I frati di Assisi e la fiction su Francesco

“Una fiction dignitosa, ben raccontata in alcuni tratti, aderente alla vicenda storica, umana e spirituale di San Francesco e Santa Chiara, ottimamente interpretati da Ettore Bassi e Mary Petruolo”. “No, è un film approssimativo, privo di respiro ascetico e teologico, con una scenografia carente, una fotografia non all’altezza e una Chiara più credibile, nella recitazione, di Francesco. Quasi una brutta copia del Francesco di Zeffirelli”.
Non è unanime il giudizio dei frati conventuali del Sacro Convento di Assisi su Chiara e Francesco, la mini serie sul Poverello trasmessa da RaiUno domenica e ieri sera. Un filmtv che ha, comunque, fatto registrare nella prima parte un picco di circa 7 milioni di telespettatori, pari a uno share di circa il 30 per cento (il più alto della serata).
Padre Vincenzo Coli, custode del Sacro Convento, parla di “film dignitoso, con buone sottolineature, come, ad esempio, il rapporto tra Chiara e Francesco, raccontato senza la retorica dei due fidanzatini, un episodio storicamente non provato. Anche se è vero che i due si stimavano e che, come si vede nel film, si volevano bene in Cristo”. Padre Coli promuove pure i due attori protagonisti, anche se “la figura di Chiara mi sembra meglio impostata negli sguardi e nella profonda dolcezza del viso”. […]
“A me è piaciuto un po’ meno – confessa padre Andrea Zichichi – sia per le scene che per i costumi, storicamente non in sintonia col racconto”. “E invece è una brutta copia di Zeffirelli sotto tutti i punti di vista”, taglia corto padre Antonello Fanelli, responsabile delle vocazioni francescane. Giudizi, parzialmente condivisi da padre Enzo Fortunato, direttore della sala stampa del Sacro Convento, che pur ammettendo che “il film ha il merito di veicolare comunque il messaggio francescano”, parla di “carenze tecniche nelle immagini e nella scenografia: un peccato perché la ricchezza delle immagini avrebbe potuto compensare meglio la profondità teologica ed umana del santo, che così poteva essere rappresentata con più rigore. Il film, però, è ugualmente piaciuto e come figli di Francesco attenti anche alla comunicazione siamo contenti e grati a chi l’ha fatto. Speriamo – conclude padre Fortunato – che la Rai continui su questa strada, magari presentando altri grandi cristiani di ieri e di oggi, senza dimenticare due grandi papi come Paolo VI e Pio XII”.

Fonte: Repubblica

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21 commenti

CP

Carabinieri, preti, finanzieri, santi, poliziotti, pii, papi, redenti… questo passa il convento

Gianfranco

“..magari presentando altri grandi cristiani di ieri e di oggi, senza dimenticare due grandi papi come Paolo VI e Pio XII”.

ecco, voglio proprio vedere 7 milioni di italiani che si vedono impazienti la storia di Pio XII.
Soprattutto quelli di religione ebraica.

claudio

chiara e francesco erano due persone che si amavano alla follia, non vedo perchè i cattolici hanno dovuto strumentalizzare i loro sentimenti ficcandonci in mezzo cristo.

forse non hanno mai amato veramente

Marco.g

Quando fanno una fiction su Abelardo e Eloisa? Anche solo per cambiare…

Jeeezuz

quando fanno una fiction sui valdesi?
e su giordano bruno?
e su galilei?
e su martin lutero?

Carlo

@ Marco.g: buona idea, magari con scene splatter sull’evirazione e rappresentazione esplicita del sadomasochismo in cui sembra indulgessero 🙂

Ma scherzi a parte, ho l’impressione che l’italia sia uno dei pochi paesi al mondo in cui si fanno fiction su Francesco da Assisi E articoli di giornale con le reazioni dei francescani. Onestamente sarebbe ora di finirla, piuttosto vendiamo una rete (a caro prezzo) al vaticano, cosi’ perlomeno evitiamo le ipocrisie.

claudio

se vendi na rete al vaticano poi dovrai pagargli pure l’abbonamento, stanne certo…

tito

appoggio l’idea di una rete al vaticano. a caro prezzo. ho visto gli ultimi tre minuti del film (francesco morto, tutti piangono: ma non dovrebbero essere contenti che ritorna al loro dio..?). in quei tre minuti mi è sembrato che gli attori avessero la mimica facciale di poco superiore a quella di una pianta; gli attori erano incredibili nei panni dei personaggi (chiara mi sembrava un discreta bonazza. sinceramente una così non me la vedo nel ‘200 ad assisi. idem per quello che faceva francesco). insomma, sono sicuro che non mi sono perso nulla.
però mi ricordavo che quando ero bambino negli anni settanta, all tv di stato trasmettevano la vita di leonardo nonché una bellissima serie, credo inglese, sulla vita dei più importanti scienziati: pasteur, koch, i curie …tutta gente che veramente ha fatto qualcosa per l’umanità, mica tutti ‘sti santi e papi che ci propinano adesso. qualcuno di voi se la ricorda? altri tempi…

