Uno spirito antireligioso?

Si può dire che in alcuni Paesi occidentali si va diffondendo uno spirito antireligioso, con alcune accentuazioni anticristiane? Da tempo, e da più parti, ci si pone questa domanda, e non è facile dare una risposta. Diversi fatti farebbero propendere per il sì. Solo a scorrere alcuni recenti testi, scritti da autori che svolgono diverse professioni, si direbbe che la dissacrazione della religione, e del cristianesimo in particolare, stia diventando quasi una moda in certi ambienti dell’intellettualità. C’è chi riprende al più basso livello l’analisi volterriana delle Scritture, irridendole e negando qualsiasi ruolo positivo della religione nella storia dell’uomo. E conclude che Dio non è grande (perché non esiste), o che non possiamo essere cristiani, e meno che mai cattolici. E c’è chi propone di espungere la religione dall’orizzonte antropologico perché falsa, pericolosa per l’uomo e per la società. E scrive che Dio è un’illusione, o che bisogna rifondare ateisticamente la società. Ciò che colpisce in questo tipo di letteratura è l’insussistenza di una base culturale credibile, l’affastellarsi di proposizioni, giudizi sbrigativi e sprezzanti verso tutto ciò che deriva dalla ricerca di Dio e dalla sua evoluzione. Le religioni sono messe sullo stesso piano, le primordiali e le moderne, il politeismo e il monoteismo, mentre tutti i mali della storia, dai sacrifici umani dell’antichità alle tragedie della modernità (comprese quelle dell’epoca illuministica e materialistica) sono addebitati alle religioni, preferibilmente al cristianesimo. Le Scritture sono lette senza alcuna sensibilità storico-esegetica, essendo gli autori desiderosi soltanto di colpire, colpire i testi e l’immaginazione del lettore, come si fosse in un reality. Scompare ogni capacità di analizzare e distinguere, crolla l’impianto teorico che pure esisteva nella grande critica storico-filosofica dell’Ottocento. La caduta verticale della razionalità induce all’offesa gratuita, e traspare il vero e un ico desiderio di abbattere Dio e la sua immagine. Nulla che riguardi il rapporto tra l’evoluzione dell’uomo e la conoscenza di Dio, l’ansia di spiritualità che anima i popoli sulla terra, nulla che testimoni la volontà di capire il ruolo del cristianesimo nella formazione dell’Occidente e il suo respiro universale. Lo spirito antireligioso poi si fa sentire in Italia, e in alcune parti d’Europa, ad un livello diverso, nell’azione politica, con l’insofferenza per la presenza del cattolicesimo. Alla Chiesa qualcuno chiede, centrando il ridicolo, di tacere su cose che non le competono, come l’etica e l’antropologia. La laicità è utilizzata come barriera contro i contenuti e le parole del magistero, salvo non sia politicamente corretto. La stampa riferisce di un testo di propaganda ateistica fatto diffondere tra i bambini di alcune scuole. Sono note le blasfemie più dolorose che si ripetono verso i simboli sacri della fede cristiana, dalla croce alla passione di Cristo, all’immagine di Maria colpita da allucinate volgarità. Tutto ciò pone delle domande ai credenti, e a chiunque voglia capire cosa sta accadendo. Non esistono risposte semplici. Personalmente non credo alla tesi del complotto, o al disegno preordinato di lobby più o meno potenti. Penso invece che siamo di fronte a un impoverimento, a una vero e proprio crollo di razionalità in qualche settore intellettuale, coerente con un più generale degrado che si avverte attorno a noi. Ma ritengo anche si vada diffondendo nelle pieghe della società un certo animus anticristiano che va oltre la superficialità e la confusione culturale. Si avverte una volontà di colpire al cuore la fede e i sentimenti di chi crede, di procedere con qualsiasi mezzo, anche i più cinici, per fermare un processo che sta maturando da qualche tempo. Si vuole frenare una crescita di riflessione, e di ripensamento, che esiste in tante persone e in tanti giovani, sulle nostre origini, sul significato e sul destino dell’uomo, sui suoi bisogni più profondi. Penso si tratti di una nuova iconoclastia che ogni tanto si ripresenta nella storia, e che costituisce una prova spirituale per i credenti, ma anche una sfida per chiunque voglia interrogarsi sulle profondità dell’animo umano.

Articolo di Carlo Cardia pubblicato su Avvenire

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58 commenti

Kull

il respiro universale del cristianesimo si è fatto sentire nella maniera universale con cui ha combinato disastri ovunque si sia propagato,

Kull.

watchdogs

beh meno male che ci sono degli anticristiani e che si dissacra la religione, ma non per colpire la fede e i sentimenti di chi crede, per quello fa già molto il vaticano

Umberto

Magari ci fosse veramente uno spirito antireligioso in Italia, purtroppo siamo solo un paese pieno di bigotti ipocriti che si dichiarano cattolici e poi fanno tutto il contrario della dottrina cattolica, l’importante poi è farsi vedere al family day o ai raduni dei ciellini, prof. cardia parafrasando Beppe Grillo mi verrebbe voglia di dirle: MA VAFF…..

