Una serie di affermazioni decisamente controverse. E che da molte parti gli valgono l’esplicita accusa di razzismo. Per lo scopritore della struttura del Dna, lo scienziato e premio Nobel nel 1950 per la Medicina, James Watson, 79 anni, i neri africani sono meno intelligenti dei bianchi occidentali. Affermazione che ha suscitato polemiche e condanne nel Regno Unito alla vigilia del suo arrivo a Londra per la presentazione del suo libro «Avoid boring people. Lessons from a life in science». Lo riporta il quotidiano britannico The Independent.
Watson si dice pessimista «Per le prospettive del continente africano, dal momento che tutte le nostre politiche sociali si basano sul fatto che la loro intelligenza sia pari alla nostra, mentre tutti i test lo smentiscono». Lo scienziato ha quindi previsto che entro i prossimi dieci anni verranno scoperti i geni responsabili di tale diversità. Il Premio Nobel riconosce come naturale l’aspirazione umana all’uguaglianza degli uomini, ma «le persone che hanno avuto a che fare con dipendenti neri sostengono che non è vero». Riflessioni contenute anche nel libro dello scienziato, in uscita nel Regno unito la prossima settimana: «Non c’è un valido motivo per prevedere che le capacità intellettive delle persone divise geograficamente al momento della loro evoluzione si siano esplicate in maniera identica. Il nostro desiderio di attribuire uguali capacità razionali come una sorta di patrimonio universale dell’umanità non è sufficiente per renderlo reale».
Watson non è nuovo a controversie nate da alcune sue dichiarazioni su politica, sessualità e razza. Nel 1997 affermò che una donna avrebbe dovuto avere il diritto di abortire se dalle analisi fosse emersa l’omosessualità del suo bambino. In seguito suggerì un nesso tra colore della pelle e tendenze sessuali, sostenendo che le persone di colore avrebbero una libido più accentuata rispetto ai bianchi. Quindi affermò che la bellezza umana potrebbe essere geneticamente manipolata: «la gente pensa che sarebbe orribile se facessimo tutte le ragazze belle, io credo invece che sarebbe meraviglioso».
Il premio Nobel della medicina Watson: «Neri meno intelligenti dei bianchi»
63 commenti
Commenti chiusi.
Allora gli evoluzionisti non sono sempre migliori di coloro i quali come Zichichi evidenziano alcune contraddizioni della supposta verità evoluzionistica.
Mi raccomando,
in spiagga non lesinate sulla crema solare.
A quando la “scoperta” del gene che renderebbe gli italiani del sud predisposti a coltivare il basilico nel bidet?
Vorrei proprio vedere questi “test” che Watson chiama in causa, senza naturalmente citarli.
Se hanno la stessa “scientificità” del chiedere un opinione ai datori di lavoro di dipendenti neri, siamo ben messi.
Naturalmente questa geniale trovata, che pure raccoglierà lo 0,000000000000001 % di consenso fra gli scienziati, servirà però ai pasdaran dell’oscurantismo per rafforzare le loro filippiche contro la perfida scienza genetica che vuole prendere il controllo del mondo per scopi razzisti. Diranno, ad es. che il padre della genetica è razzista ed eugenetista, dunque chi vuole la diagnosi pre-impianto delle malattie genetiche sugli ovuli fecondati in vitro è Hitler.
Grazie, Watson!
Come evidenziare gli errori logici in un’affermazione.
Enrico ha scritto:
Elenco errori:
1. Generalizzazione impropria
Nell’articolo si parla di un evoluzionista; Enrico parla in generale de “gli evoluzionisti”. Se un evoluzionista dice una sciocchezza non vuol dire che la dicano tutti gli evoluzionisti.
2. Appello al sentire comune
Enrico sfrutta il fatto l’opinione comune cozza contro le affermazioni di Watson, facendone una questione morale anziché scientifica: anzitutto bisogna verificare chele affermazioni di Watson siano sciocchezze, poi se proprio se ne ha voglia si dirà che è un maleducato. Il fatto che si dica che i bianchi sono più intelligenti dei neri risulta certamente offensivo, ma sta di fatto che è un’affermazione come un’altra, quindi per screditarla bisogna far ricorso ai dati di fatto e non all’indignazione delle persone.
3. Paradosso del bue e dell’asino
Qualcuno che ritiene di possedere la Verità assoluta senza prova alcuna accusa altri di sbandierare “supposte” verità che sono, al contrario, suffragate da dati scientifici.
4. Violazione del principio di Belzebù
Si porta ad esempio uno “scienziato” di parte cattolica (Zichichi), il quale dice che l’evoluzione sarebbe contraddittoria; a parte la dubbia dignità scientifica dell’individuo in questione, è sfacciatamente ovvio che un integralista cattolico non può e non potrà mai accettare per vera qualsivoglia teoria che cozzi contro i suoi dogmi, rendendo dunque il suo parere assolutamente irrilevante, perché mosso da considerazioni personali e non scientifiche.
