Mi scusi, mi darebbe due etti e mezzo di…

…manzo, maiale, cioccolata, orologi a cucù e attrezzatura da campeggio. No, di Chiesa nulla, nemmeno se è a sconto: mi resta indigesta…

Netto il richiamo all´ordine per i politici cattolici: «In nessun ambito, neppure in politica – ha dichiarato il presidente della Cei mons. Angelo Bagnasco – si possono tralasciare, per opportunismo o convenzione o altri motivi, le esigenze etiche intrinseche alla fede». Nessuno spazio, ha soggiunto, a compromessi dottrinali o morali.
Immediata la replica del socialista Roberto Villetti: i laici devono farsi sentire per ribadire la distinzione tra principi religiosi e leggi dello Stato. Mentre l´ulivista Franco Grillini respinge l´idea che l´unica verità accettabile sia quella della Chiesa romano-cattolica.
Nel centrodestra le adesioni alla relazione sono plebiscitarie. Da Andrea Ronchi di An a Isabella Bertolini di Forza Italia. Iperbolico Rocco Buttiglione dell´Udc: «Solo la Chiesa ha il coraggio e l´autorevolezza per invitare gli italiani ad amare l´Italia».

(tratto da un articolo di Marco Politi pubblicato su Repubblica di martedì 18 settembre 2007, a pagina 11)

Certamente, Buttiglione. Infatti in India, ad esempio, si ha il coraggio e l´autorevolezza per invitare gli indiani ad amare le vacche.
E in Svizzera, il coraggio e l´autorevolezza per invitare gli svizzeri a non abusare con la cioccolata e a non disturbare i vicini di casa con un eccesso di cucù degli orologi.
In Norvegia, addirittura, hanno avuto il coraggio e l´autorevolezza per invitare i norvegesi a votare una legge sulla libertà di campeggio.
E in Padania il coraggio e l’autorevolezza si sono spinti ancora più avanti: il maiale day e i riti magici con l’acqua del Po, lo sciopero fiscale in terra straniera (l’Italia) e la proposta di legge sulla libertà di sparare a chi ti entra in giardino.

Tutto vero, tutto giusto. Aggiungo solo una postilla: solo in Italia si ha il coraggio e la sfrontatezza per invitare gli italiani ad amare la Chiesa.

Allora, personalmente, preferisco aderire all’India: meglio amare una magra vacca che dona preziose risorse, come latte e bistecche, piuttosto che una grassa che le risorse invece le risucchia (8×1000, Ici non pagato, finanziamenti alla scuola privata, ecc).

Oppure amare il maiale. Non quello di Calderoli, che si vorrebbe portare a spasso a far bisognini sulle religioni degli altri, ma quello del mio macellaio sotto casa: quello che non si butta via nulla, insomma. Mentre della Chiesa, ormai, sarebbe meglio buttare via tutto.

Fonte: Alteredo 

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shock

Netto il richiamo all´ordine per i politici cattolici: «In nessun ambito, neppure in politica – ha dichiarato il presidente della Cei mons. Angelo Bagnasco – si possono tralasciare, per opportunismo o convenzione o altri motivi, le esigenze etiche intrinseche alla fede». Nessuno spazio, ha soggiunto, a compromessi dottrinali o morali.

In soldoni
il VAT(er) comanda: “salta”
il parlamento italiano risponde: “quanto alto”?

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