Continua a crescere la tensione in Birmania e secondo le ultime notizie l’attesa repressione di soldati e polizia ha fatto la prima vittima: un monaco è stato ucciso dagli spari dei militari dell’esercito birmano, che ha tentato di disperdere la protesta pacifica nelle strade birmane. Lo hanno riferito la stampa e testimoni locali. Il grave incidente è avvenuto nei pressi della pagoda di Sule, uno dei centri nevralgici delle proteste di questi giorni, il luogo di culto da cui era partita anche la “rivolta degli studenti” nel 1988. Ci sarebbero anche diversi altri manifestanti feriti.
A Yangon, la polizia ha caricato con i manganelli circa 700 manifestanti, tra i quali molti monaci, che si preparavano a dar vita a nuove marce di protesta contro la giunta militare che da quarant’anni governa Myanmar con il pugno di ferro. Negli scontri, secondo testimoni locali, sono stati picchiati dieci monaci dinanzi alla pagoda Shwedagon, uno dei centri nevralgici delle proteste dei giorni scorsi. Circa 80 persone sono state arrestate. Dopo la prima notte di coprifuoco, stamane a Yangon centinaia di militari e poliziotti in assetto antisommossa hanno preso posizione attorno ad almeno sei grandi monasteri che, nei giorni scorsi, erano stati il motore della rivolta. E centinaia di soldati si sono schierati in un parco vicino la Pagoda Sule, il centro nevralgico da cui nei giorni erano partite le marce dei monaci contro i generali. Poliziotti e soldati hanno poi sparato colpi in aria a Yangon per disperdere migliaia di persone radunate nel centro della città al passaggio di un corteo di un migliaio di monaci buddisti.
Intanto sono cominciati gli arresti «eccellenti»: fermati un noto attivista per i diritti civili, Wing Nain, e il più celebre attore locale, Zaganar, che aveva appoggiato pubblicamente la protesta. Secondo un diplomatico occidentale, il settantenne uomo politico arrestato è stato portato via dalla sua abitazione in piena notte (intorno alle 02:30 ora locale). L’attore arrestato nei giorni scorsi aveva preso esplicita posizione a sostegno della protesta, recandosi in una pagoda ad offrire acqua e cibo ai monaci.
[…] Cinque autocarri militari sono stati visti all’interno del monastero, mentre altri soldati sono stati dispiegati lungo la strada nella città dei templi e dei palazzi. “Abbiamo paura, i soldati sono pronti a sparare sui civili in ogni momento”, ha detto un uomo vicino alla pagoda.
Il coprifuoco imposto dalla giunta militare è effettivo dalla 21:00 alle 05:00 ora locale e rimarrà in vigore per 60 giorni nelle città più importanti. La misura trasferisce all’esercito il controllo diretto della sicurezza in tutto il Paese e proibisce gli assembramenti e le riunioni di più di cinque persone.
Soldati birmani contro i monaci: uno ucciso
13 commenti
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@ Cosa pensi delle manifestazioni in Birmania?-
Credo siano pilotate per ottenere scontri con migliaia di morti e giustificare un intervento armato dell’ONU
Le prove di forze storicamente sono state sempre tutte perse, perchè la polizia fa scattare la repressione
le più famose repressioni recenti sono Piazza Tien Amen e Genova G8
Serve innescare dinamiche nonviolente e semmai fare piccole manifestazioni come quella di Grillo V-Day, un mordi e fuggi per dimostrare che esistono altre forze nel paese che possono incidere sulla realtà
il Metodo migliore però sono le dinamiche nonviolente anonime, perchè i partecipanti ad un V-day possono essere fotografati e rintracciati
Non esiste fuori dalla Birmania il paradiso.
In Birmania si muore di fame, in Italia di droga, suicidi, metodi bastardi dei nemici dell’umanità, incidenti d’auto e se non sei dei loro non si riesce ad avere neanche un lavoro da spazzino
Non abboccate al finto premio Nobel femmina al servizio dei nemici dell’umanità, non abboccate ai gonzi buddhisti servi dei servi
E’ una trappola per fessi per fat scattare la repressione e giustificare un intervento di forze ONU per instaurare una falsa democrazia, mentre il dittatore andrebbe a vivere in Svizzera con tutti i soldi del popolo birmano insieme ai suoi fedelissimi
100 MILIONI DI TONNELLATE
per ora, la giunta militare, non hanno fatto niente di peggio di quanto è successo nella democraticissima italia durante le proteste a Genova nel 2001! speriamo, comunque, che le cose non peggiorino e che questa marcia e i sacrifici di chi la sta facendo riescano a svegliare le coscenze non solo in birmania!
