Eutanasia: sondaggio choc

Un anestesista rianimatore su due praticherebbe l’eutanasia se la legge lo consentisse. Quasi all’unanimita’, nove su dieci sono per il si’ al testamento biologico, mentre sette su dieci respingono le raccomandazioni del Vaticano di non interrompere mai l’alimentazione, l’idratazione e la ventilazione artificiale ad un malato critico terminale. Infine, quattro anestesisti rianimatori su dieci dicono che nella loro attivita’ professionale hanno ricevuto da congiunti stretti di malati in condizioni estreme la richiesta di “staccare la spina”.

Questo e’ il risultato di un sondaggio che ha coinvolto un campione di trecentocinquanta anestesisti rianimatori al Congresso della Siared-Aaroi, in corso a Napoli, alla Stazione Marittima.

“Sono consapevole- dice Vincenzo Carpino, presidente dell’Aaroi- che i risultati del sondaggio faranno certamente discutere perche’ si tratta di affermazioni di specialisti che tutti i giorni sono in frontiera, al capezzale del malato critico e che hanno potuto esprimere il loro punto di vista in pieno anonimato. Sono risultati che vanno spiegati”.

“Per quanto riguarda il primo quesito- aggiunge- e cioe’ se il medico intervistato fosse favorevole o no a staccare la spina in presenza di una legge, la risposta e’ in linea con quanto l’Aaroi da tempo sta sostenendo, e cioe’ che il Parlamento prenda finalmente in carico il problema e legiferi. In un senso, o nell’altro, e cioe’ per il si’, o per il no all’eutanasia, per togliere al medico la responsabilita’ morale. Un anestesista rianimatore su due praticherebbe l’eutanasia, se autorizzato dalla legge: e’ un dato che dimostra, nonostante molte affermazioni contrarie che il medico e’ dalla parte del malato”.

Per quanto riguarda la domanda sul testamento biologico, prosegue, “il si’ e’ netto, nove su dieci chiedono al Parlamento, che ancora una volta viene chiamato in causa, di varare una legge. Questo nella consapevolezza che nel nostro Paese, nonostante le polemiche, anche accese, i dibattiti ed il coinvolgimento dell’opinione pubblica c’e’ il silenzio legislativo che, alla luce del risultato del sondaggio, va colmato”.

Secondo Carpino, “il testamento biologico dovrebbe prevedere la norma che consente al paziente di poter cambiare il testamento in qualunque momento. Inoltre, una norma dovrebbe prevedere l’assistenza del medico di famiglia per certificare che chi fa il testamento e’ nel pieno delle sue facolta’ mentali. Gli anestesisti rianimatori in Italia fra pubblici e privati, ospedalieri ed universitari, sono circa dodicimila”.

Carpino afferma che poi la maggioranza, anche se ristretta, degli anestesisti rianimatori e’ contraria al recepimento della recente raccomandazione del Vaticano di non interrompere mai l’alimentazione, l’idratazione e la ventilazione artificiale ad un malato critico terminale. Questo vuol dire che forse questa raccomandazione andrebbe rivisitata, anche perche’ la maggioranza degli anestesisti rianimatori non l’accetta, alla luce del sondaggio. Quattro anestesisti su dieci hanno dichiarato che una o piu’ volte congiunti di malati in condizioni estreme hanno chiesto di staccare la spina.

“E’ un dato inquietante – commenta Carpino – e che smentisce quanti sostengono che tutti i familiari stretti dei malati vogliono che al loro caro non venga staccata la spina”.

Segnalazione apparsa sull’ Agenzia DIRE di venerdì 21 settembre e pervenuta a ultimissime

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24 commenti

Dino

La Strega e l’eutanasia

Ed ora bruci sgomenta tra i tormenti
Tra croci e preci e monaci impietosi
Curasti gli ammalati tra i lamenti
Dissero ch’eri strega e confessasti!

Torturata, straziata, ormai sconfitta ,
fosti legata a un palo e poi bruciata
per il tuo bene , per la tua salvezza
da questi santi, mistici vegliata!

Questa è la fede,questa la speranza,
e ti gettavan acqua a ritardare
che tu esalassi l’ultimo respiro,
per darti il tempo ancora di espiare!

Tale la condizione del malato
Che invano chiede oggi, terminale,
La pace del suo corpo martoriato,
ma il papa dice che lasciarti è male!

Io che ci credo,auspico per lui
La stessa sorte così possa volare
In paradiso con un tubo in bocca
Che possa finalmente non parlare!!!

ren

ma quale shock, è solo “common sense”, buon senso. Persone che hanno un certo livello culturale non possono essere che per la libera scelta del malato. Gli altri sono per i dogmi imbecilli.

