«Messaggi controversi e sgradevoli». Così Verizon, la seconda compagnia telefonica Usa per numero di clienti, ha bloccato un’iniziativa pubblicitaria della Naral, il più forte gruppo di pressione filo-abortista statunitense.
La Naral aveva chiesto l’autorizzazione per inviare – tramite il network della Verizon – messaggi di testo sui cellulari (gli sms) dei clienti della compagnia telefonica che avessero attivato il servizio di informazioni sui temi sponsorizzati dal gruppo di pressione, aborto in testa. Da qui il rifiuto di Verizon.
Jim Gerace, portavoce del gigante della telefonia, ha spiegato in un comunicato che la decisione è legata alla politica aziendale che prevede il divieto di sms su richiesta (i cosiddetti “short codes”) su temi «controversi» come l’aborto. Dal quartier generale della società ribadiscono che non è la posizione della Naral ad aver convinto l’azienda a negare il suo contributo, quanto il tema che la Naral propaganda: ovvero l’aborto. «È sulla lista dei temi off-limits», ha tagliato corto il portavoce. Che tuttavia non ha escluso ripensamenti, o revisioni all’ultimo minuto. Anche perché Verizon è rimasta l’unica compagnia Usa a non aver dato luce verde alla Naral e questo potrebbe avere ripercussioni economiche, visto il guadagno legato al traffico degli sms.
[…] la decisione ha suscitato un ampio dibattito e sollevato polemiche negli Stati Uniti. Diversi giuristi si sono schierati con il colosso delle telecomunicazioni sostenendo che Verizon in quanto ente privato ha il diritto di scegliere quali messaggi veicolare sul suo network e far arrivare ai clienti. Diametralmente opposta la posizione della Naral che ha definito una «censura» l’iniziativa di Verizon. «Dovrebbero essere i clienti a scegliere quale servizio e quali informazioni ricevere via sms sui loro cellulari. Perché Verizon ha preso questa scelta per loro?», ha detto Nancy Keenan, presidente del gruppo pro-choice.
Clima incandescente quindi negli Usa che dibatte ormai sull’annosa questione della «neutralità della rete» che il caso Verizon-Naral ha messo a nudo. […] Il contenzioso però non si limita alla autonomia della rete. Il caso Verizon-Naral tocca infatti, parlando di aborto, uno dei temi che da decenni sta più a cuore e divide la società americana. E lo fa in un momento in cui la campagna elettorale per le primarie e per la Casa Bianca è ormai nel vivo.
Usa, stop agli sms pro aborto
7 commenti
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non so come si faccia ad essere filo-abortisti. cosa significa ?
Questa notizia l’avevo già letta nel sito dell’ADUC ma di seguito ho letto che poi quell’azienda ci aveva ripensato ed era tornata sui suoi passi.
infatti l’azienda ci ha ripensato
per nas,
è avvenire che li chiama così, loro sono semplicemente pro-choice, per una scelta libera e consapevole.
sono proprio dei condensati di cibo digerito eh…
Per i “chiesomani” (non semplici fedeli ma veri e propri fanatici) è più umano mettere al mondo il frutto di un errore che giacerà in sofferenza su questa…. terra… anzichè rimediare almeno alle future “maledizioni esistenziali” di quell’errore.
La chiesa dovrebbe stare al posto suo in determinate cose anche solo in rispetto alla possibilità di scelta (tra bene e presunto male)… ci ha lasciati liberi dio e lei ci deve governare? siamo impazziti?
Parlano di un Dio che è 100% amore e che ama il figliuol prodigo che sbaglia e poi si ravvede, mentre loro invece non vorrebbero dare nemmeno la possibilità di “sbagliare”.
Comportamenti del genere non denotano l’inesistenza di Dio magari… ma sicuramente almeno LA PIENA INCOERENZA DELLA CHIESA CRISTIANA CATTOLICA APOSTOLICA ROMANA.
Mi scuso se rincaro la dose ma…
sempre a proposito di nefandezze ed incoerenze la chiesa sembra essersi accanita in maniera FOBICA sul sesso tralasciando quelli che dio stesso indicò LORO quali peccati….. parlo delle ricchezze… ed anche del peccato di gola.
Quanti ne vediamo girare agiati in macchinoni? e ancora, quanti ne vediamo in giro pancioni?…. altrochè se ne ha da bestemmiare Germano Mosconi!
(chiedo venia per l’eccessivo slancio, estasi poetica) 😀
Scherzi a parte ci si sofferma solo sugli scandali sessuali ma… alla fine il sesso è essenzialmente (e magari non solo) procurarsi piacere (rilasci dopaminergici nei circuiti sinaptici) attraverso i sensi che “toccano, vedono e odono” il corpo gustato dal soggetto….
Questo accade anche quando qualcuno VEDE una pietanza gustosa, ODORA la pietanza gustosa e alla fine GUSTA la pietanza gustosa.
Il fremito entusiasta e ricettivo dei polpastrelli su delle sinuosità di taluna o l’altra venere non differisce molto dall’estasi provata dalle papille gustative della lingua quand’è avvinghiata al boccone!
Per farla breve… altro che scandali sessuali… basterebbe un controllo del fisco e dell’obesità per far scattare anche l’allarme GOLA e RICCHEZZA (anche se del secondo se ne dibatte già sicuramente più del primo)
in effetti tra i peccati capitali non c’è RICCHEZZA… però tra i dieci comandamenti c’è il “non avrai altro dio all’infuori di me”
E SINCERAMENTE IL LORO PIU’ CHE UN DIO TRINO ASSOMIGLIA AL DIO QUATTRINO!
SE DIO ESISTE, CON LA CHIESA NON C’HA SICURAMENTE NIENTE A CHE FARE