«Non sapevo che avessero scaricato da internet ”Il piccolo ateo”. Non è un libro né è mai stato stampato o diffuso nelle scuole». Si definisce ateo razionalista anche se proviene da una famiglia molto religiosa: Calogero Lillo Martorana (foto) ha 50 anni, napoletano, insegna matematica all’Itis «Alessandro Volta» ed è coordinatore del circolo Uaar (unione degli atei e agnostici razionalisti) di Napoli. È lui l’autore de «Il piccolo Ateo. Anticatechismo per ragazzi» con il sottotitolo «per giovani che non si vogliono far fregare». Un testo che ha suscitato molte polemiche per i contenuti definiti contrari agli insegnamenti religiosi ma che già circola nelle scuole. Martorana ci tiene a ribadire invece che è solo «una chance che ho voluto offrire ai ragazzi condizionati dall’imperante insegnamento religioso nelle scuole pubbliche».
Parla Martorana: “voglio offrire una chance ai ragazzi”
37 commenti
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E’ una vergogna che la chiesa e i cattolici integralisti pretendano con tanta arroganza di essere loro i soli a poter parlare di religione.
Dovremo fare avere a Calogero una scorta di vigili del fuoco per evitare che qualcuno tenti di metterlo al rogo come Giordano Bruno , che tra l’altro era anche lui di quelle parti (di Nola)
Calogero, sei un grande 🙂
Mi associo a Guidus, Calogero Lillo Martorana meriterebbe un premio per il suo “anticatechismo”, qualche tempo fa l’ho letto, è davvero un buon antidoto ai veleni catto-cristiani che vengono instillati soprattutto qui in Italia nelle teste di bambini e di adolescenti. Lo dovrebbero distribuire in tutte le scuole pubbliche, fin dalla prima elementare.
Dal momento che aspiro a che le mie tre giovanissime figlie possano vivere la loro spero lunga vita da libere pensatrici, con tutti i vantaggi che ne possono seguire, non trovo di meglio che scaricare il libricino di Calogero o quello del Tufoni (anticatechismo.it): non è che per caso si sta aprendo una nuova breccia, questa volta nelle coscienze anzichè negli storici muri?
vedo che il libro di Dawkins ” The God Delusion” sta scalando le classifiche anche il Italia e anche i libro di Ferraris e Odifreddi hanno avuto grande successo, quindi si può affermare che c’è un pubblico vasto, sensibile alle tematiche dell’ateismo; il nervosismo della Chiesa e dei suoi rappresentanti in Parlamento per un episodio di libertà di espressione e libera circolazione delle idee è in linea con la politica oscurantista e preconciliare di Benedetto XVI
che bello……hanno una paura fottuta!!
non vogliono arrandersi alla naturale evoluzione delle coscienze in un mondo progredito e di libera circolazione delle informazioni.
Certo, le argomentazioni presenti nell’Anticatechismo di Martorana non sono raffinate ed insidiose come quelle di Ratzinger, ma bisogna anche tenere conto che si tratta di un libello destinato a bambini e adolescenti, quindi è inutile attacarlo su questo fronte, del resto non è che le scemenze che insegnano ai bambini nei catechismi siano più raffinate dal punto di vista filosofico. L’importante è che usi uno stile simpatico e accessibile. Ma è per questo che i cattolici lo attaccano, perché sanno che un libretto scritto in questo modo è idoneo a fare presa sui giovanissimi.
me lo scarico anche io e lo passo a mia figlia, anzi ne farò due copie nella speranza che lo regali a qualche compagno di classe
faccio eco a guidus
Vi ricordo anche la traduzione di “Che cos’è l’ateismo”:
http://www.uaar.it/uaar/campagne/progetto-ora-alternativa/ora-alt-materiale-studenti.html
A me il libercolo di Martorana è piaciuto, anche prima di questa pubblicità gentilmente offerta dal Giornale lo aveo consigliato ad alcuni ragazzi.Da adolescente ,penso mi avrebbe aiutato il “Corso accelerato di ateismo” di Lopez Campillo e Ferreras.Lo raccomanderei caldamente anche ai ragazzini di oggi.Se non fossero casi senza speranza anche a cristiani e islamici vari non più ragazzini.
10 – 100 -1000 Martorana
Se questo fosse un Paese libero e normale, un problema come questo neppure si porrebbe, evidentemente l’uso del condizionale è davvero adeguato.
Complimenti e buon lavoro Signor Martorana.
Se i laici vogliono darsi la zappa sui piedi,
di libri imbecilli da scaricare ce n’è a migliaia.
Contrari non all’insegnamento religioso,
ma all’insegnamento in generale.
A me questa iniziativa pare altamente irrazionale,
che non tiene in minimo conto la realtà.
