“Vietato allattare” le mamme in rivolta. Prado, sit in davanti alla Maja Desnuda

Il seno della Maja Desnuda sì, quello della mamma che allatta, no. Il 7 agosto Cindy Piccard si è messa ad allattare il figlio di sei mesi nella sala del museo madrileno del Prado dove è esposto il quadro di Francisco Goya ed è stata allontanata da un sorvegliante. “Non può allattare qui, deve andare nella caffetteria o alla toilette”, […]. Domenica scorsa Cindy è tornata al museo del Prado con una ventina di mamme, tutte con i figli in braccio. Si sono sedute sui divanetti della sala 16B e hanno allattato i bambini in mezzo ai tanti visitatori domenicali.[…]

In Spagna, come in Italia, negli Stati Uniti e nella maggior parte dei paesi europei, non c’è una legge che impedisce di scoprire il seno in pubblico per allattare, tuttavia molte donne si sentono a disagio e sono talvolta invitate o costrette a nascondersi quando devono occuparsi dei figli. […]

La gente reagisce in modo negativo a un seno scoperto per paura, secondo i sociologi. “Si tratta di reazioni sessuofobiche – è la spiegazione di Enrico Pugliese, dell’Istituto di ricerche sulla popolazione e le politiche sociali – per cui un seno nudo è visto come richiamo sessuale”. Colpa però anche della confusione generata nella gente dalle tante teorie per il corretto allevamento dei bambini, che spesso si sono sostituite alla tradizione, al buon senso materno: “Nella società moderna spesso è prevalsa la teoria per cui del neonato si deve prendere cura la collettività più che la madre come individuo – continua Pugliese – Non a caso uno dei paesi dove più numerosi sono i casi di discriminazione delle donne che allattano sono gli Stati Uniti. Qui, a una società in cui l’elemento puritano è molto presente si sono aggiunte teorie sulla cura dell’infanzia volubili e cicliche”.

Nessuno discute più sul fatto che allattare al seno sia preferibile e consigliato, eppure farlo in pubblico è difficile. […] Roberta Lodi, […] ” Il bambino non deve vivere in una campana di vetro e per lo sviluppo del suo sistema immunitario il latte materno è la migliore garanzia”.[…]

In Italia siamo ancora all’anno zero in fatto di sostegno alle madri. Le donne dovrebbero invece essere messe in condizione di poter scegliere dove e come prendersi cura del proprio figlio, con strutture e possibilità che non mirino a isolarle, ma a rendere più semplice il loro compito”.

Testo integrale dell’articolo di Cristina Nadotti pubblicato su La Repubblica 

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101 commenti

Il Conte di Saint Germain

Non sarebbe da proibire ma onestamente trovo disgustoso vedere donne che allattano in pubblico, mi sembra una questione di buon senso. Non si tratta di sessuofobia, mi farebbe schifo pure vedere mentre cambiano il pannolino e cose del genere.

Mifepristin

Concordo con il Conte di Saint Germain,è veramente una cosa volgare allattare in pubblico e mi sembra del tutto fuori luogo comparare l’immagine delicata del seno della Maya, piccolo e candido, con l’immagine pornografica di un enorme seno che viene succhiato con disgustosa avidità da un neonato. Poi ognuno è libero di fare ciò che vuole, ci sono anche persone che si tolgono le scarpe in pubblico e fanno altre cose poco piacevoli per i sensi, ma credo che sia un segno di civiltà che non ci siano donne che allattano nella sala di un museo dove neppure gli adulti dovrebbero mangiare.

Stefano P.

Attraversiamo un periodo in cui si parla, spesso a sproposito, di cosa è naturale e cosa non lo è.
Mi pare che non ci sia niente di più naturale dell’allattamento al seno.
Se poi qualcuno ha lo stomaco debole e non tollera la vista di una donna che allatta un bambino può andare a bersi un caffè al bar o può andare alla toilette ad espletare le sue naturali funzioni biologiche.

Mifepristin

E comunque io penso che l’allattamento al seno sia da evitare, è una pratica “primitiva” e degradante, non più necessaria, visto che ci sono alimenti artificiali per neonati che possono adeguatamente sostituire il latte prodotto dalla madre, solo che sono piuttosto costosi, forse la ragione di questo “ritorno alla natura” è, in realtà, di natura economica. Conosco tante persone che non sono state nutrite con latte umano e che godono di ottima salute.

Mifepristin

p.s. io invece sono stata nutrita con latte umano, ma non ho un sistema immunitario così forte, visto che ogni volta che c’è qualche malattia contagiosa in giro sono tra i primi a sperimentarla

Ela

Pratica primitiva e degradante?
Senza offesa, Mife, ma hai provato a chiedere un provino a Zelig? Sei esilarante…!!!

Forse, per parlare con cognizione di causa, le cose andrebbero conosciute meglio, quando non direttamente sperimentate…

Lamb of God

Io non ci trovo niente di scandaloso o rivoltante, mi sembra un eccesso di pudicizia o falso moralismo vietare questo; rimane il fatto che se il bimbo DEVE mangiare la madre deve poter allattare anche in pubblico.

Lady Godiva

Una donna che allatta non fa certo schifo. Siamo stati tutti bambini, e quasi tutti allattati.

Comunque mettersi così in mostra fa un po’ “ciellino”.

IMHO IMHO IMHO

Mifepristin

e se poi uno o una,adulto/a, fellat in pubblico, è suscettivo di condanna per atti osceni , perché la regola non dovrebbe valere per i neonati…

Lady Godiva

Come dire che le mamme molestano sessualmente i loro bimbi, allattandoli al seno.
Mife, non posso credere che tu lo pensi davvero.

Mifepristin

@LAMB OF GOD
“Senti chi parla” mi sono rifiutata di vederlo dopo i primi due fotogrammi… quanto all’esperienza della suzione di latte hai ragione è proprio uno schifo, infatti non ho più mai voluto ripetere l’esperienza…
————
Comunque, questo nuova pressione culturale in favore dell’allattamento al seno, secondo me è una delle tante espressioni della mentalità infantocentrica che mette in secondo piano le esigenze della donna. Si pensa solo che l’allattamento fa bene alla salute del neonato, però non si pensa ai danni che può produrre per la salute della madre, perché sottrae sostanze al corpo della donna, le impedisce di prendere diversi tipi di farmaci come gli antidepressivi e le benzodiazepine(che nella fase puerperale sono pressocché indispensabili). Inoltre, l’allattamento è un modo per creare un vincolo alla libertà di movimento della donna, per tenerla lontano dagli impegni di lavoro più a lungo.

Mario

Evitiamo le idiozie: come si puo’ parlare di infantocentrismo….portiamo la discussione ad un livello di decenza….non offriamo il fianco ai troll…per cortesia…

Kris

Già, hai ragione Mife, perchè non gettare i bimbi in un cassonetto allora! Mi sembra che se una donna decide di avere un figlio è pechè vuole anche prendersene cura…da come parli, sembra quasi che i nemici delle donne siano i bambini!!

Kris

PS: sono le persone come te a dare ai cattotroll argomenti contro una pratica legittima come l’aborto!

Be 85

Milf, in effetti non ti sembra un tantinello eccessiva la tua visione sull’allattamento? D’altra parte il fatto che sia una, come la chiami tu, pratica che si effettua dalla notte dei tempi non la connota neccessariamente in una maniera negativa, considerandone anche la “naturalezza”. Siamo animali in fondo, per quanto possiamo cercare di far finta che non sia così!

