Un Nobel imbarazzante, per il governo e per il Vaticano

Un italiano, un americano e un britannico – tra straordinari «ingegneri del Dna» – sono stati insigniti a Stoccolma del Premio Nobel per la medicina. Mario Renato Capecchi – che pur avendo studiato e lavorato a lungo negli Stati Uniti è nato a Verona nel 1937 – l’inglese Martin J. Evans e l’americano Oliver Smithies sono stati premiati per gli studi e le scoperte sulle cellule staminali embrionali. I loro studi hanno portato a realizzare una tecnica nota come «gene targeting», definita di «immensa importanza» nelle motivazioni addotte dal comitato scientifico del Karolinska Institute di Stoccolma, che attribuisce il prestigioso riconoscimento. Capecchi si è diplomato in chimica e fisica all’Antioch College nel 1961 e ha maturato il Ph.D. in biofisica ad Harvard, nel 1967, con una tesi di dottorato in biologia molecolare, supervisionata dal premio Nobel James D. Watson, che verteva sull’analisi dei meccanismi di iniziazione e di terminazione della sintesi proteica. La tecnica del «gene targeting», messa a punto dalla squadra formata dai tre scienziati (che hanno continuato a lavorare in tre laboratori distinti), ha consentito di ottenere i primi cambiamenti nel patrimonio genetico nei topi utilizzando cellule staminali embrionali. […]

Testo integrale su Corriere.it

Un uomo che per far ricerca ha dovuto studiare e vivere all’estero (ora è cittadino americano). Un uomo che per vincere il Nobel ha dovuto fare ricerca proprio sulle cellule staminali embrionali, argomento tabù per il Vaticano.

Archiviato in: Generale

59 commenti

Daniela

per il governo, per il vaticano, ma soprattutto per tutti gli pseudoscienziati che si fanno dettare gli indirizzi di ricerca dal vaticano.

Vash

La cosa tragicomica è che adesso che quell’italiano (si fa per dire) ha vinto il nobel, riceve complimenti anche dal più bigotto dei teocon, infatti mi pare li abbia ricevuti anche dalla Binetti!!

Daniela

e vescovi non l’hai sentito? Ha fatto orecchie da mercante, lui che fa sol quel che gli dice il vaticano, secondo me si sta rodendo il fegato. Mentre cossu ha sottolineato il fatto che le ricerche più avversate hanno ricevuto un nobel, per l’enorme importanza scientifica, sostenendo che questo è un forte messaggio affinchè la ricerca, sulle cellulle staminali embrionali, vad avanti.

Jeeezuz

scusate, non ho capito una cosa: perché c’è scritto “per il governo E il vaticano”? che differenza c’è?

Rosalba Sgroia

Che massa di ipo….i! Assurdo che si inneggi all’italianità dello scienziato ( perché poi di questo si tratta!) quando in Italia non si può fare Ricerca…
Una vera massa di politicanti ipo….i.

gennaro

a Carcano

Leggiti bene gli articoli che posti! E’ emigrato da bambino ed è cittadino americano da un bel po’. E gli embrioni su cui ha fatto ricerca sono di topo.

Liberal

Se hanno fatto ricerca su embrioni di topo è stato per una loro libera scelta dettata da rgioni scientifiche e non per seguire le prescrizioni dei buttiglioni, dei formigoni, dei razzy, et similia.

udo

Nel 2007 ci sono ancora italiani che credono che gli elementi chiave del futuro del proprio paese siano (non necessariamente in questo ordine):
1) il marchio “ferrari”;
2) Il “made in italy” (qualsiasi cosa significhi).
Il governo (e non si parla ovviamente solo di quello attuale) sembra d’accordo con tali esperti.
Non si imbarazzera’ certo per cosi’ poco.

Nifft

@Gennaro
Hanno usato i topi come cavie da laboratorio. L’obbiettivo della ricerca è ovviamente l’applicazione all’essere umano.

Kerry King

Guardate che Capecchi e’ americano,mica italiano,di cui tra l’altro non parla neanche una parola…….

Arcibaldo

Va bene che il prof. Capecchi è emigrato negli Stati Uniti da bambino ma, di solito, l’ Italia, prima si fa scappare i cervelli e poi, se hanno successo, se ne appropria sfacciatamente come se il merito del successo fosse suo.