Watson ha 79 anni… Fossi in lui mi preoccuperei piu’ per il suo QI, piuttosto che per quello degli africani. E comunque sfatiamo l’idea che gli scienziati siano tutti delle menti illuminate e avanzate, ci sono parecchi stolti anche fra i premi nobel… Senza che questo tolga nulla alle loro scoperte.
una conferma scientifica ce l’abbiamo: il nobel non mette al riparo dall’alzheimer.
Caro Carlo,
sì, tra gli scienziati premi Nobel ci sono quelli proprio con una scarsa etica: purtroppo, il nostro Enrico Fermi fugge dall’Italia a causa delle leggi razziali e poi partecipa al progetto per la bomba atomica! Fugge dalla Shoah e poi crea una cosa ancora peggiore…
Soprattutto, darkzero, che un evoluzionista dica sciocchezze quando parla di societa’, politica o altro non intacca la validita’ delle sue scoperte, che non sono il frutto delle sue opinioni ma di un processo di indagine razionale.
Come esempio di cio’, basti pensare a Teller o Von Neumann, che furono dei veri fanatici guerrafondai, ma entrambi grandi fisici. Zichichi invece dice un sacco di stupidaggini quando parla di fisica, di biologia e praticamente di ogni altro campo dello scibile umano 🙂
@darkzero
la verità assoluta non ce l’ha nessuno su questa terra, siamo tutti piccini piccini….evoluzionisti e non…il fatto che uno scienziato evoluzionista spari delle stupidaggini non vuol dire che l’evoluzione sia da buttare…il fatto che uno affermi che Zicchichi ha dubbia dignità scientifica (?) non significa che quello che dice Zicchichi sia errato…
Ok, Watson ha perso la tramontana. Spiace che colui che fu uno scienziato brillante si copra di ridicolo.
“Ok, Watson ha perso la tramontana. Spiace che colui che fu uno scienziato brillante si copra di ridicolo.”
Certo fatico ancora a credere che certe cose siano possibili. Ma se si pensa che non solo non c’é limite al peggio ma non c’é limite a niente…
@ Gianni
da che pulpito la predica.
Non sei quello che usa come nickname FLY per farsi gli autocomplimenti per le bip che dice?
@shock:
No, quello è Gennaro.
@GIANNI:
1) Veramente i cristiani sono ben persuasi che il loro dio sia quello vero e che ogni flatulenza che scappa al vaticano sia voluta da dio.
2) Zichichi NON HA dignità scientifica. Basta leggere un suo scritto qualsiasi per trovarvi castronerie senza pari.
@Carlo:
Concordo.
A me sembra una discussione piuttosto inutile. Per secoli si è parlato di invidia del pene, perchè da consolidato stereotipo gli africani avrebbero attributi sessuali particolarmente sviluppati. Ora, io non so sia vero o meno, ho letto statistiche (non so quanto attendibili) in proposito che lo confermerebbero in parte (anche se in misura molto minore rispetto alla vulgata), ma il punto qual è? Se fosse vero che in occidente il QI è sviluppato mediamente a 100, per dire un numero, e in Africa 90, sarebbe una dichiarazione offensiva dire che gli africani sono “meno intelligenti” in media? Fra l’altro chiunque abbia letto anche pochi articoli che parlano di sviluppi cognitivi, sanno benissimo che è una dote che si sviluppa esattamente come correre, nuotare, dipingere, suonare uno strumento. Ora, se in Africa le scuole di musica sono un millesimo pro capite rispetto a quelle di Tokyo, è una bestemmia dire che gli Africani hanno una inclinazione al suono degli strumenti minore dei giapponesi? Io non credo proprio.
Poi si tratta di capire se questo fatto è superabile, creando delle condizioni a contorno uguali oppure no. Gli afroamericani, che pure spesso vivono in ghetti e in condizioni sociali disagiate, dimostrerebbero che “i neri” non hanno niente di meno dei bianchi.
Per cui, l’esercizio di decontestualizzare i punti di vista riducendoli a battute da Borghezi più evoluti lo lascerei ad altri.
Per esempio avete notato che alle olimpiadi i velocisti sono tutti neri e i nuotatori sono tutti bianchi? Vorrà dire che i bianchi non sanno correre e i neri non sanno nuotare? Oppure semplicemente la densità di fibre muscolari maggiore aiuta nella corsa e ostacola nel nuoto?
