Video-intervista.
Il segretario di Rifondazione Comunista: “Abbiamo votato contro la reintroduzione dell’Ici alla Chiesa per logiche di coalizione. Ma sono pericolosi quei partiti centristi che, piccoli, deboli, flebili elettoralmente, cercano una legittimazione dalle gerarchie ecclesiastiche”.
Un anno fa, ancora e sempre: la Finanziaria.[…]
Uno dei momenti sicuramente più bui lo abbiamo verificato lo scorso 15 novembre. Gli accordi di coalizione per la prima manovra economica dell’esecutivo guidato da Romano Prodi erano stati finalmente e faticosamente siglati, e molte componenti della coalizione avevano dovuto fare buon viso a cattivo gioco ritirando gran parte degli emendamenti e abbassando il capo di fronte a richieste provenienti da altre parti dal largo schieramento uscito vincitore dalle elezioni di aprile. Così fu chiesto anche alla Rosa nel Pugno.
Ma il nuovo soggetto politico guidato da Marco Pannella, Emma Bonino e Enrico Boselli non ha ceduto alle pressioni. Già, perché, noncuranti della sicura opposizione del restante 90% dell’arco costituzionale rappresentato in Parlamento, Radicali e Socialisti il 15 novembre 2006 hanno comunque presentato un fondamentale emendamento volto alla reintroduzione dell’imposta sugli immobili (Ici) anche a carico della Chiesa Cattolica. Emendamento di chiara e lampante giustizia sociale ed economica, che ovviamente fu sonoramente bocciato, a tutto discapito degli italiani e a tutto lucro delle avide gerarchie ecclesiastiche. E fu bocciato con l’aiuto, o sarebbe meglio dire la complicità, di quasi tutto il Centrosinistra. Comprese le frange più radicali e laiciste.
Il mondo politico laico e di sinistra si è scandalizzato nel leggere l’inchiesta di Repubblica “quanto ci costa la Chiesa” dello scorso 28 settembre. Ed ha fatto bene. Quella stessa parte laica e di sinistra che ha tentato di battersi per i pacs, che durante la dolorosa vicenda di Piero Welby ha espresso solidarietà a mani basse. Insomma, la parte che si autodefinisce laica e che professa le idee che anche questo giornale ha fatto sue.
Ma cosa è successo? È successo che anche Rifondazione Comunista, sempre in prima fila nello scandalizzarsi di cui sopra, il 15 novembre 2006 voltò le spalle all’emendamento della Rosa nel Pugno. Tanto che un grande intellettuale come Aldo Busi, durante la manifestazione Diritti ora, quando sul palco parlava Vladimir Luxuria, disse: “l’onorevole Luxuria non dovrebbe stare su quel palco perché, insieme a tutto il partito, ha votato contro l’emendamento che reintroduceva il pagamento dell’Ici per la Chiesa”.
Nessuno è mai riuscito a chiedere il conto di cotanto comportamento ai vertici del partito di Fausto Bertinotti e Franco Giordano, sempre molto abili nell’opera di svicolamento di questa spiacevole domanda. Fino ad adesso, almeno.
Infatti, incontrato alla Festa della Sinistra Unita e Plurale insieme a tutti gli altri leader dell’ala sinistra della coalizione di Prodi, Franco Giordano ha finalmente dato conto di quell’infausto giorno e del voto del suo gruppo parlamentare davanti alla telecamera di Alteredo.org. E il risultato è stato sorprendentemente spiacevole, in quanto Giordano si è così giustificato: “ Noi siamo laici ma non anticlericali. E come si vede siamo anche molto legati ad una dinamica di coalizione… Abbiamo contestato e ci siamo battuti contro quella impostazione, poi quell’impostazione purtroppo è prevalsa ed è una di quelle cose negative che abbiamo fatto”. Tradotto dal politichese: la Rosa nel Pugno aveva ragione ma noi gli abbiamo votato contro per accontentare Rutelli, ovvero per vigliaccheria e tornaconto politico.[…]
La parola a due autorevoli esponenti del partito della Rifondazione Comunista: Franco Giordano, segretario, e Paolo Ferrero, ministro della Solidarietà Sociale…
Testo integrale con videointervista presente sul sito Alteredo
Don Camillo e Peppone da 60 anni a braccetto
togliatti docet
la Rosa nel Pugno è l’ultimo bastione che garantisce la lotta per la laicità in parlamento
Male, anzi malissimo.
Ma ha un senso una frase del genere? ” Poi, dentro la laicità ci sarà chi sostiene pensieri anche clericali e ci sarà chi sostiene pensieri anticlericali.”
Dal dizionario “De Mauro”. Clericalismo=tendenza ad appoggiare la partecipazione concreta del clero e del laicato cattolico al governo dello stato, sostenendo l’applicazione delle direttive della Chiesa nella vita pubblica.
Come può una cosa del genere essere dentro la laicità?
Mamma mia che classe politica deludente.
X forzalube
significa che la sinistra non è affatto laica come molti pensano.
E’ una sinistra all’antica, vetusta.
Che ora vuole importare pure le moschee.
Come se la reintroduzione dell’ICI per la Chiesa non fosse la sacrosanta rimozione di un ingiustificato privilegio di cui gode la CCAR, bensì una ripicchetta di basso calibro da parte di quei dispettosi dei laicisti cattivi. Giordano doveva essere parecchio distratto quando ha rilasciato quella dichiarazione…
(Posseduto da Volonté, per caso?)
Riguardo al nascente PD non c’è da farsi illusioni.
Ho saputo da diessini della mia zona che forse (forse!) si riuscirà a fare qualcosina con i dico, raggiungendo un accordo con la Chiesa.
Secondo i diessini con cui ho parlato, gli altri temi quali testamento biologico, etc.
non sono “sentiti” dalla popolazione, e quindi i tempi non sono maturi.
Fassino docet, che vomito.
Come diceva quel tale: in Italia son tutti cattolici esclusi i radicali.
complimenti a Franco Giordano, ed a tutta Rifondazione Comunista, il 15 novembre hanno
dato proprio un bell’esempio di laicita’, con questa gente come possiamo sperare di rivedere il concordato se non sono capaci neanche di fare pagare l’ici alla chiesa cattolica.
Sono diventati DELLE PECORE AL SERVIZIO DEI TEO-CON
VIVA BOSELLI !!!!!!!