“Essendo notoriamente agnostico rispetto alle religioni, mi sento quasi in difficoltà a prendere le difese del Dio cristiano di fronte alle incredibili strumentalizzazioni dei cattolici conservatori. Invece di promuovere la rimozione del nome di Dio dalle sentenze del Tribunale, eredità dello stato confessionale che offende la religione ed il buon senso, si sono battuti per mantenerla nel tentativo di guadagnarsi il plauso di gerarchie cattoliche poco cristiane. Ma la gara tra cattolici è finita zero a zero. Non riesco a capire perchè un “tribunale terreno” debba emettere sentenze in nome del “tribunale divino”. Perchè si debba usare il nome di Dio in testa a sentenze magari sbagliate o ingiuste. Perchè si debba usare il nome di Dio per sentenziare separazioni o divorzi che la Chiesa non ammette. Forse, i conservatori cattolici non si sono neppure chiesti se è giusto ricorrere in appello contro una sentenza emessa nel nome di Dio. Non sarebbe meglio che ognuno lasciasse al proprio Dio funzioni più importanti e più spirituali delle sentenze e degli atti pubblici?”
Articolo di Emilio Della Balda pubblicato su San Marino Notizie
@ Emilio Della Balda
ti quoto per intero
ottimo 🙂
Una logica stringente..!
Ma il “delusional thinking” ha, fra gli aspetti salienti, l’illogicità!
ma le sentenze non sono in nome del popolo italiano? sono rimasto indietro o sono finito troppo avanti?
@non possumus
si parla di San Marino
Roberto Grendene