Vivere in una famiglia colta, avere libri a disposizione, media di ogni genere, studi regolari, sono o meno esercizi che stimolano l’intelligenza? Il fatto che in Africa, in media, questa roba sia un lusso influenzerà queste rilevazioni (sempre ammesso che siano vere)? E’ razzismo dire questo?
concordo con darkzero
non capisco questa polemica sull’evoluzionismo, ma che c’entra?
Stiamo ai fatti, Watson ha detto delle cose senza nessuna prova scientifica, ora che una cosa la dica zichichi o la dica watson, c’è bisogna che queste cose siano corroborate da prova e da fatti.
Quando zichichi ha parlato di evoluzionismo l’ha sempre fatto in modo imbarazzante e decisamente ridicolo. Ritorno sempre sul fatto che quando si asserisce qualcosa bisogna dimostrarlo e portare prove. Per Watson è la stessa cosa, in questo caso ha fatto una affermazione che nessuno studio scientifico ha mai provato, ciò non toglie che le sue scoperte scientifiche siano state fondamentali per lo sviluppo di ampi settori scientifici.
avete visto il commento della Montalcini ? secondo lei Watson o e’ stato traviato o intendeva dire altro o ha l’ Alzheimer
l’evoluzionismo da buttare? Una teoria scientifica avvalorata da migliaia di prove geologiche, antropologiche, biologiche, genetiche, da buttare? Quanta strada bisogna ancora fare, a volte sono proprio scoraggiata.
alcuni invecchiano come il mio amico Bertrand Russel e diventano dei grandi e sapienti uomini. altri si rincoglioniscono completamente. pazienza.
io voto per l’alzheimer, secondo me molti amici di watson sono increduli per quello che ha detto
I test accennati da Watson sono elencati qui:
http://en.wikipedia.org/wiki/Race_and_intelligence
a pié di pagina.
Effettivamente è dimostrato che i neri americani hanno punteggi nei test di QI inferiori ai bianchi (sempre americani) di qualche decina di punti.
La cosa contraversa non è se è così, ma perché è così, cioè se è colpa della costituzione genetica o per via delle condizioni sociali sfavorevoli per i neri.
i test dicono anche che ce l’ hanno piu’ lungo, magari c’e’ una correlazione (inversa) con l’ intelligenza
Io provo una volta tanto ad andare controcorrente. (mi preparo agli insulti)
Premettendo che non sono per nulla razzista sul fatto dei diritti etc etc…
Letta così come la leggo, Watzon mi sembra più un leghista che uno scienziato, però a leggerla diversamente qualche domanda me la faccio.
Rispostecerte non è no ovviamente (se no ero cattolico)
Partiamo da lontano:
L’evoluzione è principalmente una selezione tra varie mutazioni dettate da necessità. quelle che danno una soluzione vincente ai problemi si affermano.
Quando una certa caratteristica evolutiva si adatta in un ambiente si stabilizza. E infatti gli animali più semplici e adattati sono i più antichi, le specie più complesse sono giunte più tardi. Non tutti i pesci sono usciti dalle acque, non tutti i mammiferi ci sono ritornati etc…Insomma, chi si addatta prima si stabilizza. O meglio, chi trova il cibo più facilmente non ha bisogno di studiare altri modi per trovarlo.
L’esempio poi è ben evidente nelle piccole comunità umane isolate. Se non si sono estinte si sono fermate a 10.000 anni fa.
L’uomo ha trovato vincente sviluppare l’intelligenza.
l’uomo è nato in africa e poi si è lentamente spostato. spostandosi verso l’europa la ha trovata più fredda,
gli africani non hanno dovuto imparare a coprirsi, gli europei si.
lo stesso esempio può vale per altri esempi che riguardano l’agricoltura, la caccia, l’architettura ed altre attività umane. (chi ha visto ulisse sabato scorso?)
questo potrebbe dire che la parte di Homo rimasta in africa ha trovato un equilibrio molto prima ed ha avuto minore necessità di evolvere in soluzioni complesse rispetto agli europei.
Questo perlomeno è quello che si potrebbe pensare ad una analisi rapida attuale.
ma a sto punto ci si chiede il perchè di una grande civiltà egizia (ma anche gli axumiti più a sud) quando in europa si rincorrevano i cervi col bastone, perchè in uno sport non fisico come la F1 il primo nero che arriva vince il mondiale al debutto(mai successo prima..).
A rifletterci l’accelerazione occidentale riguarda gli ultimi 10.000 anni rispetto ad almeno 1 millione di anni in comune. bastano 10.000 in uns specie per differenziarla in un aspetto così importante come la capacità intellettiva?
Misurare l’intelligenza dei neri sui risultati ottenuti nelle arti o scienze non ha senso. adesso nascono nel momento storico geoeconomico sfavorevole, è interessante invece poter fare il confronto nelle stesse condizioni, per esempio tra gli afroamericani o i bambini adottati dalle famiglie occidentali o nati qui da genitori immigrati.