Detto questo, devo comunque ammettere che effettivamente trovo un po’ di cattivo gusto la scelta di allattare in pubblico; inoltre mi sembra un po’ povera l’argomentazione “E’ la cosa più naturale del mondo.”. Allora, anche l’andare in giro completamente nudi è la cosa più naturale del mondo, o espletare i propri bisogni fisiologici, o fare sesso e procreare; ed allora perchè CHIEDERE (magari cortesemente) di evitare ANCHE di far queste cose in pubblico?
Non son una donna, nè tanto meno una mamma, quindi ammetto la mia ignoranza, non sapendo esattamente cosa si deve fare e cosa no; per cui chiedo a chiunque ne abbia fatto esperienza di correggermi se mi sbaglio o se non considero qualcosa che va considerato. Non mi sembra ci siano troppe difficoltà quanto meno nell’appartarsi in caso di necessità di allattamento; nè capisco perchè ad esempio la donna dell’articolo abbia dovuto per forza allattare nella sala del museo. Alle volte (ripeto, sicuramente sbaglio, ma esprimo l’IMPRESSIONE) sembra quasi esibizionismo… E dico questo proprio perchè vedo che certe mamme hanno la possibilità di allattare in un posto vicino e più appartato ma preferiscono rimanere in vista; io se fossi donna mi vergognerei ad allattare in pubblico così come mi vergogno a fare sesso in pubblico o a urinare. Ma sarebbe una mia scelta per carità, non è necessario che si vergognino; il fatto è chè magari un po’ più di rispetto (parola un po’ troppo carica in questo contesto, ma non mi veniva un sinonimo più leggero) per le altre persone non guasterebbe.
Detto ciò non è che stia proponendo leggi, ordinanze o multe o carcere o lapidazione per chi allatta in pubblico, ma quantomeno spero di poter chiedere (nemmeno pretendere) un po’ di attenzione e riservatezza in più, nel rispetto di chi (non troppo a torto) trova sgradevole la situazione.

Stefano Chiaudano

@Mifepristin

Da wikipedia

È stato dimostrato che l’allattamento materno è particolarmente vantaggioso anche per la madre, durante il periodo in cui una donna allatta il corpo della madre produce ormoni che favoriscono il rilassamento e la serenità, e che aumentano l’istinto materno e il legame affettivo con il bambino. Nelle donne che allattano c’è una drastica riduzione dei casi di depressione post-parto.

Questo per quanto riguarda gli antidepressivi.

Gli anticorpi servono al neonato che non ha il sistema immunitario ancora formato ed efficiente. Cosa centra con gli adulti che da bambini sono stati o meno allattati al seno?

Lamb of God

Scusa ma stai spostando il problema, qui non si tratta di voler ridurre la donna a levatrice ed obbligarla al ruolo di madre-incubatrice che passa la vita ad accudire i figli, il problema attuale è una sessuofobia che contagia la nostra società e ci fa temere delle nudità “esibite” SOLO per stretta necessità. Il latte materno si può sostituire con quello d’asina ma questo ha un costo proibitivo, se ricordo bene 10 euro al litro, perciò anche per motivi economici sarebbe bene non vietare tale pratica; insomma io vorrei evitare casi come questi per rispetto verso la donna e la sua temporanea condizione:

http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2007/03_Marzo/31/cacciata_bar_allattava.shtml

Stefano Chiaudano

@Be 85

“trovo un po’ di cattivo gusto la scelta di allattare in pubblico”

e se non si tratta di scelta? Nel senso che la signora era in un museo. Sarebbe dovuta andare alla tolilette o al bar che sono anche questi luoghi pubblici? E se qualcuno si fosse lamentato anche li? Si chiudeva ad allattare nel cesso?

Mifepristin

Lady Godiva scrive:

26 Settembre 2007 alle 15:03
Come dire che le mamme molestano sessualmente i loro bimbi, allattandoli al seno.
Mife, non posso credere che tu lo pensi davvero.

………….
No, non sono un troll. Non so se posso pensare davvero quello che ho scritto, perché non sono esperta in materia di psicologia della relazione madre-neonato. E in ogni caso la molestia non ci sarebbe perché nell’allattamento entrambe le parti sono consenzienti. Però l’analogia fellatio-allattamento al seno mi sorge spontanea. Svetonio narra che l’imperatore Tiberio sottraeva lattanti al seno delle nutrici per avvalersi della loro opera di suzione…

Lady Godiva

E’ vero che talvolta le mamme che non vogliono allattare vengono trattate male.
Ma ciò si può ignorare, infischiandosene.

Udo

La mia ultima visita al Prado e’ stata traumatica.
Bambini che correvano, urlavano, piangevano.
Personalmente vedere una donna che allatta il figlio al seno non mi turba minimamente.
Tuttavia, non vedo il senso di portare un bambino dai 0 agli 8 anni al Prado.
Se avessi un pupo in eta’ di allattamento, e se proprio non fossi disposto a rinunciare ad una visita al museo, ok, lo porterei con me. Ma se il personale mi facesse obiezioni, non mi metterei certo a organizzare il casino che ha combinato questa qui.
E il paragone della sua tetta con quella della Maja mi sembra veramente tirato per i capelli.

Fabrizio Gaggini

L’allattamento al seno è fondamentale nei paesi in via di sviluppo dove non c’è l’acqua ed è difficile allungare la polvere. Alle nostre latitudini tiene lontane le madri dal lavoro con grande detrimento della figura femminile. Comunque è assurdo un divieto di questo tipo.

Ela

Sempre più esilarante e sempre meno credibile.

L’inconsistenza e la parzialità delle tue affermazioni, Mife, unite ad una velata (?) vena denigratoria nei confronti di chi vede e segue un ragionamento diverso dal tuo, ti portano al di là di ogni possibile scambio costruttivo di vedute e pongono fine a qualsiasi discussione nei tuoi confronti. Che tu sia o non sia un troll a questo punto è abbatanza ininfluente dato che il risultato è il medesimo.

Tornando alla questione originale: se non è contro la legge, una donna dovrebbe avere il diritto di decidere se e dove allattare un bambino senza doversi sopportare commenti o rimostranze ignoranti e repressive.

Ela

P.S.
La questione nutrizione e cura del neonato è una di quelle talmente complesse e sottoposte a talmente tante variabili da non essere quasi possibile parlarne a livello teorico/pratico senza aver sperimentato le situazioni ad essa collegate.
Per dirla terra terra, o l’hai provato direttamente o da vicino o non puoi capire come funziona la cosa…

P.P.S.
A chi fa paragoni con sesso ed espletamento bisogni fisiologici in pubblico: questi sono vietati per legge. L’allattamento no.

Stefano Chiaudano

@Mefi

“Non so se posso pensare davvero quello che ho scritto”

se vuoi ti chiamo don Raffaè!

“mi consiglio con don Raffae’
mi spiega che penso e bevimm”o ccafe'”

scusa , ma mettiti daccordo almeno con te stessa.

Mifepristin

Comunque io non ho detto che si deve proibire con forza di legge l’allattamento in pubblico. Solo che, a mio modo di vedere, oggi non è più necessario allattare al seno ed è innegabile che l’allattamento crea ulteriori vincoli e fastidi fisici alla donna oltre a quelli che già derivano dalla gestazione e dal puerperio. I bambini non saranno nemici delle donne, ma certo sono il primo e principale ostacolo alla libertà delle persone di sesso femminile. Ora mi sembra che una persona non solo perché ha deciso di partorire un figlio debba pure essere inchiodata al ruolo di nutrice e di nurse.

Lady Godiva

X Udo

sul fatto di non portare i bambini dappertutto concordo.
Si annoiano ad una certa età, e magari gli viene pure l’avversione all’arte

Lady Godiva

Mife,

se una donna percepisce un bambino come ostacolo non è obbligata a rimanere incinta, mi sembra.

