La parola «cretino» deriva etimologicamente dalla parola «cristiano», aveva sentenziato non molto tempo fa, sollevando un’ondata di sdegno nelle file dei cattolici. II fatto è che Piergiorgio Odifreddi, piemontese di Cuneo, insegna matematica a Torino, ma soprattutto adora polemizzare con chi professa una fede. «Perché non possiamo essere cristiani (e meno che mai cattolici)», si intitola la sua ultima fatica letteraria. Come se non bastasse, siede nel comitato di presidenza dell’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti. Capita dunque che il professor Odifreddi si candidi a Torino per le primarie del Pd, in una lista dal nome non equivoco: «A sinistra per Veltroni». E subito gli attenti ragazzacci del Foglio gli dedicano una mezza pagina con un titolo altrettanto non equivoco: «Una domanda a W: che ci fa il matematico impertinente capolista per lei in Piemonte?».
Paola Binetti, senatrice cattolica della Margherita, membro del Comitato di Bioetica, come si fa a convivere nello stesso partito con uno che le da della cretina? Sospiro. «Mah… Certo, far convivere tutte le anime e la sfida più difficile del Partito Democratico. E non è detto che si riesca a vincerla. Proprio oggi è stato reso pubblico il manifesto di bioetica del Pd, elaborato da studiosi sia laici che cattolici. E lì si paria di “rispetto” per le radici religiose, che nulla hanno di incompatibile con una sana laicità. Invece posizioni come quelle di Odifreddi rischiano di vanificare lo sforzo che tutti stiamo facendo. Lui ci insulta. È imbarazzante. Forse la sua posizione sarebbe più logica all’interno del Partito Radicale. Del resto Carlo Flamigni ha detto esplicitamente che lui non entra nel Partito Democratico perchè ci sono io…».
Più tristemente pragmatica la risposta di Luigi Bobba, ex presidente delle Acli, 1’associazione dei lavoratori cattolici, anche lui senatore della Margherita, che di una lista per Veltroni è capolista a Vercelli: «Il problema esiste: un sondaggio recente ha rivelato che fra i cattolici 1’intenzione di votare a sinistra in meno di un anno e scesa dal 44 al 26 per cento». Lui per la verità, nemmeno lo sapeva, che il mangiacristiani fosse candidato. «Sapevo che ce n’erano altre due, di liste. Ma questa mi era sfuggita. Comunque, vedremo quello che diranno i cittadini elettori. Saranno i risultati a dire quale dovrà essere 1’imprinting del nuovo partito. In ogni caso credo che oggi parlare di laicità rifacendosi alla logica di Porta Pia sia un po’ datato». Ma forse dovevate parlare prima,evitando incongruenze così robuste. « È una fase preliminare. Poi ci saranno un’assemblea costituente, uno statuto, una carta dei valori…».
L’articolo di Giuliano Gallo è stato pubblicato ieri sul Corriere della Sera
L’articolo è parecchio banale: Odifreddi non ha sentenziato alcunché, e che la parola ‘cretino’ derivi da ‘cristiano’ lo si può leggere su qualunque dizionario. Nè Odifreddi ha platealmente dato del “cretino” a tutti i cristiani… Ma, se possibile, le risposte dei due teo-con sono ancora più banali: possibile che non sappiano andare oltre la stantia formula ratzingeriana della ‘sana laicità’, ripetendo a pappagallo quello che dice il loro capo?
Non so se esser felice o urlare come nel “il grido” di Munch. 😕 ❓
Un articolo che parla di Odifreddi … sentono il parere di molti … fuorché il suo? (o almeno qualcuno pro)
Ma che razza di giornalismo è ?!?!?!
Nei paesi anglosassoni un articolo così sarebbe stato cestinato all’istante … in Italia finisce sul quotidiano più venduto.
Quoto Mangiapreti e aggiungo:
ancora con ‘sta falsa divisione fra ‘laici e cattolici’? Laico è – o dovrebbe essere, e comunque può essere – anche il credente!
