Il Papa: “La Chiesa non mira a vantaggi economici e potere”

“La Chiesa non si propone mire di potere, né pretende privilegi o vantaggi economici e sociali”. Così Benedetto XVI nel messaggio al nuovo ambasciatore d’Italia presso la Santa Sede, Antonio Zanardi Landi, che questa mattina ha presentato le sue credenziali al Papa. Parole, quelle del Papa, pronunciate a un mese dalla querelle innescata dalla decisione della Commissione Ue, di chiedere al governo italiano chiarimenti sul regime fiscale della Chiesa. Da Ratzinger anche un richiamo al Concordato, quando afferma che “la Chiesa cattolica chiede di essere considerata per la sua specifica natura e di poter svolgere liberamente la sua peculiare missione per il bene non solo dei propri fedeli, ma di tutti gli italiani”. E alle “grandi sfide” che “caratterizzano l’età postmoderna”, fra cui “la difesa della vita umana in ogni sua fase”.

“La Chiesa non è un agente politico”
. Benedetto XVI cita il suo intervento al Convegno ecclesiale, che si è svolto a Verona nell’ottobre del 2006, e usa le identiche parole di allora per ribadire che “la Chiesa non è, e non intende essere un agente politico”, ma “nello stesso tempo ha un interesse profondo per il bene della comunità politica, la cui anima è la giustizia, e le offre a un duplice livello il suo contributo specifico”.

“Riaffermare indipendenza di Stato e Chiesa”. Il Pontefice sottolinea il principio secondo cui “la comunità politica e la Chiesa sono indipendenti”, principio “autorevolmente presentato anche dalla Costituzione della Repubblica italiana”, e nel quale “vengono riaffermate sia l’indipendenza e la sovranità dello Stato e della Chiesa, sia la reciproca collaborazione per la promozione dell’uomo e del bene dell’intera comunità nazionale”. Nel perseguire tale obiettivo, aggiunge il Papa, “la Chiesa non si propone mire di potere, né pretende privilegi o aspira a posizioni di vantaggio economico o sociale. Suo solo scopo è servire l’uomo, ispirandosi alle parole e all’esempio di Gesù”.

“L’Italia difenda la vita”. Il Papa non fa alcun cenno diretto agli attacchi subìti nelle ultime settimane dal fronte politico e da quello giornalistico, e anzi definisce “stretti” i “vincoli di cooperazione” che “caratterizzano i rapporti” tra la Santa Sede e l’Italia. Infine, formula l’auspicio che il Paese sappia “custodire gelosamente l’eredità culturale e spirituale che lo contraddistingue, e che fa parte integrante della sua storia”. La fedeltà alle proprie radici, aggiunge, “sia ancor più stimolo a affrontare in modo adeguato le grandi sfide che contarassegnano l’età post-moderna: tra queste mi limito a citare la difesa della vita umana in ogni sua fase, la tutela dei diritti della persona e della famiglia, la costruzione di un mondo solidale, il rispetto del creato, il dialogo interculturale e interreligioso”.

“Sì al progresso, ma con valori umani e cristiani”. L’Italia deve continuare “sulla via dell’autentico progresso”, ma sempre “promuovendo i valori umani e cristiani”, che costituiscono “un irrinunciabile patrimonio ideale e che hanno dato vita alla sua cultura e alla sua storia civile e religiosa”.

Fonte: La Repubblica

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13 commenti

Steve

Mira a 4 miliardi di € l’anno che rapina dalle tasche degli italiani, cattolici e non.

zagorba

meno male che non mira ad avere vantaggi!!!!!
pensate se ci mirasse……

Umberto

Bene, visto che non vuole privilegi, cominci a restituire il maltolto, naturalmente con valotre retroattivo, dal 1929 a oggi.

