La Commissione Europea ha finanziato un progetto della durata di due anni, finalizzato prevenzione della violenza verso i/le giovani gay e lesbiche che mette al centro le loro famiglie. Il progetto, intitolato “Family Matters. Supporting families to prevent violence against gay and lesbian youth” (L’importanza della famiglia. Sostenere le famiglie per prevenire la violenza contro giovani gay e lesbiche), sarà realizzato dall’Università del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro” (Dipartimento di Ricerca Sociale), con la partnership delle organizzazioni di famiglie con figli/e omosessuali in Italia (Agedo – Associazione Genitori di Omosessuali), Gran Bretagna (Fflag – Families and Friends of Lesbian and Gay Association) e Spagna (Ampgil – Asociaciòn de padres y madres de gays y lesbianas). Perché studiare e sostenere le famiglie? I/le giovani omosessuali non trovano sostegno e modelli nelle proprie famiglie e sono in situazioni di particolare vulnerabilità sia verso comportamenti lesivi (bullismo, violenza scolastica etc.) sia verso quelli autolesivi (i suicidi). Le famiglie, d’altra parte, si trovano sostanzialmente sole sia nell’affrontare le difficoltà di accettare il proprio familiare omosessuale, sia nel sostenerlo rispetto a discriminazioni e violenze esterne. Studi e interventi di sostegno finora sono stati rivolti verso gay e lesbiche, mentre mancano, in Europa, rispetto ai familiari, sia conoscenze dirette del loro punto di vista, sia adeguate strategie di intervento. E’ proprio a questa mancanza che vuole rispondere il progetto Family matters. All’interno del progetto, in Italia sarà realizzata dal Dipartimento di Ricerca Sociale con la collaborazione di Agedo una ricerca nazionale sulle esperienze dei familiari di persone omosessuali, con questionari e interviste; la spagnola Ampgil curerà una ricerca sulle esperienze di interventi a sostegno di questi familiari da parte di enti pubblici e la britannica Fflag un’analoga ricerca nell’ambito del privato sociale. Verrà anche prodotto materiale educativo e informativo (un video-documentario, un manuale, un sito web), per aiutare le famiglie a diventare un luogo dove i giovani gay e le giovani lesbiche trovino sostegno per accettarsi e fronteggiare la stigmatizzazione sociale e la violenza omofoba e dove, insieme, si possa costruire una società più libera da violenze e pregiudizi.
Prima ricerca europea sulle famiglie con figli/e omosessuali
33 commenti
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e adesso chi lo dice ai nostri idiot… pardon, politici, che anche queste sono famiglie?
speriamo che serva….
rispetto ad altre parti d’Italia, nella mia regione ci sono ancora troppe storie di ragazzini praticamente cacciati di casa, dopo aver rivelato la propria omosessualità.
Leggi bene: famiglie (padre e madre) con FIGLI omosessuali, non “famiglie omosessuali”.
E perchè mai sprecare altro fiato a dirlo ai politici al potere al momento … ? Hanno avuto tempo e modi per ragionarci su ma non hanno combinato assolutamente niente. Son stati solo capaci di insabbiare un progettino all’acqua di rose come i Dico che era un’occasione per riscattarsi e far vedere di essere politici europei e non asserviti al clero. Quanto mi piacerebbe vivere in una società giusta e civile. Quanto mi sarebbe piaciuto che anche qui ci fosse un modello civile e sociale vicino a quelli del nord-europa piuttosto che al nord-africa.
Ma cosa c’entrano i DICO con una ricerca su famiglie eterosessuali con figli omosessuali?
@gennaro
si hai ragione in effetti.
dimentico che nei paesi civili non c’è bisogno di dire che le famiglie omosessuali sono famiglie normalissime, ho letto male 😉
“Normalissime” è davvero opinabile, tanto è vero che lo studio riguarda quelle normali per davvero:)
Concordo con Gennaro.La famiglia nasce dall’unione feconda di un uomo con una donna.
