Scandalo all’ombra di S. Pietro. Le autorità vaticane tre giorni fa hanno sospeso dall’incarico e sottoposto a procedimento disciplinare un monsignore capoufficio di uno dei più importanti dicasteri pontifici, la Congregazione per il Clero, il “ministero” pontificio retto dal cardinal-prefetto Claudio Hummes, brasiliano, che sovrintende, tra l’altro, alla gestione degli oltre 400 mila sacerdoti presenti in tutte le diocesi del mondo e alla formazione religiosa di seminaristi e catechisti.
Motivo: l’alto prelato – un monsignore di circa 60 anni ben portati, titolare di rubriche giornalistiche su siti attenti alla vita della Chiesa e del Vaticano, tra i volti più noti dell’emittente cattolica Telepace dove per anni ha curato rubriche a carattere religioso – avrebbe preso parte, anonimamente, alla discussa prima puntata di Exit presentata da Ilaria D’Amico e andata in onda il primo ottobre scorso sull’emittente La7, che tra i reportage trasmessi ha presentato anche una inchiesta sull’omosessualità dei preti nella Chiesa cattolica.
Nel servizio, quattro persone che si presentavano come sacerdoti, ripresi con volti e voci contraffatte con alle spalle edifici religiosi con flash puntati pure sullo sfondo di piazza San Pietro, avevano confessato le loro preferenze sessuali, ammettendo senza troppi giri di parole di essere gay.
Uno dei quattro intervistati, stando a quanto hanno verificato i vertici della Congregazione per il Clero, sarebbe uno dei monsignori che ricopre la carica di capo ufficio nello stesso dicastero. Un alto prelato fino a pochi giorni fa in “ascesa” nell’establishment vaticano, perché titolare di altri due importanti incarichi, alla Commissione speciale per la trattazione delle cause di dispensa dei sacerdoti e alla Peregrinatio Ad Petri Sedem, l’organismo responsabile dei pellegrinaggi in arrivo in Vaticano, nell’ambito del quale operava nella Consulta pastorale.
Nell’intervista concessa ad Exit si vede che il monsignore fa accomodare spontaneamente nel suo ufficio il suo interlocutore al quale rivela con molta naturalezza la sua omosessualità, spiegando persino di “non sentirsi in peccato”, ma di doverlo fare di nascosto per non essere richiamato dai superiori vista l’attuale ferma opposizione della dottrina cattolica in materia di celibato sacerdotale ed omosessualità. […]
Confessa in tv di essere gay, il Vaticano sospende alto prelato
32 commenti
Commenti chiusi.
E’ giusto che la chiesa promuova la discriminazione all’interno come lo fa verso chi non ne fa parte…
Essere preti cattolici e allo stesso tempo anche gay ?!
Eh no … miei cari preti biricchini.
O l’una o l’altra. Scegliete.
Finchè il cosidetto ” santo padre ” non cambierà le regole voi dovrete fare i preti ( vescovi , cardinali , suore etc… ) rinunciando alla sessualità oppure il contrario cioè vivere la sessualità rinunciando a fare i preti ( vescovi, cardinali, suore etc…)
Lo so, è difficile molto difficile xchè ” la carne è debole ” anche per voi .
Se c’è un rappresentante della Chiesa in linea , provi pure a contraddirmi , se ha il coraggio.
http://it.youtube.com/watch?v=gZPePTqOxOo
Questo è il servizio andato in onda su La7
Che buon esempio di coerenza, eh. Ipocrisia allo stato puro per non perdere la poltrona. In chiesa questi preti omosessuali predicano dal pulpito il peccato dell’omosessualità e nel privato ci danno sotto.
Morale della favola: cacciano i preti gay, ma non i pedofili. Per i gerarchi vaticani meglio pedofili che gay.