Alessandro Bruzzone

“(…) Giudizi sbrigativi e sprezzanti verso tutto ciò che deriva dalla ricerca di Dio e dalla sua evoluzione (…)”.

Evoluzione? O____O
Questa è divertente…

Alessandro Bruzzone

Per il resto vedo solo castronerie. Nel tentativo di dare uno “spaccato” dell'”anticristianesimo”, l’autore non approfondisce nulla. Soliti piagnistei da cattoruffiani.

Nulla su cui valga la pena perdere tempo.

Francesco M.Palmieri

Un vero e prorpio “crollo di razionalità”
infatti Razionalità (si con la R maiuscola!) è credere alle stimmate di Padre Pio, allo scioglimento del sangue di S.Gennaro, ai segreti di Fatima.

Razionale è continuare a cantare le lodi del Signore immenso e misericordioso, mentre un padre estrae dalle macerie della casa crollata per un terremoto, il cadavere del figlio di 3 anni, e poi quello della moglie, e poi quello dell’altra figlia di 7 anni !!

A questo si che è razionale, eccome è razionale !!!!

Mascalzoni!

raphael

siamo sempre alle solite: noi siamo voi non siete, nessun riconoscimento delle altrui ragioni ma rivendicazione della propria verità come unica integra assoluta. ma vaff.

lik

@ Kull

“il respiro universale del cristianesimo si è fatto sentire nella maniera universale con cui ha combinato disastri ovunque si sia propagato”

Mentre invece i musulmani diventano cattivi quando si occidentalizzano? Lo schiavismo praticato dai musulmani contro i cristiani? Le conversioni forzate all’islam durante il genocidio armeno e la propaganda anti-armena iniziata durante l’impero ottomano?
Dopo aver letto un commento di un born again filocristiano come Cardia, subito un commento di un filoislamico. Fantastico ti ricordo che hai dato del razzista a chi ha detto le stesse cose che dici tu non sul cristianesimo, ma sull’islam.

raphael

Per me è lo spirito anti assolutista che si diffonde e non quello antireligioso. Sentire gli improperi che i cattolicissimi paesani di mia moglie lanciano al papa ed ai suoi accoliti fa senz’altro piacere ma ancora nulla si smuove nelle acque torbide della chiesa. Forse qualche altro intervento di paparaz ben assestato può dare il la almeno ad una protesta veemente dei cattolici democratici (i fai da te) in favore di una maggiore laicità ed…umiltà

shock

Alla redazione dell’avvenire mi sa che l’aria è talmente satura di (mi censuro da solo) ####
che oramai hanno i neuroni che giocano a ping-pong (non voglio essere volgare).
è troppo facile smontare questo articolo pezzo dopo pezzo ….. che mi sa tanto seguiro il consiglio di Alessandro Bruzzone.

Jeeezuz

@ lik, il fatto che kull non abbia accennato all’islam non significa che sia filoislamico…

Daniele+

Nella prefazione al suo ultimo libro Dawkins scrive:
“Non bisogna avere studiato approfonditamente tutti i testi di “fatologia” per dire che le fate non esistono”.
Quale descrizione migliore?

lik

Io non sono contrario allo spirito antireligioso, sono le religioni ad essere contrarie all’ateismo, all’omosessualità e all’emancipazione femminile. Basta che questo spirito non sia diretto solo ed esclusivamente al cristianesimo ma anche all’altro monoteismo proselita che seduce ancor di più per l’autorità con cui si impone oggi.

Lamb of God

Guardiamo il lato positivo: l’ateismo tira e vende.

Gaudio e giubilo se l’Avvenire, Il Giornale, Il Foglio o l’Osservatore Romano schiumano rabbia.

Io godo. Come un riccio.

Marco

La gente incomincia a stancarsi di queste religioni che sanno spolosolo imporsi a suon di dogmi! W la scienza! W l’ateismo! W la libertà!

Kull

lik,

commenti come quelli che provengono dal tuo ‘pulpito’ non fanno che rendermi orgoglioso,

io sto sempre con i deboli contro i forti, tu stai un po’ con chi ti pare,

Kull.

