«Matrimonio a tempo: 7 anni e via»

La crisi del settimo anno scolpita nelle tavole della legge. In teoria, una proposta formale da parte di una candidata alla presidenza di uno dei maggiori partiti cattolici d’Europa, la bavarese Csu. Introdurre il matrimonio a scadenza, come il latte, o a tempo, come una bomba, propone Gabriele Pauli, consigliera regionale del partito che governa la Baviera dalla fine della II guerra mondiale. In pratica, una proposta che è stata rigettata con sdegno dal suo partito e, come inutile, dagli esperti. Ma che ha creato curiosità: i tedeschi ne discutono. Frau Pauli — 50 anni, due divorzi alle spalle — sostiene che l’approccio con cui si tira a campare in fatto di matrimonio «è sbagliato»: l’unica ragione per cui molte coppie stanno unite è che così si sentono più sicure, non devono affrontare lo stress di una separazione né sostenere i costi di un divorzio. Ma vivono male. La sua idea, dunque, è quella di fare durare l’unione tra due cuori non fino a che morte li separi ma per un numero prestabilito di anni.
CRISI DEL SETTIMO ANNO – Dal momento che l’affaticamento maggiore di una coppia pare arrivi dopo 7 anni (in Germania come in Italia), ecco la soluzione: al settimo anniversario, il matrimonio scade per legge; se i due vogliono rinnovarlo, liberi di farlo, altrimenti è automaticamente dissolto, senza costi e chiacchiere. La proposta Pauli si può prendere in due modi, uno serio che guarda al merito, e uno che la ridicolizza, come è per lo più successo nella Germania ufficiale: in ambedue i casi, la proposta ha fondamenti deboli. «Francamente, è poco comprensibile, se le vogliamo dare credibilità — sostiene Chiara Saraceno, sociologa italiana in questo periodo distaccata come professoressa al Wissenschaftszentrum Berlin für Sozialforschung —. Innanzitutto, esiste il divorzio, che è già una forma di matrimonio a tempo: avere una scadenza non sarebbe meno traumatico. In secondo luogo, in Germania, a differenza che in Italia, esistono anche forme di unione civile che introducono già un istituto intermedio tra il pacchetto completo del matrimonio e il nulla. A meno che non si tratti di un ritorno a Bertrand Russell, che la sapeva lunga in fatto di divorzi, il quale all’inizio del Novecento sostenne l’obbligatorietà della convivenza prima del matrimonio. Ma, anche in questo caso, non vedo la necessità dell’unione a termine: in Germania, il numero dei matrimoni non preceduti da una convivenza è già una minoranza ».
PARTITO CATTOLICO – In Baviera, però, alla proposta di Frau Pauli non hanno dedicato particolari analisi. Il fatto è che la signora è da qualche tempo una beniamina delle cronache per presenza e stile politico. Bella, capelli rosso fuoco, sexy, motociclista, provocante al punto di avere posato per una rivista in guanti di latex… e tuttavia esponente del partito cattolico nella terra di Papa Ratzinger. Gabri la Rossa, a suo modo, è ormai un’icona della politica tedesca e ha deciso di fare la guerra al maschilismo della Csu — il partito-sorella, in Baviera, della Cdu di Angela Merkel. Nei mesi scorsi ha ottenuto la sua maggiore vittoria: ha costretto l’attuale gran capo della Csu, Edmond Stoiber, ad anticipare il suo ritiro dalla guida del partito e dello Stato. In una campagna senza sosta, Frau Pauli ha sostenuto che Stoiber avrebbe cercato informazioni riservate sui suoi amanti e sulle sue abitudini alcoliche, allo scopo di attaccare la sua reputazione. E ora che Stoiber, grande figura democristiana, ha deciso di dimettersi da ogni carica al congresso di fine settembre, Gabri la Rossa si è candidata a sostituirlo. Presentando il suo programma, ha lanciato l’idea del matrimonio a tempo. La proposta è stata per lo più considerata una sciocchezza. Stoiber ha detto che «si tratta di un assoluto nonsenso che si commenta da sé» e che la signora dovrebbe andarsene dalla Csu. Il giornale Welt ha ricordato che l’idea è vecchia, copiata da un comico radiofonico. Il capo della Csu al parlamento di Berlino, Peter Ramsauer, ha confessato che gli fa l’effetto dello «sporco sotto le unghie». Gabri la Rossa, insomma, ha poche speranze di guidare la Csu. Ne ha di più il ministro Horst Seehofer — 58 anni, sposato di lungo corso, tre figli, cattolico osservante — che di recente ha dovuto fare sapere al mondo di avere una relazione fuori dal matrimonio dalla quale è nato un figlio. È la Baviera, bellezza.