L’omosessualità è un atto intrinsecamente egoistico, la famiglia è un atto altriustico.
@gennaro
ok dai un’occhiata a francia, spagna, belgio, olanda…
se vuoi ti consiglio anche qualche librettino di facile lettura (o se preferisci spender di più, testi universitari) in proposito.
ma mi rendo conto che sian parole buttate al vento con chi non vuol vedere.
Cito l’ultima parte: Verrà anche prodotto materiale educativo e informativo (un video-documentario, un manuale, un sito web), per aiutare le famiglie a diventare un luogo dove i giovani gay e le giovani lesbiche trovino sostegno per accettarsi e fronteggiare la stigmatizzazione sociale e la violenza omofoba e dove, insieme, si possa costruire una società più libera da violenze e pregiudizi.
Mi sembra un’ottima campagna di sensibilizzazioe ed informazione, e veramente il primo passo per creare una società più giusta e libera.
Mi fa piacere che anche l’italia sia coinvolta, con il clima omofbo e isterico che c’è in giro, credo che questa iniziativa dovrebbe essere diffusa in tutte le scuole pubbliche.
Questa iniziativa potrà essere allargata per informare l’opinione pubblica circa le famiglie omosessuali con figli, l’adozione per gay e lesbiche, i pacs. Credo che informare ed educare sia l’unica soluzione, far sapere che i gay e lesbiche sono capaci come le coppie eterosessuali di formare famiglie serene e unite.
@enrico
vedo che scrivi solo in thread simili, altrove non compari 😉
strano 😉
vabbè vorrà dire che quando con la mia compagna avrò un figlio maschio, non lo chiamerò nè enrico nè gennaro 😉 (io pensavo a Loki o Seth, ma la mia ragazza mi ha già cazziata in proposito 😆 )
beh, è una buona iniziativa ma se ce n’è bisogno significa anche che la famiglia non è questo paradiso che i nostri frequentatori fondamentalisti vogliono farci credere.
# Enrico scrive:
12 Ottobre 2007 alle 20:43
Concordo con Gennaro.La famiglia nasce dall’unione feconda di un uomo con una donna.
L’omosessualità è un atto intrinsecamente egoistico, la famiglia è un atto altriustico.
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e per quale motivo l’amore etero è altruistico e quello omo è egoistico?
una coppia che scopa usando metodi anticoncezionali è forse altruistica? o scopa per il gusto di scopare?
le giovani coppie etero che scopano a 16 anni lo fanno per mettere al mondo una vita forse?
mi sa che qualcuno ha nostalgia della vestaglia da scopata della nonna, qualla dove era scritto: NON LO FACCIO PER IL PIACERE MIO, MA PERCHé LO VUOLE DIO
patetico
@ Kaworu, il bimbo chiamalo Vincenzo
Certi commenti lasciano veramente perplessi. Soprattutto in questa sede. Brillano per le loro pozioni filo-vaticanesche Gennaro ed Enrico. Il primo bolla come ‘normali’ alcuni e ‘anormali’ altri (gay e lesbiche), il secondo arriva a sentenziare che “L’omosessualità è un atto intrinsecamente egoistico, la famiglia è un atto altriustico.” Discorsi becero-razzisti, espressi con terminologie prese pari pari dai documenti contro i diritti degli omosessuali prodotti senza sosta dal Vaticano e dai loro leccapiedi. Primo: due persone che si amano, anche dello stesso sesso, sono pronti a ogni sacrificio l’un per l’altro e accusare una persone di ‘egoismo’ solo per via del proprio orientamento sessuale è una cosa veramente rivoltante. Secondo: in Italia sono considerate ‘famiglie’ anche i nuclei composti da due persone senza figli e davvero non si capisce come mai due sessantenni possono ‘regolarizzarsi’ e diventare ‘famiglia’, mentre due lui o due lei non possono farlo. In quale aspetto dell’altruismo i secondi sono inferiori ai primi?