Mifepristin

In ogni caso penso che fuori dal Prado,in linea di massima, nessuno si curi di una donna che allatta al seno, io ne ho vista una(straniera) che allattava sul treno e nessuno le ha detto niente, anzi sembrava che nessuno la notasse,con tutto che il bambino era già ambulante e quindi doveva essere piuttosto grande, io sono stata l’unica a scandalizzarmi o forse meglio a sorprendermi, facendolo notare a chi mi accompagnava.

Lady Godiva

Alcune donne,non tutte, lo fanno in pubblico per mostrare quando sono brave mamme.
Su questo concordo, Mife.
Ciò non toglie che l’allattamento al seno è il migliore per chi voglia farlo.
Senza essere un obbligo, naturalmente.

IlFustigatoreDiGalliate

no mife. e’ l’esatto contrario. il problema non sono i bambini, ma la mancanza di strutture e l’intolleranza… quella povera donna non andra’ + in quel museo perche non puo’ allattare il figlio, come vedi l’intolleranza e’ sua nemica

Mifepristin

Sì in linea di massima è vero, non c’è obbligo di rimanere incinte, però, poiché non tutte hanno la possibilità di farsi legare le tube(a parte che è comunque un intervento chirurgico, per cui uno non è che lo affronti come una cosa di routine), nei fatti mi sembra che la situazione sia molto più complessa, conosco delle donne che nella gravidanza sono rimaste incastrate senza volerlo veramente e il procreazionismo imperante non facilita le cose in questi casi. Se una donna resta incinta quasi tutti, se le consigliano qualcosa, è nel senso di non interrompere la gravidanza, anche nei casi in cui è evidente che quella persona è incompatibile con il ruolo di madre.

Mifepristin

Si è vero ho una repulsione verso la gestazione e il parto(e questo credo che sia abbastanza diffuso, anche tra le donne cui i bambini non dispiacciono) e non ho alcun interesse nè propensione verso i bambini e se si avvicinano troppo alla mia “sfera vitale” li detesto. Ma la cosa che mi fa adirare di più è che è così facile trovarseli all’interno del proprio corpo, basta una spruzzata malefici spermi nel luogo sbagliato…:-D o 🙁 ?

Be 85

@Stefano
Infatti l’ho scritto; proprio per il motivo che dici tu non voglio proporre leggi o multe o chissà che, dato che alle volte è necessario e non c’è altro luogo. Tuttavia mi è capitato molte volte di assistere alla scena e lamaggior parte delle volte mi è capitato di chiedermi come mai la donna in questione non fosse andata “là” (=luogo vicino ma più riservato, luogo che c’è quasi sempre). L’esempio della signora dell’articolo è un po’ difficile da commentare perchè non sono mai stato in quel museo nè so esattamente cosa sia successo: certo che tra una sala del museo (dove per definizione tra l’altro le cose sono IN MOSTRA) e qualunque altro posto, ad esempio un corridoio poco affollato, o anche un anti-bagno, non c’è dubbio su che soluzione scegliere. Poi, è chiaro che se il bambino ha la necessità e non c’è proprio altro posto, per carità, un po sgradevole ma non fa niente, puoi benissimo farlo davanti a tutti: non sarò io a inidicare e o giudicare. Ma almeno una opinione in merito alla questione, IN GENERALE me la consenti di averla? Eppoi, ultima cosa che chiedo un po’ a tutti, perchè non so nulla in materia, quindi non so se si può fare: d’accordissimo con chi decide di allattare in maniera naturale; ma non può per esempio, nei magari pochi casi in cui si porta il bambino in visite eccezionali tipo museo, riempire una tantum (vabbè, ogni tanto, a dir la verità) un biberon prima di uscire di casa (con latte suo o no suo, questo non lo so). Non è una pretesa, è una domanda: si può fare?

Lady Godiva

BE85

si può fare tutto o quasi, purché lo si voglia.
Per me hanno voluto fare una bella piazzata quelle donne.
Poiché l’articolo non è molto preciso, non sappiamo se a ragione o a torto.

Udo

@Mifepristin:

“basta una spruzzata malefici spermi nel luogo sbagliato…”

Qual’e’ il luogo giusto? Mi piace il tuo modo di ragionare.

Be 85

Comunque è chiaro che la soluzione semplice del problema è mettere nei luoghi pubblici uno spazio dedicato; non mi sembrerebbe molto difficile e mi sembrerebbe un grosso segno di civiltà e rispetto per le donne e le loro esigenze di madri.

stefy

fa parte anche questo di quella campagna a favore dell’allattamento al seno che fa apparire come mamme meno capaci e amorose coloro che per varie ragioni non possono farlo.
Io non avevo una goccia di latte, mi sono sentita una madre di serie B, sono arrivati addirittura a dire che i bambini allattati artificialmente sono meno intelligenti degli altri! Cosa ne pensate? Anche questo non è un modo per condizionare le donne e farle sentire inadeguate se non seguono certi modelli che vengono loro imposti?

Be 85

In fin dei conti, continuo il mio ultimo commento, credo che nemmeno per le donne in questione sia la cosa più picevole al mondo farlo in pubblico

Daniela

per me la donna può allattare dove gli pare, la donna deve fare i figli e allattare al seno, perchè se no è egoista, ma poichè il figlio deve essere allattato ogni due ore, la donna è meglio che se ne stia rinchiusa in casa, non deve andare per musui, per bar, non deve fare niente di niente. Ultimamente noto una nuova tendenza a decidere cosa non deve o deve fare la donna.

Stefano Chiaudano

@Be 85
fai le domande che vuoi, ma poi non ti in….are se qualcuno ti risponde.

Stefano Chiaudano

@Stefy

“Io non avevo una goccia di latte, mi sono sentita una madre di serie B, sono arrivati addirittura a dire che i bambini allattati artificialmente sono meno intelligenti degli altri! Cosa ne pensate? ”

Che chi ti ha detto quelle cose sicuramente è stato allattato artificialmente 🙂

Lady Godiva

Alle nostre latitudini tiene lontane le madri dal lavoro con grande detrimento della figura femminile. Comunque è assurdo un divieto di questo tipo.

IMHO fare le mamme è un lavoro.
E non riconoscerlo è maschilista.

Lamb of God

@stefy

Chi ti parla in quel modo è ignorante ed in malafede, fare la madre è molto duro e ci vuole consapevolezza, pazienza, abnegazione ma la maggioranza della gente o non lo sa o non vuole saperlo; ed è proprio qui che nasce la discussione poi ampliata col mio link: consentire l’allattamento al seno in luogo pubblico? Assolutamente si, la donna deve aver il diritto d’allattare al seno o meno quando il pargolo ne ha bisogno, pena minuti di strilli insopportabili per se e per gli altri. Il latte artificiale ed i surrogati di quello materno (es: d’asina) costano una fortuna e non tutte le famiglie possono permetterselo per periodi continuativi, infatti le donne le cui ghiandole ne producono grandi quantità donano quello in eccesso (congelato) nei reparti maternità dell’ospedale per le persone più indigenti.

Daniela

per fabrizio,
hai ragione molte donne vengono costrette a lasciare il lavoro, però nei paesi del nord europa la donna viene maggiormente tutelata, c’è una struttura sociale molto solida, con asili nido, anch nelle aziende, ed altri strumenti sociali, permettendo ad una donna di poter avere figli senza esser costretta a lasciare il lavoro.

Ela

@Stefy: e chi invece denigra chi allatta al seno come persona retrograda, ignorante e traviata?

