la nuova proposta che passerà poi in Consiglio comunale».

Fonte: Corriere 

Archiviato in: Generale

5 commenti

nrc

Come fanno questi musulmani a credere che gli sarà concesso di costruire una moschea?
É ormai chiaro a tutti che in Italia vige una teocrazia cattolica!
Signori musulmani, rendetevene conto e mettetevi l’animo in pace, almeno così la smetteranno di rompere con queste […] del “perdiamo la nostra identità culturale e creiamo un precedente per invaderci!”
(o no?)

Claudio

A parte il fatto che a Blogna esistono altre 3 moschee (e quindi la libertà di culto mi pare garantita) il problema non è tanto la costruzione di una nuova moschea, ma il fatto che il terreno sul quale questa nuova mega-moschea dovrà essere costruita è stato di fatto quasi regalato dal comune agli islamici tramite una permuta di terreni mooolto discutibile, tanto per dirne una, il terreno acquistato dagli islamici nel 2000 a 90 mila euro (che sarà ceduto al comune in cambio di un’altro terreno ben più grande) è stato ora valutato sempre dal comune 1,3 milioni di euro….
qui se ne parla: http://bologna.repubblica.it/dettaglio/articolo/1366620

lacrime e sangue

Non ci sono differenze tra islam e cristianesimo: il nocciolo di entrambe è il controllo della mente e del corpo delle unità viventi da sfruttare – non esistono individui, ma solo comunità simili a greggi o alveari che ruotano attorno al dio.
Quindi, non si tratta di permettere o meno la costruzione degli edifici di culto, ma di disarmare tutte le religioni, togliendo loro per prima cosa la forza del pulpito: stipati come sardine in una chiesa-moschea-sinagoga-piazza etc. non si è più individui ma massa unitaria, decerebrata e incapace di analizzare razionalmente quanto viene detto. E’ il fascino della suggestione di sentirsi parte di una comunità, in perfetta sintonia con gli altri – un corpo solo, una sola mente – che porta all’indottrinamento e all’odio sociale verso chi non si conforma. Naturalmente questa massa facilmente manovrabile è il sogno di ogni politico.

Roberto Grendene

Non ci si puo’ che incartare in situazioni del genere se si ammette il finanziamento delle confessioni religiose.
Se ogni anno il comune di Bologna regala circa 700.000 euro a Curia Arcivescovile e circa 100.000 euro ad altre confessioni minori (t. di geova, evangelici, metodisti, ebraici, avventisti…)
(vedi
http://uaarbologna.altervista.org/files/ous_bo_2004.pdf
http://uaarbologna.altervista.org/files/ous_bo_2003.pdf
http://uaarbologna.altervista.org/files/ous_bo_2002.pdf
http://uaarbologna.altervista.org/files/ous_bo_2001.pdf
http://uaarbologna.altervista.org/files/ous_bo_2000.pdf
)
come meravigliarsi se oggi regala qualche centinaio di migliaia di euro alla comunita’ della confessione islamica?
E come negare domani finanziamenti a Scientology, ai Raeliani, e pure ai fedeli del Flying Spaghetti Monster????
La soluzione e’ semplice: niente finanziamenti alle confessioni religiose,
niente privilegi che disciminino i cittadini in base alle scelte religiose.

Mentre e’ ammmissibile naturalmente che vi siano finanziamenti pubblici per attivita’ socio assistenziali gestite da associazioni religiose (da valutarsi al pari di associazioni laiche). Quello che fa indignare e’ che lo stato finanzi le religioni in quanto tali.

Roberto Grendene
Circolo UAAR di Bologna

Commenti chiusi.