Nifft

@gennaro
Da quanto ho capito si tratta di una ricerca embriologica finalizzata, tra le altre cose, alla terapia genetica per malattie genetiche umane. Non sarà sempre possibile tenere separati in compartimenti stagni l’embriologia animale e quella umana. Non sarebbe uno studio scientifico serio. In particolare se lo scopo è la cura di soggetti umani.

gennaro

A me sembra che ci sia una gran fretta nel voler dimostrare, senza avere elementi validi e sicuri in mano, che è un “cervello in fuga”… per colpa del Vaticano, che la ricerca “deve” prima o poi distruggere qualche embrione umano per essere di valore, che tutto questo è a scorno della Chiesa…in un modo o nell’altro! E’ tutto un po’ patetico….

gennaro

x Nift

Mi sa che hai capito così così….. 😉

dal sito Scienza e Vita

L’Associazione Scienza & Vita esprime grande soddisfazione per l’attribuzione del Premio Nobel della medicina al ricercatore italiano Mario Capecchi, per la messa a punto della tecnica del “gene targeting”, utilizzando cellule staminali di embrioni murini, ovvero dei topi. Si tratta di una tecnica – prosegue l’Associazione – che può avere importanti applicazioni nella medicina clinica, dal momento che consente di costruire modelli di malattia genetica umana negli animali da laboratorio, per poi studiarne l’evoluzione e verificare l’efficacia di potenziali terapie.
L’utilizzo di modelli animali su cui sperimentare – aggiunge Scienza & Vita – consente di incrementare le conoscenze su genesi, evoluzione e cura delle malattie umane senza necessità di distruggere embrioni umani per ottenere cellule staminali embrionali.

Nifft

# gennaro scrive:
8 Ottobre 2007 alle 22:57

“A me sembra che ci sia una gran fretta nel voler dimostrare, senza avere elementi validi e sicuri in mano, che è un “cervello in fuga”… per colpa del Vaticano, che la ricerca “deve” prima o poi distruggere qualche embrione umano per essere di valore, che tutto questo è a scorno della Chiesa…in un modo o nell’altro! E’ tutto un po’ patetico….”

Nessuno sta sostenendo che è un cervello in fuga, visto che tecnicamente è cittadino statunitense. E’ un dato di fatto però che in Italia il fenomeno dei cervelli in fuga esiste ed è estesissimo, causa la cultura “antiscientifica” che è diffusissima e di cui il Vaticano è principale concausa.

Non voglio qui intavolare un discorso troppo lungo… ma gli italiani ricercatori che insistono nel voler fare ricerca scientifica in Italia sono degli autentici santi… Non hai idea del girone infernale in cui sono costretti a vivere. Davvero Gennaro, non hai idea.

Azathoth

@ Nifft

forse gennaro è convinto che l’intera ricerca nel campo della biologia è finalizzato alla salvezza di topi, ratti e roditori affini da ogni forma di malattia

Maria

Sto ascoltando NPR (autorevole radio americana) da New York e ho appena sentito che il premio Nobel per la medicina e’ andato a due americani. Ah, ah, ah… Non lascio commenti per pudore, ma a buon intenditore… poche parole.

IVAN

La fuga dei “cervelli” non ha niente di ideologico, ma ha una causa molto pratica e materiale. In Italia i ricercatori non guadagnano molto, anzi. In Italia non ci sono investimenti sulla ricerca scientifica, indi gli scienziati non possono disporre dei mezzi che i loro omologhi stranieri hanno a disposizione. Ed uno scienziato serio sa che per esserlo, deve fare scienza, praticarla. Il basso salario, perché questo è l’essenza del compenso del ricercatore nel nostro paese come negli altri, è l’inevitabile conseguenza di una bassa concentrazione del capitale: è il male oscuro del capitalismo di piccolo cabotaggio italiano. In Italia tutto è piccolo, provinciale, medioevale. Di creato in laboratorio c’è solo la difesa del privilegio, dell’eccezione, della casta, che non è solo dei politicanti. Non è colpa del Vaticano né dei preti, se la classe dominate italiana vegeta, vive di rendita. E’ la struttura economica del nostri paese che non produce ricerca, ma ricercatori d’eccellenza. Non è una novità per la vecchia generazione di proletari, emigrare, come oggi lo fanno i nuovi proletari, i laureati in discipline scientifiche. Certo, se è una questione di soldi, l’Italia ci perde, o meglio, la classe dominate italiana si fa sfuggire del plusvalore…Ma il progresso della scienza non ha padroni né nazionalità. Quello che conta, non è l’egoismo inappagato della borghesia italiana, ma ciò che i ricercatori italiani possono fare per l’intera umanità. Fanno molto, con o senza i preti, e lo fanno, anche senza volerlo veramente, per quelli che verranno dopo di noi. Questo è quello che conta.