Detto questo: la ricerca riguarda le famiglie nelle quali ci siano figli omosessuali ed è evidente che per questi genitori la speranza è che un giorno i loro figli, come gia’ avviene in tante altre nazioni europee, possano essere cittadini al pari degli altri anche nei diritti derivanti dalla loro vita di coppia. Non come in questa pateticamente arretrata Italia.
Brain
A proposito di omosessualità vi consiglio il seguente filmato di pochi minuti (illuminante)
http://youtube.com/watch?v=pjP_8xRn5WE
@libero
😆 mi sa che troveremo un compromesso o nel caso spereremo in due femmine 😆
@shock
al momento ho il pc senza audio, che dice il filmato?
@watchdogs
ovvio che non lo è.
conosco giovani gay e lesbiche sbattuti fuori di casa senza troppi complimenti dalle loro pie ed etero famiglie.
poi può pure andar bene,ovvio.
Grazie della segnalazione, Shock, è interessante. Dovrebbero mandarlo a reti unificate, forse i benpensanti capirebbero qualcosa dell’argomento.
@ Kaworu
Cerco di stenografarti il servizio di superquark. Esso dice che lo scopo di una coppia (eterosessuale), secondo la teoria dell’evoluzione, è quella di cercare di avere una discendenza più prolifera possibile. Molti studi hanno smentito che l’omosessualità sia frutto di una scelta e di esperienze ma che sia dovuta in buona parte da una predisposizione ereditata (genetica dunque). Nulla di nuovo sotto il sole fino adesso. Ma come è possibile che nel DNA si conservi un carattere che induce un comportamento contradditorio, ossia quello di fare meno figli e addirittura nessuno.
Si è scoperto che, anche se allevati separatamente il gemello monozigote (cioè stesso DNA) di una persona omosessuale ha il 50% di probabilità di esserlo anche lui. Fra gemelli dizigoti la probabilità scende al 22% e tra fratelli non gemelli al 13%.
Inoltre si è scoperto che l’omosessualità maschile ricorre sopratutto fra i parenti materni, segno che un eventuale fattore genetico si trovi sul cromosoma X che ogni uomo eredita dalla madre. In effetti, nel 1993 si è scoperto che una particolare variante di una ragione del cromosoma X è molto più comune fra gli omosessuali, eppure un gene che predispone all’omosessualità non dovrebbe esistere dal momento che viene trasmesso ai figli più raramente. Nella maggior parte dei casi, infatti, l’omosessualità maschile è un comporatamento esclusivo e continuo. In questo paradosso qualcuno avrebbe trovato la prova che smentirebbe la teoria dell’evoluzione.
Al “salvare” Darwin è stata una ricerca dell’Univ. di Padova condotta su un campione di 98 omosessuali a cui si chiesto quanti fratelli, cugini, zii e nonni avessero. In tutto 4.000 parenti. Per confronto si è fatto lo stesso con 100 maschi etero della stessa età e provenienza del campione omo.
Nel campione omosessuale i parenti gay sono risultati molto più numerosi fra i parenti materni che fra quelli paterni ma il dato sorprendente è che nella linea materna dei soggetti gay si è scoperto che le femmine fanno un numero molto maggiore di figli e questo sembra il motivo che consente a questi fattori genetici di rimare nella popolazione.
In altre parole sembra che lo stesso fattore genetico che nei maschi aumenta la probabilità di diventare omosessuali nelle femmine aumenti la fecondità e si possa quindi conserare nelle famiglie.
Il meccanismo entro cui agisce questo fattore genetico è il seguente: sottoponendo un gruppo di parenti femmine a domande su comportamenti e gravidanze e a diversi test di personalità un primo risultato è stato la scoperta che le donne portatrici di questo e altri fattori genetici hanno avuto nella vita un numero maggiore di parteners rispetto alle altre. L’ipotesi è che essi stimolino un maggior interesse per i maschi.
Ma la normalità non è sempre buona. A mio parere i ruoli sessuali “tradizionali” (intendo quelli comuni prima degli anni ’60) di maschi e femmine sono ugualmente patetici.
