L’interrogazione parlamentare di Luca Volontè

I più attenti (od i più fortunati) di voi saranno ormai stati raggiunti da questa notizia:

Volontè (Udc) chiede un’interrogazione parlamentare
Manuale anticristiano in classe
Il ministro della Pubblica Istruzione «faccia chiarezza» sulla vicenda di un manuale di anti-catechismo, scritto da un insegnante di Napoli, che sarebbe stato distribuito in alcune scuole del Nord. Lo ha chiesto il capogruppo dell’Udc alla Camera Luca Volontè che sulla questione ha presentato un’interrogazione a Fioroni.

[Tratto da “Il Tempo” del 21 Settembre 2007]

Il libricino in questione è, in realtà, un file PDF liberamente distribuibile. Lo potete scaricare dal sito dell’autore (http://www.calogeromartorana.it/) oppure lo potete leggere online sul nostro sito, sotto forma di pagina web (“Il piccolo ateo“). Potete stabilire da soli se esso contenga “argomentazioni grossolane e brutali aggressioni alla tradizione cristiana” come sostiene l’Onorevole Volontè.

In ogni caso, con questa sua interpellanza parlamentare, il Deputato UDC Luca Volontè ha dimostrato di nutrire un profondo interesse per questo episodio. Possiamo aiutarlo a capire che cosa è successo.

La Religione Cristiano/Cattolica NON è più la Religione di Stato

A quanto pare, Luca Volontè era troppo immerso nelle sue attività politico/religiose, legate al movimento di Comunione e Liberazione, per accorgersene ma nel 1985 è stato abolito l’articolo di legge che eleggeva la Religione Cristiana Cattolica a “Religione di Stato”.

Questo è avvenuto con l’approvazione della Legge N. 121 del 25 marzo 1985, ovvero la “Ratifica ed esecuzione dell’Accordo, con protocollo addizionale, firmato a Roma il 18 febbraio 1984, che apporta modificazioni al Concordato lateranense dell’11 febbraio 1929, tra la Repubblica italiana e la Santa Sede.”

Il testo originale della Legge 121 del 25 Marzo 1985 è disponibile sul sito di UAAR. Se non riuscite a credere ai vostro occhi, lo stesso testo originale della Legge 121 del 25 Marzo 1985 è disponibile anche a Wikisource.

In Italia, vige il principio della Libertà di Religione

Gli articoli 7 ed 8 della Costituzione della Repubblica Italiana (ancora in vigore, nonostante il susseguirsi di decine di Governi Democristiani ed un paio di Governi Berlusconiani) recitano:

Art. 7.
Lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani.
I loro rapporti sono regolati dai Patti Lateranensi. Le modificazioni dei Patti, accettate dalle due parti, non richiedono procedimento di revisione costituzionale. 1

Art. 8.
Tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge.
Le confessioni religiose diverse dalla cattolica hanno diritto di organizzarsi secondo i propri statuti, in quanto non contrastino con l’ordinamento giuridico italiano.
I loro rapporti con lo Stato sono regolati per legge sulla base di intese con le relative rappresentanze.

L’articolo 19 ribadisce il concetto in maniera ancora più chiara:

Art. 19.
Tutti hanno diritto di professare liberamente la propria fede religiosa in qualsiasi forma, individuale o associata, di farne propaganda e di esercitarne in privato o in pubblico il culto, purché non si tratti di riti contrari al buon costume.

Il testo originale della Costituzione è reperibile presso il sito della Corte Costituzionale.

In Italia, vige il principio della Libertà di Espressione

L’articolo 21 della Costituzione stabilisce chiaramente che ogni cittadino ha il diritto di esprimere le proprie opinioni pubblicamente con ogni mezzo tecnico disponibile, senza essere soggetto a censure:

Art. 21.
Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.
La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure.

Il testo della Costituzione è disponibile sullo stesso sito già segnalato.