Un saluto internazionalista.

claudio

ce manca che il mortadella ora bofonchi i suoi meriti su questo grande avvenimento

Bruna Tadolini

Da una parte c’è la tendenza di appropriarsi della minestra entro cui si è appena sputato, nel caso qualcuno decida che è la meglio….. Non sarà fuggito dall’italia il suo cervello ma i suoi genitori sì e per un’altro motivo che non ci fa certo onore!

Per quanto riguarda la sua ricerca, poichè il creato è stato fatto perchè l’uomo se ne servisse …. va tutto bene!

claudio

un bel piatto di cellule staminali servite al sig ratzi, peccato non all’amatriciana

bio

quando ho letto la notizia mi sono chiesta….ma se fosse rimasto in Italia adesso cosa starebbe facendo?
Sicuramente non avrebbe vinto il premio Nobel, non ci sono i presupposti per far crescere le idee dei ricercatori nostrani, neanche i mezzi per farli vivere dignitosamente!
A noi che dovremmo dare “un futuro di speranza” ai quesiti irrisolti della scienza, dopo anni di sacrifici, non danno “la speranza di un futuro”!
…ma, allora, chi ha testa deve emigrare?

Flavio

L’Italia cialtrona che si sente orgogliosa di un ‘italiano’ che vive in America da oltre 60 anni e che qui non avrebbe mai potuto realizzare le ricerche per le quali ha vinto il Nobel…

ciceracchio 2la vendetta

RICREARE LA VITA DA UN LABORATORIO :
ecco cosa fa’ girare le scatole a BIANCANEVE,,,,IL SUO DIO SORPASSATO
DA UNA PROVETTA……… COTANTA SCOPERTA POTREBBE METTERE LA PAROLA FINE ALLE MENSOGNE RELIGIOSE,,,,,,,,,ECCO IL NOCCIOLO ………….COSA RACCONTERANNO DOPO CHE LA VITA PUO’ ESSERE RICREATA DAL NULLA ???????MA FORSE DIRANNO CHE IL DIO DEL SINAI FECE EVA CON GLI AMMINOACIDI E NON CON LA COSTOLA?????????
FORSE?????

ciceracchio 2la vendetta

@ CLAUDIO e per vino che gli consigli ??????????il diavolino?????? infernale doc..????

claudio

@cicer

con un leggero retrogusto di zolfo, per me il dio del Sinai leccava i francobolli di lsd

Carlo

Leggete la pagina di Wiki su Capecchi e capirete perche’ e’ andato in America. A parte che era gia’ mezzo statunitense dalla nascita (madre americana, padre italiano), il poveretto e’ stato abbandonato a 4 anni in quanto sua madre fini’ a Dachau.
Quindi in questo caso la fuga di cervelli non c’entra nulla. Il fatto che i giornali facciano passare questo professore come italiano e’ un’ulteriore riprova dell’infima qualita’ della stampa nostrana.

Se ho capito bene, il risultato principale della sua ricerca consiste nel disattivare (in un animale) un gene di cui non si capisce completamente la funzione e cercare di inferirla dalle differenze tra un animale normale e uno con il gene disattivato.
Evitiamo quindi le strumentalizzazioni, sarebbe inaccettabile se questo tipo di ricerca venisse riprodotta nell’uomo, visto che vorrebbe dire sopprimere uomini gia’ nati o perlomeno feti gia’ sviluppati.

Daniela

capecchi ha lavorato su cellule staminali embrionali del topo e la sua tecnica consiste nel “gene targeting”, ovvero si può scegliere quale gene modificare e come, e le sue scoperte avranno ricadute sul cancro, sull’embriogenesi, sull’immunologia, sulla neurobiologia, su tutte le malattie umane. E’ chiaro che dalle cellule staminali embrionali del topo si passerà a quelle dell’uomo, lo scopo è arrivare a correggere il gene endogeno diffettoso del tessuto umano appropriato. Così da previnere numerose malattie genetiche.
Capecchi ha ideato una tecnica importantissima.

