La comunicazione che trasforma la laicità in dogma contro la chiesa

In riferimento all’editoriale di Avvenire del 19 scorso “Le ultime spiagge dell’ateismo”

Caro direttore, quanto male sono considerati gli atei? Molto, fra molti cattolici, per il fatto che vengono descritti come non sono. In parte è anche colpa loro, che non si difendono bene e che – quando lo fanno – puntano ora su laicità, ora su etica, ora su scienza, invece di parlare di umanesimo secolare, come avviene da anni altrove nel mondo. Ma è anche vero che di spazio i media nazionali gliene concedono davvero poco.

Grava allora sulle loro teste non tanto l’inferno, in cui ovviamente non credono, ma una critica costante e sprezzante da parte della gerarchia cattolica. E dispiace dirlo, perché mi aspetterei che – se critica dev’essere – colpisse l’ateismo per quello che è, non per quello che si vorrebbe che fosse.Ne è un esempio l’editoriale di Avvenire del 19 scorso (‘Le ultime spiagge dell’ateismo’), nel quale si passa l’idea che essere atei sia una semplice moda, e il mestiere di chi – chiuso in ‘magnifici palazzi’ – non fa scienza o cultura, ma battente professione di ateismo. Naturalmente, mentre questi ‘affollano i media’ senza mostrare alcuna ‘stima e ammirazione’ a priori per la Chiesa, il Paese là fuori ‘s’illumina solo davanti al denaro, al successo e al potere’, ateo lui come il resto d’Europa. Per contro, gli scrittori cristiani superstiti sono pochi e tacciono, resiste un pugno di giornali cattolici.

Tutto questo è falso, è esattamente il contrario e che lo sia è sotto gli occhi di tutti. Probabilmente non proprio davanti a quelli di chi legge solo Avvenire, ma questo per i gravi limiti delle sue analisi e l’uso ripetuto di un modello semplice di ragione basato sul bianco e nero (buoni-cattivi, vizio-virtù, caos-dogma), anziché sulle naturali sfumature nel mezzo. E dunque, invece di difendere l’ateismo, di cui non si è parlato, mi ritrovo ad attaccare i difetti di una comunicazione in cui persino la laicità – tutela di credenti e non credenti – si trasforma in un dogma contro la Chiesa.Sarà forse per lo sgradevole senso di impotenza davanti al sopravanzare di una cultura atea che si risveglia, ma ritenersi al di sopra di una sensata critica, liquidare una scelta di vita e porre la propria al di sopra per diritto divino non mi pare proprio un bell’esempio di quella ‘umiltà’ che si reclama, e non si vuole vedere nell’umanesimo ateo.

Articolo di  Andrea Tufoni pubblicato su Italia Laica

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6 commenti

Erto De Alma

E’ tuttavia possibile indignarsi ancora di più.
Il paradosso è che la maggiore indignazione può sorgere proprio da una lettura TEOLOGICA di ciò che è\fa la chiesa oggi: MI SPIEGO…

E vabbene l’evangelizzazione, bisogna informare, mettere all’erta, dare testimonianza e loro lo fanno e possono farlo MA inizia a scardinare un pò il discorso quando da solo AVVERTIMENTO si passa all’IMPOSIZIONE.

Sono certo che almeno il 90% degli atei avrebbero una vita assai più felice e ricca di nuovi interessi SE SOLO LA CHIESA (cristiana cattolica apostolica romana) FOSSE UMILE ALMENO QUANTO LE ALTRE “CHIESE”.

Tutta l’ira di quel 90% di atei non nasce dal fatto che essi ambiscano alla distruzione totale della religione da OGNI individuo, tuttavia reclamano la LAICITA’ DELLO STATO.

Sembra paradossale ma la chiesa cristiana cattolica apostolica romana in italia esercita sullo stato (quindi indirettamente anche sul mercato) un POTERE assai più grande di quello esercitato dalla Church of Satan (chiesa di satana) in america…

Accidenti eh? magari si sono scambiati i ruoli senza dircelo

J.C. Denton

Erto, perdona la mia ignoranza, ma cosa fa in America la Church of Satan?

Erto De Alma

fa fare figure magerrime alla chiesa di cristo in italia :*D

Erto De Alma

Scherzi a parte non fa assolutamente nulla, o meglio, qualcosa la fa (come ogni organizzazione) ma quanto meno tutto ciò che fa nn interferisce con la libertà altrui.
Chi c’ha quella “fede” (fede in se stesso…. loro nn credono all’esistenza d’un principio malvagio personalizzato con corna e forcone) la ha solo per vivere una passione come un altra un pò come fa chi è tesserato ad una associazione sportiva, circolo culturale etc.

ciceracchio 2la vendetta

IO SONO DIMORTO INCA… SE PENSO A COME LORO IMPONGONO ALLO STATO TRAMITE I SUOI PARLAMENTARI DEVOTI.E RIESCONO AD ACCAPARARSI DENARI TOGLIENDOLI ALLE FAMIGLIE E AI POVERI VERI DI QUESTO PAESE …..IO NON LI POSSO VEDERE I CATTOLICI DEVOTI.
E ALL’ORA SONO UN CITTADINO DI UNO STATO DEMOCRATICO E LIBERO??? SI O NO???
E NON VOGLIO ESSERE CATTOLICO. POI SE UN DIRETTORE DI GIORNALE CATTOLICO
CHE FORSE PRENDE DENARI DALLO STATO X STAMPARE MI ATTACCA E OFFENDE PERCHE’ SONO ATEO EBBENE CHI SE NE FREGA,……

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