Cassazione: “I bambini non mentono”. E le suore?

La Cassazione interviene sul tema degli abusi sessuali contro i minori e mette sotto accusa certa televisione che si lascia andare all’enfatizzazione su una materia tanto delicata per colpa di una “politica televisiva mediocre, irresponsabile e deliberatamente erotizzante per motivi commerciali”. Ecco perché poi “molti genitori vedono pericoli anche dove non ci sono”. Detto questo, la Suprema Corte (sentenza 35224 della Terza sezione penale), quasi a volersi riferire, almeno di riflesso, al caso dei presunti abusi nell’asilo di Rignano Flaminio, dice chiaramente che non per questo i bambini non sono credibili. Infatti, quelli «dai tre ai cinque anni, in tenerissima età», non sono capaci di dire bugie. «Perché la regola – si legge – è che un bambino di quell’età è strutturalmente incapace di occultare e di riprodurre falsamente i fatti». Si tratta del caso legato a presunti abusi che sarebbero avvenuti, tra il 1999 e il 2000, nella scuola materna di Cazzano S. Andrea, in provincia di Bergamo, sui bambini da parte di due suore accusate di «avere frequentemente commesso e fatto commettere a danno dei minori atti sessuali» molto gravi.

Fonte: sito della Padania

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5 commenti

Steve

Dal processo contro le suore di Cazzano S. Andrea (BG), pendente in appello, dopo la condanna in primo grado. Parla un bambino:

“Questo signor ….. si presentava all’asilo e si faceva toccare il pisello che usciva da una mutanda nera con una specie di buco.
il pisello…ogni tanto stava giu’ ma quando veniva toccato con le mani o con la bocca si raddrizzava e questo pisello, insomma, aveva la bocca e ogni tanto, se non si stava attenti, sputava in faccia.”
…i miei amici dovevano andarci con le mani e poi anche le mani puzzavano e loro avevano schifo….
…..loro si mettevano su di uno sgabello aprivano le gambe e noi andavamo sotto il gonnellone e dovevamo toccare e baciare la patatina che però era senza peli, puzzava e aveva un buco. Poi a volte si vomitava.
Domanda:
Quando hai parlato di patatina parlavi di una suora specifica o di tutte e due?
di tutte e due.”

Giona

Ma che leggo:

“dai tre ai cinque anni, in tenerissima età”, non sono capaci di dire bugie. “Perché la regola – si legge – è che un bambino di quell’età è strutturalmente incapace di occultare e di riprodurre falsamente i fatti”.

Mio cugino a tre anni, si e’ svegliato alle 7 del mattino, prima degli altri membri della famiglia – tranne me che l’ho visto di nascosto. Ha versato una medicina che detestava nel lavandino e poi ha detto di averla bevuta come gli era stato detto di fare da sua madre.
Alla luce di questo evidente episodio di occultamento e falsificazione dei fatti da parte di un bambino di 3 anni, mi viene da pensare che a sostene che un bambino a quell’eta’ non possa mentire, o e’ gente senza figli, o mente. Propendo per entrambe le cose.
Direi che l’eta’ come criterio per valutare l’affidabilita’ di un bambino, fa certamente acqua.

Lady Godiva

Su questo concordo con te Giona.
I bambini hanno una grandissima fantasia, in genere è una magnifica risorsa.

Le loro affermazioni non vanno sottovalutate o sminuite per questo
ma certamente valutate con la massima attenzione.
Inoltre il linguaggio riportato nell’articolo non mi pare
un linguaggio da bambini.

Marina

Riguardo il mentire dei bambini, ho letto l’articolo completo e ovviamente non parla delle bugie facilmente smascherabili ma dei racconti di esperienze sessuali che non possono far parte dell’esperienza di bambini così piccoli. Versare nel lavandino una medicina per non berla presuppone che l’abbia sperimentata e non gli sia piaciuta. Se però un bambino di tre anni racconta con dovizia di particolari un rapporto orale, descrive un uomo che ha scuola lo ha costretto a farlo, descrive le cicatrici di una mastectomia subita da una delle due suore e tante altre cose che solo il pensiero mi viene da vomitare, secondo voi se le è inventate? E se lo stesso bambino soffre di disturbi come inappetenza, masturbazione compulsiva, incubi, sonnambulismo, crisi di nervi o di pianto? E se dopo quattro anni quello stesso bambino quando vede passare una suora per strada viene preso da convulsioni?
Prima di parlare sarebbe meglio informarsi, anche perchè i giudici della Cassazione non sono quattro dementi che si divertono a sfondare porte aperte.

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