Mario Capecchi, biofisico che lavora negli Stati Uniti, ha vinto il Premio Nobel per la medicina con altri due ricercatori grazie al suo lavoro sulle cellule staminali embrionali, ottenendo risultati che difficilmente avrebbe potuto conseguire in Italia. Ne abbiamo parlato con Carlo Flamigni, membro del Comitato Nazionale di Bioetica […]
Testo integrale dell’articolo con intervista raggiungibile sul sito Aprile On Line
Capecchi ha avuto una vita intensa e non sempre facile e felice, alla quale il Nobel dà un giusto riconoscimento.
Passerà alla storia per questo e per essere sfuggito alla Binetti.
E degli embrioni uccisi ? Cosa sono sottouomini ? quattro cellule messe assieme e senza vita ?
No, Enrico, non sono sottouomini: sono quattro cellule messe insieme, proprio come dici.
E noi siamo qualche miliardo di cellule messe insieme! Cos’è, vince chi ha più cellule?