Articolo di Danilo Taino pubblicato sul Corriere della Sera

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18 commenti

Enrico

A quando l’intriduzione del ripudio via Sms ?
E poi se tutto deve essere concesso allora introduciamo anche la poligamia

Il Conte di Saint Germain

Secondo me non era un’idea così malvagia, magari si può dare alla gente la scelta tra il matrimonio a tempo o quello classico, con tutti i drammi e spese che i divorzi portano sarebbe una bel risparmio di tempo.

nas

la setta dei Damanhur (in Piemonte) lo utilizza da sempre. Credo che il periodo sia inferiore ai sette anni.

simone

Il matrimonio a tempo è largamente in uso nei paesi islamici: addirittura si può essere sposati anche solo per poche ore, difatti in Iran è lo stratagemma che adottano le prostitute per non andare contro la legge che vieta la prostituzione.
Il rischio dei matrimoni a tempo determinato è che si presti poi a giochetti patrimoniali.
A “tempo determinato”..uhm..sa un pò di lavoro interinale.. ve lo immaginate un matrimonio interinale?

Luca

Vale la pena rispondere alla provocazione di Enrico?

Il matrimonio a tempo ESISTE GIA’. C’è il divorzio. Leggiamo i dati. Se vuoi l’abolizione del divorzio dillo (e prenditi le eventuali pernacchie) ma non barare. Il matrimonio non è indissolubile. Non lo è più qui da noi, per fortuna aggiungo.

Il ripudio? La poligamia? La violenza è nel legame che COSTRINGE LA DONNA ALLA DIPENDENZA del maschio, non nel ripudio o nella poligamia in quanto tali. Non ha senso parlare di certe cose nella società occidentale dove la donna è libera, lavora e ha i soldi e la cultura per difendersi.

Skadivargr

Beh il problema è che ci si potrebbe stancar qualche anno prima, tanto vale ricorrere allora ai vecchi strumenti tipo separazione o divorzio, o non sposarsi proprio e convivere o non saprei. Beh i damanhuriani lo faranno pure, ma bisogna vedere come si son organizzati effettivamente per quest’istituto.

Luca

“Il rischio dei matrimoni a tempo determinato è che si presti poi a giochetti patrimoniali.”

Invece quelli classici…

Silesio

Mi sembra la proposta o di una persona demente o di una persona che non è mai stata sposata.
Personalemente però, mettendo in fila tutte le esternazioni dei politici (a incominciare da quelli italiani fino a Bush passando per la Francia, la Germania ecc.) viene spontanea una considerazione che sottopongo ai cultori di Darwin. Può ancora essere ritenuta valida la teoria della selezione naturale quando è lampante che in realtà oggi constatiamo viene selezionato e portarto al potere sempre il cretino?

Enrico

Quando dico che se uno ha il diritto al matrimonio a tempo perchè questo sta nei diritti dell’uomo di fare ciò che vuole allora impedire la poligamia oppure la poliandria è sbagliato.

lugachov

certo Enrico…

l’uomo NON deve fare ciò che vuole lui, ma ciò che vuole un fantomatico dio…

Skadivargr

@Enrico

Vorrei capire perchè voi cattolici se io dico A, subito urlate B!
Ma che azz c’entra che noi parliamo di matrimonio a tempo o no, e tu dici subito allora approviamo la poligamia o la poliandria(con chiare intenzioni denigratorie), non ha senso. Capisco che per te cattolico il matrimonio è un legame indissolubile, ma la stessa cosa non è per noi, di conseguenza lasciaci liberi di fare le nostre scelte e abbi più rispetto per chi non la pensa come te.

Skadivargr

@Bruna

Che c’entra? Indissolubile per lui cattolico, poi non so qual’è il suo rapporto con la sacra rota, io non ne ho mai avuti e mai ne avrò!

Stefano Chiaudano

@Enrico
Scusa Enrico, ma qua non si tratta di fare quello che si vuole, ma di poter almeno fare ciò che non nuoce agli altri.
E quali sarebbero i problemi della poligamia o poliandria, posto che gli aderenti fossero maggiorenni, consenzienti ,capaci di intendere e volere e il tutto fosse regolato da norme che prevedessero diritti e doveri?
Scusa ma con la mia visione relativista del Mondo, proprio non ci arrivo.
Un aiutino?

Ernesto

Ma non erano i mormoni (credenti fanatici) a volere la poligamia?

Lady Godiva

La cosa divertente è che l’ha proposto una signora della CSU,
Unione Cristiano Sociale

🙂

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