Ognuno cresce i suoi figli come ritiene più opportuno

Ora che abbiamo chiarito il contesto legale in cui ci troviamo, possiamo anche dire che ognuno di noi ha il diritto, riconosciuto da diversi articoli di legge, di crescere i propri figli nella religione che ritiene più opportuna. Questo vuol dire anche nessuna religione.

La scuola italiana è ancora succube di alcune norme che risalgono al Concordato del 1929 e che impongono allo Stato l’obbligo di fornire aule, strumenti e professori (pagati dallo Stato ma dipendenti dalla Curia) per insegnare ai nostri giovani la Religione Cattolica (NON la storia delle religioni, o altre cose più digeribili, ma proprio la sola Religione Cattolica). Potete farvi una idea personale della situazione leggendo i documenti che l’UAAR ha preparato su questo argomento e che mette a disposizione a questo indirizzo: “Ora di Religione“.

Per coloro che NON credono nel Dio Cristiano, solitamente le scuole non si danno nemmeno la pena di organizzare gli insegnamenti alternativi previsti dalla legge. Questa situazione di evidente illegalità ha costretto l’UAAR ad avviare una apposita campagna di informazione per la cosiddetta “Ora alternativa“.

In conclusione, in questi giorni è successo che qualcuno ha iniziato a fare ciò che lo Stato italiano avrebbe dovuto fare, come minimo, dal 1985: insegnare ai nostri giovani che non è affatto necessario od obbligatorio credere in Dio (uno qualunque) e che non è necessario scegliere tra questa o quella religione.

Per completezza di informazione, va anche detto che il libricino in questione non è stato stampato e distribuito agli allievi dalla direzione scolastica, come avrebbe dovuto essere, ma ha iniziato a circolare tra i genitori degli allievi su iniziativa e ad opera di alcuni di essi. In altri termini, la direzione scolastica si è guardata bene dall’avviare od appoggiare una iniziativa che avrebbe scosso gli animi di quel 30 – 60% dei genitori che si riconosce nella Religione Cattolica e, in questo modo, ha ignorato ancora una volta i diritti, legalmente riconosciuti, di quel 7 – 15% di atei che vive sul territorio nazionale.

Le mani sui fanciulli

Secondo Luca Volontè: “Se confermato, pur nel rispetto dell’autonomia degli istituti scolastici, saremmo di fronte – afferma il parlamentare – a un esempio intollerabile del nuovo fondamentalismo anticattolico sempre più incline a impossessarsi anche delle coscienze innocenti dei più giovani”

Purtroppo non è così. Siamo ancora di fronte al solito, millenario fondamentalismo cattolico che continua ad impossessarsi delle coscienze innocenti dei più giovani con la complicità di uno Stato sempre più debole e sempre più servile nei confronti della Chiesa Romana.

Alessandro Bottoni

alessandro.bottoni@infinito.it

alessandrobottoni@interfree.it

29 commenti

Kaworu

(gente, c’è qualche problema con le ultimissime, non sono visualizzate in prima pagina)

faidate

Credo sarebbe opportuno sollecitare un intervento di Beppe Grillo in proposito, per essere sicuri che non se la prenda solo con i bersagli facili o scontati. Mandi platealmente a farsi benedite anche Volontà.

raphael

Io invece insisto nel riportare la posizione dei cattolici: l’Italia con il concordato ha scelto il cattolicesimo per dare una identità alla nazione e per trarre da quei valori ispirazione per le proprie leggi.
Se non si insiste sul fatto che una scelta di tal genere oltre ad essere in contraddizione con gli articoli sopra riportati è nulla perchè antidemocratica Volontè, Mastella, Pera, Buttiglione, Prodi ecc ecc avranno sempre buon gioco nell’esaltare la laicità positiva italiana(quella che sceglie di privilegiare) .
Invece è proprio l’antidemocraticità della scelta (rilevata perchè no 50 anni dopo) a consentirci, secondo parte della dottrina giuridica, di aggirare la procedura di revisione costituzionale e di non tenerconto della volontà clericale (che non può limitare la sovranità dello stato).

ren

La religione cattolica non è più religione di stato grazie a una legge dell’85. Per fortuna alcune leggi sensate furono fatte qualche anno fa da qualche politico che aveva ancora un po’ di sale in zucca. Non credo che oggi alcun politico di questa legislatura farebbe mai una legge simile. Oggigiorno i politici son tutti sintonizzati con radio maria dalla mattina alla sera per vedere se possono cogliere qualche spunto per farsi belli con vescovi e cardinali. Piuttosto che dare un dispiacere al vaticano venderebbero la propria madre. Il paese se lo son già venduto. Povera Italia.