X Kaworu
Avere un figlio “con” la tua compagna?!? La tua compagna starà lì a farti compagnia quando riceverai quello che davvero ci vuole per fare un figlio…è quello che intendi? Perchè per fare un bimbo, lo sai , ci vuole l’intervento di un maschietto: due femminucce non ce la possono fare! E il risultato (non dico l’eventuale bimbo, ma la situazione) non è certo normale. Come è vero che l’erba è verde e non viola.
gennaro sei proprio un personaggio squallido. Per fare un figlio ci vuole dal punto di vista del puro materiale biologico solo l’intervento di uno spermatozoo, non di un maschio.
x Ernesto
E c’è il kit per fabbricarselo o ci vuole un ometto che si fa una seghetta (a pagamento) per fornirlo?
Pensare di procreare senza padre è tremendo è solo il frutto di un desoderio egoistico che vorrebbe sovvertire la natura.
* Kaworu
Io dico la mia dove ho qualcosa da dire e su questi argomenti mi si rizzano i capelli quanto sento certi discorsi perchè io, che cerco sempre di vedere l’uomo, pernso a come potrà essere allevato un bambino in una coppia che non esiste in natura.Cosa gli dorete quando chiederà del papà che è il papà è un accessorio superato dai tempi ?
a Erneso
Ci vuole davvero uno strato spesso di prosciutto ideologico per asserire che non c’è bisogno “anche” di un maschio per concepire un figlio!
a Gennaro
Un po’ pesantuccio il tuo post ma la verità qualche volta va difesa anche con un po’ di verve! Bravo, ti seguo spesso!!
@ Enrico
Senza offesa, ma dovendo scegliere, preferirei avere due madri omosessuali che un padre come te. Sono, come al solito, punti di vista.
@gennaro
sai, esiste la fecondazione artificiale, di biologia ne so decisamente più di te 😉 la mia compagna sarà lì quando la farò e quando partorirò, e io sarò li quando sarà lei a farla e lei a partorire. pensavamo di usare lo stesso donatore per far si che i bambini siano fratelli e si somiglino.
@enrico
a nostro/a figlio/a diremo che le sue mamme si amano e che per averlo hanno avuto una mano da un’altra persona. poi ovviamente le spiegazioni si evolveranno con l’età del/della bimbo/a.
penso di aver esaurientemente risposto 😉
ah e per fortuna loro i miei figli non nasceranno in questa fogna di paese ovviamente 😉
continuate pure ad ammazzarvi di seghe enrico e gennaro 😉 anzi magari conoscetevi, si sa mai che siate gay repressi 😉
@ tutti
Il navigatore “fly” è Gennaro sotto mentite spoglie.
@Raffaele Carcano:
GRANDE! BRAVO!!!
Intanto per come hai zittito Enrico, e poi per aver sbugiardato Gennaro davanti a tutti.
Si faceva anche i complimenti da solo, il cretino! 😆 Gennaro, ti suggerisco di correre a nasconderti.
Ennesima dimostrazione di cosa sono gli estremisti cattolici: rifiuti organici (PS: Enrico, tra questi ci sei anche tu).
Il buonsenso si accompagna sempre alla verità. le mie idee sugli omosessuali non canbieranno grazie ai post di Carcano.
@ Enrico
Qui nessuno vuole cambiarti le idee. A me interessa solo che le persone (tutte, anche tu) possano liberamente esprimere le proprie idee e sviluppare lo stile di vita che preferiscono, se così facendo non violano i diritti e la libertà di qualcun altro.
@Enrico:
Se pensi che qui qualcuno abbia intenzione di cambiarti le idee, è solo perché ti sopravvaluti parecchio.
Difatti io ho detto che Raffaele Carcano ti ha zittito, non che ti ha cambiato le idee.
Verità e buon senso si accompagnano spesso; esistono verità controintuitive (e talune non dimostrabili, vedi Godel!); per il resto, tienti pure la tua verità artefatta e costruita su misura, qui non occorre.