Ma che ricerche ha fatto Watzon?
Prendere posizione in modo così netto senza prima preparare una solida base di dati per sostenere la propria tesi è senza dubbio imprudente da parte dello studioso. Ma… ragioniamo…
1. L’intelligenza è una delle funzioni di un organo ben preciso: il cervello.
2. Gli organi assolvono le proprie funzioni in modo più o meno efficiente da individuo a individuo.
3. Gruppi di individui ben delineati tendono a sviluppare caratteristiche tra loro relativamente omogenee.
4. E’ normale aspettarsi che gruppi tra loro distanti sviluppino caratteri distinti e dintinguibili, strettamente connessi all’adattamento all’ambiente locale.
5. I punti appena elencati vengono comunemente accettati nel caso di tutte le specie animali.
L’uomo è una delle tante specie di animali.
Ergo: se si accetta quanto sopra è scontato accettare anche che tra i vari gruppi umani differenziatisi nell’arco dei secoli esistano differenze somatiche e l’intelligenza, abbiamo visto, è la funzione di un organo somatico come gli altri.
Cosa trovate di tanto sconvolgente in tutto ciò? Che poi esistano delle persone incapaci di controllare i propri istinti e che di questi fatti fanno una bandiera fino a trasformarli in leva per le brutture dell’integralismo razzista che la storia umana annovera in quantità, be’, è tutta un’altra questione.
Se venisse provato che alcune varietà di neri sono mediamente meno intelligenti di alcune varietà di bianchi, gioverebbe forse ricordare che l’intelligenza è solo una delle molte caratteristiche degli individui, e che il concetto di “adatto” è ben diverso da quello di “superiore”, comportando una relazione e non un valore assoluto.
L’ipotesi di Watson secondo la quale etnie diverse possono avere intelligenze di grado mediamente diverso mi sembra del tutto plausibile, pur se non provata nel caso specifico indicato dallo studioso.
Non so perché, ma ho quasi la certezza di non essere riuscito a spiegarmi e che qualcuno, qui, troverà il modo di darmi (immotivatamente) del razzista. Pazienza.
Forse Bruna, da biologa, potrà darmi competentemente torto o ragione ma, vi prego, non confondete biologia con ideologia. Se poi considerate che a suggerirlo è un musicista… 🙂
Caro Ernesto,
studiando antropologia culturale, ho letto proprio di questo fatto, ossia dei diversi risultati nei test d’intelligenza tra bambini bianchi e bambini neri.
Il mio manuale diceva che studi più recenti dimostrano che i bambini neri avevano risultati inferiori, perché i loro genitori li educano secondo l’idea che questi test servivano soltanto per sottomettere i neri… infatti, poi da adulti dimostravano spesso pari capacità ai bianchi.
anche il QI degli emigranti italiani in America era molto basso. dal momento che, per esempio, non conoscevano le regole del cricket o del tennis: il test era completamente americano-centrico e anglo-centrico. in poche parole razzista. il QI è ‘na ##, solo persone non troppo intelligenti possono prenderlo sul serio. il mio QI è basso, quando ho provato a farlo mi sono annoiato e pensavo ad altro. gli africani capiscono istintivamente, forse, che il test del QI è una pagliacciata nazistoide. forse sono talmente intelligenti da fidarsi, su certe questioni, dell’istinto: che ne sa Watson?
La malnutrizione rende tutti meno intelligenti,
ammesso che sia vero quel che dice Watson.
E la malnutrizione in Africa è ed era all’ordine del giorno.
Inoltre i neri hanno dimostrato di saper sopravvivere nei millenni in condizioni spesso estreme.
Su che cosa si basa il test dell’intelligenza?
Sulla quadratura del cerchio e sul sesso degli angeli
o sulla capacità di stare al mondo?
Inoltre Watson dimentica e dimostra che discende da una famiglia di scemi,
poiché pare che l’ homo sapiens abbia le sue origine proprio in Africa.
Uno che enuncia cose come Watson non mi pare tanto intelligente
dal punto di vista umano.
Uno scienziato laido.
Farei presente a Watson che Picasso e gli artisti moderni si sono ispirati tutti alla capacità di sintesi delle sculture africane.
Il rock ha origine nera.
Non aggiungo altro, perché rischierei la bannatura a vita.
X Carlo
straquoto.
In tedesco certi intelligentoni si chiamano FACHIDIOTEN, ossia idioti di settore.
Già, dimenticavo: la genetica spiega anche perché c’è gente che tradisce il partner.
Alé, con la nuova religione!
