Eccola la sorgente delle staminali che si cercava da 10 anni, da quando furono scoperte queste cellule nascoste nel corpo dell’adulto che rigenerano gli organi. La fonte è inesauribile, di facile accesso – basta una biopsia di pochi secondi – e regala cellule ognuna capace di ricreare tutte la parti del corpo.
La scoperta evoca lo spettro della clonazione – riacceso di recente con gli embrioni chimera britannici – ma, di fatto, lo seppellisce definitivamente. A queste staminali appena scoperte nell’adulto infatti, manca solo la capacità di generare la placenta e quant’altro gli servirebbe per impiantarsi nell’utero, e nascere. Ma proprio perché sono capaci di fare tutti i tessuti del corpo queste cellule rendono ora inutile la “clonazione terapeutica”, la controversa strada imboccata anche dalla Gran Bretagna per arrivare alla “fabbrica degli organi”.
Non sarà quindi necessario creare un embrione-clone del malato inserendo il nucleo di una sua cellula in un ovocita e facendo sviluppare l’embrione sino alla formazione di questo tipo di staminali, prenderle e buttare il resto. Da ora si potranno prelevare direttamente dove sono state appena scoperte: nel testicolo.
La scoperta, pubblicata oggi su “Nature”, è firmata da 16 ricercatori sparsi tra Sloan-Kettering Cancer Institute, Cornell University e Regeneron Institute, tutti a New York. Tra di essi, Pier Paolo Pandolfi, direttore del laboratorio di ricerca dello Sloan, da pochi giorni reclutato da Harvard, la prima università del mondo, e da Ilaria Falciatori, giovane ricercatrice che aveva iniziato questo tipo di ricerche all’Istologia de la Sapienza di Roma. […]
“Coltivando gli spermatogoni, finalmente in gran quantità, abbiamo visto, con nostra grande sorpresa”, dice Pandolfi, “che oltre agli spermatozoi fanno anche cellule cardiache, capaci di contrarsi, arterie, cellule nervose e così via, sino a ricreare tutti i tessuti del corpo. E senza manipolare il loro Dna”.
Prima di passare alla sperimentazione umana bisogna ancora lavorare con i topi per capire il numero minimo di spermatogoni da prendere per generare gli organi, i dosaggi esatti delle sostanze naturali che li inducono a fare un tipo di cellula piuttosto che un altro e, infine, capire se anche nelle ovaie vi sono staminali così potenti. “Obbiettivi su cui non ha senso impegnare dei laboratori universitari”, conclude Pandolfi, “ma una company creata ad hoc, che, partendo dalla scoperta metta punto un metodo standard affidabile di produzione di “pezzi di ricambio” da mettere poi a disposizione degli ospedali. Ci stiamo pensando”. […]
La sorgente delle staminali nell’uomo, cellule potenti come quelle embrionali
9 commenti
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Sbaglio o risolve il prblema solo per gli uomini? In caso di impianto su una donna non darebbero problemi di compatibilità?
credo che le cellule siano “individuali”, ovvero non possono essere trapiantate. e infatti dicono di voler intraprendere una strada analoga con le ovaie.
la notizia sembra buona se non puzzasse tutta questa sua esaltazione come “tomba della clonazione terapeutica”.
veramente inquietante anche la deriva privatistica che vogliono subito far prendere a questa promettente scoperta, che è nata nelle università americane, ma dovrebbe – non si capisce perché – essere sfruttata da una (quindi in assenza di conccorrenza) compagnia commerciale. bah!
@ HCE
Harvard è un’università privata…
.. vuol dire che tutto l’essere umano deriva… dal lì?
(Lo sospettavo)
vediamo quela delle due sperimentazioni sarà più efficace, certo non sarebbe saggio adesso abbondonare nessuna strasa, la ricerca ha ancora tanta strada
Questa sì che è una idea con le palle ! P)
Le signore possono lamentarsi direttamente con il Padre eterno per una leggera svista nel disegno intelligente… 😆
Non dimentichiamo che stiamo parlando di disegno intelligente quindi potrebbe essere una delle cause mancante(anello) della evoluzione femenina.
La scienza, o meglio il modo con cui l’uomo cerca di scoprire come funziona la natura, segue strategie molto semplici e banali: se c’è un ostacolo insuperabile lo si prova ad aggirare!
Dei tanti rametti del cespuglio della ricerca che si sono prodotti in questo modo si è ora trovato quello “migliore”. Come nel caso dell’evoluzione, si può prevedere che questo si affermerà a scapito degli altri che o spariranno o saranno limitati a studi specifici.
Il problema etico legato alla ricerca sulle cellule staminali è stato in gran parte un problema etico al quadrato: era considerato eticamente sbaglito/pericoloso studiare le uniche cellule staminali considerate “efficaci” (quelle embrionali), per cui ci si è arrabattati a costruire “cose” che permettessero ugualmente di proseguire gli studi senza incappare nell’etica. Spesso però, come diceva la mia mamma, la pezza è peggiore del buco ed abbiamo visto, appunto, i problemi etici al quadrato (le chimere e così via….).
Ora che, con la scoperta di una sergente di cellule staminali in un adulto, alcuni problemi etici dovrebbero essere risolti i polemici continueranno a polemizzare e a paventare minacce e possibili calamità! … in particolare lo faranno coloro che temono che la scienza dia all’uomo le risposte che loro per millenni hanno solo promesso
Anche il commento delle 7.59 è fermo lì!
E’ impossibile comunicare così!!