Eluana Englaro, la giovane di Lecco in stato vegetativo dal 1992 in seguito a un incidente stradale, dovrebbe continuare a essere alimentata artificialmente perché la decisione sulla sua sorte “non può essere gestita da altri”. E’ la tesi del procuratore generale della Cassazione Giacomo Caliendo, che nell’udienza oggi ha chiesto ai giudici della prima sezione civile della Cassazione di rigettare il ricorso presentato dal padre di Eluana contro la decisione della corte di appello di Milano, che nel 2006 aveva deciso di non staccare l’alimentazione artificiale che tiene la ragazza in vita. Per il pg Caliendo, le cure a cui è sottoposta Eluana “non rientrano nell’accanimento terapeutico”. “La vita è un valore supremo tutelato dalla costituzione, la decisione di come vivere o di come morire va lasciata al diretto interessato e non può essere gestita da altri”, ha detto il procuratore generale. […]
Eluana Englaro, Pg Cassazione: non staccare la spina
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Il caso ha avuto altri sviluppi.