😆
avevo già letto che scienziati “eretici” evidenziavano come i test d’intelligenza, marcavano nette differenze tra gruppi etnici i negri in particolare con una media di 86 erano i meno intelligenti gli asiatici con 120 i più intelligenti, ma con la tendenza a complicarsi la vita (forse il loro alfabeto, la notazione musicale etc lo dimostrerebbe) i caucasici con 118 sono più pratici e solo un po’ meno intelligenti. Mr Watson è un premio nobel, se la scienza arriverà a provare (Watson afferma che è già provato) che i negri sono meno intelligenti, si prenderà atto di ciò, se è un fatto, ma questo non vuol dire che si potranno discriminare i negri, un essere umano non è tale solo per l’intelligenza, altrimenti si profilerebbe una società in cui i diritti sono tali solo per gli “intelligenti”, roba da fanta-horror.
I cosidetti test d’intelligenza fanno ridere i polli. Sono meccanicistici e trascurano completamente intuizione, deduzione, intelligenza emotiva, ecc… insomma trascuravano il 90% delle doti che compongono l’intelligenza di un individuo.
Lo sò perchè li ho fatti (con buoni risultati fra l’altro) e li ho trovati totalmente meccanicistici.
Poi mi domando un bambino aficano che non ha mai potuto studiare, come le rislve le sequesnze di numeri primi di questi test? Mistero del cosmo.
Fra l’altro ci sono fior di studi che dimostrano che l’intelligenza è più svilupatta in soggetti che sono stati educati in contesti che stimolassero tale dote.
Per dirla papale: quando devi concentrati a trovare del cibo per sopravvivere, a non farti stuprare dal miliziano di turno o non farti rapire per finire a fare il soldato bambino… hai veramente poco tempo per cazzabubbole come storia, geografia, ecc…
Suggerirei di spaedire lo “scientziato” qua sopra in Congo, così scopriamo se è abbastanza intelligente da sopravvivere.
@ (Caro) GVCatullo
Io mi limito a riportare un sito dove chi vuole può trovarsi i dati. Non ho espresso la mia opinione su questa faccenda, perché non ne ho una. La questione non mi interessa per niente ed è irrilevante per chiunque tranne forse per dei (fantascientifici) legislatori intelligenti che volessero basarsi su dati scientifici per le loro politiche scolastiche.
Il fatto è che, anche se fosse dimostrato (ipoteticamente) che i neri fossero un gruppo geneticamente stupido, questo non avrebbe alcuna implicazione per un particolare individuo nero, proprio perché qui stiamo parlando di differenze statistiche fra gruppi, non fra persone.
Se incontro una certa persona, di qualsiasi etnia, non ho così più informazioni su di lui/lei. Ci sarà sempre un nero genio e un bianco ritardato.
Non so se mi spiego.
Invece ho un’opinione sul modo in cui Watson si è espresso. La frase:
«le persone che hanno avuto a che fare con dipendenti neri sostengono che non è vero»
mi fa pensare che il vecchio stia cominciando a perder colpi, o che si diverte troppo a provocare.
Non posso che farVi i complimenti per la maggior parte dei commenti (diciamo 90%) che sono indice di intelligenza, cultura scientifica, equilibrio nel giudizio. In segno di gratitudine Vi risparmio i miei commenti.
Mi complimento per l’ intelligenza e l’ equilibrio della maggior parte dei commenti. Vi esprimo la mia gratitudine risparmiandoVi i miei.
Scusatemi il doppio invio. E’ già la terza volta, spero sia colpa del mio computer. Non vorrei essermi ammalato come Watson.
Anche un premio nobel può toppare.
>Nel 1997 affermò che una donna avrebbe dovuto avere il diritto di abortire se dalle analisi >fosse emersa l’omosessualità del suo bambino.
Ma la donna oggi non ha effettivamente quel diritto…? Potesse saperlo prima potrebbe farlo anche perché non vuole un figlio gay.
*Darkzero
Vi ho reso l’amo e ci siete cascati:
Quando parlate di generalizzazione siete maestri esempio un caso di pedofilia nel clero quindi tutti i preti son pedofili.
Appello al sentire comune ne deduco che tu non ritieni che gli uomini siano tutti uguali dato che possono esistere razze o etnie meno intelligenti delle altre.
Zichichi secondo voi è un idiota anzi peggio un catto integralista vi do allora questo link
http://www.ccsem.infn.it/em/zichichi/short_bio_it.html
Per mè il cattolicesimo è verita quando mi spiegherete seriamente la danza del sole a Fatima…
P.S sò cosa intendente per Zichiche non rispondete citandomele.