Flavio

Per favore almeno qui non invochiamo Grillo come fosse il vendicatore degli oppressi…

Salvo Zappala'

Ho guardato il piccolo ateo. Non mi è piaciuto molto, ma apprezzo molto l’iniziativa.

faidate

Grillo non come vendicatore degli oppressi, ci mancherebbe, nessuno l’ha mai pensato, solo per capire meglio se è capace di criticare anche la chiesa

Skadivargr

Beh penso che per i cattolici solo i cattolici possano manifestare liberamente il proprio pensiero a quanto pare, in ogni caso un ministro dovrebbe occuparsi di altro che di ciò. In ogni caso non penso che abbiamo bisogno dell’auctoritas di Grillo per far valere le ragioni della libertà di pensiero, ma se vuole contribuire ben venga!

giorgio

x.c. martorana. in ruanda l’etnie in guerra fra loro erano: gli hutu e (mi sembra)i tuxsi. i watussi erano stati sterminati completamente molti anni prima dai bantu’ che erano a loro sottomessi ,non mi ricordo in che stato

Vash

Teoricamente quello che sta scritto nell’articolo è ovvio e Volontè doveva essere mandato a “farsi benedire” esattamente come è successo a Buttiglione con la storia del gelato, ma volete vedere che quel professore subirà delle conseguenze alla stregua del giudice Tosti???

Umberto

Volntè non ha voluto perdere l’occasione di fare la solita figura di m+++a. d’altra parte lui è fatto così. Certo che per noi dell’UAAR se non avessimo un volontè ci toccherebbe ad inventarcelo.

Silesio

La cosa mi sembra più un tentativo di chiara intimidazione contro l’insegnante. Il ministro è poi della stessa parrocchia di Volonté. Non c’è da stare tranquilli. C’è sempre qualche cavillo a cui appellarsi per ordinare magari qualche ispezione. Oppure si può sempre trovare un gruppo di “genitori cattolici” pronti a manifestare contro il docente. Insomma, credo ci sia da aspettarsi qualcosa.

calogero

Sulle reazioni del ministro sono cautamente ottimista: Fioroni ha un ministero sulle spalle, non può fare cose a casaccio soprattutto in vista di eventuali elezioni. E poi il mio apprezzamento in scuola da colleghi, studenti e dirigenti è pressoché totale. Non che significhi molto, ma insomma, aiuta…
E poi, come si dice qua: c’aggia fà? Se perdo il lavoro, chiederò all’uaar di mantenermi 😉

Giol

Volontè è una barzelletta vivente. Più parla e più danneggia l’immagine del cattolicesimo.
Lasciatelo parlare.

Andrea

Ormai la cosa è uscita fuori, e in malo modo.
Ma sono con Calogero, la cosa in parlamento verrà chiarita. Resta possibile l’azione inviperita dei soliti cattolici intolleranti, alla quale sarà importante rispondere con fermezza e insieme. Sarà un’ottima occasione per fare fronte unico e farci sentire in massa, in una lotta contro la discriminazione e per la libertà di espressione/espressione.
Un ‘caso’ specifico a volte è molto meglio che parlarne in generale.

A noi, se sarà necessario, rispondere a piena potenza su ogni canale disponibile, opinione uaar, azione legale uaar (speriamo non sia necessaria!), solidarietà e dialogo sui nostri blog, 1000 lettere ai giornali, ecc.

pling

Ciò che dice Volonté non fa testo. Quello che invece ci deve preoccupare è come risponderà il ministro. Saprà difendere la libertà di espressione, nel rispetto della Costituzione sulla quale ha giurato?

