Il cuore si ammala in coppia

Esiste un stretta relazione all’interno della coppia sul rischio di ammalarsi o no di malattie cardiovascolari, è quanto emerge da uno studio dei Laboratori di Ricerca dell Università Cattolica di Campobasso
Così la prevenzione deve riguardare tutta la famiglia, non il singolo individuo. In altri termini, la saggezza popolare ci ha sempre detto che moglie e marito finiscono per assomigliarsi molto, ma lo fanno a tal punto che anche il rischio cardiovascolare di ciascuno dipende in una certa misura da quello del compagno. Ed allora per prevenire le malattie cardiache è sempre necessario che marito e moglie seguano assieme sane abitudini di vita.
Lo studio è stato condotto dall Università Cattolica di Campobasso in collaborazione con altri sei centri di ricerca europei, partecipanti al progetto europeo IMMIDIET , che dal 2001 al 2003 ha esaminato 802 coppie (1604 persone) di diversa nazionalità (Italiani, Belgi ed Inglesi) analizzando i loro parametri clinici e le loro abitudini alimentari. Da questi dati stanno ora emergendo nuove prospettive nell ambito della prevenzione delle malattie cardiovascolari. Una di queste è oggetto della ricerca appena pubblicata.
«Ciò che abbiamo osservato dice Augusto Di Castelnuovo, principale autore del lavoro scientifico è una notevole correlazione tra i due componenti di una coppia nel rischio di ammalarsi di patologie cardiovascolari. Marito e moglie, anche se avevano abitudini diverse prima di vivere assieme, dopo il matrimonio cominciano ad avere stili di vita simili. L’alimentazione, come è logico, ma anche l abitudine a fare attività fisica. Spesso il vizio del fumo, e poi tante altre piccole cose che, nel complesso, formano il quadro di una vita più o meno sana».
«Spesso commenta Giovanni de Gaetano, direttore dei Laboratori di Ricerca dell Università Cattolica di Campobasso – una persona portatrice di un fattore di rischio come pressione alta, ipercolesterolemia, tendenza al diabete e così via, viene generalmente seguita dal proprio medico come un singolo individuo. Ma questa ricerca, come le altre che l’hanno preceduta, ci spinge a considerare la famiglia come il vero nucleo sul quale intervenire».

Fonte: laStampa 

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4 commenti

Kaworu

non la vedo come scoperta eclatante…

di solito anche i bambini obesi hanno mamme e papà fortemente sovrappeso.

o almeno, l’osservazione semplice mi ha portata a vedere questo.

Sandra

anch’io la confermo, però è sempre meglio avere le prove, a volte l’occhio inganna

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