Carlo

L’articolista dimentica che l’uso aggressivo e spregiudicato della religione e’ la causa dei contrattacchi di chi si considera ateo o agnostico. Personalmente non mi interessa se qualcuno vuole credere in dio, jahve, allah o nel flying spaghetti monster, purche’ non mi imponga, direttamente come i fondamentalisti islamici o indirettamente come Razzi, i suoi dogmi.
Se sento che bisogna mettere i crocefissi negli edifici pubblici, che bisogna impedire la ricerca sulle staminali o che la sharia e’ la migliore legge del mondo, mi arrabbio eccome e giustifico in pieno l’antireligiosita’. Forse unica cosa su cui bisogna riflettere e’ la qualita’ degli attacchi: talvolta mi sembra che siano un po’ troppo grezzi e poco precisi, un po’ troppo motivati dalla rabbia e poco dall’intelligenza.

lik

@ Kull

Certo, tu ed i tuoi amici dell’Iran defence forum state con i deboli ayatollah contro i forti omosessuali. Sei senza peccato Kull.

lik

Non mi risulta che tu stessi con gli armeni in turchia, quando hai negato le conversioni forzate all’islam durante il genocidio armeno.

Daniela

spero vivamente che il sentimento antireligioso prevalga sempre di più

lik

Ah Kull sei andato alla manifestazione contro le persecuzioni che subiscono i cristiani in medioriente? Per quelle sono reali e in quel contesto sono i più deboli.

Albi-warrior

Ahah.. Loro ci accusano di essere irrazionali??
Da morire dal ridere!!!

nihil

-E conclude che Dio non è grande (perché non esiste), o che non possiamo essere cristiani, e meno che mai cattolici. E c’è chi propone di espungere la religione dall’orizzonte antropologico perché falsa, pericolosa per l’uomo e per la società. E scrive che Dio è un’illusione, o che bisogna rifondare ateisticamente la società.-

eh già, m’ha tolto le parole di bocca! non poteva essre + giusto e chiaro di così!!!!!!!!!!!!!!hahahahahahha! 😉

tadeus

orate kull, tirate i libri di magia in attesa del profeta la memoria di incubi, di nevrosi, di instintive paure che nutrono il mondo delle ombre del buio passato, la geografia e’ la istoria infernale dimensione antica che minaccia d’irrompere nella nostra realta’ intangibile e’ ingovernabile le istorie prodigiose dei santi, tutti dilemmi la cui soluzione ci permette in qualche maniera nella nostra condizione antemoderna una dimensione religiosa ai problemi sociali e’ propio la strategia che L’islamismo tenta di diffondere in Europa, Kull la tua e’ una tesi errata. good by.

Asatan

Sbaglio o in pratica dire cose come “non sono credente” o “non sono d’accordo col papa” per sta gente vuo dire “sei un becero terrorista antireligioso e probilmente gobbo-zoppo-ebre-pedofilo-e-chi-più-ne-ha-più-ne-metta”?

Nerone

@ lik & kull

per favore scambiatevi il numero di telefono (o email, o MSN o quello che vi pare) e pigliatevi a borsettate in privato.
grazie

lik

@ Nerone

E perché? Secondo me una delle ragioni per cui i cristiani oggi giocano la carta delle vittime, è proprio ispirata a quello che hanno fatto i musulmani ed ha funzionato molto bene in certi ambienti. Infatti è già apparso il termine di cristianofobia nei discorsi del papa.

Nerone

caro lik,

leggi il tuo post delle 15.07: praticamente davi per scontato che kull attaccasse il cristianesimo e assolvesse l’islamismo. Io non ce l’ho vista, questa intenzione. se pure kull in altre occasioni possa aver fatto apologia di quella (censura) religione, non credo sia giusto, nè corretto, attaccare in maniera preventiva ogni suo intervento. con i processi alle intenzioni blocchiamo qualsiasi confronto. e sai bene cosa ne penso io dell’islam (visto che frequentiamo questo sito da qualche tempo) e cosa farei volentieri con le mie stesse mani al presidente iraniano (gli aggettivi immaginali tu, perché se li scrivo temo che questo post non passi)

Nerone

rif: mio precedente post delle 18.23

volevo dire “preconcetta” non “preventiva”
beg your pardon

Be 85

Cioè fatemi capire, ormai sempre più persone si stanno rendendo conto delle str…ate che predicano in giro, e loro interPRETano il fenomeno come “impoverimento culturale” e “irrazionalità”?

😆

Silesio

Ne approfitto per segnalare un libro appena uscito “P. G. Milanesi – La mistica della soggettività, la crisi del soggetto e la prospettiva post religiosa – IBIS Edizioni”. Mi pare sia una ulteriore “affondo” contro la plausibilità e le ragioni della teologia e delle religioni. Il fenomeno della crisi delle religioni è ormai evidente. Si tratta però di dare una forma e di approfondire questa coscienza nuova “postreligiosa” che sta lentamente sorgendo dalla storia.

Silesio

PS. Ne sto cercando copie da inviare al Ratzi, ad Avvenire, a Messori, Socci, Ruini ecc. e a quant’altri, ma purtroppo il libricino (10 euro) è appena entrato in distribuzione, l’editore è un piccolo editore, e faccio fatica a trovarne.