Daniela

ed il comunicato di scienza e vita è ridicolo, poverini il mondo se ne frega dei loro dettami cattolici, fa ricerca sulle cellule staminali animali ed umane, forse ignorano che la tecnica del gene targeting sarà usata, in un prossimo futuro, sulle cellule staminali embrionali umane per risolvere problemi genetici, modificando i geni difettosi.

Aristotele l'elettricista

Tanto per dare nomi e cognomi ai responsabili della fuga di cervelli dall’Italia, vorrei segnalare l’inquisitore medioevale Rocco Buttiglione, che, nella scorsa legislatura, bloccò i fondi destinati all’Italia dalla CE per la ricerca sulle staminali, rallentando lo sviluppo scientifico nel nostro paese e affamando una categoria di lavoratori per lo più precari e le loro famiglie.

Daniela

per carlo,
con questo tipo di ricerca non si sopprimeranno uomini già fatti, ma si lavorerà su cellule staminali embrionali umane, tutto questo per risolvere malattie genetiche.

Giovanni

Piuttosto è imbarazzante e deludente sparare commenti così banali e superficiali!! Così date pienamente ragione al Vaticano, che conta anche con scienzati brillanti non meno riconosciuti che Capecchi

Daniela

per Giovanni,
ma quali scienziati ha il vaticano? Capecchi ha vinto il nobel. Piuttosto il tuo è un commento che non dice proprio niente. Polemica a vacant’.

Lamb of God

@Tutti

http://www.corriere.it/cronache/07_ottobre_09/capecchi_nobel_storia.shtml

Intervista a Mario Capecchi:

L’unico rimpianto, oggi, è di non aver potuto condividere il premio con sua madre. «Quando tornò da Dachau era irriconoscibile. Non superò mai il trauma e ha vissuto in un mondo di fantasia fino alla morte in Arizona, nel 1989». Un altro rimpianto, altrettanto cocente, è quello di «non potere mettere a frutto i miei studi in Italia, dove la ricerca sulle staminali embrionali è vietata».

Ora aspetto le congratulazioni dei luminari di Scienza e Vita … 8)

Carlo

X Daniela:
il risultato piu’ noto di Capecchi e’ il cosiddetto “knokout mouse”, un topo in cui un particolare gene e’ stato disattivato.:
http://it.wikipedia.org/wiki/Topo_knockout

Ovvio che, come quasi tutti gli scienziati, Capecchi difenda la ricerca sulle staminali. Il mio commento era soprattutto rivolto ai ridicoli comunicati di Scienza & Vita, che sono una sciocca strumentalizzazione di ricerche che per ovvie ragioni NON possono essere svolte sugli esseri umani. Il gene targeting puo’ chiaramente essere usato per correggere il codice genetico, come dici tu, e quindi curare malattie genetiche.

Daniela

per carlo,
ha vinto il nobel per il “gene targeting”, che in pratica permette di modificare o disabilitare o mettere “knock out” il genere che si desidera eliminare o modificare, perciò si chiama anche knock out mouse, perchè in questo caso è stato svolto l’esperimento su cellule embrionali di topo. Ma come ho detto questa tecnica sarà utilizzata per correggere il gene endogeno diffettoso del tessuto umano appropriato, quindi sarà sperimentata e, in un prossimo futuro, attuata anche su cellule embrionali umane.

Daniela

il documento di wikipedia è incompleto e non spiega che il nome di quell tecnica è “gene targeting”.

Liberale Liberista Libertario

“Un italiano, un americano e un britannico – tra straordinari «ingegneri del Dna» – sono stati insigniti a Stoccolma del Premio Nobel per la medicina.”

Non diciamo palle. Sono 2 americani e 1 inglese. Evitiamo il campanilismo all’amatriciana, Capecchi è in USA da quando aveva 8 anni.

gennaro

Lamb e Daniela e c.

Probabilmente a furia di leggere le bugie che si dicono sulla libertà di ricerca negata in Italia ci avrà creduto anche il luminare! Non fate che ripetere che questa ricerca finirà per coinvolgere gli embrioni umani. A me non solo non risulta, mi risulta che invece potrà servire per curare malattie genetiche umane SENZA passare per la distruzione di embrioni umani: prof. Pessina (microbiologo al­l’Università degli Studi di Milano e presidente dell’Associazione ita­liana di colture cellulari) «(…) si è arrivati al Nobel lavoran­do esclusivamente su cellule em­brionali di animale, un fronte di ri­cerca efficace e promettente. C’è davvero molto spazio per l’indagi­ne su questo fronte, che dà risul­tati sull’uomo. Il messaggio che va colto dentro questo premio è l’in­coraggiamento per noi scienziati a studiare le cellule embrionali senza toccare quelle umane, che non servono.(…)Rilevo una certa ambi­guità nella sottolineatura dell’im­portanza degli studi sulle stami­nali embrionali, come se, sullo sfondo, ci fosse il messaggio che è questa la strada della salute e del progresso. Chi vuole forzare la ma­no nella direzione dell’uso di em­brioni umani per la ricerca non specificherà che i successi sono sui topi, un effetto mediatico perico­loso e fuorviante. E certamente non spiegherà che le cellule coin­volte non sono nemmeno vere e proprie ‘staminali embrionali'(…)»

