Testamento biologico e autodeterminazione

Coma e stati vegetativi, terapie del dolore, accanimento terapeutico, testamento etico sono i temi affrontati nel convegno del 27 settembre organizzato a Roma dalla onlus “Gli amici di Eleonora”, che chiede anche una Casa dei Risvegli in Campania

Sul tema del testamento biologico il senatore Felice Casson è stato relatore in Commissione Giustizia e ha materialmente preparato la stesura del parere approfondendo e dando indicazioni anche sul piano delle implicazioni di tipo giuridico, etico e costituzionale. “La questione fondamentale è stato il richiamo cha abbiamo sempre fatto al diritto all’autodeterminazione della persona e quindi al rispetto assoluto per la persona così come imposto dalle leggi vigenti ma anche dalla nostra Costituzione e, prima ancora, dall’etica e dalla morale della nostra società e della nostra civiltà. Se vale il principio del rispetto della volontà della persona in vita, analogamente la volontà deve esse rispettata anche quando, malauguratamente, dovesse mancare la capacità di intendere e di volere di quella persona. Credo che quello del rispetto dell’autodeterminazione della persona sia un grandissimo principio di civiltà”.

E’ all’attenzione del Senato la questione del testamento biologico. Secondo lei ci sono le condizioni per affrontare con serenità questo tema?
All’interno Commissione Giustizia del Senato il tema è stato affrontato in maniera molto approfondita e abbiamo lavorato molto tranquillamente. Ci sono state, ovviamente, le esposizioni di tesi differenti e la Commissione ha concluso il suo lavoro con sostanziale unanimità approvando, con voto favorevole di tutti i presenti, un parere riguardante l’impostazione che dovrebbe essere data a questa problematica. Il Presidente del Senato ha affidato alla Commissione Sanità la competenza per la sede referente, e lì ci sono state una serie di audizioni molto interessanti. L’impressione esterna è che la questione si sia un po” fermata e invece credo che bisognerebbe avere la forza, la capacità e la voglia di affrontarla in maniera chiara.

Dal suo punto di vista è necessario intervenire con una norma specifica sulle questioni che riguardano la fine della vita e l’autodeterminazione delle persone, nonostante quanto previsto già nella Costituzione?
La norma è necessaria e la riprova ne è il fatto che ogni tanto su questa materia si verificano delle polemiche tra l’opinione pubblica, sulla stampa e nelle tv. Ad esempio i medici hanno la necessità di conoscere quale sia la situazione legislativa, anche per evitare eventualmente di incorrere in iniziative delle Procure della Repubblica. Credo che il Parlamento dovrebbe dare delle indicazioni chiare dal punto di vista formale e dire che cosa è consentito. Quindi mi pare quanto mai opportuno legiferare, proprio per dirimere tutte le questioni e i timori.

I continui progressi della scienza cambiano rapidamente gli scenari. Non c’è il rischio, secondo lei, di irrigidire le situazioni con un eccesso di norme?
La scienza corre molto più del legislatore e per questo nel parere che la Commissione Giustizia ha votato è prevista anche questa possibilità, nel senso che una persona dà le indicazioni anche per il momento in cui non sarà più in grado di intendere e di volere con la salvaguardia dello sviluppo della tecnica e della scienza.

La laicità dello Stato è diventato un tema ‘caldo’ e tante libertà sono messe in discussione: pensiamo ad esempio alla legge 194. E’ la Chiesa che interviene di più o è la politica, più fragile, che apre varchi ?
Credo che la laicità sia un valore fondamentale dello Stato e che altrettanto fondamentale sia il rispetto di ogni persona, di ogni idea e di ogni espressione culturale, etica e religiosa. Credo che il legislatore debba muoversi all’interno di quelle che sono non solo le sue competenze ma i suoi doveri, ragionando e normando situazioni nell’interesse di tutti i gruppi e di tutte le categorie da un punto di vita generale. Vanno tutelate anche le minoranze e le singole persone. Ci vuole un maggior rispetto da parte delle autorità religiose e in alcuni casi ci sono stati degli eccessi, come ce ne sono stati anche dall’altra parte. Credo che ragionare e discutere insieme col massimo rispetto e disponibilità potrà fare del bene a tutti quanti.

Articolo tratto da NoiDonne e pervenuto a ultimissime

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11 commenti

Daniela

ma perchè quando parlano di laicità, certi politici non riescono a far altro che dire cose sconclusionate, per me l’ultima risposta è molto ambigua. Perchè non si riesce a dire che la laicità, è quel principio per il quale nessun gruppo religioso, può avere il predominio, politico ed etico, sugli altri, che laicità deve difendere i diritti delle persone, sempre e comunque.

GMF

L’ultima risposta non è solo ambigua è pericolosa.Si vuole passare dalla definizione di laicità dello stato come autonomia dei principi, dei valori e delle leggi da qualsiasi autorità ideologica esterna a stato multiconfessionale.Non il condizionamento di un’unica chiesa ma di tutte le chiese che sono legittimate a ingerisrsi nello stato e trattare con esso.Pazienza per quelli che sono fuori da qualsiasi chiesa.Si tratta di un’autentica aberrazione.E viene pure da un senatore di sinistra.