Il punto è sempre lo stesso: gli estremismi nuocciono e sono deleteri in qualsiasi ambito e da qualsiasi lato!

Ognuna (donna e madre) dovrebbe poter decidere per se (e per il proprio figlio/a) cosa è meglio e poi muoversi in base alle proprie decisioni come le pare, leggi permettendo.

Daniela

per lamb of god,
hai ragione quei paesi non sono cattolici, e hanno capito una cosa fondamentale che è un diritto della donna potersi realizzare sia come madre che come professionista e lavoratrice.

Lamb of God

@Daniela

L’emancipazione femminile nei paesi più civili è stata vista come condizione necessaria per lo sviluppo sociale ed economico, in Italia si vorrebbe abolire aborto e divorzio un giorno si e l’altro incarnando nella donna tutte le paure laiciste. Vedi legge 40.
Due mondi diametralmente opposti ed un motivo in più per rigettare il substrato culturale cattolico.

Mi stupisco ogni giorno di più di quelle donne che si dichiarano fieremente cattoliche.

Mifepristin

rispondo ai quesiti:
Mifepristin deriva da “mifepristone”, il principio attivo della RU486, ed un omaggio a questo farmaco che è destinato prima o poi a rendere l’aborto una libera scelta autogestita dalla donna ed è per questo che è tanto avversato dalla chiesa cattolica e in qualche modo mi identifica come personalità con innata tendenza abortista
———————————
Udo scrive:

26 Settembre 2007 alle 16:03
@Mifepristin:

“basta una spruzzata malefici spermi nel luogo sbagliato…”

Qual’e’ il luogo giusto? Mi piace il tuo modo di ragionare.
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il luogo giusto è qualunque, purché lontano dalla vagina, poi ognuno si regoli secondo la propria fantasia e preferenza…

Il Conte di Saint Germain

Beh ma il custode non l’ha mica minacciata, le ha chiesto solo se poteva spostarsi in un luogo più appartato. A parte che portare un neonato al Prado non ha alcun senso, il bambino non credo si diverta e si interessi di arte e la signora si dovrebbe rendere conto che essere mamma nei primi tempi porta anche a delle rinunce (come evitare musei o altri luoghi inadatti a neonati), oltre a questo io detesto oltre ogni misura trovarmi tra i piedi dei bambini e sentire urla e strepiti mentre sto guardando una mostra. Ovviamente non me la prendo con loro ma con i genitori che non hanno alcun rispetto delle altre persone. E poi, la mia fidanzata conferma, il museo è pieno di toilettes dotate anche di fasciatoi quindi la signora si è piazzata lì per un insieme di pigrizia, esibizionismo e menefreghismo. Come dà fastidio a noi vedere una donna che allatta in pubblico lo darà anche ad altri e quindi perchè dovremmo subire, solo perchè è naturale? E’ naturale anche il nudismo ma lo si fa in zone adatte e nessuno rompe le scatole a chi non vuole assistere.

Lady Godiva

X Conte

Se non ricordo male sei gay.
E se si facesse lo stesso ragionamento nei confronti dei gay?
Ti piacerebbe?
Non credo

ignazio

per Il Conte di Saint German:
non vuole essere un consiglio, ma ti dico cosa faccio io quando vedo qualcosa che non gradisco:
rivolgo lo sguardo altrove.

Lady Godiva

Sempre x Conte

Insomma, dovresti rendertene conto anche tu, allora che anche essere gay comporta delle rinunce, etc etc.

Hai forse dimenticato di essere stato un bambino anche tu?

Lady Godiva

A prescindere da quel che è successo al museo, ci vuole proprio una mente guasta per vedere della volgarità nell’allattamento al seno.

Con tutto quel che si vede normalmente sulle strade delle metropoli.
🙁

Il Conte di Saint Germain

Veramente non sono gay, ho anche scritto di avere la fidanzata. Non mi risulta che gli omosessuali si mettano a fare sesso di fronte a chicchesia, nè a fare atti di esibizionismo di alcun genere nè credo pretendano di poterne fare. Essere gay poi che rinunce comporta scusa? Non riesco proprio a capire il parallelo. Un neonato credo abbia bisogno di dormire e nutrirsi a intervalli regolari, giusto? Giusto. Allora quando si diventa genitori si dovrebbero tenere in conto certe esigenze dei bambini così piccoli che sicuramente non hanno alcun interesse ad essere sballottati per un museo e anzi possono anche essere fonte di fastidio per gli altri visitatori. Se una poi vuole insistere e portarsi il pargolo dietro secondo me è anche egoista, è una madre e per i primi mesi potrebbe anche rinunciare ad andare al museo del Prado, che tra l’altro è anche piuttosto vasto e su più piani. Insomma non credo che sia un sacrificio così enorme, potrebbe anche starsene a casa i primi mesi con il suo piccolo e poi un po’ più grandino lasciarlo alla nonna o una babysitter, perchè portarlo per forza in un luogo inadatto.
No ignazio, non sono d’accordo. Perchè devo essere io a rivolgere lo sguardo altrove? Si tratta di educazione, non c’è una legge che impedisce di scoreggiare in pubblico eppure nessuno si sogna di farlo per rispetto agli altri. Io non gradisco vedere donne che allattano e così moltissime altre persone, quindi mi sembra sgarbato da parte di queste persone dovermi imporre le loro abitudini. Per di più in un museo che non è un posto per bambini, figuriamoci per neonati.

Il Conte di Saint Germain

Non credo di essere guasto, a me non piace vedere gente che espleta le sue funzioni corporali e allattare per me è una di queste. Per le strade cosa si vede scusa? Nudisti? Sadomaso all’opera? Mah…

nihil

ma che fastivio vi può dare una donna che allatta? voi pure siete strani! manco a me piace chissà quanto, ma forse se questa vista vi dà così fastidio, vi fa addirittura disgusto, avete voi un bel problema! ma vi sembra corretto decidere se, come, dove, o perché una donna debba allattare? quoto daniela, quà tutti ricominciano a sentirsi in diritto di dire alle donne quello che devono fare.
e siate seri, e pensate alle cose davvero importanti.
ciao

Lady Godiva

X CONTE

Il Conte di Saint Germain scrive:

12 Settembre 2007 alle 13:39
Secondo me si sono resi conto che un bacio è solo un bacio (anche se sono rimasti al medioevo e pensavano che tra due uomini fosse da forca) e pur di dimostrare che hanno ragione loro gli vogliono accollare gli atti osceni, tanto è la parola di due carabinieri contro due gay…

Con i baci gay sei molto più tollerante, Conte.
Due pesi, due misure.

Il Conte di Saint Germain

Tirare fuori il seno e allattare un neonato è uguale a baciarsi?
Non faccio due pesi e due misure, un bacio è un bacio perchè io non distinguo tra eterosessuali e omosessuali, tu evidentemente fai dei distinguo ma è un tuo problema di omofobia evidentemente. Un bacio è una dimostrazione d’affetto fugace e assolutamente non fastidiosa, una donna che si mette in mostra ad allattare un neonato in un posto dove non dovrebbe stare è solo prepotente. Sarà naturale quanto ti pare ma non è educato.

Il Conte di Saint Germain

Mi sono sfuggiti troppi evidentemente, portate pazienza. E comunque Lady non hai assolutamente risposto alle mie domande, che rinunce comporta essere gay? Come se fosse una scelta esserlo tra l’altro…

Kaworu

beh neanche io capisco l’utilità di portarsi bambini in un museo quando è palese che di solito si smaronano come non mai.

ovvio, se il museo organizza gite apposta per i bimbi, è un altro discorso.

se una ha un lattante e vuol visitare un museo, magari sarebbe il caso di predisporre un posto tranquillo per allattare, in alcuni musei o luoghi pubblici, ci sono.

io personalmente non allatterei davanti a tutti così, lo considero un gesto intimo e non certo un trofeo da esibire.

per quanto riguarda allattamento si – allattamento no, ma chissenefrega?

se una donna vuole allattare, che lo faccia.

se non vuole, che non lo faccia.