Il monsignore, che ha tentato una ridicola difesa: “L’HO FATTO PER SMASCHERARE I VERI GAY”
Il monsignore si chiama, Tommaso Stenico, nato a Borgo Valsugana (TN) il 21 gennaio 1947, capo ufficio della Congregazione del Clero, e’ stato anche un volto dell’emittente cattolica “Telepace”. Membro della Commissione speciale per la trattazione delle cause di dispensa dei sacerdoti e della Peregrinatio “Ad Petri Sedem”, era collaboratore del sito di informazione vaticana “Petrus”, che per primo ha fatto il nome del monsignore.
Qualificazione culturale
· Ha conseguito il Dottorato in Teologia presso la Pontificia Università
di S. Tommaso d’Aquino in Urbe (1972)
· Ha conseguito il Dottorato in Psico-Pedagogia presso la Facoltà di
Magistero dell’Università degli Studi “La Sapienza” di Roma (1976).
· Specialista in Catechetica e Teologia Pastorale.
· Master in Scienza e Tecnica della comunicazione.
· È iscritto all’Albo professionale dell’Ordine degli Psicologi e degli
Psicoterapeuti del Lazio N. 2756.
Ministero Pastorale
· Ha prestato ministero in cura d’anime dall’ordinazione fino al 1978.
· Docente di Religione Cattolica nelle Scuole Statali dal 1972 al 1981.
· Delegato Vescovile per la Catechesi, Direttore dell’Ufficio Catechistico
Diocesano e Direttore dell’Ufficio Diocesano per la Scuola dal 1977 al 1993.
· Preside dell’Istituto di Scienze Religiose Diocesano dal 1978 al 1994, ove,
negli stessi anni, è stato Docente di Catechetica, Teologia Pastorale Sacramentale
e Psicologia.
· Docente di Catechetica e Psicologia presso l’Istituto Superiore di Scienze
Religiose Mater Ecclesiae della Pontificia Università S. Tommaso d’Aquino
in Urbe dal 1986 al presente.
· Docente di Psicologia religiosa evolutiva presso l’Istituto Superiore di Scienze
Religiose Ecclesia Mater della Pontificia Università Lateranense dal 1992.
· Docente di Omiletica presso la Pontificio Ateneo Regina Apostolorum
nell’anno accademico 1998-1999.
· Docente di Catechetica presso il Corso di Prassi Amministrativo-Canonica
della Congregazione per il Clero dal 1994 al presente.
· Collaboratore presso l’emittente televisiva cattolica Telepace e presso Radio
Maria dove cura la rubrica il 3° martedì di ogni mese alle ore 10,15:
Evangelizzazione, Catechesi e Catechisti.
I preti gay vengono perseguitati e puniti anche con tecniche da 007 visto che questo in particolare faceva l’intervista con l’identità occultata. Invece nei confronti dei preti pedofili, simili accorgimenti li prendono col piffero!
ho quanti resterebbero???se le buttassero fori tutti quelli gay????
io dico pochini…….
ecco emergere le due principali caratteristiche della chiesa:
– IPOCRISIA per i sacerdoti che in pubblico richiamano all”ordine morale” e parlano contro l’omosessualità, mentre in privato indulgono allegramente nei piaceri della carne
– INTOLLERANZA dei vertici autoritari della chiesa verso tutto cio’ che potrebbe turbare l’ordine costituito
come dire in questa notizia c’è tutto il vaticano…
E’ giusto che la chiesa promuova la discriminazione all’interno come lo fa verso chi non ne fa parte…
eh eh eh proprio così…
ancora una volta, grazie al tedesco e company, ho visto la vera natura degli uomini di chiesa (di questo sarò grato a vita al tedesco…)
però steve, era uno veramente che dal punto di vista culturale valeva… ma non so quanto la chiesa sopporti la cultura… va contro i suoi interessi…
Sarà pure uno che vale, ma se gli piace il sadomaso perché non getta al vento la tonaca e si trova un mestiere vero, invece di campare a nostre spese e venirci a fare la morale?