Il vero confronto è fra laici o non laici (teocratici), oppure fra non credenti e cattolici. Ma parlare di teocrazia fa brutto, e dire la parola ateo, o non credente, è ammettere che l’ateismo c’è, è dargli forza, è fargli pubblicità. Si preferisce mentire, incredibile.
Questa proprio non me l’aspettavo… Però è anche vero che l’ex PCI, poi PDS, poi DS, ora PD è sempre stato il partito dei cattedratici e delle carriere accademiche. Sarebbe la tanto citata “egemonia” di Gramsci (ossia occupare enti culturali e università). Vattimo è finito molto in alto e vedo che a Torino ha fatto scuola.
lo avrei preferito in una lista civica… ma per me contano le azioni, i colori vengono dopo… vedremo e speriamo che sia eletto.
PS. Solo per dire che una persona veramente libera dovrebbe tenersi fuori da queste cose… Dal canto mio non voterei mai questo partito veltronico pura espressione del trasformismo e del tardo cascame del pattume politico italiano. Se cooptare Odifreddi fosse un modo per prendere i voti dei simpatizzanti uaar, per quanto mi riguarda, stanno freschi!
Non capisco la scelta di Odifreddi.
Non credo che bazzica nel sito UAAR voterà mai per il Partito Democratico, con il rischio di eleggere gente come la Binetti (con il trucco del migliore dei non eletti, rinuncia al seggio, etc)
Confermate o smentite?
mah.. non ci arrivo… non capisco cosa c’entri Odifreddi con il PD… :S
Neanch’io voterei per il PD.
Però, dato che ci rammenti siamo liberi cittadini, Odifreddi ha non solo il semplice diritto ma tutta la libertà di guardare alla politica.
Del resto anche la Hack era candita coi Comunisti Italiani (ricordo che ha rinunciato al seggio ottenuto). Questo non vuol dire che i membri UAAR si debbano sentire invitati a preferire determinati partiti. Come ricorda Villella nell’articolo di oggi: l’UAAR è “completamente indipendente da forze politiche o da gruppi di pressione”.
Quindi è normale che i membri partecipino alla vita politica come meglio ritengono … mi preoccuperei se non partecipassero!
Ci tenevo a sottolinearlo non tanto in risposta (so che Silesio non parlava di questo) ma in senso preventivo (qualcuno lo penserà).
Quello che mi sarebbe piaciuto … ma che dico? … che dovrebbe essere la norma! E’ conoscere le motivazioni del prof. (sicuramente arriveranno) prima delle critiche! Magari capiremmo cosa c’entra Odifreddi col PD (come dice Azathoth).
se odifreddi entrasse nel partito democratico e si battesse per la laicità dello stato, non potrei che esserne felice, d’altronde è il parlamento che fa le leggi, e se ci entrasse un ateo militante dichiarato, anticlericale ne vedremmo delle belle.
Certo che se all’interno ci fosse qualcuno che si battesse per la laicità e non solo le binetti, i fioroni e i fassino, sarebbe già un piccolo passo, per no far diventare il pd un partito clerical. D’altronde la resa dei conti tra laici e non laici in quel partito si devrà pur fare.
io credo che più laici entrino nel pd meglio sarà per questo paese, purtroppo il pd sarà uno dei due più grandi partiti d’italia e se sia forza italia sia il pd fossero filoclericali sarebbe un bel guaio.
e già il fatto che binetti e co stiano alzando barricate vuol dire che la cosa da fastidio, i cattolici spervano e sperano di mettere le mani sul pd, bisogna impedirlo a tutti i costi, altrimenti questo paese diventerà come la polonia.
Quoto magiapreti e Andrea quest’ultimo con una riserva
OT:
@ Andrea
che il laico dovrebbe essere anche il credente con un pò di sforzo potrei accettarlo ma che laico è o può essere anche il credente mhmhmh la cosa mi viene più difficile da accettare.