Silvano Madasi

Non più tardi di ieri ho scaricato e stampato “il piccolo Ateo”, mia figlia lo ha accolto con interesse. Ritengo però che non debba essere un testo didattico da leggere a scuola, ma che sia una lettura privata, domestica.

giorgio

che tristezza siamo alle solite, i partiti confessionali e non, sono sempre più proni nei confronti della chiesa.
La realtà poi è quella che in italia quando si toccano gli interessi della chiesa, e quindi anche le loro potenziali “vittime” si cerca di zittire le voci non funzionali allo scopo.

bisogna zittire i baciapile

N2RT

Condivido con voi l’assurdità dell’intervento di Volontè.

Ho letto il testo a riguardo ed ho notato però che ci sono delle inesattezze a livello storico sulle divinità degli antichi e sulla derivazione della parola “dio”. In realtà DEUS in latino significa CIELO, il deus pater quindi è il “padre cielo” detto anche iupiter o diuspiter (Giove). Inoltre la mitologia greca NON era presa in toto da quella romana che ne aveva veramente poca.

Il dubbio che mi viene leggendo il testo è oltretutto un’altro: sembra un tentativo opposto (la mia non vuole essere una critica)di “convincere” a tutti i costi (e con gli esempi quotidiani) che non esiste un dio. Quindi mi sembra che l’effetto è quello di ingerenza al contrario: mi spiego meglio. Ci sono alcune religioni non assolutistiche e tantomeno ingerenti che riconoscono il divino in tutte le cose. E parliamo di cose reali. Vi faccio un esempio legato all’antichità: tutto ciò che è armonioso e bello è “venere”, nel senso che l’armonia e la bellezza si identifica con una matrice primaria del tutto che, per comodità/storia/cultura si definisce con quel determinato nome.
Molte religioni, oggigiorno, funzionano in questo modo. Quindi secondo me spiegare l’ateismo in contrapposizione con il cristianesimo come in questo testo può avere degli effetti nocivi per le seguenti ragioni:

1 – Può essere visto come una forma di proselitismo al contrario
2 – Può essere sbagliato nei confronti di chi crede in quelle cose (quindi ingerenza)
3 – per chi non ce l’ha, da un’immagine del cristianesimo solo dal punto di vista ateo (magari un buddhista o uno scintoista vorrebbero spiegare la cosa in modo diverso)
4 – ha delle argomentazioni grossolane oltre a delle inesattezze.
5 – Ci sono tipologie religiose che non c’entrano con il cristianesimo ed i bambini che vi appartengono non capirebbero le analogie del testo.

Forse sarebbe meglio preparare un testo ad hoc per spiegare l’ateismo in modo oggettivo, così anche quelli a cui non è indirizzato il testo possano capire di cosa si tratta.

Dal mio punto di vista personale, comunque, ritengo che la storia e le definizioni di religione o ateismo vadano totalmente eliminate dalla scuola, essendo una questione puramente personale. Che bisogno c’è di fare la religione a scuola? Eliminerei sia quella cattolica, sia qualsiasi lezione a riguardo delle vie spirituali. Soprattutto alla scuola primaria, dove questo genere di concetti non è comprensibile dalle giovani menti che possono solo recepire senza argomentare. Ottimo terreno per il proselitismo…..

Saluti

N2RT

calogero

Tutto ciò che scrive N2RT conferma la realtà dei fatti: il mio testo è solo un po’ di fogli scritti 10 anni fa quando ero meno maturo e meno professionista dell’ateismo di oggi. Alla stregua di un romanzo o di una poesia che tutti possiamo aver scritto da adolescenti, il Piccolo Ateo fu un esercizio, chiamalo pure sfogo, ma certo non una proposta letteraria né una speranza del premio Pulitzer. Oltretutto, come sanno bene i miei polpastrelli, ho scritto infinitamente che quel che ha riempito di qualità e di interesse il PA non sono io ma il Gris e Sua Volonté.

