Un milione e duecentomila euro: a tanto ammontano le risorse di cui i comuni potranno godere nel 2008 grazie all’esenzione dell’Ici prevista dalla nuova Finanziaria per i luoghi di culto. Un’esenzione confermata anche per i prossimi anni e che sia nel 2009 che nel 2010 sarà di 256 milioni di euro.
Una decisione presa nonostante questo “privilegio” nei mesi scorsi fosse finito nel mirino dell’antitrust europea, che sui benefici alla Chiesa aveva puntato la sua attenzione e aveva fatto temere il rischio dell’apertura di un’inchiesta per aiuti di Stato illegali.
Ad essere esenti dalla tassa comunale sugli immobili saranno però solo i fabbricati destinati all’esercizio del culto e le relative pertinenze (come gli oratori) e non- come si era ipotizzato- i locali adibiti a scopi commerciali, purchè questi avessero mantenuto una piccola struttura destinata ad attività religiose.
Nel caso di attività promiscua (commerciale e religiosa) gli enti ecclesiastici sono infatti obbligati a distinguere le differenti fonti d’entrata; in particolare tutte le operazioni di carattere commerciale saranno soggette all’Iva (tranne quelle ospedaliere e quelle didattiche) e quindi alla tenuta, oltre che del codice fiscale, della partita Iva.
Un provvedimento, questo, che serve a gettare acqua sul fuoco, dopo tutte le polemiche sull’esenzione dalla tassa sui beni immobili, che risale al ’92 e che, dopo essere stata bocciata dalla Consulta nel 2004, fu recuperata dalla Finanziaria 2006, per essere confermata nella scorsa e mantenuta pure in quella per il 2008.
Uno sconto che, come alcuni hanno fatto notare, produce tra 700 milioni (stime Anci) e 1 miliardo (stima Cei) di mancato gettito per il nostro Stato.
1 miliardo per agevolare l’evangelizzazione a Roma nelle scuole!
Di che ci lamentiamo?
😆
Perchè, perchè mi chiedo. Finiamola di considerare i luoghi di culto come strutture che non centrano con il commercio, l’attiva religiosa e commerciale sono facce di una stessa medaglia. E’ propio da queste strutture che le varie religioni traggono la linfa vitale, tant’e che fanno a gara, da sempre, a chi ne costruisce sempre di più maestose e belle per attrarre i potenziali clienti, come fanno i comuni commercianti che a poco a poco si ingrandiscono e passano dal piccolo negozietto sotto casa al grande supermarket per sbraragliare la concorrenza. I luoghi di culto sono dei veri e propi esercizi commerciali dove puoi comprare beni e servizi (benedizioni, matrimoni, battesimi, funerali, miracoli, grazie,….) con un corrrispettivo in denaro (di cui non si conosce l’esatto ammontare e destinazione).
Io dico, TASSATE pure i luoghi di culto e anche le relative pertinenze perchè quest’ultimi sono da considerarsi alla stregua di un cartone pubblicitario della religione corrispondete.
E poi che bello escamotage quello di non far pagare l’ici alle strutture commerciali che presentino una piccola struttura destinata ad attività religiose. Basta costruire attaccato al negozio di souvenir una piccola edicola e la legge è aggirata.
GENITOIRI NON FATE STARE I FIGLI IN CLASSE QUANDO CI SONO I PRETI ,
A PARTE CHE GLI FARANNO IL LAVAGGIO DEL GRULLAIO, E’ MOLTO PERICOLOSO ,,,,,,,,,,,,,,,,,,,PENSATE A QUANTI SOLDI SI FREGANO NON PAGANDO LE TASSE E CHE MANCHERANNO A VOI NELLE PENSIONI ????ESSI NON MERITANO L’ATTENZIONE DEI VS FIGLI INSEGNANO E DIVULGANO FALSITA’ DA 2000 ANNI
FALSITA’ SU UN DIO FATTO UOMO CHE MAI E’ ESISTITO: NESSUNO STORICO RIPORTA TALE STORIA SEMMAI SI TRATTA DI LEGGENDE E FAVOLE… ATTENTI CONDIZIONERANNO
TUTTA LA VITA DEI VS RAGAZZI ATTENTI FUORI LE RELIGIONI DALLE SCUOLE DI STATO . CHE LO STATO SIA LAICO LAICO E LE RELIGIONI LE INSEGNINO GRATIS NELLE LORO SPELONCHE……….W GARIBALDI W IL 20 SETTE4MBRE W LA liberta’ dai preti
Infatti è semplicemente vergognoso che lo stato italiano autorizzi l’esenzione dell’ICI alla Chiesa.E’ ora di svegliarsi e mettersi alla pari degli altri paesi europei e del mondo.La nostra classe politica è penosa,vergognosa ed anche mafiosa la paga a caro prezzo la protezione della Chiesa anzi si proteggono a vicenda.E’ ora che i cittadini laici si facciano sentire.Quei soldi non riscossi dalla Chiesa andrebbero o dovrebbero essere spesi in opere pubbliche.
la chiesa possiede un patrimonio immobiliare cospicuo. deve, DEVE, pagare l’Ici come chiunque altro.
Io vorrrei leggere bene il provvedimento perché i lanci di stampa ci indicano un piccolo passo avanti: solo gli immobili ad esclusivo uso di culto saranno esenti ICI e non anche quelli a non esclusivo uso commerciale (il che farebbe rientrare nell’esenzione ICI anche molti altri immobili).
Solo che spesso questi lanci di stampa non rispecchiano gli inghippi dei testi di norma.
Comunque se la notizia iportata è esatta si tratta di un passo avanti per noi laici.
Ho appena comprato e ristrutturato una casa, potrei mettere una bella cappelletta con madonna nel giardinetto, dichiarare che a casa mia si prega soltanto, et voilà che il comune mi concede l’esenzione dall’ICI! ganzo no? da provare.
Bella idea hierico perduto sai che ti dico anche noi buddisti della Soka Gakkai che abbiamo il gohonzon in ognuna delle nostre case chiederemo allo stato italiano l’esenzione dell’ICI!!!!!
dopo che e’ stato ribadito che gli edifici della chiesa saranno esenti dall’ici.
il sommo:pastoretedesco ho se volete la VERGINE DI NORIMBERGA,,,,
dichiara che la chiesa non vuole privilegi e vuole solo essere attiva nella fede.. lolll
QUESTO DOPO CHE E’ STATO RIDECISO CHE NON PAGHERANNO ?? …..
;;;;; SOLO DOPO PERO??? SAI CHE SOLLIEVO SI DEVE SENTIRE DENTRO
LA VERGINE DI NORIMBERGA , ORA CHE E’ CERTA CHE NON PAGHERA”’ …
MAREMMA BUCAIOLA E CONTINUANO A CHIAMARSI TRINITA””
Vedremo se il nascituro PD ha il coraggio di protestare contro l’esenzione ICI
😉