I matematici sono delle gran brave persone,
ma ogni tanto danno i numeri.
Su questo non ci piove.
La migliore chance che un insegnante possa offrire è IMHO insegnare a leggere, a scrivere e a far di conto.
Tant’è che proprio dove impera l’analfabetismo imperano anche la religione e la superstizione. Paesi islamici in testa.
La percentuale di semi-analfabestimo e analfabetismo, nonché la mortalità scolastica in Italia sono ancora vergognosamente alte.
Che cambino i sistemi di insegnamento e di istruzione dei docenti.
Tra il conoscere una materia e saperla trasmettere purtroppo corre spesso un abisso.
Se leggete la v2 del Piccolo ateo (anche solo nelle parti che preferite), fatemi sapere.
Come ho scritto sul forum: il ‘Piccolo Ateo’ di Calogero è stata per me la base di partenza. Ora, con la versione 2.0 in Anticatechismo.it, il libro è molto diverso, più esteso e forte nelle argomentazioni, e per questo idealmente si rivolge a ragazzi dal liceo in poi.
La lettura vale la pena, anche per vecchi atei incalliti. 😉
@Lady Godiva
Ma con chi ce l’hai?
Chi di da’ il permesso di dire che Calogero durante il suo lavoro non faccia al meglio in mestiere dell’insegnante?
Durante il suo tempo libero, vorresti togliergli il diritto di scrivere una cinquantina di pagine contro l’indottrinamento infantile?
Lo capisci che il libro in questione non e’ stato adottato come libro di testo, vero?
E che il fatto che “circola nelle scuole” e’ una notizia riportata in modo vago ma corrisponde al fatto che qualche ragazzo (o genitore) l’ha stampato e l’ha passato ad altri compagni?
Come ha suggerito Raffaele Carcano, l’uaar suggerisce l’uso come libro di testo di in un eventuale insegnamento di concezioni del mondo (religiose e filosofiche non confessionali) (*) di “Cos’e’ l’ateismo”, una serie di lezioni per elementari e medie gia’ sperimentate il Inghilterra e curate dalla BHA (British Umanist Association).
Roberto Grendene
(*) insegnamento che potrebbe trovare collocazione naturale come ora alternativa, non certo per i 5 anni della scuola elementare, ma ad esempio come ora alternativa della terza, quando tanti bambini sono indottrinati e subiscono riti religiosi di cui obiettivamente nonsono consapevoli.
Inviata ai maggiori quotidiani:
Anche gli atei vanno a scuola. Precisazioni su ‘Il Piccolo Ateo’
Caro direttore,
è regola essenziale di un buon politico, come di un buon giornalista, verificare i fatti prima di farsi e dare un’opinione. La cosa diventa difficile però, in presenza di forti pregiudizi. A causa di essi si può facilmente commettere l’errore di parlare a vuoto su una questione, producendo argomenti infondati che sanno più di mera propaganda. Nessuno ci insegna a ragionare bene, purtroppo, ma per un politico o giornalista questa non può essere una scusa. Già il 20 sul quotidiano Il Giornale, Tornielli (giornalista) aveva preso a cuore la notizia dell’esistenza di un libretto – ‘Il Piccolo Ateo’ – che circolerebbe in ‘varie scuole del Nord’ allo scopo di ‘convertire’ i ragazzi delle medie all’ateismo. Un articolo che – pur non portando alcuna controargomentazione – liquida il libretto come un ‘canovaccio da cabaret’, pieno di ‘accuse grossolane e livorose’ per mettere ‘in ridicolo il cattolicesimo’.
Nel leggere ‘Il Piccolo Ateo’, tuttavia, e a onor del vero in entrambe le distinte versioni di Martorana e del sottoscritto, niente di questo sembra essere verità: il libretto ha lo scopo di far ragionare i ragazzi su idee che altrimenti spesso assorbono in modo acritico da una fonte parziale, ancora oggi. Si tratta quindi di far capire che esiste un’alternativa alla fede, e che la scelta dev’essere fatta in libertà di mente e cuore, non per indottrinamento precoce. È un vero anti-catechismo e non un contro-catechismo. Tanto sbagliato?
Se il Piccolo Ateo del Martorana non è esente da qualche difetto, ridurre a questo il libretto è troppo comodo: le argomentazioni offerte meritano più di una riflessione e magari un dibattito, che poi è proprio quanto auspicato, piuttosto che essere scartate per pregiudizio.
Invece si va oltre: ieri l’Avvenire interviene, tornando sul ‘cabaret’ per il solo fatto che – parlando ai bambini – il linguaggio si fa semplice. Ci tiene, l’Avvenire, a dire che ci sono solide ‘ragioni’ per credere, e dicendo che tanti pensatori ci si sono misurati e che la fede consola dalla morte ne sceglie due che non provano un bel niente.
