Dimostrazioni di (ir)realtà
La Fisica dei Quanti è basata su una struttura matematica di rara bellezza e di grande complessità. Credo che agli occhi di molti fisici risulti affascinante quanto una ardita Cattedrale Gotica. Se la sua forza dovesse derivare solo da questo, tuttavia, la Fisica dei Quanti sarebbe soltanto una curiosità matematica degna di apparire nelle pagine di Methamagical Themas di Douglas Hofstadter su Scientific American. Ciò che le attribuisce forza e sostanza sono gli esperimenti, primi fra tutti quelli che dimostrano come le particelle subatomiche si comportino contemporaneamente da onde e da particelle. Sono questi esperimenti ad “ancorare” la teoria alla realtà e ad impedirci di liquidare le stranezze della Fisica dei Quanti come semplici assurdità matematiche.
Come la Fisica dei Quanti, anche le Religioni (Tutte le Religioni) fanno delle affermazioni decisamente sconcertanti riguardo alla nostra realtà. Ad esempio, sostengono che si possa risorgere dalla morte. Come la Fisica dei Quanti, anche le Religioni dispongono (almeno in apparenza) di un loro “metodo” per “ancorarsi alla realtà”. Questo metodo sono i miracoli. Se non ci fossero i miracoli a costringere i Credenti a pensare il contrario, la stragrande maggioranza delle asserzioni che si trovano nella Bibbia verrebbero semplicemente liquidate come il frutto di una mente malata.
Per questo motivo è importante sottoporre i presunti miracoli ad una analisi razionale e mostrare come siano, in realtà, il frutto di rozze mistificazioni. I miracoli pretendono di essere gli “esperimenti” che danno forza e credibilità alle Religioni. Se si vuole riportare l’Uomo all’uso della Ragione, non possono essere ignorati. Non si può permettere che vengano usati impunemente come dimostrazione di qualcosa che non esiste.
Tissotropia
In natura esistono molte sostanze che tendono a restare in bilico tra lo stato solido e quello liquido. Un esempio classico sono i gel, come il gel per i capelli od il ketchup. Se versate lentamente il ketchup dalla sua bottiglia nel piatto, potrete notare che resta quasi solido, simile ad un budino. Se invece agitate vigorosamente la bottiglia o spremete il tubetto con forza, noterete che il ketchup tende e trasformarsi in un liquido poco viscoso.
Questa caratteristica del ketchup si chiama tissotropria. In pratica, la viscosità del ketchup diminuisce, fino a trasformare il ketchup in un liquido, quando il prodotto viene mescolato od agitato. La tissotropia è un fenomeno molto diffuso in natura e viene sfruttato dall’uomo da secoli per moltissime applicazioni. Ad esempio, per lubrificare il foro di trivellazione dei pozzi petroliferi si usa una miscela di acqua e bentonite. Questa miscela mostra un comportamento tissotropico: fintanto che il tubo della trivella resta in rotazione, la miscela resta liquida. Se la trivella “grippa” e si ferma, la miscela si trasforma rapidamente in un gel, impedendo ai detriti di depositarsi sul fondo del pozzo e di “cementare” la trivella nella sua posizione per sempre.
San Ketchup
In un lavoro di ricerca del 1991, ormai diventato famosissimo, tre ricercatori del CICAP (Luigi Garlaschelli, Franco Ramaccini e Sergio Della Sala) hanno prodotto una sostanza simile al sangue umano che mostra caratteristiche tissotropiche. Fatto ancora più interessante, hanno prodotto questa sostanza usando materiali e procedimenti che erano sicuramente disponibili nel 14° secolo. Si può leggere l’articolo originale (in inglese) sul sito del CICAP: “A Thixotropic mixture like the blood of Saint Januarius (San Gennaro)”.
Il loro lavoro è stato pubblicato sulla più antica, famosa e più rispettata delle riviste scientifiche: Nature. Il motivo di tanto interesse è presto spiegato: i tre autori sono tre chimici di una certa fama ed il loro lavoro dimostra in un modo inequivocabile che era possibile creare un liquido simile al sangue umano, e che potesse essere fatto liquefare con una opportuna manipolazione, al tempo della prima apparizione sulla scena pubblica del Sangue di San Gennaro. Non solo: nella composizione del loro prodotto entra addirittura una sostanza tipica delle ceneri vulcaniche del Vesuvio (la Molisite).
Per chi ha orecchie per intendere, questa è una dimostrazione lampante di come il Sangue di San Gennaro sia una pacchiana mistificazione di epoca medioevale. In realtà, sarebbe abbastanza facile stabilire se il Sangue di San Gennaro sia sangue umano, più o meno puro, o piuttosto una miscela tissotropica studiata ad hoc da qualche alchimista medioevale. Le moderne tecniche di analisi chimica potrebbero chiarire ogni dubbio in pochi giorni, a partire da una sola goccia di sangue. Tuttavia, come era prevedibile, la Chiesa Cattolica si è subito opposta alla richiesta di poter analizzare il Sangue di San Gennaro con i moderni strumenti scientifici, sostenendo che l’esame potrebbe danneggiare il Sangue o l’ampolla che lo contiene.