J.C. Denton

@Daniela e @GMF
Avete perfettamente ragione (mi verrebbe da dire “come sempre”). “E viene pure da un senatore di sinistra”! Probabilmente è giunto il momento di disincantarci e rassegnarci al fatto che non ci rappresenta nessuno. Né la sinistra, ormai orfana di se stessa, né i radicali, né tantomeno la destra. Sarebbe ora di scendere in piazza, magari pesantamente armati di uova, frutta e verdura da lanciare contro questi buffoni che siedono alla mangiatoia parlamentizia. Che giudizio mi date su Beppe Grillo?

Daniela

per j. c. denton,
ho molte perplessità su beppe grillo, non credo che possa rappresentarmi. Perplessità che non sono dovute al fatto che lo chiamino anti-politico, anche perchè lui sta facendo politica e non altro, ma è il modo che ha di fare politica, molto urlato, io personalmente lo trovo poco ragionato, quel fatto di fare di tutta l’erba un fascio, di liquidare ogni cosa con parole ad effetto, sotto molti aspetti io ci vedo berlusconi.
E poi questa storia dei bollini sulle liste civiche, ma perchè non si espone e basta? Questo metodo mi sembra un’assunzione di responsabilità a metà, come se nemmeno lui sapesse cosa fare.
Sono molto ma molto diffidente.

Magar

Perché quella di Casson sarebbe una risposta ambigua? Dice che ila politica ha il dovere di legiferare tenendo conto delle esigenze di tutti, “da un punto di vista generale” (cioè senza farsi mettere la casacca di “stato cattolico”), e che deve tutelare ogni singola persona e ogni minoranza (sacrosanto: altrimenti i credenti ordirebbero una bella dittatura della maggioranza contro la minoranza atea, vedi referendum sulla legge 40), rispettando insomma il principio di uguaglianza dei cittadini. A me sembra esattamente la definizione di laicità. Non capisco dove GMF ci veda il multiconfessionalismo. Specificare che laddove si toccano le libertà individuali non può bastare il semplice consenso del 50% più uno dei parlamentari ad attuare leggi liberticide è solo bene.

Be 85

Gennaro ovunque tu sia
ti ho risposto, è in attesa di approvazione; se vuoi copio ed incollo la mia risposta su un’altra ultimissima; altrimenti spero che entro un paio d’ore la troverai su quella in cui ci “stavamo affrontando”

J.C. Denton

@Daniela
hai ragione, ma è anche vero che in Italia l’unico modo per farsi notare dai media è fare lo stronzo. E’ chiaro che la legge di iniziativa popolare per cui ha raccolto firme di per sé non è geniale né risolve alcunché, ma si tratta di un buon modo per catalizzare la rabbia dei delusi dalla politica. Onestamente, se mi si chiedesse semplicemente “cosa faresti, se fossi un politico, per ottenere il consenso?” rispondere “farei esattamente quello che ha fatto Grillo”. Comunque, se son rose fioriranno. Cosa intendi però con “sotto molti aspetti ci vedo Berlusconi”?

GMF

@ J.C. Denton

I toni predicatori di Grillo mi danno fastidio (per usare un eufemismo) e buona parte delle sue idee pseudoecologiste sono improponibili.Ma come ho già scritto in un’altro post , è chiaro che di fronte all’attuale classe politica, anche lui può fare la figura dell’insigne statista.Con tutte le riserve verso Grillo, ma come si fa a prendere sul serio una classe politica che sta a disquisire quanto si deve violare il codice penale per essere cacciati dal parlamento o non potervi entrare.Si può dissentire da Grillo su tutto il resto ma questo è il punto cardine che ha convinto molti a essere suoi sostenitori.In teoria uova e verdure varie non dovrebbero essere strumenti politici, ma sempre più spesso ripenso al lancio di monetine all’uscita dell’Hotel Raphael durante tangentopoli.Confesso che personalmente mi sto attrezzando.

Daniela

sul modo di fare comizi-spettacoli, sinceramente non ho capito se i comizi di berlusconi sono spettacoli o gli spettacoli di grillo sono comizi, comunque resta il fatto che anche berlusconi tende alle battute, agli slogan ad effetto, ad una certa foga. Non lo so questa è solo una mia impressione

Lady Godiva

X Denton

ho firmato al V-Day.

Tuttavia non mi è piaciuto Grillo sul palco di Bologna a scandire il nome dei condannati in via definitiva.

Mancava solo la ghigliottina per completare il quadro.

Le 300.000 firme servano da segnale di monito forte a tutti i politici.
Ma Grillo non avrebbe mai il mio voto.

Lady Godiva

Personalmente riguardo al testamento biologico sono ottimista. (Spero di non sbagliarmi)

Anche i politici italiani, i loro parenti e figli possono ammalarsi in modo grave e irreversibile,
e perciò confido che almeno su questo punto ragionino da persone private.

Sarà un tira e molla per salvare le forme con il Vaticano, ma credo al testamento biologico si arriverà.

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