Lisa

Ma scusate, parlando di CHIESA E SOLDI, io mi permetto di citare soltanto un esile e insignificante esempio, che potrà sembrare banale, ma che apre gli occhi sulle contraddizioni della chiesa;
Mesi fa ho partecipato per la prima volta nella mia vita a una cerimonia funebre (dopo anni che non entravo in una chiesa), poichè un mio carissimo amico aveva avuto un incidente e i suoi genitori sono grandi cattolici.
Beh, la cosa che davvero mi ha stupita, oserei dire shoccata, è questa: Dopo aver fatto leggere una raggelante lettera di addio scritta dalla migliore amica del defunto, dopo aver pronunciato una patetica (ma inevitabile,poichè si tratta di una cerimonia cattolica) predica sulla vita, sulla presenza di Gesù al momento della morte, che diceva al mio amico di lasciarsi accompagnare in paradiso dove sarebbe stato meglio (e non stava meglio quaggiù con noi?? coi suoi amici?? con la morosa?? con i parenti?? ma vabbeh, vado avanti)… insomma dopo aver davvero distrutto moralmente tutti i presenti, col ricordo di questo ragazzo così meraviglioso e stupendo (davvero)… il prete ha dato il peggio si se: il coro ha iniziato a cantare un inno religioso mentre due vecchietti passavano a chiedere le offerte.
Ora, sarete daccordo con me nel sostenere che tale “confisca di offerte” è davvero patetica, fuoriluogo, sconveniente e oltretutto sfacciata! E ci tengo ad aggiungere che se la chiesa non rinuncia a tale “fruttuosa abitudine” nemmeno durante un funerale, è perchè sa benissimo che la gente (poverina) inconsciamente tende a dare più soldi, sentendosi moralmente debole e vogliosa di calore e bontà in un momento tanto difficile. La chiesa USA uno stato d’animo dilaniato dal dolore per OTTENE un guadagno anche del 30% superiore alla media solita (messe domenicali ecc). Vergognoso.
Non è forse una vergogna? Non può la chiesa rinuciare alle offerte almeno durante i funerali? Non possiamo evitare noi di farci beffeggiare da tante belle parole, di farci usare con tale vergogna dalla chiesa?
Immaginatevi in chiesa a piangere per una persona cara e ad un certo punto “fermi tutti! è l’ora di sganciare soldi! ehi tu, ti ho visto, hai messo dentro solo un euro! eddai, è morto il tuo amico, non ti senti in dovere di dare qualcosina di più? braaaaavo così”.
Io non ho dato un solo centesimo e sono CONVINTA che al mio caro amico non ho fatto alcun torto, ma anzi, ho dimostrato a me stessa di avere un cervello.

cullasakka

@ Lisa,

concordo pienamente, è accaduto anche a me un mese fa, ed è veramente vergognoso.

raphael

Il Papa: “La Chiesa non mira a vantaggi economici e potere”
“La Chiesa non si propone mire di potere, né pretende privilegi o vantaggi economici e sociali

Li ha già sia il potere che i privilegi ed i vantaggi economici e sociali!!!! (vedi concordato e leggi susseguenti)
Ciò che accade è che il cittadino politico offre altro ancora (ad es l’ICI) non richiesta direttamente e la chiesa da par suo non rifiuta il …dono
Insomma moralmente la chiesa è zero due volte

Capitan Spaulding

Vi dirò di più!
In sicilia mi è purtroppo capitato di ritrovarmi al funerale di un mio amico, ebbene lì non si sono limitati a far passare i vecchietti per le offerte.
AVEVANO UN LIBRONE IN CUI OGNUNO DOVEVA SCRIVERE NOME, COGNOME E AMMONTARE DELL’OFFERTA!!!!!!!
è chiaro che così forzavano la gente a non essere da meno degli altri e a fare offrire sempre più cospique.

infatti le offerte erano tutte sui 30 ,40 € !!!!!

da vomito.

Vash

Ma se il mese scorso quando c’è stata quell’indagine da parte dell’Europa sulla situazione fiscale della Chiesa, i vari cardinaloni si sono inalberati ed indignati presso tutti i media come se gli stessero facendo un attentato! E poi quando Ratzinger dice che bisogna anche violare la lege quando questa va contro (i suoi dettami sul) la vita??

Lady Godiva

A proposito di Chiesa e soldi:

Una palestra affittata dalla Chiesa: 20€ all’ora, senza riscaldamento e assicurazione.
Una palestra affittata dal Comune: 12,00 euro all’ora, riscaldamento, assicurazione e pulizia compresi.

Come volevasi dimostrare

NESSUN INTERESSE ECONOMICO

😆

Francesca by Toscana!

PER LISA:
Cara Lisa, i funerali purtroppo sono così..non volevo andare nemmeno a quello di mio nonno qualche anno fa figurati..lagne sul paradiso, sul “i morti sono in un posto migliore” e cagate varie..in più pure l’offerta..hai fatto bene a non dare niente.

Arcibaldo

Credo sinceramente che la chiesa non miri alla ricchezza a la potere come fine ma come mezzo per agire a fin di bene

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