Skadivargr

Se una donna allatta in pubblico, non ci vedo nulla di male francamente mi pare qualcosa di naturale, nient’affatto volgare nè primitivo, poi ognuna allatti come preferisce, provo invece disgusto davanti a tale sessuofobia assurda cui si dà ipocritamente il nome di “educazione”.

Il Conte di Saint Germain

Io non mi sento affatto sessuofobo per il fatto di non voler vedere una donna che allatta, una sala di un museo non mi sembra il luogo adatto. Come non lo è un ristorante o un altro posto pubblico, c’è tempo e luogo per ogni cosa. Un topless è normalissimo in spiaggia o no? Però se una viene in ufficio senza maglietta (magari fa la gioia dei colleghi) ma giustamente la licenziano. Come non tollero quei genitori fuori di testa che fanno fare i bisogni ai loro pargoli in mezzo alla strada e si giustificano dicendo “ma tanto è un bambino, è una cosa normale!”, non capisco perchè quando si tratta di bambini bisogna soprassedere e tollerare i gesti più maleducati. Non ci sto.

Ernesto

@ Conte di Saint Germain
io non perderei tempo a cercare risposte da Lady Godiva. In molti altri thread, oltre a questo, ha dato prova di razzismo contro i gay, a stento velato. Attaccandoli continuamente mentre quando l’argomento era mafia, moda, fascismo, clericalismo e ora perfino allattamento al seno. Da parte di certi etero ormai non mi stupisco più di nulla.

Giona

l Conte di Saint Germain scrive:

“A parte che portare un neonato al Prado non ha alcun senso, il bambino non credo si diverta e si interessi di arte”

Se per questo per un neonato non ha neanche senso quando lo porti a comprare vestiti o lo porti al ritorante o a vedere i monti. Non si va al museo con un neonato per mostrargli i quadri, ma perche’ semplicemente te lo devi portare dietro. Se non hai a chi lasciarlo, non hai scelta, dato che deve nutrirsi ogni 3-5 ore.

“la signora si dovrebbe rendere conto che essere mamma nei primi tempi porta anche a delle rinunce (come evitare musei o altri luoghi inadatti a neonati)”

Un neonato sta bene ovunque se sta con chi lo accudisce.
Le persone che hanno figli fanno gia’ le rinunce che dici, per esempio chi ha un neonato non va piu’ a sciare. Un museo pero’ non e’ una pendice innevata, non comporta nessuna contro indicazione per un neonato a meno che non trovi un custode bigotto.

“E poi, la mia fidanzata conferma, il museo e` pieno di toilettes dotate anche di fasciatoi quindi la signora si e` piazzata li` per un insieme di pigrizia, esibizionismo e menefreghismo.”

O molto piu’ semplicemente per allattare. Quanti pregiudizi. Tra parentesi, non si allatta sui fasciatoi.

“Come da’ fastidio a noi vedere una donna che allatta in pubblico lo dara’ anche ad altri”

A me non da fastidio, ma se ti da fastidio questa cosa, dovresti dirlo, anzi fai un elenco a tutti di quello che ti puo’ dare fastidio e stampalo sulla tua maglietta, per esempio io schiocco le dita, dovrei farlo nella toilette visto che puo’ darti fastidio?
A me da fastidio che qualcuno pensi che io dia fastido, puoi andare nella toilette a pensarlo?

“e quindi perche` dovremmo subire, solo perche` e` naturale?”

Non e’ questione di naturale o no. Il pargoletto deve mangiare, e va nutrito.
E’ necessario.
Se bevesse da una bottiglia ti starebbe bene? E’ vedere la tetta che ti turba?
E la Maja allora ti fa ribrezzo?

“E’ naturale anche il nudismo ma lo si fa in zone adatte e nessuno rompe le scatole a chi non vuole assistere”

Il naturismo e’ una pratica che si rifa’ alle condizioni naturali, ma non e’ socialmente accettato. Per questo si pratica in zone predisposte.
L’allattamento e’ una necessita’, a seno o a biberon che sia, non una scelta.
Se vedere una tetta e’ una rottura di scatole… non andare al Prado che c’e’ la Maja. E poi vedine il lato positivo, e’ l’unico momento in cui i tuoi detestati bambini urlanti stanno buoni.

Lady Godiva

A ben guardare sono bei bambini che mangiano.

Con tutti i bambini affamati nel mondo, dovrebbe essere un sollievo sapere
che ci sono bambini che possono saziarsi.

Vorrà dire che anche gli adulti mangeranno di nascosto, poiché si tratta di espletare necessità fisiologiche.
E, se vogliamo, non tutti gli adulti hanno delle buone maniere a tavola

😉

😀

paniscus

Mifepristin ha scritto:

“E comunque io penso che l’allattamento al seno sia da evitare, è una pratica “primitiva” e degradante, non più necessaria, visto che ci sono alimenti artificiali per neonati che possono adeguatamente sostituire il latte prodotto dalla madre,”

Vi prego, ditemi che è finto.

Non può esistere una persona reale che ragiona così.
NON PUO’.

In un forum razionalista, poi.

Lisa

Il Conte di Saint Germain

@Giona
Perchè è strettamente necessario andare al museo? Posso capire il fare acquisti, ma le neomamme hanno la necessità impellente di andare al museo? Non sto dicendo che debba essere loro vietato, solo che non capisco cosa cavolo ci vadano a fare. Il bambino deve nutrirsi ogni 3-5 ore? Beh deve anche dormire e fare bisogni e non mi sembra che la sala di un museo sia il luogo più adatto francamente. Cos’è se per un anno non va al Prado le prende un colpo? Il custode evidentemente è uno di noi bigotti a cui sembra sconveniente che un gesto così intimo (beh se non è intimo questo non so veramente cosa lo sia!) si faccia così davanti a tutti tra cui persone a cui potrebbe dar fastidio e non in luogo appartato.
L’ovvietà della spiegazione che sto per dare mi irrita ma tu sembri averne bisogno…ho tirato in ballo i fasciatoi semplicemente per far notare che non credo che al Prado attuino politiche discriminatorie nei confronti delle madri e dei neonati altrimenti non ce li avrebbero proprio messi.
Allora, neanche i più buzzurri si sentono infastiditi se rutti loro in faccia ma io non mi sento di farlo. Semplicemente perchè per educazione uno tende a evitare comportamenti che potrebbero essere sgradevoli per gli altri, non possiamo sapere dove inizia e finisce la tolleranza altrui per cui ritengo opportuno che nei luoghi pubblici uno si comporti come meglio può.
Mi dispiace che tu non sappia distinguere tra un dipinto e una tetta in carne ed ossa, temo ti stia perdendo delle belle cose.
Il pargoletto può essere nutrito anche nel salotto di casa sua, se è così necessario e impellente doverlo nutrire a maggior ragione allora non lo strazi portandolo in giro.
Perchè l’allattamento non è una scelta? Si può scegliere benissimo il luogo dove farlo, il seno non esplode mica se non lo si fa subito.
Trovo le tue argomentazioni deboli, ancora non capisco perchè un museo dovrebbe essere deputato a latteria o asilo nido quando non è assolutamente un luogo adatto ai bambini.
@Ernesto
Sì in effetti mi sto rendendo conto che più che argomentare butta frasi a casaccio e quando le si fa notare qualcosa non è in grado di replicare, dubito che interloquirò con lei ancora.

paniscus

Allora, dopo essermi letta tutta questa sequenza surreale, posso dire la mia, col pupo che ha appena finito di ciucciare? 🙂

Secondo me, tutto questo incredibile fraintendimento sull’allattamento non è affatto frutto di misoginia, di sessuofobia o di maschilismo, ma solo di ignoranza grossolana di fatti elementari di biologia. Non c’è bisogno di supporre complotti simbolici, ma solo tanta, tanta disinformazione.