La Volontà di Credere
Grazie alla resistenza della Chiesa, i Credenti restano liberi di credere in ciò che vogliono riguardo a questo curioso fenomeno. Non sono costretti a confrontarsi con la dura realtà. Possono quindi continuare a credere che esista un Dio in grado di produrre miracoli di questo tipo (che stupiscono più per la loro inutilità che per altro). Possono continuare a credere che sia necessario accattivarsi questo Essere Superiore e che, per ottenere questo risultato, sia necessario attenersi a regole di comportamento che vengono trasmesse loro da una casta di Sacerdoti che pretende di parlare in nome di questo Dio.
Fatto molto più grave, questi Credenti possono continuare a credere di avere sia il diritto che il dovere di imporre il rispetto di queste anacronistiche ed assurde regole comportamentali anche a chi non condivide la loro fede.
Per quanto strano possa sembrare, se non possiamo avere una legge che ci permetta di disporre del nostro corpo nel modo che riteniamo più opportuno, quando si avvicina il momento di lasciare questo mondo, è anche grazie al sangue di San Gennaro ed al potere che esso ha di riconfermare i Credenti (cioè almeno un terzo della popolazione italiana) nelle loro assurde convinzioni.
[ Leggi anche: San Ketchup 2 – La Vendetta ]
Alessandro Bottoni
alessandro.bottoni@infinito.it
alessandrobottoni@interfree.it
continuo a segnalare il libro “Spiegare i miracoli”
http://books.google.it/books?id=nXBVrQ4Au7QC&dq=&pg=PP1&ots=ZE7Z48N-sT&sig=oSLsIFfobkC40hVE2DrFxqQn8js&prev=http://www.google.it/search%3Fhl%3Dit%26q%3Dspiegare%2Bi%2Bmiracoli%26meta%3D&sa=X&oi=print&ct=title
PS: se i miracoli sono la cartina tornasole dell’esistenza di un dio, si sappia che questi avvengono in buona parte delle religioni, come già avvenivano nella Gracia antica. Ergo dimostrerebbero l’esistenza di molti dei.
Ecco perchè DOBBIAMO smascherare i miracoli. Per far sì che l’umanità rinsavisca.
@Stefano: ma vaglielo a spiegare… ci provvo giusto ieri, difronte al raziocinio reagiscono con una furia decisamente inquietante.
Ancora mi devono spiegare che differenza c’è fra i miracoli dicristo, di budda e quelli, chessò, di amaterasu….
non c’è miracolo che non possa essere smontato, tanto più quelle cosiddette manifestazioni eccezionali del racconto biblico, coi suoi profeti che tanto somigliano a qualsiasi sciamano del mondo, e sarebbe sufficiente sapere cosa si fumavano o che litanie ascoltavano per raggiungere il loro stato visionario, per poi piantarla una volta per tutte con le cosiddette “visioni”. Quanto al sangue, beh, il feticismo della Chiesa non cessa di stupirmi, sia per ciò che oggettivamente è, sia per il suo così saldo ancoraggio al paganesimo. Credo che su quel sangue i dubbi li abbiano davvero, visto che per la Sindone non hanno fatto storie e neppure per il saio di San Francesco; di certo, se bastasse scuotere con dolcezza tutti i malati di leucemia, di anemia mediterranea, o di qualsivoglia malattia ematica e vederli rifiorire, allora, forse, potrei rinunciare alla mia razionalità e dire “miracolo!”, ma questo purtroppo, sappiamo che non succede…
Nel mio paese d’origine questa estate in occasione della festa di san Rocco hanno fatto venire da Roma una reliquia (un pezzo del braccio di chissa’ chi) , scortata da polizia e vigili urbani (600 km), e poi le hanno fatto fare un tour casa per casa in tutto il paese (10.000 anime) ,chiedendo ovviamente offerte. Macabro paganesimo eh?
Ma il braccio in che posizione s’era disposto? 🙂
guarda sembrava facesse il gesto del dito medio….
propongo di ballare “Aserejé” l’anno prossimo a san gennaro, fuori dalla chiesa.
del resto, è delle las ketchup.
Quel che non riesco proprio a capire è come mai la chiesa, che per definizione è basata sulla “fede”, ossia sulla fiducia in determinate affermazioni non confortate dall’ esperienza sensoriale e/o intellettiva, sia poi così insistente nel pretendere la realtà effettiva, l’ esistenza, di cose assolutamente materiali : il sangue, il sudario, i chiodi, i frammenti corporei, il calice, etcetera etcetera.
Se DAVVERO credete in dio, be’, credeteci e buon pro vi faccia : che motivo avete di tentare di convincere miscredenti e dubbiosi con ‘prove’ discutibili, quando non palesemente assurde ?
Ottimo articolo. Mi pare solo un po’ buttata là l’idea che *tutte* le religioni sarebbero basate sulla “verifica sperimentale” rappresentata dai miracoli, che mi pare un dato più specificamente proprio alle religioni teiste, ed in particolare a quelle giudeocristiane.
Pare che le caratteristiche tissotropiche della sostanza prodotta dal Cicap duri solo due anni…