*Aldo Grano
La modestia e l’umiltà non sempre sono il forte dei soci UAAR io preferisco il pensiero di Pascasia Munguhashire.
link http://www.fides.org/aree/news/newsdet.php?idnews=508&lan=ita
Vedo che molti di voi si sono appassionati alla notizia. Anche io avevo letto quei famosi test sull’IQ medio citati da Ernesto. Pero’ mi sembra che in una qualche pagina collegata si dicesse che i punteggi dell’IQ dipendono in maniera chiara da cose come il livello di nutrizione, reddito etc, tanto che in Europa i punteggi medi sono aumentati sensibilmente negli ultimi 50 anni. Siccome mi sembra improbabile che la genetica giochi un ruolo particolare in tale aumento, non si puo’ che dedurre che l’influsso culturale, le condizioni migliori di vita etc, siano essenziali.
Poi sono d’accordo con Pippo, i test di intelligenza sono noiosissimi, in particolare mi pare che chi abbia migliori capacita’ di concentrazione e sia abile nella matematica spicciola sia chiaramente favorito. Per esempio un geniaccio come Feynmann aveva preso un punteggio buono ma non certo eccellente e nonostante questo sviluppo’ la QED.
Mi pare che misurare l’intelligenza sia molto controverso e alla fine poco utile, se qualche differenza c’e’, e’ piu’ probabile che sia dovuta (in media) alla cultura che alla genetica quindi direi che stavolta Watson non ha parlato con il rigore che ci si aspetterebbe da uno scienziato della sua statura.
La differenza tra bianchi e neri è solo epidermica, per quanto riguarda l’inteliggenza seppur essa dipenda dal nostro codice genetico come del resto tutto nella nostra persona, essa però non dipende necessariamente ne dalla cultura aquisita, ne dalle condizioni sociali-economiche in cui si è nati e cresciuti e tanto meno dal colore della pelle. L’inteligenza o la stupidità è equamente distribuita fra tutte le “razze” ne è prova la storia con i suoi grandi e pessimi uomini e donne di qualunque colore. Non dobbiamo confondere l’intelligenza con il nozionismo. Vi faccio un’es., mio padre che è un laureato oramai sul ciglio della pensione mi racconta spesso che gli rode il fatto che un membro del suo circolo culturale che è un contadino gli fa sempre il mazzo nel gioco degli scacchi e a dama e non riesce a capacitarsi di questa situazione. Ora questo contadino non ha neanche la 5° elementare eppure riesce a battere un laureato, ma vi sono tanti altri esempi che vi potrei fare…. L’intelligenza ha tante definizioni ma a me piace definirla come la capacità di cogliere i nessi esistenti fra i vari momenti dell’esperienza.
Chi tace acconsente o, come diceva mia nonna, “chi tace non dice niente”?
@ enrico
te la spiego io la danza del sole a fatima.
http://www.vialattea.net/esperti/php/risposta.php?num=8808
@ Enrico
Sì è sbagliato generalizzare su preti e abusi di minori: certo è che noti abusatori sono stati spostati e nascosti in Vaticano, che è ancora più grave e per dare scandalo bastano pochi casi come questi. Se alcune diocesi negli USA hanno dovuto pesino dichiarare bancarotta… ah certo ma sarà stato tutto un complotto dei ragazzini per spillare soldi in risarcimenti 🙄
Su Zichichi: è notoriamente un fisico mediocre, che tenta di scrivere libri di divulgazione scientifica con risultati imbarazzanti. Hai pure citato la sua biografia del sito della sua fondazione… evviva l’autorefenzialità. 😆
Enrico: Zichicche. Evidentemente da come hai citato questo testo di Odifreddi non hai capito l’ironia 🙂
Mi pare di capire che sia in atto da anni una disputa sul valore scientifico dei test del Q.I. prima ancora che sulla disparità di risultati fra bianchi e neri. Come Watson si sia permesso di entrare a piedi pari nel dibattito interno ad una disciplina (psicologia) che non è la sua, resta per me un mistero, nonché un fatto molto grave.
E’ impossibile misurare qualche caratteristica in base alla ‘razza’: le razze non esistono, non c’è una definizione scientifica di razza perché è impossibile stabilirla, è pura ideologia. Cfr. Barbujani.
I test del QI sono da sempre accusati di giustificare, appunto, teorie razziste. Quanto meno si può dire che la comunità scientifica non è affatto d’accordo sul fatto che l’intelligenza, come altre caratteristiche psicologiche, sia misurabile.
il Q.I. medio è un dato rilevato su di un campione. le cause possono essere genetiche o sociali. il Q.I. è un parametro, ma esistono altri parametri altrettanto “nobili” come la capacità di risolvere problemi. il dato è statistico e non riguarda i singoli individui. in ogni caso da esso non ha senso che discendano ragioni discriminatorie.
come è già stato detto, in tutto questo ciò che non c’entra è la frase: «le persone che hanno avuto a che fare con dipendenti neri sostengono che non è vero».
frase mica da scienziato, bensì da trivio.