N2RT

Ciò che scrive Calogero mi conforta.

Temevo infatti che il testo volesse essere un’alternativa per spiegare ai bambini l’ateismo ed ho quindi indicato i miei dubbi e le mie perplessità, essendo io genitrice di un bambino in età scolare (che, ovviamente, non si avvale dell’ IRC), e avendo a cuore la situazione scolastica riguardo al tema.

Grazie per la precisazione.

Saluti

N2RT

ivan

Sono molto orgoglioso di essere ateo!!! Rispetto pienamente chi crede in una qualsiasi religione.

Paolo P.

A proposito di barzellette.
Una signora, ossessionata dalla paura di diventare vecchia, va dal chirurgo plastico e chiede consiglio: “cosa si può fare per mantenere sempre la stessa faccia senza che la vecchiaia la deformi?” Il chirurgo ci riflette un pò e poi dice sorridendo che ” ci vorrebbe una faccia di bronzo!”
La signora, evidentemente non credente, dice allora costernata: ” ma allora devo diventare cattolica!”

chiericoperduto

Premesso che Volontè, per non fare figuracce, dovrebbe specificare che il libretto in questione “circola” nelle scuole e non che “è distribuito”come vuol sembrare, dalle direzioni didattiche, mi parrebbe necessario che qualcuno del calibro di Odifreddi si prendesse a cuore di scrivere qualcosa per i bambini, un pò più preciso e professionale dello scritto del prof. Martorana, con tutto il rispetto per il suo lavoro.
Dopotutto anche Martorana stesso ha ammesso che è stato un lavoro prodotto ancora non in piena maturità di ateismo.

Filippo

volevo solo segnalare che sul sito di grillo c’è il link al video sui preti pedofili.
inoltre ha piu volte detto che tutta questa spiritualita’ falsa che c’è in giro gli fa schifo…..non specifica di che credo è.

AQUALUNG

Forse è un pò distante dal tema qui trattato, ma devo parlarene, non riesco a trattenermi!
l’altra sera ero alla feltrinelli di bari, gironzolavo alla ricerca di qualche bel libro. c’è un’interessante sezione, un pò nascosta è vero, in cuisi possono trovare libri vari su religione e ateismo. e lì, con mia somma sorpresa, di fianco al libro ” razzinger per gli atei” (sic!) ho trovato un libro dal titolo “io speriamo che resto cattolico”. incuriosito, leggo il risvolto di copertino… ed ho il primomancamento! i due autori si scagliano, a difesa della fede, contro qualsiasi intrusione esterna al mondo e alla buona morale cattolica: omossessualità, altre religioni, immigrati, naturalmente non credenti, laici, leggi a tutela delle minoranze, rispetto per le altre fedi, evoluzionismo e quant’altro.
sotto forma di temini scritti da un ipotetico giovannino introducono capitolo per capitolo i varti temi: nel primo, ad esempio, il piccolo giovannino si lamenta col papà che in classe, per colpa del “rispetto” che la maestra impone verso chi il padre, per divorzio, separaziono a “altro”, non ce l’ha, i bambini non possono festeggiare la “festa del papà”… e questo è solo l’inizio!
io trovo che il libro, che non ho comprato solo perchè, già con pochi soldi, non mi andava di regalarne a questi due soggetti di autori, si scagli violentemente soprattutto contro il mondo della sdcuola laica ( che per esperienza posso affermare non esistere) e contro, cosa ancora più grave, i bambini che per un motivo o per l’altro si trovano ad essere “differenti” da tutti quelli ben inseriti (non per loro scelta) all’ìinterno della “normalità” della morale cattolica.
e questo è GRAVE, molto…
suggerisco a chi può e vuole, di dare una sfogliata a questo bel libricino, che mi astengfo dal bruciare solo perchè perfettamente convinto, come disse il tale, che “chi brucia i libri prima o poi brucia gli uomini”… ed io non accetto questo…
scusate le tante virgolette…

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