A giudicare dal tipo di obiezioni che leggo, semplicemente la gente non sa come funzioni realmente l’allattamento vero.

Si pensa che gli orari siano programmabili, e che qundi se una allatta in pubblico deve per forza farlo apposta per ostentazione, perché altrimenti “potrebbe benissimo aspettare di essere tornata a casa e darglielo dopo”… sì, vallo a dire a un neonato che ha fame 🙂 Nei primi mesi, la richiesta è variabilissima, gli orari non sono prevedibili in nessun modo, lo stesso bambino nello stesso giorno può una volta tirare una pausa di cinque ore e la volta successiva avere di nuovo fame dopo mezz’ora; se l’allattamento fuori fosse escluso, l’alternativa sarebbe quella di chiudersi ermeticamente in casa almeno per i primi sei mesi.

Si pensa che allattare sia un gesto gravoso e complicatissimo che deve per forza essere pianificato, guardandosi intorno mille volte e controllando tutto l’ambiente circostante, e aspettandosi di attirare l’attenzione di tutti (quando invece è un gesto automatico naturalissimo, che una mamma ben abituata fa senza starci a pensare troppo, e senza nemmeno immaginare che qualcuno possa essere così bacato da stare lì a fissarla).

Infine, si pensa che tutte facciano una sorta di confuso allattamento misto, in cui naturale e artificiale sono assolutamente intercambiabili, e si può decidere volta per volta a caso quale usare… da cui l’obiezione ingenua: “Ma bisogna per forza attaccarlo sempre alla tetta? Non puoi proprio fare un’eccezione e dargli il biberon, almeno una volta ogni tanto?” E certo, una ha la fortuna di aver avviato un bell’allattamento efficientissimo e felice… e si mette a complicarlo col latte artificiale anche senza averne nessun bisogno, solo per fare un favore a qualche emerito sconosciuto che potrebbe storcere il naso a vederla allattare?! Ma non siamo ridicoli!

Ma tutto questo, ripeto, non deriva dalla sessuofobia o dal maschilismo, deriva solo dal fatto che nelle ultime due generazioni si era allattato così poco che nessuno di noi è più abituato a sentirne parlare. La cultura, le mode, i film, i fumetti e i giocattoli degli ultimi due o tre decenni ci hanno talmente abituati a pensare che il modo “naturale” di nutrire un neonato sia il biberon, mentre l’allattamento al seno è una sorta di forzatura anomala, da produrre questi malintesi clamorosi. Fra un po’ mi aspetto di trovare qualcuno che si scandalizza perchè si cammina a piedi, visto che il modo naturale di spostarsi fuori di casa è solo quello di montare su un veicolo a motore…

saluti
Lisa

paniscus

“….Il pargoletto può essere nutrito anche nel salotto di casa sua, se è così necessario e impellente doverlo nutrire a maggior ragione allora non lo strazi portandolo in giro.
Perchè l’allattamento non è una scelta? Si può scegliere benissimo il luogo dove farlo, il seno non esplode mica se non lo si fa subito.”

Ma le hai lette le risposte che sono state date????

Non è questione che esplode la tetta, è questione che il bambino ha fame!

Ma sticavoli della miseria, sei contrario anche all’esistenza dei bar e delle caffetterie, nei musei?

In caso contrario, esiste una motivazione razionale per cui un adulto debba avere il diritto di soddisfare il suo appetito in pubblico in qualsiasi momento, mentre un bambino piccolo no? Considerando anche che a logica dovrebbe essere esattamente il contrario, perchè se a un adulto si chiede di aspettare un’ora e di andarsene a mangiare a casa, ci riesce, mentre il bambino non di certo…

Lisa

paniscus

E’ stato scritto anche:

“…beh neanche io capisco l’utilità di portarsi bambini in un museo quando è palese che di solito si smaronano come non mai.”

Per favore, specificare la definizione di “bambini”…

Un pargolo di quattro o cinque anni non me lo sognerei mai, di portarlo al Prado o agli Uffizi per parecchie ore:

– primo, perché si romperebbe le scatole di brutto;

– secondo, perché schiamazzando, giocando o correndo potrebbe fare danni alle opere esposte o agli arredi e risultare fastidioso per gli altri visitatori;

– terzo, perché, dovendo stare continuamente in campana per impedirgli le prodezze di cui sopra, sarei la prima IO a non godermi la visita.

Ma che c’entra questo con un neonato che se ne sta tranquillo nel marsupio o in carrozzina e che nemmeno si rende conto della differenza tra stare in un museo e stare ai giardinetti?

Stai sicuro che lui non si smarona proprio per niente, né fa danni a nessuno, né rende difficile la visita alla madre!

Lisa

paniscus

“…Non credo di essere guasto, a me non piace vedere gente che espleta le sue funzioni corporali e allattare per me è una di queste.”

Spero vivamente che tu, per coerenza, sia anche ferocemente contrario ai gelati da passeggio, ai tranci di pizza al taglio addentati per strada, e soprattutto alle sigarette OVUNQUE!

Qualcuno me lo spiega perché mai vedere un neonato di sei mesi che ciuccia la tetta della madre in pubblico “non è naturale”… mentre vedere un robusto trentenne o una distinta signora che si ciuccia in pubblico un rotolino puzzolente di tabacco, quello invece sì?

Lady Godiva

X Ernesto

mi scuso umilmente di essere etero.

E di avere le mie idee sulla liceità dell’allattamento al seno.

Sul politically correct purtroppo non posso scusarmi.
Non lo sono per natura.

E al Conte fa schifo un seno in carne e ossa, (oddio di ossa ce n’è sono poche in un seno) immagino quanto possa amare una donna fisicamente.

Mi scuso anche di avere un seno.

Insomma, mi scuso di essere donna e di avere anche allattato,
nutrendo così il mio bambino.
Sia con latte mio, sia con latte artificiale.

Lady Godiva

X Per il Conte

quando vedo certi adulti mangiare nei ristoranti provo spesso molto fastidio per le loro pessime maniere a tavola.
Con questo non mi permetto di dire che debbano mangiare in un luogo nascosto.

L’accusa di omofobia è facile, ma non onesta.
Un bacio in pubblico è comunque un gesto sessuale, l’allattamento al seno no.
A meno di non avere una mente davvero corrotta.

Lady Godiva

E tanto per sgomberare il campo da qualsiasi insinuazione,

NON provo fastidio per un bacio tra gay
NON provo fastidio per un bambino che si sazia con il latte materno
fosse anche al Prado.

darkzero

Mi pare che le risposte di paniscus siano più che esaurienti. Sulla linea di pensiero che è indecente allattare in pubblico, vedere uno che mangia un panino per strada o le patatine al cinema è parimenti indecente, perché proprio come il neonato si nutre; a meno che non ammettiamo che il problema sia il seno di fuori, che ad alcuni fa iniettare di sangue gli occhi, mente ad altri fa iniettare, sempre di sangue, qualcos’altro, mettendolo in imbarazzo.