Sandra

@ Ren, sottoscrivo!
Le solite scoperte dell’acqua calda di questo Paese intorpidito da non si sa quale nefasto gas soporifero ad effetto mirato. Gli anestesisti hanno ragione, è il Vaticano… oopsss… il Parlamento a doversi pronunciare, ma forse un bel pressing ai fianchi, non guasterebbe

Francesco M.Palmieri

Meglio non illudersi,

non oso pensare a che schifezza di legge verrebbe fuori se i nostri legislatori decidessero di metterci le mani.

La nostra classe politica, di qualunque colore, non può, ancora oggi, prescindere dal Vaticano.

L’abbiamo visto con i DICO, pensate cosa accadrebbe con l’eutanasia !!

GMF

@Ren

Sono quasi d’accordo con te.Il punto su cui dissento è che sia necessario avere un certo livello culturale per condividere la necessità di libera scelta.Bastano anche solo tracce di raziocinio.

Giol

Che il DIRITTO all’eutanasia sia, appunto, un DIRITTO, non c’è alcun dubbio.
Che la gente voglia tale DIRITTO è fin troppo ovvio. Solo che chi insegue la stupidissima ideologia cattolica può andare contro il buonsenso.

fuori coro

il buon senso tutti pensano di averlo, per questo non dà mai fondamento ad alcun a posizione. Bisogna portare motivazioni, non slogan. Io domando solo: chi ha detto che l’eutanasia è a favore del malato? In base a quali motivazioni lo puo’ sostenere?

giovanni da livorno

Sono d’accordissimo con Ren (io sarei favorevole a depenalizzare l’aiuto al suicidio, figuriamoci…).

Ma sono anche d’accordo col Palmieri: i nostri politici (tutti!) non hanno assolutamente il coraggio di sfidare le gerarchie cattoliche.

Io prendo sempre ad esempio 2 episodi: il primo: una volta Bertinotti criticò garbatamente una presa di posizione del Papa, i politici del centro destra ed alcuni del centro sinistra, gridarono allo scandalo e lo zittirono dicendo che non aveva autorità per ciriticare il Pontefice……..?!

Il secondo: quando Ceccarini a quella stupida trasmissione che è “l’isola dei famosi” proferì una bestemmia, che peraltro, non fu udita da nessuno, fu espulso senza tanti complimenti e senza possibilità di interloquire. Il perchè era evidente: i nostri politici (e quindi la dirigenza RAI) al solo pensiero di un articolo fortemente critico sulle pagine dell’Avvenire, erano, e sono, letteralmente terrorizzati.

E’ inutile: in un paese dove non ci sono state la riforma protestante o la rivoluzione francese o la guerra civile di Spagna, e dove, per di più c’è la Direzione Generale della Chiesa, una classe politica debole come quella attuale (la DC almeno sapeva mediare: sotto di lei passarono l’aborto ed il divorzio) non ha assolutamente il coraggio di contrariare minimamente il Vaticano.

PIUTTOSTO VORREI SAPERE SE E’ STATO MAI FATTO UN SONDAGGIO FRA GLI ITALIANI, IN GENERALE, SULL’EUTANASIA.

carlo

Ma uno è libero di decidere della propria vita? Ma chi sono gli altri di cui parlava Bruno per decidere? io farei passare agli affetti da santa asinità quello che passano coloro che decidono di togliersi la vita…

Veonica

Se per il malato non c’è più nulla da fare, e se quando stava bene ha espresso la volontà che venga praticata l’eutanasia… benvenga.
Le persone purtroppo tendono a criticare questa scelta. Siccome ho sentito molti pareri sui Cattolici, dico.. io lo sono, ma sono anche una persona, x di più disabile!, e il mio pensiero è …. che se, come ho detto prima le persone sanno già prima di ammalarsi quello che vogliono in caso succeda che si ammalino o che capiti loro un incidente… allora giusto rispettare le volontà di queste persone.
Ci sono casi in cui non si sa realmente cosa vuole la persona, perchè magari in coma da anni, però…mettiamoci anche una volta nei panni delle famiglie che a qualcuno forse non sembra, ma soffrono come e più delle persone immobilizzate o addirittura in coma.
Poi ci sono le persone che anche se non possono più comunicare e muoversi, vogliono vivere… Ma buon per loro se lo vogliono, però capisco anche chi non ha la forza e la voglia di continuare a vivere e lottare….. CHE OGNUNO FACCIA QUELLO CHE SI SENTE (ALMENO IN QUESTO CASO) E LA CHIESA NE RIMANGA FUORI, perchè è comodo dire “BISOGNA AMARE LA VITA”, ma quante sofferenze si risparmierebbero se le voci dei pazienti e delle famiglie venissero ascoltate?
Nelle persone in coma possono decidere SOLO i familiari (se ci sono) ma se la persona in qualche modo comunica e ti dice “VOGLIO Morire”, allora ok, la decisione l’ha presa lui e nessun’altro. Anche perchè mi chiedo io dov’è finita la LIBERTA’ di decidere se certi enti ci IMPONGONO le LORO volontà!?