Di più: Luca Volonté (politico) ha chiesto niente meno che una interrogazione parlamentare per chiarire la questione. ‘Saremmo di fronte’ – afferma – ‘a un esempio del nuovo fondamentalismo anticattolico, incline a impossessarsi anche delle coscienze innocenti dei più giovani’. Come dire che il Volonté non conosce nulla del fattaccio. Ma si sarebbe risposto da solo, se soltanto avesse verificato i fatti: il libretto in questione non è distribuito nelle scuole, giacché si tratta di un file scaricabile in Rete, gratis, da molti anni. E non è un testo adottato: probabilmente qualche professore o genitore lo ha stampato per i suoi ragazzi, e circola per desiderio. Soprattutto, non tratta di fondamentalismo anticattolico, ma è la legittima opinione di un ateo su alcuni problemi che trova nella fede cattolica e sulla sua invadenza italiana a tutte le età.
Se di fondamentalismo si deve parlare, mi pare si confermi da una sola parte, quella di certi cattolici che chiamano aggressione una critica motivata cui si sentono superiori, agitano cattivi pregiudizi, e vorrebbero negare alle persone – quindi anche ai più giovani – il diritto a una matura e anelata scelta sulla fede, basata sul confronto anziché sul catechismo.
Ben venga una interrogazione parlamentare, allora. Si farà chiarezza sui fatti, che finiranno su alcuni giornali, e magari qualcuno ci rifletterà.
E’ interessantissimo anche il libretto “le religioni plagiano” facilmente scaricabile su internet, per lettori un pò più grandicelli che magari vogliono un’infarinatura di ateismo prima di leggersi testi più impegnativi.
leggetelo e diffondetelo.
x Claudio
Sei d’accordo con questa affermazione? Credi che esista chi dice cose del genere ai suoi figli? O pensi, come me, che chi le scrive ha avuto LUI dei problemi con i SUOI genitori e fa una generalizzazione semplcistica e grave?
“Di solito i genitori parlano del sesso chiamandolo “quelle cose schifose”. È vero?”
gennaro, basta andare sul sito del moige e di tutti i movimenti talebani come quello per capire quale non-educazione sessuale danno i genitori cattolici
Lady godiva va sempre più d’accordo con fra pallino.
Forse dovrebbe chiamarsi lady god…iva
X Roberto Grendene
Non ho detto che Martorana è un cattivo insegnante.
Credo di avere detto ben altro, ossia che una buona riforma della scuola e delle competenze dei docenti in generale, preserva dall’indottrinamento, quale che sia.
Prova a rileggere. Non mi pare di avere detto nulla contro Martorana.
Anche se continua a ritenere che un manuale per diventare atei sia
un buco nell’acqua.
Basterebbe insegnare a leggere con senso critico qualsiasi testo, Liala compresa.
Il resto viene da sé.
@Lady Godiva
Il tuo del “21 Settembre 2007 alle 22:29” sembrava rivolto all’insegnante in questione…
Ora precisi che era un discorso in generale sugli insegnanti… vabbe’
Roberto Grendene
No, Roberto questo post era una considerazione su tutta la classe docente italiana.
Che ben si guarda dall’interrogarsi sulle cause di semianalfabetismo e mortalità scolastica
perché TROPPO PIGRA PER MIGLIORARSI e INDIFFERENTE alla sorte dei ragazzi.
Comunque ho elencato dei dati obiettivi, e mi domando in cosa possano credere i ragazzi di Napoli:
In Dio? No, lo abbiamo escluso
Nello Stato ITALIANO? Purtroppo troppe volte assente o percepito come nemico, a Napoli.
La Scuola?
Rimane il Credo nella Camorra.
Non mi sembra un grande affare per un adolescente.
Come libro di testo personalmente suggerirei la Costituzione Italiana e la Carta dei Diritti dell’Uomo.
Il Piccolo Ateo lo considero una goliardata.
X Roberto Grendene
per evitare facili ironie preciso che:
1) non ho mai avuto problemi vedi bocciature a scuola
2) neppure mio figlio ne ha avuti
PERO’
la mia scuola era di impostazione francese,
non certo italiana. E i docenti, oltre ad essere LAICI,
avevano una grande professionalità.
Goliardata?
Forse se la costituzione e la carta dei diritti dell’uomo fossero libri di testo. E non si facesse indottrinamento battente.
Fino a quel momento, mi pare ottimo parlare dei motivi dell’ateismo, dei valori prettamente umanistici, e dei difetti della religione: la gente dev’essere messa in condizione di sapere che alternative ci sono, e di decidere da sé a cuore libero e mente lucida.
