Chicago, preside vieta gli abbracci a scuola

«Certe cose devono restare fuori della scuola.» Questa è stata l’inconsueta direttiva arrivata una settimana fa ai quasi 860 studenti della Julian Middle School di Oak Park, cittadina di 50 mila abitanti nel sobborgo di Chicago. Gli abbracci, dice la preside, vanno bene per gli aeroporti o per le riunioni familiari, non a scuola. Gli alunni – forti delle loro convinzioni – hanno protestato mettendo in scena un «abbraccio collettivo» davanti all’istituto.
Quanto possono avvicinarsi l’uno con l’altro gli studenti durante la loro pausa? Non troppo, è l’idea della direttrice Victoria Sharts. «L’anno scorso, da entrambe le parti dei corridoi c’erano decine di ragazzi che si abbracciavano affettuosamente, formando così una sorta di catena umana», ha raccontato qualche giorno fa la preside delle medie al reporter della Cbs indicando l’androne oramai deserto. «E questo era veramente un problema.» Sharts, però, aveva già pronta la soluzione: «hug ban», ovvero il divieto di abbracciarsi. In una settimana tutti i corridoi e gli ingressi dell’edificio si sono trasformati in «zone libere da abbracci». Lo scopo della nuova norma: «avere corridoi e locali sicuri e ordinati dove tutti possono passare in sicurezza e arrivare anche in orario alle lezioni». Sembra infatti che l’eccesso di abbracci abbia provocato la formazione di «lunghe code» e affollato i corridoi facendo arrivare spesso gli allievi tardi in aula.
Puntualità, ordine e sicurezza nella scuola – si trattava realmente solo di questo? Preside e docenti hanno scelto una strada per obbligare i ragazzi a vivere in una sorta di «bolla virtuale», facendogli mantenere le distanze l’uno dall’altro. Ma Victoria Sharts ha anche un altro problema con gli abbracci e conferma così un cliché europeo sugli americani: la pruderie Usa. «L’abbraccio è più appropriato negli aeroporti o nelle feste di famiglia», ha detto Sharts ai reporter americani. Mentre quelli nell’edificio scolastico sono «troppo lunghi, troppo ravvicinati e, il più delle volte, tra ragazzi e ragazze». […]
La scuola di Oak Park non è l’unico caso negli Usa di una curiosa politica sul contatto fisico: già l’istituto di Culver City (California), quasi due anni fa, vietò ai propri allievi la troppa vicinanza col prossimo. La norma «no contact» serviva infatti per reprimere botte, spintoni e pugni tra gli alunni. Faceva parte di uno dei programmi su scala nazionale contro la violenza e le molestie sessuali. La regola probabilmente aveva anche i suoi buoni propositi – però molti volevano soltanto amoreggiare un po’. Gli studenti erano confusi sul da farsi: certi avevano paura di abbracciare i propri amici quando si salutavano, per altri era okay solo il contatto fisico fra amicizie dello stesso sesso. Ciò che tuttavia doveva succedere al momento di un bacio tra due fidanzatini, non era chiaro. […]

Fonte: Corriere 

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17 commenti

darkzero

Bisognerebbe vietare anche i respiri – dico, avete idea di quanti germi si emettono ad ogni respiro?! Come possono le nostre scuole essere sicure finché qualcuno vi respira dentro? 🙄

Jeeezuz

quando penso che in Italia siamo messi male, mi consolo pensando agli USA.
ma che cosa vuol dire “divieto di abbracciarsi”? si abbracciavano o limonavano appasionatamente?

Lady Godiva

Ringrazierò sempre di avere frequentato una scuola in cui ci si poteva abbracciare e limonare nei corridoi.
Durante le lezioni un po’ meno, d’accordo.
In tal caso si rischiava di essere mandati nei corridoi.

darkzero

@Lady Godiva:
Dove si poteva continuare in santa pace 😆

Lady Godiva

Eccerto Dark!

unico problema: o si era bravissimi a scuola
o si rischiava la bocciatura.

😀

Daniela

cito: Lo scopo della nuova norma: «avere corridoi e locali sicuri e ordinati dove tutti possono passare in sicurezza e arrivare anche in orario alle lezioni». Passare in sicurezza? Ma si stavano abbracciando mica erano armati di mazze pronti a menarle.

Il Conte di Saint Germain

“Sembra infatti che l’eccesso di abbracci abbia provocato la formazione di «lunghe code» e affollato i corridoi facendo arrivare spesso gli allievi tardi in aula.”
Le code per gli abbracci non si erano mai viste, ma cos’erano abbracci o catene umane indistricabili? Che esagerati, ma a che serve una norma del genere?

statolaico

“Le code per gli abbracci non si erano mai viste, ma cos’erano abbracci o catene umane indistricabili? Che esagerati, ma a che serve una norma del genere?”

🙂 🙂

Barbara

Già la gente non comunica quasi più ed ora vogliono negare pure il contatto fisico di un abbraccio,una carezza,un bacio.Ma signori insegnanti usate un pò di saggezza state dietro ai Vostri ragazzi educateli,siate autorevoli e non autoritari.

cullasakka

quoto: “Gli abbracci nell’edificio scolastico sono «troppo lunghi, troppo ravvicinati e, il più delle volte, tra ragazzi e ragazze»”

Forse che questa direttrice avrebbe preferito nei corridoi solo rapporti gay e lesbici?

Kris

Sono sicuro che gli assassini della Columbine fossero stati abbracciati un po’ di più, non avrebbero fatto quello che hanno fatto!

Bruna Tadolini

Noi non conosciamo la realtà americana che spesso è ben diversa dalla nostra per cui, prima di giudicare, ……

Ad esempio.
Trent’anni fa a Chicago c’erano quartieri in cui non c’erano supermercati vicino alle scuole perchè, mi spiegarono, non erano controllabili le “orde” di bambini cha all’uscita alla scuola entavano e rubavano a man bassa!
Se da noi dicessero di mettere i metal detector all’uscio delle scuole ci scandalizzeremmo ma là ….

Arcibaldo

Perchè vietare gli abbracci? Un poco di sensibilità umana perbacco! Non siamo solo macchine da consumo…

udo

Le solite code per gli abbracci o le solite code ai metal detector?

chiericoperduto

Se questa norma fosse entrata in vigore in Italia, da bravi furbi latini, i nostri studenti avrebbero lanciato la moda di limonare toccandosi solo per bocca e con braccia all’indietro.
I più radicali avrebbero anche proposto l’allargamento dei corridoi per garantire il passaggio in sicurezza!
A parte gli scherzi, gli abbracci pubblici ormai sono tollerati anche in Iran.

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