Giol

Il solo fatto che si dica che attaccare le religioni è una mancanza di razionalità è vergognoso. Puro ribaltamento della verità. L’Avvenire non si smentisce nei suoi deliri.

Skadivargr

“Scompare ogni capacità di analizzare e distinguere, crolla l’impianto teorico che pure esisteva nella grande critica storico-filosofica dell’Ottocento.”

Ma costui sa che siam nel 2007, e c’è stato anche il novecento? E poi che c’entra la critica storico-filosofica, quando basta la ricerca filologica a smontare tutte le loro balle?

Skadivargr

perchè dev’esser approvato? balla è forse termine illecito?

De Pretis

Uno come Cardia che parla di “crollo di razionalità”?
La situazione è grave, ma non è seria!

Antoine

“Tutto ciò pone delle domande ai credenti, e a chiunque voglia capire cosa sta accadendo. Non esistono risposte semplici”.

Antoine

Cos’è, da quando i “credenti” si pongono domande e vogliono “capire”?
Mi sono forse perso qualche enciclica?
Certo che esistono risposte semplici, razza di babbei incensati…
Di certo non sono semplici (e nemmeno utili),
risposte a domande senza senso!

Antoine

Ah, vabbè, questo (cardia) è uno che mette nel suo curriculm, tra
le “pubblicazioni scientifiche” roba come:
“I Consigli presbiterale e pastorale nella dimensione postconciliare della chiesa locale”.
Ora capisco che gran razionalista che è

Lorenzo G.

“Forse qualche altro intervento di paparaz ben assestato può dare il la almeno ad una protesta veemente dei cattolici democratici (i fai da te) in favore di una maggiore laicità ed…umiltà”

Be’, veramente i cattolici democratici sono sì fai da te, ma i cattolici fai da te non é affatto detto che siano democratici: non godono della proprietà transitiva! Infatti i cattolici sono praticamente tutti fai da te (sfido a trovarne uno che non lo sia), solo che quelli democratici sono assai meno ipocriti degli altri.

Il Filosofo Bottiglione

ormai non li leggo nemmeno più questi articoli di avvenire, sono tutti uguali: pericolosa deriva laicista, laicità sana, razionalità cristiana e altre fesse forme retoriche.

Andrea

Questo articolo ha messo in luce la vera essenza della religione: non sopportare chi la pensa diversamente.

Non tollerare le diverse opinioni o prese di posizioni a meno che queste non siano in netta minoranza o in qualche modo innocue e non visibili.

Additare come male assoluto tutto ciò che è critico verso di essa. In questo articolo, infatti, si cade nel più grossolano errore: generalizzare.

Non è nemmeno difficile scorgere dietro le parole dell’articolo un tentativo (l’ennesimo) di persuadere “la folla” che chi non è religioso è cattivo.

Ma non prendiamocela tanto, è stato pubblicato sul giornale dei vescovi, non possiamo aspettarci argomenazioni più “illuminate”.

chiericoperduto

La caduta verticale della razionalità…parlerei semmai di crescita della razionalità, ma tanto questi qualsiasi cosa scrivano i fedeli bevono.

Andrea

Nel frattempo attendiamo che lo stesso percorso accada per l’islam.
Mi sa che sia un pò più refrattario alla secolarizzazione.
Su, forza, che finito con il cristianesimo tocca all’islam. Uff, c’è sempre da fare…

ALBERTO

RITENGO SAREBBE UTILE RISPONDERE ALLE ISTITUZIONI RELIGIOSE CON LA STESSA DETERMINAZIONE E FERMEZZA CHE VIENE UTILIZZATA CONTRO IL PENSIERO LAICO. bISOGNA RIVEDERE A FONDO IL CONCORDATO E RIAFFERMARE LA SOVRANITA’ DELLE ISTITUZIONI DELLO STATO,RIMUOVERE TUTTI I PRIVILEGI AD ESEMPIO:IL SACERDOTE CHE DIVIENE UFFICIALE DI STATO CIVILE NEL CONTRATTO DI MATRIMONIO DI CUI E’ GARANTE LO STATO!

Nerone

L’Avvenire che parla di razionalità è come un leghista che parla di multietnicità o scambio culturale

ciceracchio 2la vendetta

l’avvenire e’ un giornalaccio di uno stato estero e gli articoli che scrive ???ma quanto gli passa lo stato dei soldi delle tasse italiche ???????maremma bucaiola ??????
tra radio maria la domenica rai 1 ma perche’ io devo pagare il canone per mantenere tutti quei preti e frati ??????se la faccino una tv coi soldi loro e trasmettino x conto suo ,,,
seh 100 euri annui boia deh ,,, maledetti samguisughe .

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