Ad es. il credente cattolico è obbligato per fede a credere a certe cose incociliabili con la laicità. Per farti capire la mia posizione ti propongo alcuni estratti del catechismo della CCAR 1992 dove il credente è costretto a credere che:
George W. Bush o Silvio Berlusconi sono rappresentanti di Dio. Se questa affermazione sembra esagerata, andiamo direttamente al testo (risposta 464):
“Coloro che sono sottomessi all’autorità devono considerare i loro superiori come rappresentanti di Dio, offrendo loro leale collaborazione”. (affermazione discendente direttamente dai primi versetti del capitolo 13 della Lettera ai Romani di Paolo).
In ogni caso, l’unica eccezione a questa obbedienza è prevista dalla risposta 465, che stabilisce:
“Il cittadino non deve in coscienza obbedire quando le leggi dell’autorità civile si oppongono alle esigenze dell’ordine morale”
Ma che cos’è quest’ ordine morale? Lo spiega la risposta 415: “…’ opera della sapienza divina”.
E chi ne è il depositario? Ce lo dice la risposta 16:
“L’interpretazione autentica di tale deposito compete al solo Magistero vivente della Chiesa, e cioè al successore di Pietro, il Vescovo di Roma, e ai vescovi in comunione con lui”
E’ dunque solo la gerarchia della Chiesa Cattolica a stabilire quali leggi civili entrino in contrasto con la morale. La qual cosa apre contenziosi assolutamente inquietanti.
ps: Cos’è il catechismo?
In greco katecheò significa insegno a viva voce (senza riferimenti all’uso del telefono).
Per i cristiani, la catechesi è la risonanza che la parola di Dio, predicata e insegnata, ha nell’animo dell’uomo, dove viene accolta e approfondita per diventare norma e senso di vita. Questa comunicazione ha un carattere fortemente dialogico, nel quale si alternano domande e risposte.
L’attività che deriva dalla catechesi si chiama catecumenato ed è una formazione permanente, un tirocinio protratto nel tempo che avvicina incessantemente a Gesù Cristo. Tutto ciò, soprattutto nella Chiesa cattolica, ha un’articolazione complessa, che va dalla fase pedagogica a quella liturgica, passando per l’inserimento del singolo nella vita comunitaria.
Il vero e proprio catechismo è il libro di testo della catechesi. Esso, insieme alla Bibbia e alla Tradizione (prassi consolidate, liturgia, formule dottrinali, preghiere, consuetudini) della Chiesa, forma le fondamenta della dottrina cattolica.
scusate per i numerosi post, ma questo aspetto politico è molto interessante. Ultimamente ci sto riflettendo molto. L’Italia non è un paese così cattolico come ci vogliono far credere i grandi mezzi d’informazione, la chiesa e i politici, anzi su molti temi sono molto laici, la mia domanda è questa, perchè allora ci troviamo una classe così bacchettona e pavida? La risposta che mi sono data è che molti laici hanno smesso di fare politica e di interesssarsi di politica, dobbiamo ritornare a far politica e a far sentire la nostra voce, dobbiamo esporci in prima persona e se si ha la possibilità fare attivamente politica, perchè solo entrando nel meccanismo si può cambiare qualcosa. Perciò apprezzo l’iniziativa di odifreddi, più laici ci saranno in parlamento meglio sarà per questo paese che sta scivolando in un pozzo pieno di merda.
I cattolici sono furbi si inflitrano dappertutto per sabotare qualsiasi legge laica e moderna, l’unico partito dove non sono riusciti ad infiltrarsi e pil partito radicale, ma è troppo poco.
Dobbiamo ritornare a far politica, singolarmete ed infiltrarci, i laici si devono riprendere il predomio della politica, altrimenti cosegneremo questo paese al vaticano su un piatto d’argento.