In questo senso, ne abbiamo di strada da fare. Perciò – a mio avviso – ben vengano i ‘Piccolo ateo’, i ‘Dio non è grande’, ecc.
X Andrea
Certo dovrebbero essere libri di testo. Ma se qualcuno della UAAR stessa firma per avere come libro di testo la Bibbia, non so a quale evoluzione pensiamo di arrivare.
Rimane comunque la mortalità scolastica che in Italia è scandalosamente alta, rispetto agli altri paesi UE.
[Off-topic]
@Godiva
Parafrasando Truffaut, mi verrebbe da dire che in Italia ognuno ha due mestieri: il proprio, e quello di sparare a zero sulla classe insegnante. Che non è un blocco omogeneo, come nessuna categoria sociale, del resto. Come da ogni altra parte, ci sono insegnanti coscienziosi, preparati e motivati, e insegnanti scansafatiche, assenteisti e disinteressati. Solo che in Italia fanno notizia solo questi ultimi. E chiunque si sente autorizzato a sparare nel mucchio, addossando alla classe insegnante in generale tutti i mali della scuola italiana, che peraltro dipendono in buona parte anche da cause esterne, come la cronica mancanza di risorse e la decrescente collaborazione delle famiglie.
Ma poi il mio parere non conta molto: sono un futuro insegnante di matematica, quindi sono pigro, scarsamente professionale, e ogni tanto do i numeri…
X Magar
No, Magar, il punto non è questo.
Ho dato delle motivazioni precise, non pretendo che tu le condivida.
Che la scuola italiana necessiti di una riforma in toto e dalle fondamenta, mi pare sia sotto gli occhi di tutti.
In Germania ad esempio chi vuole diventare insegnante frequenta l’accademia.
Ossia un posto in cui si impara ad insegnare le materie scelte per l’insegnamento.
Quindi anche una persona che non abbia particolari attitudini all’insegnamento,
prima o poi ne deve acquisire le tecniche, altrimenti deve scegliersi un altro lavoro.
E come ho già detto sopra, una persona ben istruita IMHO non ha bisogno di alcun manuale
né del piccolo ateo, né della piccola anti-Liala.
Ah, meno male che dici cose ragionevoli (riforme strutturali del sistema scuola, concordo), mi era sembrato per sbaglio di leggere il tuo nome a fianco del post delle 8:07 che diceva che tutta la classe docente italiana era troppo pigra e indifferente alla sorte dei ragazzi, una vil razza dannata.
P.S. In ogni caso ho dato una letta al libro di Martorana: non mi ispira molto l’idea di un anti-catechismo. È scritto in tono troppo didascalico per educare al libero pensiero. Ovvio, è rivolto a dei ragazzini! Però sarei dell’avviso che di questioni religiose i ragazzini proprio non si dovrebbero occupare, finché non sono abbastanza maturi da sviluppare un minimo di pensiero critico da soli. (14-15 anni? Forse.)
Non concordo, Godiva,
per due motivi. Primo perché istruzione non fa rima necessariamente né con cultura, né con intelligenza, né con assenza di fede (molti credenti sono intelligenti e preparati, ma in quell’angolo di testa usano solo la fede), tanto meno con etica.
Secondo, perché parli di un mondo ideale, quindi è solo ovvio. Come dire ‘se tutti stessimo bene i medici non servirebbero’. Grazie, può essere lo scopo, ma intanto bisogna fare per curare, e affermazioni come la tua, se ne ho capito bene l’intenzione, vorrebbero scoraggiare chi ci prova.
Come ho detto sopra, il Piccolo ateo – nel suo.. piccolo – si accoda ai vari libri che stanno uscendo negli ultimi tempi, e all’azione pubblica di tanti atei umanisti (all’estero..), per *svegliare* la gente che su certi temi si è addormentata, dare un messaggio, e certo non indottrinare al contrario ma far riflettere, e invitare a scegliere a mente e cuore liberi.
Oggi è ancora necessario, trovi o no?
X Andrea
Ho solo esposto il mio parere,
e non pretendo che sia condiviso.
🙂
Ciao Godiva,
io pure! 😉
Tuttavia, se lo abbiamo esposto, è per parlarne, ti pare?
Ciao!
X Magar
forse nel post citato sono stata troppo dura.
Ma quando vedo ragazzi intelligentissimi, originali e creativi abbandonare la scuola
annoiati dal nozionismo, mi piange il cuore.
Una riforma strutturale porterebbe alla capacità di lettura critica di qualsiasi testo,
articoli di giornale compresi.
P.S: in bocca al lupo per il tuo futuro lavoro
Ti prego di non stressarli troppo con infiniti compiti DOPO la scuola.
A nessuno piace fare gli straordinari.
Ogni tanto ci vuole anche il relax;-)