watchdogs

beh immagino che, vivendo in usa, da scienziato capecchi non sarà molto informato sull’infortunio di ronaldo o sulle bizze di mastella, ma di certo ha capito quel che sta succedendo da noi con la legge 40.

Lamb of God

@gennaro

Vai a leggere l’intervista ufficiale ai tre premiati e scoprirai che questi hanno lavorato anche su embrioni umani, proprio su questi i nobel citati auspicano una pronta ripresa della sperimentazione dopo la triste parentesi (religiosa) di Bush.

Proprio Capecchi si rammarica di come la legge 40 italiana sia un vero ostacolo alla ricerca.

Bruna Tadolini

E’ normale che la ricerca utilizzi diversi modelli sperimentali che revono rispondere a criteri di opportunità scientifica ed etica.

L’uso della tecnologia knock out richiede di distruggere un gene. Per fare questa operazione si costruisce in provetta una copia “sbagliata” del gene e poi la si fa entrare in cellule staminali ottenute da un embrione di topo. Il gene sbagliato va a sostituire quello normale ma questa operazione non avviene “bene” in tutte le cellule per cui è poi necessario selezionare quelle giuste (ricordo che sono cellule staminali). Queste cellule modificate vengono inerite nella blastociste (insieme di cellule che poi favoriranno l’impianto) che viene poi impiantata nell’utero di una femmina ricevente.

E’ evidente che con questa tecnica, osservando le differenze fra un animale normale ed uno knocked out per un gene, è possibile scoprire cosa dipendeva dall’azione del gene mutato.

Ora, poichè secondo Darwin e la sua teoria dell’evoluzione, siamo tutti parenti e molto stretti ed i geni di un topo non sono molto diversi come struttura e funzione da quelli di un uomo …… si può scoprire quali geni sono responsabili di una malattia topina/umana.

La ricerca ha quindi usato una tecnica che eticamente e scientificamente è ineccepibile! Ma topi ed uomini non sono uguali e già adesso si osservano delle differenze nei risultati per cui …..

San Gennaro

Art. 13 legge 19/2/2004, n. 40
“1. È vietata qualsiasi sperimentazione su ciascun embrione umano.
2. La ricerca clinica e sperimentale su ciascun embrione umano è consentita a condizione che si perseguano finalità esclusivamente terapeutiche e diagnostiche ad essa collegate volte alla tutela della salute e allo sviluppo dell’embrione stesso, e qualora non siano disponibili metodologie alternative.
3. Sono, comunque, vietati:
a) la produzione di embrioni umani a fini di ricerca o di sperimentazione o comunque a fini diversi da quello previsto dalla presente legge;
b) ogni forma di selezione a scopo eugenetico degli embrioni e dei gameti ovvero interventi che, attraverso tecniche di selezione, di manipolazione o comunque tramite procedimenti artificiali, siano diretti ad alterare il patrimonio genetico dell’embrione o del gamete ovvero a predeterminarne caratteristiche genetiche, ad eccezione degli interventi aventi finalità diagnostiche e terapeutiche, di cui al comma 2 del presente articolo;
c) interventi di clonazione mediante trasferimento di nucleo o di scissione precoce dell’embrione o di ectogenesi sia a fini procreativi sia di ricerca;
d) la fecondazione di un gamete umano con un gamete di specie diversa e la produzione di ibridi o di chimere.
4. La violazione dei divieti di cui al comma 1 è punita con la reclusione da due a sei anni e con la multa da 50.000 a 150.000 euro […]”
Un conto è fare ricerca con embrioni animali, altro è esservi costretti perché c’è una legge che ha tagliato lA pElle ai ricercatori. Tra i paesi biologicamente avanzati l’Italia è, che io sappia, l’unico con tale divieto legislativo.

gennaro

Il Nobel l’hanno vinto a causa di una scoperta ben precisa e questa scoperta non c’entra niente con la sperimentazione sugli embrioni umani. Anzi, uno dei suoi meriti è di dare la possibilità di “correggere” errori genetici anche umani senza distruggere embrioni. Che poi lamentino di non poter fare sperimentazione sugli embrioni umani è un’altra questione su cui si può non essere d’accordo ma che non con l’attribuzione del Nobel poco c’entra.