Posso ipotizzare che l’intento più probabile sia proprio quello indicato: più che ottimismo c’è rassegnazione al fatto che l’importanza del PD sia destinata a crescere in funzione del tanto agognato bipolarismo. Stando così le cose l’unica speranza per il laicismo (o laicità che dir si voglia) è essere rappresentato all’interno dei due schieramenti.
Qualche parola in merito (a cura di Amos Oz):
“Nel mio mondo, la parola compromesso è sinonimo di vita. Dove c’è vita ci sono compromessi. Il contrario di compromesso non è integrità e nemmeno idealismo e nemmeno determinazione o devozione. Il contrario di compromesso è fanatismo, morte.”
Adesso però manca gente nella CdL … chi si sacrifica? 🙂
Penso che “laicita'” sia una questione di metodo, prima che di contenuti, e penso che i DS (o come hanno cambiato nome stamattina) siano un partito con delle fortissime radici para-religiose, che continuano a praticare ogni giorno: non per niente discendono da una filosofia idealistica, come il Vaticano. Tanto è che la Binetti, secondo me correttamente, indica ad Odifreddi la sua naturale collocazione, tra i radicali (o comunque tra i liberali); tra l’ altro la sua partecipazione all’ area liberale ne incrementerebbe la numerosita’ di circa il 10%. E poi, caro Piergiorgio, lo sai che, da sindaco capitolino, il tuo capolista disse: “Non andro’ a votare al referendum sulla legge 40 perchè il primo cittadino non deve essere motivo di schieramento e quindi di divisione”? Mando’ away, se la laicita’ tu non ce l’ hai,/ bell’ Odifreddi,/attento a dove ti meddi,/mando away, se la laicita’ tu non ce l’ hai/va via da qua,/la causa nun rovina'”.
io penso che un paese laico sia questione di leggi laiche e queste non si fanno se no ci sono politici laici.
Odifreddi nel pd quale causa dovrebbe rovinare? E’ una necessità avere il più grande numero di laici nel pd, altrimenti le leggi laiche ce le scordiamo.
Sarà, ma per me il Partito Democratico può trasformarsi senza problemi in Partito Democristiano senza nemmeno dovere modificare l’acronimo P.D.
🙁
Vedo risorgere la Balena Bianca
quoto Daniela.
Proprio per questo diffido del nascente PD.
Ammesso che avrà successo, i cattolici ora dormienti si prenderanno tutto il partito.
Neppure io voterò PD.
Qua non importa chi vota cosa, sinistra o destra.
Il partito democratico non sarà laico, perché non sarà costituito da persone laiche; e i pochi laici che sinora hanno deciso di “convergere” (a cominciare dal sig. Veltroni) non hanno fatto altro che sottolineare, o lasciare ad intendere, come siano disposti a fare ampie concessioni per attirare l’elettorato cattolico.
La dichiarazione di laicità del manifesto del partito democratico è fumosa; se c’è la Binetti e gente del suo calibro, il partito democratico non potrà mai dirsi laico. Dal punto di vista della laicità il pd comincia malissimo.
Essere nel pd per “tutelare la laicità” è, nel migliore dei casi, una lotta contro i mulini a vento; nel peggiore, un modo come un altro di entrare nel conveniente marketing della politica. Questa notizia non mi fa certamente rivalutare il partito democratico bensì il sig. Odifreddi: che continui a fare il professore e l’opinionista, così continuerà a non doversi preoccupare delle persone a cui pesta i piedi! Sarebbe meglio per lui, per tutti noi, e per la laicità in questo Paese – che sarebbe tanto bello senza la Chiesa e senza coloro che si dicono costretti a fare compromessi con essa.
per lady godiva,
già se lo stanno prendendo, almeno apprezzo chiunque faccia qualcosa per evitarlo, che abbia successo oppure no
Daniela,
onestamente non mi fido di nessuno, neppure di Odifreddi, quando si tratta di cadreghe.
Sempre per Daniele
sono stata ad una riunione dei DS+ Margherita per il nascente PD.