Non mi azzardo ad essere più esplicito perché già finisco in moderazione così, figuriamoci aggiungendo altro…

Il Conte di Saint Germain

Sinceramente non trovo che una tetta rigonfia di latte con un neonato attaccato sia eccitante, se lo è per te Lady quello che è deviato non sono certo io.
Io non gradisco nemmeno il topless in pubblico perchè non è appropriato, mi piacerebbe andare in giro senza mutande perchè starei tanto comodo ma non si può fare. Possibile che per voi bisogna imporre per forza la vostra visione a chiunque? Se c’è gente che è infastidita peggio per loro perchè sono malati di mente? Ma che modo maleducato è di ragionare?
A me sinceramente queste madri sembra che vogliano solo continuare a fare la vita di prima facendo finta che avere un bambino non gli abbia proprio cambiato niente, invece non è così. E un neonato che inizia a strillare mentre io sono in una galleria a guardarmi un Velazquez mi irrita tanto quanto un bambino di 5 anni che schiamazza in giro.
Dopo di che questa discussione mi ha veramente stufato, le donne della mia famiglia anche quando siamo tra di noi si appartano al massimo con altre mamme e hanno sempre riempito la testa mia e dei miei fratelli che è un momento intimo, magico ecc. Quindi per loro stessa ammissione amano farlo in un luogo tranquillo e solitario, sicuramente non in un’ala di un museo. E loro bambini ne hanno, pure troppi a mio parere. Per il resto non intendo affrontare oltre questo discorso perchè mi sono stufato di dare sempre le stesse risposte a gente che evidentemente non vuole capire, volete imporre il vostro modo di vivere agli altri senza che vi venga detto ah e a me questo sembra altamente intollerante.
Lady tu non sei omofoba come io sono ciellino…

Lady Godiva

Conte,

ultimo post, poi ho finito anch’io.
Ho allattato mio figlio, sempre in un luogo discreto.
Non trovavo l’allattamento al seno né magico, né gratificante, ma una bella seccatura.
Però neppure disgustoso come lo chiami tu stesso nel tuo primo post.

Un bambino deve mangiare, e mangia. E per fortuna ha da mangiare,
rispetto a tanti altri bambini nel mondo che trovano seni avvizziti per la fame della
stessa mamma.
Forse quando avrai un figlio la penserai diversamente.

Ho anche aggiunto che il gesto, senza una motivazione dell’articolo, può sembrare “ciellino” e plateale.
Tuttavia non è un gesto sessuale come ha detto MIFEPRISTIN citando Svetoni e Tiberio, IN MY VERY HUMBLE OPINION.

P.S.: di cose disgustose i bambini ne fanno, sii avvisato:
Mangiano al seno, mangiano anche schifezze trovate per terra, sporcano i pannolini, vomitano in auto, hanno malattie esantematiche. Spesso puzzano.
Insomma, ogni tanto bisogna “sorvolare”.

Però ne vale la pena averne, se una persona se la sente, ovvio.

Ah, per avere figli bisogna (salvo rare eccezioni) fare sesso.

😉

ciao

Invece quei tipi che si mettono le dita nel naso ai semafori o che sputano per strada,
ecco, quelli non li trovo proprio il massimo del buongusto.

Respingo con sdegno la tua accusa di omofobia.
Le insinuazioni di questo tipo sono bassezze, poiché non mi conosci affatto.

paniscus

caro conte,

ho l’impressione che le donne della tua famiglia, tanto premurose nello spiegarti come si allevano i bambini, abbiano dimenticato di citare un particolare importante: che le personali sensazioni intime legate all’allattamento sono, appunto, PERSONALI. Ossia, ogni mamma ha le sue, e ogni mamma ha il DIRITTO di avere le sue.

Ci sono madri che considerano l’allattamento un momento magico che le intrippa di visioni estatiche;ci sono altre che la considerano una grande scocciatura, che però si accetta per il bene del bambino; e ce ne sono altre ancora, per fortuna la maggioranza, che non la considerano né una magia né un fardello, ma solo una cosa perfettamente naturale.

Tutti gli equivoci sull’allattamento in pubblico nascono esclusivamente da queste due mistificazioni opposte: ovvero, il pensare che l’allattamento sia qualcosa di magico, oppure che sia qualcosa di gravosissimo. Tutte e due, paradossalmente, hanno lo stesso effetto: quello di mettere in testa alla gente che l’allattamento sia una cosa delicatissima, dal carattere di “eccezione”, e che comporta mille precauzioni e accorgimenti, quando invece questo in linea di massima non è vero.

Quelli che si fanno impressionare da una tetta allattante in pubblico, a mio avviso, è perché pensano realmente che quella madre veda la cosa come la vedono loro (ossia, che lei stessa pensi di stare facendo una cosa stranissima e controversa, e che si aspetti che debba attirare l’attenzione di tutti), eppure scelga deliberatamente di “sfidare” questa evidenza. Invece questo è assolutamente falso: chi allatta nelle circostanze più varie, in generale, lo fa perché per lei è perfettamente normale e istintivo, e non le passa nemmeno per la testa dipensare che qalcuno potrebbe vederla come un’ostentazione. Poi, ci saranno anche differenze individuali tra una donna e l’altra, e ci sarà qualcuna che si sente imbarazzata e qualcun’altra no, ma in tal caso il problema si risolve pacificamente consentendo a ognuna di fare come vuole: non credo che alcuna mamma sia mai stata costretta ad allattare in pubblico se era lei a non sentirsela!

saluti
Lisa

paniscus

E dirò di più: la mistificazione secondo cui “l’allattamento dovrebbe essere qualcosa di magico” ha fatto più danni sanitari, sociali e culturali all’allattamento, rispetto a quella che lo vede come qualcosa di vergognoso o di gravosissimo.

Perché mette in testa a tante future mamme inesperte la fissazione (completamente errata) che la vita col neonato sia tutta rose e fiori, che la maternità sia per forza uno stato di grazia fiabesco in cui tutto è sempre prevedibile… con il risultato che alla prima normalissima e umanissima difficoltà (di solito, perfettamente recuperabile), tante vanno nel panico, si scoraggiano e si riempiono di sensi di colpa e ansie inutili.

A me allattare piace, ma mi piace come una normalissima attività quotidiana bella, utile e soddisfacente… non certo come un’esperienza estatica che mi trasporta in un’altra dimensione.

La leggenda dell’ “allattamento come momento taaantooooo magggico” può essere stata coniata solo da qualcuno che non ha mai allattato, o che non ha mai avuto al fianco nessuna donna che allattasse realmente.

Perché scusate, le mie conoscenze di psicologia saranno pure scarse e da autodidatta, ma a me pare evidente che un’esperienza, per essere “magica”, debba innanzi tutto essere RARA e sorprendente, non certo abituale.

L’allattamento è qualcosa che si fa almeno sette o otto volte al giorno (ma anche dieci, ma anche di più), tutti i giorni, per parecchi mesi. Poi, se si continua ad allattare più a lungo anche quando il bambino è più grandicello e mangia altre cose, le poppate diminuiscono e gli orari possono assestarsi, ma di sicuro il primo impatto con l’allattamento è quello.

Come sia possibile vivere come “magica” una cosa che si fa tutti i giorni spessissimo, e che in qualunque momento può interporsi in continuazione fra tutte le nostre altre attività concrete, non lo capisco proprio.