Sapeva a che cosa andava incontro quando ha deciso di dedicare la propria vita a Dio. E adesso paga per la sua ipocrisia.
beh certo, io parlavo esclusivamente dal punto di vista culturale…
Eheheh, divertente, non ho mai visto tanto zelo da parte del Vaticano nei confronti di preti pedofili e stupratori!
Wahahah!
Eheheh, mai visto tanta rapidità e tanto zelo nei confronti del Vaticano nei confronti di preti pedofili e stupratori!
Wahahah!
Non son riuscito a fermarlo in tempo, volevo scrivere da parte del Vaticano, non “nei confronti del Vaticano”!
“ma di doverlo fare di nascosto per non essere richiamato dai superiori vista l’attuale ferma opposizione della dottrina cattolica in materia di celibato sacerdotale ed omosessualità. […]”
Di “doverlo fare” che cosa?
non credo c’entri il celibato e l’omosessualità, ma evidentemente il fatto di aver violato il voto di castità
Ecco un’ altra notizia “ghiotta” per Voi e per tutti i nemici della Chiesa. A dire il vero, alle 13,00, su Popolare Network (non è Radio Maria) l’ ho sentita raccontare in modo diverso:un giornalista con telecamera nascosta avrebbe “adescato” il monsignore in una chat per omo e, all’ appuntamento, l’ alto prelato gli ha detto di essere un gay attivo e di amare i rapporti sado-maso. Il che è ancora più “forte” che essere un omosessuale che riceve in Vaticano un giornalista per esternare le sue preferenze. Personalmente: mi fa piacere quando, grazie a una telecamera, un sacerdote si fa scoprire a commettere qualunque atto contrario al Sacramento dell’ Ordinazione (i 10 Comandamenti li conoscete). E’ un aiuto alla Chiesa a liberarsi o, quanto meno, a mettere in quarantena questi virus. Quanto a coloro che parlano di atteggiamento discriminatorio, Vi dico che sarebbe come tollerare tra gli iscritti all’ UAAR uno che si dichiara ateo davanti a Voi e poi, di nascosto, va a Messa tutte le domeniche, si confessa una volta al mese e recita il rosario in famiglia tutte le sere.
Ecco come gli ex colleghi di mons. Stenico lo condannano: “è oltremodo scandaloso, vergognoso, ignobile, blasfemo, demoniaco che un sacerdote tenti di consumare un rapporto sessuale – lui che ha fatto voto di castità – non solo tra le pareti che lo hanno chiamato a santificarsi per il bene della Chiesa, ma addirittura nel luogo simbolo della Cristianità, il Vaticano”
“l’ alto prelato gli ha detto di essere un gay attivo e di amare i rapporti sado-maso.”
Chissà come si sraà divertito quando in confessionale gli raccontavano di qualche “pugnetta” , chiedendogli l’assoluzione!
13 Ottobre 2007 alle 17:07
steve scrive:
Il monsignore, che ha tentato una ridicola difesa: “L’HO FATTO PER SMASCHERARE I VERI GAY”
non è una ridicola difesa; è la verità!
infatti ha iniziato smaskerando se stesso……..
darik
steve scrive ancora:
Qualificazione culturale
· Ha conseguito il Dottorato in Teologia presso la Pontificia Università……..(segue lungo elenco di titoli accademici ed incariki)…….
ca…pperi! ma questo dove lo trovava il tempo per (o farsi)
fottere?
darik
Vorremmo sapere dal monsignore, che è psicoterapeuta, se e come riesce a “curare” l’omosessualità, visto che i suoi colleghi cattolici sostengono che l’omosseualità è una malattia mentale da cui si può guarire…
E voremmo sapere se anche lui si è fatto curare e con quali effetti…
Un suo “illustre” collega, il prete gesuita francese don Tony Anatrella, sosteneva di aver trovato il modo per curare l’omosessualità. Don Tony è indagato perché avrebbe violentato dei suoi “pazienti” gay durante le sue “terapie”.