lik

@ fuori coro

L’eutanasia è a favore della volontà del malato, se sono un malato terminale e voglio crepare perché non ho più voglia di soffrire, non vedo perché dovrei continuare a sopportare la sofferenza solo perché per i cattolici è bello soffrire. Il diritto a togliersi la vita è un diritto naturale, si parla tanto di diritti naturali, ma a seconda del momento.

Flavio

Un anestesista rianimatore su due praticherebbe l’eutanasia se la legge lo consentisse. Quasi all’unanimita’, nove su dieci sono per il si’ al testamento biologico, mentre sette su dieci respingono le raccomandazioni del Vaticano di non interrompere mai l’alimentazione, l’idratazione e la ventilazione artificiale ad un malato critico terminale.

Ovvero: quando si chiede agli esperti che hanno a che fare con la questione ogni giorno, si ottiene la risposta ragionevole.
Dall’altra parte degli anziani uomini single vestiti con abiti lunghi e variopinti traggono le loro nozioni di scienza da un libro vecchio di due millenni.

Giol

@ fuori coro

Le motivazioni sono talmente ovvie che in questo contesto si omettono.
E’ ovvio che l’eutanasia sia a favore del malato, visto che se l’eutanasia fosse permessa il malato terminale avrebbe libertà di scelta, mentre se non esiste alcuna legge sull’eutanasia non esiste nessuna libertà di scelta, ovvero il malato è di fatto OBBLIGATO a raggiungere la morte (che COMUNQUE avverrà a breve) con atroci sofferenze e senza dignità.

giovanni da livorno

Si vabbè siamo tutti d’accordo sull’eutanasia. Ma io volevo sapere se avete notizia di un sondaggio condotto fra gli italiani in generale (non solo gli anestesisti) in merito alla dolce morte.

Anche perchè il movimento per la vita (o un associazione consimile, non so bene) ha già parlato di sondaggi, fra i medici, di segno diverso.

Naturalmente, sondaggi ordinati da quel movimento………………..

Marco

Se il governo ascoltasse gli italiani invece dei preti molte cose cambierebbero. Ateo, per la libertà degli stati!!

Daniela

di solito ogni anno vengono fatti sondaggi su temi etici dall’istat o da altri, è la percentuale di italiani favorevole all’eutanasia era del 70-80%, si dovrebbe vedere sui loro siti.

Sergio, Webmaster UAAR

@ren:

ma quale shock, è solo “common sense”, buon senso. Persone che hanno un certo livello culturale non possono essere che per la libera scelta del malato. Gli altri sono per i dogmi imbecilli.

Non credo neppure questo, o meglio, non completamente. Ovvero, sono d’accordo con te ma non credo che la cosa si limiti a persone di “un certo livello culturale”. D’istinto molti, anche senza grossi studi alle spalle, sono favorevoli alla libera scelta del malato (non si spiegherebbe una percentuale favorevole del 60-70 per cento nella società). Credo, più che altro, che molti che si ispirano a un sano pragmatismo siano favorevoli, e che a essere contrari siano in gran parte coloro che mettono l’ideologia di fronte alla ragion pratica.

maxalber

Trovo interessante notare che in certi tipi di notizie (come questa) i catto-troll si guardano bene dall’intervenire.
Infatti finché si tratta di sostenere posizioni politiche attraverso elucubrazioni teologico/binettiane i cattolici trovano spazio nei media.
Ma quando bisogna confrontarsi con la realtà (scomoda) svicolano.
Mi piacerebbe sentire uno di quelli che sbandiera concetti (sbagliati) come quelli relativi alla dittatura della maggioranza che cosa direbbero in situazioni, come questa, in cui sono in nettissima minoranza anche fra i cattolici stessi.
Che tanto per cambiare si comportano da eretici, facendo la solita religione fai-da-te nel momento in cui approvano il distacco della spina ai loro cari.
O al loro papa…

restodelmondo

Anche io quoto Ren, ma più ancora del livello culturale penso conti il dover fare i conti con i malati veri e non con un’ideale di malato.

(E ricordo: un’eutanasia “borderline” è di fatto praticata anche in Italia, in un tripudio di “detto/non detto”.)

Francesca by Toscana!

Lo choc è solamente nel titolo..l’articolo presenta anestesisti di buon senso..choc è choccarsi per cose così di buon senso!

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