Watson è stato grandioso, ma anche i grandi possono avere brutte cadute.
un’altra critica molto seria che si può fare ai test d’intelligenza è basata sul fatto che essi dipendono dall’esperienza molto più di quello che è dichiarato – non solo dal target antropologico-culturale (come le regole del tennis per gli emigrati italiani di un tempo) – di quello che si possa pensare. se ne fai un po’ (per esempio per esercitarti sui test d’ingresso all’università, che sono simili) migliori, perché sono basati su meccanismi ripetitivi. se conosci un po’ di geometria o di algebra, li fai meglio (anche se sono noiosi ed è meglio fare altro, porca miseria). se fai regolarmente la settimana enigmistica, sei già allenato a farli… sono talmente fallaci che si dovrebbero considerare poco più che un giochino. misurano un applicazione dell’intelligenza, non l’intelligenza. un’altra cultura potrebbe tranquillamente considerarli privi di interesse, avrebbe magari più interesse se ci fosse un utilità (trovare lavoro o entrare all’università) per cui non ha alcun senso applicarli agli uomini, per dire, del centro-africa, che dubito comprino regolamente la settimana enigmistica, ma non per questo sono meno intelligenti.
e del resto cosa potrebbe pensare, in una situazione speculare, un ipotetico africano razzista della nostra media (sottolineo media) scarsa capacità di coordinamento nel ballo??? certamente penserebbe, e magari qualcuno lo pensa, che gli occidentali sono esseri inferiori, goffi e incapaci di grazia naturale… insomma è puramente una questione culturale.
X Magar
non vedo né un valore scientifico e né tantomeno un valore umano e pratico nel test per il Q.I.
Allora andrebbe anche introdotto e.g. il test sulla bontà d’animo.
Non si può misurare tutto, e aggiungo che devo essere di razza ultranera,
perché non ne risolvo uno di questi test!
Aggiungo, e poi chiudo che per motivi di lavoro ho conosciuto personalmente Christian Barnard e Severino Antinori insieme.
Mi assumo la responsabilità di quello che dico: due pazzi egocentrici con valore umano zero, con una puntina di simpatia a favore di Antinori. (Voleva mettermi subito incinta, ma ho declinato 😀 )
Purtroppo, per motivi di lunghezza, non posso riportare il discorso intercorso tra i due.
In sintesi: ciascuno si vantava di fronte all’altro di essere il più grande pioniere di tutti i tempi nel proprio campo.
Una scena degna neppure di due bambini dell’asilo.
Ecco il valore del test del Q.I.
Valore NULLO
@Filosofo Buttiglione e Lady Godiva:
Appunto… ci sono fior di studi che segnalano come in realtà l’intelligenza non sia un monoblocco, ma una funzione composita. Intelligenza deduttiva, induttiva, emozionale, intrapersonale, interpersonale, spaziale, ecc….
Gli IQ test sono in grado di misurare solo una minima frazione di tutto ciò: ovvero le capacità di soluzione meccanicistica di un problema. Trascurano completamente tutto il resto.
Il che spiega perchè fra gli individui con IQ alti ci sia tanta poca gente ad avere combinato una mazza nella vita e perchè invece gente come Einsten ne sarebbe uscito com un imbecille completo.
O perchè ci siano persone più portate per argomenti tecnico-scientifici, umanistici, meccanici, ecc e siano ugualmente intelligenti. Semplicemente perchè per predisposizione ed esperienza di vita hanno sviluppato meggiormente questa o quella “componente” della propria intelligenza.
Cmq se volete ottenere 180 in un testi di IQ fate quanto segue:
1) ripassate i numeri primi
2) ripassate un minimo di grammatica
3) nei testi di completamento sequenza date sempre la risposta più prevedibile e scontata
Se una patata come me è riuscita a prendere 180 ai test del Mensa Club, può riuscirci chiunque 😆
PURTROPPO L’ETA’ PORTA A TUTTI NOBEL E NO IL RINTRONAMENTO DEL GRULLAIO.
E CODESTO UOMO NON FA’ ECCEZIONE::::
CHE DIRE DEI GIALLI AVRANNO LITERIZIA <????E DEI ROSSI ???STARANNO TROPPO AL CALORE????E DELLE ALTRE RAZZE????SARANNO MIGA EXTRA TERESTRI ??
E VISTO CHE BIANCHI NON SONO????SARANNO SCEMI????
CHISSA LUI IL NOBEL RIN##???? DA CHI DISCENDE ?????
FORSE SICURAMENTE DAI NEANDERTAL::::????????