L’espressione “paesi biologicamente avanzati” è un bellissimo lapsus darwinista!!!

Lamb of God

@gennaro

Errato.

Per ora il gene targeting è stato applicato con successo sui topi ma il prossimo passo, ovviamente, è la sperimentazione e l’applicazione dello stesso metodo sugli esseri umani.

Il nobel è stato assegnato per la grande importanza della tecnica in oggetto sulle cavie ma questo è solo un preambolo e, come loro stessi ammettono, sarà il passo successivo il vero successo.

gennaro

x Lamb

Capecchi utilizza staminali embrionali di topo, le modifica geneticamente e poi le inserisce in
embrioni murini (di topo) ai primissimi stadi di sviluppo. Una volta impiantati in un topo-
incubatrice, quegli embrioni danno origine ad altri topi e, dopo opportuni accoppiamenti, da questi nascono altri topi che presentano la modificazione genetica voluta in tutte le cellule dell’organismo. Quei topi, quindi, possono essere osservati per comprendere gli sviluppi delle modificazioni genetiche indotte.
Esperimenti di questo tipo – è necessario puntualizzarlo? – non potrebbero mai essere
condotti sull’uomo, a meno di non voler allevare stirpi di persone, previi opportuni
accoppiamenti, geneticamente modificate per osservarne le alterazioni nella crescita.

Daniela

per lamb,
dove posso leggere l’intervista ufficiale ai tre premi nobel. Questa tecnica è davvero interessante ed innovativa, ed è logico il passaggio alla sperimentazione sulle cellule staminali embrionali. Purtroppo l’Italia rimarrà sempre più indiettro su queste ricerche.

gennaro

Mi sembra che stia parlando di due cose diverse: la scoperta con cui hanno “vinto” il Nobel non è riproducibile su esseri umani.

IVAN

Nessuno riceverà il premio Nobel interpretando la Bibbia o il Corano. Non c’è nessun premio internazionale, sul piano del valore scientifico, per la teologia. Quando scrivo scienza, intendo una qualsiasi attività teorica che da risultati pratici. Spesso rivoluzionari. Il fumo della religione non ha mai cambiato nulla, anzi, ha sempre giustificato lo status quo. La spinta per la ricerca scientifica, è il profitto. Le obiezioni dei baciapile devono valicare tale enorme ostacolo materiale. In un paese come l’Italia, che importa tutto e che produce poco, è facile porsi dalla parte dell’embrione, visto che non costa nulla. Certamente i competitori internazionali, si fregano le mani: ogni risultato pratico di queste scoperte fondamentali, sarà pagato salato dalla virtuosa Italia. I baciapile dunque, almeno per quanto riguarda la genetica, fanno di necessità virtù. Se lottassero per la giustizia sociale, come lo fanno per un grumo di cellule…Non possono, è troppo difficile essere dei giusti per loro, poiché dovrebbero essere anche dei marxisti. Hanno la testa nel medioevo e i piedi nel XXI secolo…non possono durare. Non c’è coscienza o legge che possa costringere qualcuno a pensare in un modo moderno, razionale, storicamente determinato e rivoluzionario allo stesso tempo. Lo può fare solo la struttura economica di una epoca: non sono le idee che cambiano il mondo, ma è la realtà materiale e sociale che crea le idee. In Italia non c’è un movimento materiale che spinge ad uscire dal medioevo tecnologico che viviamo, non c’è la convenienza a farlo, da parte della classe dominate. Resta quella parte della società, che ha tutto da guadagnare e nulla da perdere, in un mutamento radicale. Questo cambiamento, implicherà un tale rovesciamento ideologico, che non ci sarà più posto per preti ed affini.

Un saluto internazionalista.

Lamb of God

@gennaro

Questa è una tua opinione ma, con tutto il rispetto, credo di più ai nobel in oggetto.

Naturalmente la mia non è una fede cieca, saranno i fatti a dar ragione a te o a loro.

Commenti chiusi.