Quando ho domandato come pensavano di potere affrontare i temi laici, con particolare
riferimento alle staminali, Dico, eutanasia, etc. hanno semplicemente IGNORATO la mia domanda, passando ad altri argomenti.
I DS stanno facendo un enorme errore,IMHO.
Quanti siano poi in buonafede, è tutto da vedere. Personalmente sono pessimista
e diversi esponenti del DS hanno espresso gli stessi miei dubbi, dopo la riunione.
poichè le cadreghe riguardano tutto il mondo politico, allora non si dovrebbe votare e partecipare alla vita politica, e così facendo consegnare definitivamente il paese ai cattolici e al papa, così poi è inutile lamentarsi se in parlamento non c’è nemmeno un laico.
Invece bisogna interessarsi di politica e partecipare.
Non hanno voluto i radicali e prendono Odifreddi?
Qualcosa non mi quadra.
per lady godiva,
proprio per questo i laici non devono mollare, perchè che ci piaccia o no il pd sarà sempre più influente e per me il più grosso errore sarebbe lasciarlo in mano ai cattolici.
credo che lui abbia fatta una lista sua per le primarie, non è che è stato designato dall’alto.
da quello che ho capito, ogni comune cittadino può partecipare alle prmarie con una propria lista ed essere votato
Io vedo risorgere il Partito Democristiano, e non il Partito Democratico.
E quindi non avrà il mio voto
ma mica sto facendo campagna per il pd, io espresso solo la mia speranza che non si riveli essere veramente la balena bianca, perchè altrimenti saremmo rovinati.
Ci mancherebbe Daniela,
non l’avevo intesa così.
E comunque non ci sarebbe nulla di male
a fare propagando per qualcosa in cui si crede
🙂
comunque la mia speranza è che un giorno tutti partiti possano dirsi laici, o la maggior parte, a prescindere da destra o sinistra.
confermo aldissimo, ho sempre votato o quasi centrosinistra, ma il PD non lo voto, nemmeno con odifreddi dentro
«Mah… Certo, far convivere tutte le anime e la sfida più difficile del Partito Democratico. E non è detto che si riesca a vincerla>>….Sarebbero questi gli obiettivi del PD?
Il PD non lo voto nemmeno sotto tortura. Se fa le liste civiche Grillo voto Grillo perchè il resto non ha più alcun senso.
E poi se veramente convivessero odifreddi e binetti in uno stessa formazione politica, questa avrebbe massimo un mese di vita, dopodichè ci sarebbe una scissione. Una delle tante.
Se Odifreddi sarà eletto e proporrà le ragioni dei laici, ben venga.Ne sarei ovviamente felice. Ma quanto ad aderireo o votare il partito democratico, per qunto mi riguarda, manco morto !
Straquoto Silesio per qunto riguarda il giudizio sul PD: cascame politico.
Odifreddi, è un matematico, è possibile che abbia fatto un calcolo delle probabilità. In fondo, pensiamoci, si può lavorare di più stando in un partito da qualche centinaio di migliaia di voti od uno con milioni di voti?
Inoltre, se tale partito avrà il peso che i suoi fondatori auspicano, è meglio che Odifreddi stia in mezzo a quel guazzabuglio di zombies per stemperarne l’inclinazione alla pratica del cilicio e raddrizzarne la posizione a 90° nei confronti del Vaticano, o che stia in mezzo a chi la pensa come lui e perciò non abbisogna di alcuno shock terapeutico?
Certo per me è facile, non sono di Torino…
Non sono riusciti a mettersi d’accordo per i PACS.