Grazie Asatan,
magari divento un genio come Watson!!
😆
Hanno ragione Ernesto, Aldo e Gianfranco.
Che tristezza l’esibizionismo morale, quello facile di chi si sente buono e non razzista insultando Watson. Cose simili sono successe anche a Wilson, Dawkins, Pinker e Trivers.
Quanto ha detto James Watson non ha niente a che fare col razzismo.
Enrico ha scritto:
Ah! Non c’è niente di più tenero di quando qualcuno, a cui è stata fatta notare la stupidaggine che ha detto, risponde baldanzoso che l’ha fatto di proposito per mettere alla prova l’interlocutore.
Bel tentativo.
Risponderò dicendo che avresti un lungo periodo di ricerca dinanzi a te, se ti chiedessi di trovare un solo mio post in cui mi azzardo a dire che tutti i preti sono pedofili.
Se poi parli per gli altri è un altro discorso: io ho parlato della tua generalizzazione, quindi che tu dica che altri (atei) generalizzino non mi tange in alcun modo.
Ne deduci male: io ho detto che per smentire un’affermazione che ci pare scorretta dobbiamo ricorrere ai dati di fatto, e non al fatto che l’affermazione è spiacevole. Ci sono affermazioni spiacevoli che sono vere, fin troppe.
Per quanto riguarda l’uguaglianza degli uomini, no, ovviamente non sono tutti uguali, ma ciò non ha alcun senso dispregiativo a nessun livello, specialmente dal punto di vista dei diritti; mi pare, piuttosto, che alcuni religiosi vorrebbero negare dei diritti ad alcune persone sulla base della loro diversità, nella fattispecie per il loro orientamento sessuale…
Ho letto affermazioni di Zichichi. Mi sono fatto un’opinione su di lui in base a queste affermazioni. Puoi postare un link al parere di Albert Einstein su quanto sia bravo Zichichi, per me è e resta un cretino.
Certe affermazioni (tipo quella su Godel) fanno accapponare la pelle.
Tu puoi considerare vero quello che ti pare. Tuttavia, quando vedrò un filmato di questo evento (al quale immagino tu abbia quantomeno assistito, o visionato altro genere di prova, per essere tanto sicuro), o quando vedrò una perizia di scienziati che attesti:
a)che l’evento ha effettivamente avuto luogo (ci sono foto satellitari dell’evento, o i satelliti guardavano tutti dall’altra parte?)
b)che è assolutamente inspiegabile, che è accaduto in barba a tutte le leggi della scienza
allora mi preoccuperò di come smentire l’affermazione.
Non venirmi a parlare di testimoni: io ti posso raccontare (ed è vero) che una sera ero in balcone con mia sorella, e fissavamo una luce verde nel cielo (piuttosto vistosa e bassa) che se ne stava lì ferma. Quando l’abbiamo notata e ne abbiamo iniziato a parlare, la luce parte a tutta velocità e sparisce.
Non sembrava un aereo e niente di conosciuto, ma non per questo vado a dire che si tratta di chissà che evento soprannaturale o degli UFO. Non so cosa fosse, e soprattutto non ho desiderio di vederci nulla di particolare (al contrario della massa di fedeli che aspettava il miracolo).
Non mi baso su “analisi” così poco rigorose di un fenomeno per stabilire di che si tratta.
Cavolo, ho dimenticato qualche tag aperto. Domando scusa.
Correzione ad una mia castroneria: ovviamente nessun satellite poteva fotografare nessun evento nel 1917.
Peggio ancora: non c’è modo alcuno di verificare che l’evento abbia avuto luogo, se non le ben poco attendibili testimonianze di cu si parla.
Uffa… Avevo appena postato per correggere una mia grossolana stupidaggine (nel 1917 non c’era alcun satellite che potesse riprendere alcunché), ma devo aver usato qualche termine che ha fatto scattare il filtro…
Vabbe’, la sostanza non cambia, è anche peggio perché oltre le inattendibili testimonianze dei fedeli non c’è nient’altro.
Speriamo di non essere filtrato di nuovo!
Posso rincarare la dose? Enrico, tu consideri verità il cattolicesimo finché qualcuno non ti smonta Fatima.
Se un musulmano ti dice che considera l’Islam verità finché qualcuno non gli smonta questo:
http://www.islam-guide.com/it/contents-wide.htm
tu in base a che cosa dici che ha torto (o hai ragione tu col cattolicesimo o lui con l’islam, eh…)? Si possono smontare tutti? E laddove ti diranno che un mare di testimoni ha visto quello che ha visto? Lì è lecito se hanno avuto tutti le allucinazioni?
Giusto per curiosità.
Certamente è molto più facile smontare Darwin e l’evoluzione umana di Fatima