A dar retta a questa concezione, la mamma di un bambino allattato dovrebbe vivere almeno per i primi sei mesi ininterrottamente su una nuvola, del tutto scorrelata dal mondo reale, senza pensare a nient’altro e fare nient’altro, dimenticandosi di mangiare, di svolgere la benché minima attività pratica, di rispettare scadenze importanti, e perfino di accudire i figli maggiori, se ne ha già degli altri. Realistico al massimo… 🙂 🙂 🙂

Lisa

Mifepristin

paniscus scrive:

27 Settembre 2007 alle 23:05
Mifepristin ha scritto:

“E comunque io penso che l’allattamento al seno sia da evitare, è una pratica “primitiva” e degradante, non più necessaria, visto che ci sono alimenti artificiali per neonati che possono adeguatamente sostituire il latte prodotto dalla madre,”

Vi prego, ditemi che è finto.

Non può esistere una persona reale che ragiona così.
NON PUO’.

In un forum razionalista, poi.

Lisa

——————-Perché non può esistere una persona reale che ragiona così? Il mio ragionamento mi sembra perfettamente razionale. Non sono esperto di puericultura, ma immagino che l’allattamento al seno non sia indispensabile in un contesto dove esiste il latte in polvere o simili, quindi io lo vedo come una pratica vagamente animalesca e primitiva.

Lady Godiva

Mifepristin,

anche fare l’amore è vagamente animalesco e soprattutto primitivo,
considerando che lo si fa dalla notte dei tempi.
Del resto se ne può fare benissimo a meno, ci sono anche bambole di gomma!

X Lisa
grazie Lisa per i tuoi post così sinceri e realisti.

Lady Godiva

Mifepristin

forse prima di prendere il mifepristone ti conviene usare gli anticoncezionali.
Ce n’è di diverse tipologie.
Non è richista la chiusura delle tube per non rimanere incinte.

paniscus

Guarda che se una cosa “non è più indispensabile” non vuol dire che diventi automaticamente qualcosa di negativo. Con la stessa logica, allora, nessuno dovrebbe più camminare a piedi nemmeno per fare cento metri, visto che adesso ci sono le macchine… e nessuno dovrebbe più uscire di casa per incontrare dal vivo altre persone, visto che adesso ci sono il telefono, la posta elettronica e la webcam.

Quello che tu dici ha un senso solo per chi parte dal presupposto che l’allattamento sia qualcosa di gravoso e insopportabile… ma se è strapieno di mamme che ti hanno assicurato che non è affatto così per tutti, non capisco perchè tu non voglia prenderne atto!

Oltretutto, non è manco vero che il latte artificiale sostituisca il latte materno in modo così indistinguibile: è stradimostrato che ne è sempre un’imitazione imperfetta, e che i suoi benefici sono di gran lunga minori. Il latte artificiale dovrebbe essere concepito come un ripiego di seconda scelta che si dà solo quando non se ne può fare a meno, non certo come una scelta alla pari, o addirittura come una soluzione migliore. E questo, non certo per ideologia, ma proprio per evidenze scientifiche innegabili…

Lisa

Mifepristin

Lady Godiva scrive:

28 Settembre 2007 alle 18:58
Mifepristin,

anche fare l’amore è vagamente animalesco e soprattutto primitivo,
considerando che lo si fa dalla notte dei tempi.
Del resto se ne può fare benissimo a meno, ci sono anche bambole di gomma!

……..
Fare sesso sarà anche una cosa animalesca, ma almeno è divertente, procura godimento, amicizie, relazioni sociali, invece, che godimento ci può essere nell’allattare e che vantaggio se ne può trarre, anche in termini umani? Poi può anche darsi che quelle che scelgono di allattare trovino qualcosa di gratificante in questa pratica.
Quanto al mifepristone e ai contraccettivi, nessun mezzo contraccettivo è efficace al 100%,tutti sono suscettivi di errori nell’utilizzo o di fallimento intrinseco, quindi,anche per una donna che usa i contraccettivi è indispensabile, se ha intenzione di escludere in maniera assoluta la procreazione dalla propria vita, avere la possibilità di abortire, come ratio extrema. Ovviamente, la legatura delle tube essendo un mezzo efficace al 100%(i casi di errore nell’esecuzione sono oltremodo rari e comunque ci si cautela effettuando un’indagine ecografica prima di riprendere l’attività sessuale)rende superflua l’opzione abortiva. Inoltre, non tutti tollerano l’assunzione di contraccettivi ormonali, soprattutto chi non vuole avere il corpo pieno di progesterone come se fosse in un perenne stato di incipiente gravidanza.

Mifepristin

il professor Etienne Emile Beaulieu,l’inventore della RU486 è un vero benefattore per l’umanità di sesso femminile. La RU486,anche se in Italia è ancora proibita, permette di aggirare l’ostacolo dell’obiezione di coscienza da parte dei medici e delle strutture sanitarie, perché la donna, in qualunque modo riesca a procurarsela, può prenderla da sola ed abortire in condizioni di relativa sicurezza e comunque con rischi sempre minori rispetto alle altre tecniche di aborto clandestino e questo è un risultato importante soprattutto per i paesi dove, ancora oggi, l’aborto è vietato e costituisce un reato.

Mifepristin

Fare sesso sarà anche una cosa animalesca, ma almeno è divertente, procura godimento, amicizie, relazioni sociali, invece, che godimento ci può essere nell’allattare e che vantaggio se ne può trarre, anche in termini umani? Poi può anche darsi che quelle che scelgono di allattare trovino qualcosa di gratificante in questa pratica.
Quanto al mifepristone e ai contraccettivi, nessun mezzo contraccettivo è efficace al 100%,tutti sono suscettivi di errori nell’utilizzo o di fallimento intrinseco, quindi,anche per una donna che usa i contraccettivi è indispensabile, se ha intenzione di escludere in maniera assoluta la procreazione dalla propria vita, avere la possibilità di abortire, come ratio extrema. Ovviamente, la legatura delle tube essendo un mezzo efficace al 100%(i casi di errore nell’esecuzione sono oltremodo rari e comunque ci si cautela effettuando un’indagine ecografica prima di riprendere l’attività sessuale)rende superflua l’opzione abortiva.

Mifepristin

alcuni post precedenti non sono ancora stati pubblicati, comunque io lo vedo come primitivo, poi ognuno ha il suo punto di vista,non si può negare che è una pratica di tipo animale…
Fare sesso sarà anche una cosa animalesca, ma almeno è divertente o almeno dovrebbe esserlo, in teoria, non si può dire la stessa cosa dell’allattamento

paniscus

Mifepristin, ma che picchio ne sai, tu, se l’allattamento è piacevole o no? Non accetti proprio l’idea che ogni donna possa avere le proprie sensazioni personali anche in questo? Siccome fa schifo a te, allora deve fare schifo a tutti?

E anche ammettendo che sia “una pratica di tipo animale”, non capisco che cosa ci sia di male, visto che, gira e rigira, animali lo siamo anche noi. O non sarai mica, sotto mentite spoglie, uno di quegli antievoluzionisti dogmatici che pensano che l’uomo non faccia parte della natura, che per lui la biologia non conti nulla, e che a un certo punto abbia fatto il “salto ontologico” con l’inserimento diretto di un’anima sovrannaturale dal piano di sopra? 🙂

Lisa

Lady Godiva

X Mifepristin,

comunque sia non puoi imporre a nessuna mamma la tua visione sull’allattamento.
Se non vuoi diventare mamma o se non vuoi allattare, nessuno ti criticherà.
Ma non criticare le donne che desiderano farlo, imponendo addirittura le modalità con cui vogliono farlo.

Per me puoi darti anche alle orgie, sono gusti e scelte personali.
Ma lascia la stessa libertà agli altri, senza tacciarli di “primitività”.

Senza offesa, il tuo modo di ragionare mi sembra altrettanto “primitivo”.

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