Kris, dalle ultime notizie sembra che i morti siano 5, due confermati. Purtroppo c’e’ poco da stare allegri, nell’88 le proteste hanno portato a piu’ di 3000 morti. Purtroppo questa giunta militare ha il sostegno della cina, anche se e’ osteggiata da quasi tutte le nazioni occidentali.
Anche io spero comunque che le cose cambino in Birmania.
speriamo che la situazioni non si aggravi…in questio casi non so mai se sia meglio una rivolta ancora più ampia che, però, porterebbe altro sangue, oppure una soluzione pacifica che, però, manterrebbe la situazione così com’è ora….
purtroppo sembra che il numero di monaci buddhisti uccisi sia salito a 3, il totale rimane 5.
‘ Uno dei cortei, seguito da camion militari che trasportano una quarantina di soldati, è diretto verso la residenza di Aung San Suu Kyi, la paladina dei diritti umani, Premio Nobel per la Pace, da anni agli arresti domiciliari nella sua abitazione alla periferia di Yangon.
Il gruppo di monaci in testa a questo corteo ha più volte esortato i manifestanti che li accompagnano a non esporsi alle violenze. “Ci pensiamo noi monaci – hanno detto alla folla – per favore, non seguiteci”. E poi, esortando alla non-violenza nei rapporti con i militari, hanno a più riprese aggiunto: “Noi li ricolmeremo di amabile gentilezza”. ‘
(fonte: http://www.repubblica.it/2007/09/sezioni/esteri/myanmar-aung/truppe-monasteri/truppe-monasteri.html)
ammiro molto il coraggio e la fermezza di queste persone nel loro comportamento non-violento.
Non apprezzo certo il regime birmano.Ma non glorifichiamo acriticamente il clero buddista che ora protesta.Molto facile unirsi alla protesta quando il governo quintuplica il prezzo della benzina.Peccato che buona parte di questo clero che oggi viene spacciato per fautore della democrazia, da anni si ingrassa con i finanziamenti dello stato e da anni tollera o addiritura collabora alle persecuzioni di tutte le altre minoranze religiose.In birmania violenze fisiche e morali contro minoranze etniche e religiose, conversioni forzate al buddismo sono da anni pane quotidiano.Il vero dramma è che molti dei capi d’opposizione sono pilotati dall’esterno, leggi USA e UE.Quando vedo che bella democrazia occidentale hanno instaurato in tailandia mi viene da pensare, con raccapriccio, che la popolazione birmana è come chi debba scegliere fra la peste e il colera.Come altri hanno evidenziato, non credo che la Cina mollerà facilmente il suo alleato.C’è più di un rischio che finisca in un bagno di sangue.
Ragazzi, questo 100 milioni di tonnellate va tenuto d’occhio, ho visto i suoi post da altre parti ed e’ ben noto per saturare i blog con commenti completamente fuori tema.
@Carlo
Ci proteggerà in nuovo regolamento UAAR, se davvero dovesse manifestarsi un’intenzione di questo tipo.Almeno spero
Personalmente non ho visto buddisti ## e estremisti e ne ho conosciuti tanti. Penso che magari fanno pensare, e non certo si rimane indifferenti, e a volte si prendono posizione estreme in loro favore. Io sono uno di quelli. Non sono come un monaco ma in loro vedo me stesso che combatte e si ribella alle più violenze subite. Inloro io ritrovo il mio riscatto. Mi riconosco e mi faccio riconoscere. Mai nessuno si permette di picchiare una donna ho un bambino in mia presenza e adesso mai e nessuno oserà in mia presenza picchiare un monaco.
La mia vita per un monaco per tutti quelli che sono altro. Viva la libertà.
Spero che i monaci e la folla chiedano a gran voce che il premio nobel birmano per la pace Aung San Suu Kyi diventi capo dello stato. E’ una donna molto stimata, credo che la comunità internazionale avrebbe una posizione comune riguardo questo fatto. Poi non ci resta che sperare. Di questi dittatori delinquenti non se ne può proprio più, ovunque siano.
“le più famose repressioni recenti sono Piazza Tien Amen e Genova G8”
Questo si che è spararle grosse!
Abituati al nostro clero che ai governi chiede cose più terra terra, fanno un certo effetto questi monaci che marciano rischiando la vita, muniti dell’essenziale, per chiedere libertà e democrazia per tutti.
La mia vignetta di oggi è ispirata a questa riflessione.
ciao
gianfalco
cosa farebbero i nostri preti se una dittatura simile prendesse piedi in italia?
ops, scusatemi, cosa hanno gia fatto? a volte il confronto e’ davvero ignominoso