Sarebbe bastato un mezzo pomeriggio, facendo il copia-incolla da qualche PACS
già costituito, figuriamoci se si mettono d’accordo tra di loro
😆
La cadrega, questo è l’obiettivo
spero che Odifreddi non si lasci tentare in nessun modo.. in ogni caso non voterei PD neanche con lui
confermo anch’io aldissimo
Odifreddi e la Binetti non possono convivere in uno stesso partito. Questa è un’ulteriore dimostrazione che il PD sarà solo il risultato di un’operazione verticistica pensata a tavolino.
quando si parla di politica occorre la massima razionalità; per esempio non ha alcun senso la posizione di chi dice non vado a votare razionalmente significa ripartire il voto proporzionalmente ai voti di quelli che a votare vanno quindi significa voterò al 25% per berlusca al 14% per fini al 10% per i padani e così via. In ogni caso si sceglie sempre il meno peggio come personalmente ho sempre cercato di fare. E in definitiva quale sarebbe l’alternativa al PD? La sinistra democratica con i suoi irisolti problemi di massimalismo o peggio i radicali che al di là di un coerente laicismo sono su posizioni per me inaccettabili di ultraliberismo economico ed hanno gente come Capezzone? (ripensiamo ad alcune proposte di referendum come quello sul servizio sanitario a mio parere demenziali). Oppure la destra?
(il cattobigamo berlusca, il fasciocattolico fini, i cattoceltici bossi e calderoli)
Per me Odifreddi fa benissimo e personalmente se sarà possibile lo voterò
Odifreddi nel PD…che delusione!
La prego Signor Odifreddi, non lo facia! Rimanga una voce fuori dal coro.
Personalmente sono convinto che la casa naturale di P.G.O. sia la rosa nel pugno. ma sono altresì convinto che dal pulpito di un partito di forte peso, come si presume sarà il p.d., la sua voce e le sue posizioni potranno incidere maggiormente.
Inutile aggiungere che se il PD avesse l’imprinting di Odifreddi lo voterei all’istante.
Il PD è solo il partito dei preti mancati, che sperano magari dandosi da fare per il Vaticano di ottenere l’ordinazione per raccomandazione, l’araba fenice della vecchia DC. Che ci sta a fare lì Odifreddi? Mi pare che sia fuori luogo!
pero’ potrebbe sempre essere una diga contro il clericalismo dei vari mastella e soci.
comunque un modo di essere x i laici riferimento.. bene odifreddi avrai il mio voto
di preferenza ………..w l’uaar……abasso i pretacci.
X gianfranco
Non rinuncio mai al diritto di voto, ci mancherebbe solo questo.
Nel dubbio faccio scheda nulla.
A lasciarla bianca non mi fido;-)
il PD è ancora magmatico ed in divenire, per quanto le segreterie locali abbiano ben blindato le liste (tanto per far vedere che siamo di fronte ad una cosa nuova) e i preti democristiani si siano intrufolati alla grande.
la presenza di Odifreddi romperà sicuramente le scatole a tutti costoro, quindi è un bene.
forse non fermerà la deriva cattolicista del PD, ma come dice il profeta: putost che nienta, l’è mei putost.
il PD è ancora magmatico ed in divenire, per quanto le segreterie locali abbiano ben blindato le liste (tanto per far vedere che siamo di fronte ad una cosa nuova) e i preti democristiani si siano intrufolati alla grande.
la presenza di Odifreddi romperà sicuramente le scatole a tutti costoro, quindi è un bene.
forse non fermerà la deriva cattolicista del PD, ma come dice il profeta: putost che nienta, l’è ammei putost.
be’, almeno la presenza di odifreddi potrebbe essere una garanzia. pensate al pd con nessuno che riesca a contrastare la binetti, che tanto sta lì e non si muoverà di lì, e tutti gli amici suoi.. ajuto!
e visto che il pd potrebbe davvero diventare la nuova forza politica, e magari davvero andare al potere (mah!).. almeno avere qualcuno che garantisca per noi non è una cosa cattiva. dobbiamo insinuarci ovunque come i tentacoli di una piovra..hahahahahahahah!
un saluto collettivo!
ma se i comunisti si chiamano ‘compagni’, e i fascisti si chiamano ‘camerati’, noi tra di noi come ci chiamiamo???????