Steve: > “è oltremodo scandaloso, vergognoso, ignobile, blasfemo, demoniaco…”
Che strano, questa citazione del direttore di Petrus è sparita dal sito di Repubblica (Google la indicizza ancora)… ma può essere letta qui: http://www.gaynews.it/view.php?ID=75551 dove ci sono anche i video della trasmissione.
I ridicoli e contraddittori commenti della Lega Cattolica Antidiffamazione sulla trasmissione Exit, prima e dopo che la furia del Vaticano si abbattesse sul monsignore
Parla sempre Pietro Siffi.
Prima: http://www.cadlweb.org/cms//Page_2235.html
mercoledì 03 ottobre 2007
“Dopo aver esaminato attentamente il programma in questione, questa Presidenza [dellaCADL,ndr] ha deciso di pubblicare questa nota:
Pur rilevando un certo compiacimento nell’affrontare il tema dell’omosessualità del Clero, la conduzione del programma non è parsa particolarmente tendenziosa, salvo alcune imprecisioni sul celibato sacerdotale ed una commistione con casi di pedofilia che potevano in qualche modo indurre in errore lo spettatore. In ogni caso la CADL apprezza si svolga con professionalità il proprio lavoro di informazione, contribuendo ad eliminare il velo di omertà e di silenzio che grava su troppi casi di vera incompatibilità non solo con la Morale cattolica – a cui sono tenuti tutti i fedeli – ma anche con gli impegni propri dei Ministri sacri.”
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Dopo lo sputtanamento del monsignore: http://www.cadlweb.org/cms//Page_2242.html
sabato 06 ottobre 2007
“L’accanimento sadico e perverso con cui i nemici della Chiesa di Cristo si impancano a paladini della moralità ecclesiastica è rivoltante. Rivoltante e ipocrita, perché rivela la doppiezza di chi rimprovera al Clero come colpe e vizi quegli stessi comportamenti dei quali pretende tolleranza se sono tenuti dai laici. È il caso di “Exit” (La7), che nella puntata dello scorso 1° Ottobre ha trattato il tema dei preti omosessuali: la parzialità dei conduttori e degli ospiti si è accompagnata a servizi abilmente manipolati e faziosi, nell’assenza di una controparte. E riprese dolosamente effettuate con la complicità di equivoci personaggi.”
Incredibile come il Vaticano, esattamente come Ahmadinejad fa con l’intero Iran, pretenda che al suo interno vi sia la “purezza eterosessuale” inducendo la gente a credere che non vi possano essere gay fra i prelati.
Ma ancora più vergognosa è la rimozione di un prelato solo perchè gay, come se questo fosse a tutti i costi un pedofilo. Invece di punire i pedofili veri e propri preferiscono confermare la loro omofobia confondendo pedofili con omosessuali.
Insomma: uno schifo sopra l’altro.
@ Aldo Grano
Se quel prelato, invece di una chat per gay, avesse frequentato una chat per eterosessuali zozzoni, non sarebbe stato rimosso.
Giol > rimozione di un prelato solo perchè gay, come se questo fosse a tutti i costi un pedofilo
Non penso che sia necessaria questa associazione, sbagliata, inutile e infamante, che spesso fanno; la chiesa considera l’omosessualità un “disordine morale” e men che mai ne incoraggia la pratica, quindi non può tollerarla tra i preti, essendo essa stessa la più grande intollerante.
Ho il fondato sospetto che monsignor Stenico abbia terminato qui la sua “carrierra”.
Prendiamo atto del fatto, ineludibile e lapalissiano, che la Chiesa Cattolica tratta meglio i pederasti degli omosessuali.
Milingo che si è sposato ( a volto scoperto) ha avuto la possibilità di pentirsi, questo perchè gay e viene scoperto (forse perchè è stato poco cauto), vine sbattuto fuori con infamia.
Ipocrisia del prete gay o no, voto di castita violato o no, la chiesa continua a discriminare i gay.
A proposito di omosessualità vi consiglio il seguente filmato di pochi minuti (illuminante)
http://youtube.com/watch?v=pjP_8xRn5WE