Kris

sì, sì, me la ricordo..bellissima la tv italiana di allora, le fiction si chiamavano ancora sceneggiati, le ricostruzioni storiche erano fedeli ( ve lo ricordate quello su Marco Polo, bellissimo) e il buonismo geriatrico che imperversa ora era completamente assente (Montalbano è una favoletta in confronto alla brutalità splatter della Piovra)…che tempi, bisogna consolarsi con i serial americani!!

Skadivargr

Francamente le fiction italiane dell’ultimo decennio non le tollero, piene di luoghi comuni, traboccanti di riferimenti religiosi e di quelli che vengon chiamati i valori base della cultura dominante, molto intrise di populismo e buonismo, patetiche, melense, estremamente noiose, perchè basate su un termine tanto relativo come il “sentire comune”. Preferirei una fiction sulla Justine di Donatien Alphonse François de Sade, almeno per trattare tematiche più interessanti.

Skadivargr

Vendere una rete al Vaticano? Se la facciano loro se ci tengono, così facciamo andare lì tutti i lacchè del Vaticano che per il momento controllano l’informazione.

Alex

Leonardo da Vinci aka Philippe Leroy versus Padre Pio aka Sergio Castellitto. Clash of titans! Uno dei grandi misteri della televisione italica è la quantità impossibile di fiction che vengono prodotte, trasmesse e dimenticate, tutto in poco tempo. Quanto più il prodotto è mediocre, tanto più si cerca visibilità con una piccola polemica che susciti un velo d’interesse. A me sono bastati pochi secondi di “ciavatte” (sandalo medievale) e gli sguardi estatici dei figuranti a 70 euro al giorno (cestino incluso). La fiction ha varie finalità, una di queste è quella di rendere umane e vicine alla gente tutte le categorie di persone che in qualche modo detengono un potere. Poliziotti, medici, avvocati e giudici, giornalisti, preti, in modo di associare, quando arriva la legnata, una figura di fantasia che ne attenui il dolore. Il professore ti sfila 300 euro per una visita, consolati con dottor house, il poliziotto ti ferma perchè lo hai superato e tu pensa alla squadra, all’oratorio molestano tuo figlio, ma chi don matteo? ma dai!

Silesio

Per ristabilire la pars condicio si dovrebbero fare delle fictions sulle vittime di poliziotti, preti, medici, giudici ecc. Ad esempio una fiction sui pestaggi sanguinari e ingiustificati dei pacifisti al G8 di Genova, oppure su un ragazzino stuprato da un prete (gli esempi potrebbero essere migliaia) oppure sui “fiori” della giustizia italiana che condanna in primo grado uno all’ergastolo e in secondo grado lo assolve per non avere mai commesso il falso… C’è qualche sceneggiatore o regista in ascolto?

mimmo

A proposito di tv al vainano, già con la sua radio ha inondato di radiazioni, se non ricordo male, un intero paese che l’ha citato in tribunale. Diamogli anche la tv tanto…

cullasakka

Ma, tra l’altro, siamo sicuri che Francesco sia esistito davvero, e soprattutto che sia come ce lo dipingono?

Gérard

Non ho guardato questo film, non perchè non lo volevo guardare, ma semplicemente perchè questo genere non mi interessa . Ho altre cose più interessante per passare le mie serate che di stare sempre davanti al televisore . D’altra parte ho l’antenna parabolica che mi da un ampia scelta nelle 4 lingue che conosco…

Arcibaldo

Ho visto un pezzo del film e lo trovato sciatto, malgirato e malrecitato.

zorn

Davvero c’è stato un tempo in cui in tv si parlava di più di scienza e di scienziati? Non come oggi?

Claudio scrive:
se vendi na rete al vaticano poi dovrai pagargli pure l’abbonamento, stanne certo…

eh eh è proprio vero! quando si tratta di soldi quelli non perdono tempo…

ciceracchio 2la vendetta

la finsion ??: tarapia tapioca ;antani blinda come se fosse la supercazzola con scappellamento a destra di fumata..?????????per preti frati e suore varie di clausura e claustrofobia ecc eccc anche tarapia antani x vescovi e cardinali , papi e santi slurppp……

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